Sì, Marti, secondo me - ribadisco, secondo me - hai più da guadagnare da un corretto gioco polsi-mani, piuttosto che fissarti sul piatto corde. In fin dei conti la racchetta fa quello che gli dici tu....hehhehehe
marti ha scritto: la palla sta per arrivare ho completato l'apertura con gomiti molto flessi e rilassati, porto il piatto corde sotto la racchetta portando giù la racchetta aiutandomi con i polsi
Ecco, già qui avrei da fare una nota: se il tappo guarda la palla...la mano sinistra scende da sola. Se tu sei tutta rilassata (come dice il maestro) manco te ne accorgi. Meglio di così?!
Sai che è così quando diventi "attiva" nel colpo e "senti" la testa della racchetta bassa. Chissà perché chi spinna tanto vuole la testa pesante...indovina un po'????
marti ha scritto: 1)arriva la palla.mano destra fa da perno la sinistra che porta la racchetta ortogonale rispetto alla linea della palla (capisco cosa vuol dire ortogonale ma mi chiedo comuqnue se in questo momento il piatto corde rispetto al terreno è perpendicolare non guarda il terreno vero?)
2)impatto con la palla:se puoi sviluppami il concetto:in questo momento
com'è il piatto corde rispetto al terreno?è perpendicolare?
Nel momento in cui la palla colpisce il piatto corde, io direi che vai da un perfettamente "verticale" a un leggermente inclinato "sopra la palla" (facciamo 10-20°?).
Sai perché arrivo a dirti: "kakkio te ne frega?". Perché dipende tutto dalla geometria complessiva dello swing: quanto hai caricato di spin "prima". Così è altrettanto importante il "dopo", il finish, ovvero la destinazione finale dell'attrezzo dopo aver disegnato una traiettoria nello spazio. Il "durante" è la logica conseguenza.
Scollati dall'idea di impatto: non c'è impatto. La tua racchetta se ne va per i fatti propri. Poi senti la palla che entra nella tua mano e se ne va.
Un passo alla volta....