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ATP World Tour Finals 2011

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Promemoria primo messaggio :

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp_to10 London - England


20 - 27 novembre 2011


Name: Barclays ATP World Tour Finals
Category: 1500
Draw Size: S-8 D-8
Surface: Indoor Hard
Prize Money: £ 2,227,500


Winner 2010: Roger Federer


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Roger_14
(pic by Getty Images through ATP official site)

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Nostradamis ha scritto:
Detto questo a me basta vedere il sangue sul campo e sono contento, mi sono piaciute da matti le due semifinali slam tra Federer-Djokovic così come la finale Us Open Nadal-Djokovic (di un'intensità mostruosa).


Le semi di french e us open sì, la finale us open un po' meno, molto intensa a tratti ma poco divertenete per il mio palato. De gustibus.

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nadal è da un pò di tempo che ha perso profondità e pesantezza, però grazie alla sua forma fisica vince comuqnue, del resto in condizioni normali per fargli un punto ne devi praticamente fare 3, ti riprende tutto!! mentre ora lo vedo giù atleticamente.

Ieri per esempio no gli ho mai visto dominare uno scambio sulla sua diagonale preferita, tra l'altro quella che Federer ha sempre sofferto.

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nanobabbo8672 ha scritto:

mi sembra, contro fish ho avuto la stessa impressione, che la palla di nadal non abbia in questo momento la profondità che lo ha reso per anni imbattibile... il suo rovescio è tornato a non pungere molto e il diritto non è più devastante!


Questo sicuramente, di rovescio Nadal cerca solo la profondità tirando delle vere e proprie palombelle senza peso, le uniche volte che ha provato ad accelerare è finito in corridoio. E di dritto non fa male, tanto spin ma poca spinta. Ha tentato in tutti i modi di reagire ma Federer non ha mai mollato di un mm e non l'ha lasciato respirare per un solo secondo. Riusciva sempre a ribaltare in un attimo l'inerzia dello scambio.

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Embarassed ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 622327

grazie per l' apprezzamento Wink

archery57 ha scritto:

P.S. Grazie Roberto per gli highlight

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp_to10 London - England


gli incontri di oggi


...scocca l' ora di Janko...


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Tipsar14


Tipsarevic, subentrato a Murray, esordisce oggi contro Berdych. In serata Djokovic-Ferrer: chi strapperà il pass per le semifinali?

La seconda giornata del Gruppo A porta in dote una new-entry: Janko Tipsarevic. Il serbo, numero 9 del mondo, subentra da oggi ad Andy Murray, che ieri ha annunciato il suo ritiro a causa di un problema all’inguine. Janko corona così un novembre da sogno, che lo ha visto prima irrompere nella top ten e ora entrare nella cerchia dei “Fab eight”. Esordirà contro Tomas Berdych. In serata si sfideranno Novak Djokovic e David Ferrer, entrambi vincenti nella prima giornata.


Tipsarevic vs Berdych. Il battesimo di Janko fra i magnifici otto avrà luogo nel pomeriggio. Di fronte a lui il gigante Tomas, croce e delizia di non pochi appassionati. Vaticinato da anni come potenziale campione, ha spesso deluso le aspettative aggiudicandosi la non invidiabile etichetta di “sperperatore di talento”. L’ultimo match è forse l’emblema della sua carriera. Ha dominato Djokovic in lungo e in largo ma, al momento di chiudere, si è smarrito: è così che, dopo aver sciupato molto nel terzo set (era avanti 4-2 e ha avuto un match point sul 6-5), ha consegnato il match nelle mani di un Nole che era stato fin lì inerme di fronte alle bordate del ceco. I primi punti per Berdych potrebbero arrivare oggi, ma contro Tipsarevic non sarà una passeggiata. Il serbo ha vissuto una seconda parte di stagione in continuo crescendo, centrando risultati prima mai ottenuti: prima semifinale in un Masters 1000 (Montreal), primo quarto di finale in uno Slam (Us Open), primi titoli Atp (Kuala Lumpur e Mosca). Sfondata la porta della top ten, Janko arriva alle Atp Finals con l’aria di chi non ha nulla da perdere. E attenzione ai precedenti: Tipsarevic conduce 4-1 (sebbene Berdych abbia vinto l’ultima sfida, due settimane fa a Bercy).

