Mi unisco alla discussione ripostando qui quanto ho scritto in un post doppione erroneamente.
Volevo un riscontro tecnico su un dubbio che mi è venuto ultimamente, in particolare giocando un pò al muro.
Quando iniziai a giocare, anni 90, il polso nel dritto, indipendentemente dall'impugnatura, si teneva dritto durante tutto il movimento del colpo, con la testa della racchetta sempre sopra al manico.
Ovviamente per il topspin si piega l'avambraccio nella fase conclusiva del colpo, mentre per tiri piatti si lascia il braccio disteso a indicare la direzione della pallina.
Adesso mi pare di capire che lo si rilassa per fargli fare la "spazzolata" nel colpire, cosa che aiuta a imprimere un pò di topspin alla palla.
Giocando mi riesce di farlo, però ovviamente son meno regolare in quanto non abituato, però il dubbio che mi viene è che sia più faticoso per il braccio ed il polso stesso, e che per avere un pò di effetto aggiuntivo richieda infine molta più forza che con il movimento tradizionale.
Di fatto dopo un pò non riesco quasi a stringere la racchetta... probabilmente sbaglio qualcosa o estremizzo troppo l'effetto "spazzolata".
Considerazione un pò diversa, ma avete mai notato che dalla continental alla western la forza richiesta per tenere la racchetta all'impatto aumenta ? Io prediligo la east - semi west, però provando per svago al muro ho questa impressione.
Infine, questo effetto spazzolata che si fa col dritto, esiste pure nel rovescio ? anche lì io son abituato che il polso è fermo, se lo tengo un pò morbido mi pare che ci sia un maggiore topspin, a discapito però della pulizia generale del colpo.
Bye