Djokovic vs Ferrer. In serata tocca a Nole e David. Nella prima giornata il valenciano è stato l’unico giocatore in grado di battere un “Fab four”, superando l’acciaccato Murray per la prima volta sul cemento (era sotto 0-5 nei precedenti). Ferrer proverà oggi a bissare l’impresa, sebbene il suo bilancio contro Djokovic sul cemento non sia dei migliori (1-5). C’è un dato però: l’unica vittoria centrata dallo spagnolo sul cemento risale proprio alle Atp Finals 2007 (si giocava a Shanghai). Nell’arco della sua carriera David ha battuto due volte il numero uno del mondo: nel 2003, quando sconfisse Andrè Agassi a Roma; nel 2011, quando ha superato Rafael Nadal agli Australian Open. Djokovic non ha brillato all’esordio, anzi: a tratti è stato completamente in balìa di Berdych, finendo per essere spesso travolto dalle sassate del suo avversario. Tuttavia, è riuscito comunque a portare a casa il match e la sua condizione potrebbe migliorare. Intanto, già da stasera potrebbe raggiungere Federer in semifinale: al serbo è sufficiente superare Ferrer. David, invece, passa il girone in due casi: se batte il serbo in due set; se supera Nole e Tipsarevic sconfigge Berdych.
T.it (n.d.r.)


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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp_to10 London - UK

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 56DC7282228142FAA1A3E229FB1C404E
(img by atp off site)

T Berdych d J Tipsarevic 26 63 76(6)

da TWI (n.d.r.)

Chi di tiebreak perisce, di tiebreak ferisce. Dopo aver subito la rimonta per mano di Djokovic nell’incontro inaugurale del girone, Tomas Berdych, stavolta ha compiuto una vittoriosa rimonta a spese di quel Janko Tipsarevic subentrato in luogo dell’acciaccato Murray. Nel match della sopravvivenza, perciò, l'allievo di Tomas Krupa ha saputo scrollarsi di dosso al tiebreak decisivo il suo avversario alla distanza, sul filo di lana: 2-6, 6-3, 7-6(6) dopo 2 ore e 26 di elevata intensità emotiva. Il ceco si è però risollevato, raddrizzando in suo favore l’incontro grazie alla conquista dei restanti set, l'ultimo dei quali dopo un palpitante tiebreak, nel quale è andato ad un passo dalla capitolazione, avendo dovuto sventare un match-point sul 6-5. Dopo un primo set di vuoto assoluto, Berdych ha saputo mano a mano trovare il modo di dettare il ritmo degli scambi, salendo di tono con i colpi di sbarramento.

L’attuale numero 7 del mondo torna prepotentemente in corsa al Masters londinese lanciando un monito al suo avversario dell'ultimo incontro del girone, lo spagnolo David Ferrer. Il quale, dopo aver messo al tappeto un malconcio Murray, nella sessione serale lancerà il guanto di sfida al mattatore del 2001, Novak Djokovic, in un match da prendere con le dovute cautele. Ironia della sorte, quest’oggi, Berdych si è imposto al tiebreak del terzo dopo aver salvato un match point, l’esatto opposto di quanto accaduto due giorni addietro. Nell’occasione era stato Djokovic a cancellare un match-point a Berdych costringendolo alla resa al tiebreak del set decisivo. Guarda caso, anche in quell'occasione, dall'altra parte della rete c'era un altro esponente serbo, ma di ben altro blasone, vale a dire il numero 1 mondiale. Un verdetto quello odierno che dunque consente a Berdych di sperare ancora in un posto in semifinale, mentre Tipsarevic, che è uscito dal campo zoppicante, non ha più alcuna chance di accedere in semifinale.

Pensate che Tipsarevic aveva approcciato il 2011 da numero 49 del mondo, da onesto mestierante della racchetta. Il sogno, però, si è coronato in realtà, dato che Janko all'età di 27 anni settimana dopo settimana ha compiuto il salto di qualità tennistico, conquistando i primi titoli Atp in carriera, Kuala Lumpur e Mosca, il primo quarto di finale Slam, agli Us Open, la prima semifinale in un Masters 1000, maturata a Montreal, nonché l'ingresso insperato nei top-ten!

Insomma, era stato l'anno di tante prime volte per Tipsarevic che,a coronamento di una stagione piena di exploit, si era assicurato un posto come prima riserva per le Atp World Tour Finals, più semplicemente il Masters di fine anno. La sorte, peraltro, ha voluto che Andy Murray fosse messo fuori causa dopo il primo incontro a causa di uno stiramento inguinale, dando modo così a Tipsarevic di entrare in gioco nella kermesse londinese.

Dall'altra parte della rete, il ripescato serbo trovava al suo cospetto quel Tomas Berdych nei confronti del quale il serbo vantava un sorprendente bilancio di 4 vittorie a fronte di una sola sconfitta. L'ultimo faccia a faccia risaliva al recente torneo di Parigi Bercy, nel quale, Berdych interrompeva una striscia di 4 ko consecutivi negli head to head, imponendosi per 7-5, 6-4.

Berdych partiva negativamente rimanendo sui blocchi di partenza; il ceco, infatti, pronti-via smarriva il servizio, risultando piuttosto lento e macchinoso negli spostamenti, oltrechè falloso con il dritto. Tipsarevic, da parte sua, non pagava in alcun modo lo scotto del noviziato, non facendosi sopraffare dalla tensione dell’esordio al Masters. Il serbo, infatti, appariva subito centrato calandosi nel match con il giusto piglio.

Il suo piano tattico, quello di muovere il più possibile Berdych, impedendogli di giocare da fermo riusciva alla perfezione nel corso del primo set. Le poche volte che il ceco provava a comandare, poi, andava sistematicamente fuori giri. L’abilità di Tipsarevic, inoltre, era quella di appoggiarsi alla velocità di palla del suo avversario. Tanto che Tipso, al break operato in apertura ne metteva a segno un secondo, nel quinto game, rendendo sempre più cospicuo il suo margine di vantaggio. Il primo parziale finiva così ad appannaggio di un diligente Tipsarevic per 6 giochi a 2.

Il secondo set non riservava particolari sussulti fino al 4-3 Berdych.Dopo essersi mantenuto a lungo in equilibrio, infatti, il set prendeva una piega favorevole ad un Berdych più concentrato e propositivo rispetto ad un primo set giocato disastrosamente. Così, il ceco, centrava il break nell’ottavo game che determinava l’esito del secondo parziale. Un secondo parziale che Berdych incamerava meritatamente con il punteggio di 6-3, impattando le sorti del confronto. Il tutto grazie ad un migliore rendimento al servizio ed una maggiore capacità di incidere da fondo campo.

Nonostante la resa nel secondo set, Tipsarevic ripartiva da zero come nulla fosse, iniziando il terzo parziale al servizio e facendo corsa di testa. Nel quarto game, sul 2-1 per il serbo, Tipsarevic si procurava una possibilità di break di capitale importante, ma Berdych la salvava, verticalizzando il gioco e finalizzando a rete. Era dal quinto game del primo set che Berdych non concedeva chance di break al suo rivale. Tipsarevic nel terzo set si appoggiava ottimamente al servizio, evitando che Berdych assumesse il comando del gioco. Specialmente il serbo riusciva a tenere i suoi turni di servizio con estremo agio, senza che Berdych riuscisse in alcun modo ad impensierirlo. Autorevole al servizio e coraggioso in risposta, il serbo. Pensate che nell'intero terzo set, Tipsarevic al servizio ha finito per concedere appena due punti al suo avversario, in ben 6 turni di battuta!

L’esito del match si decideva in volata, con Tipsarevic e Berdych che, spalla a spalla, giungevano al rush finale, al tiebreak, unica soluzione per infrangere un equilibrio assoluto. Anche nel tiebreak si procedeva punto a punto senza che nessuno dei duellanti mollasse di un centimetro la presa sul match. Tipsarevic centrava il minibreak sul 5 pari, dopo che era andato lui sotto di un minibreak, sul 3-5, a seguito di un dritto fuori misura. In vantaggio 6-5 e con il servizio a disposizione, però, Tipsarevic si avventurava senza successo a rete, con una volèe con il taglio ad uscire di rovescio spedita fuori misura, in corridoio. E sul 6 pari, il serbo, forzava la seconda esponendosi ad un rischio eccessivo: doppio fallo esiziale.

Con il servizio a disposizione, Berdych, stavolta, non si faceva pregare, imprimendo il sigillo. Il punto esclamativo il ceco lo metteva con una soluzione di dritto vincente e con Tipsarevic che finiva per le terre dopo aver risposto. Il coronamento degli sforzi di Berdych, dunque, giungeva al fotofinish, nel corso di un tiebreak sconsigliato ai deboli di cuore e che decretava la soffertissima vittoria del numero 7 del mondo. Il ceco si rilancia appieno in chiave qualificazione, ma un plauso spetta ad un Tipsarevic che ha dato fondo a tutte le sue risorse, insidiando fino all'ultimo punto il successo al più quotato rivale.





Djokovic inesistente, Ferrer in semifinale


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp-te34
(img by atp off site)


D. Ferrer d. N. Djokovic 63 - 61


David Ferrer è il secondo giocatore(dopo Roger Federer) qualificato per le semifinali delle Atp Finals 2011. Lo spagnolo, numero 5 del mondo, dopo aver battuto Andy Murray, si toglie anche lo sfizio di battere per la seconda volta in stagione un numero uno del mondo ( dopo Nadal a Melbourne nel primo slam stagionale). Questa volta la vittima illustre si chiama Novak Djokovic, superato per 6-3 6-1 in appena un’ora e 15 minuti di gioco.

Diciamo “si chiama”, perché del dominatore del 2011, in campo alla O2 arena di Londra, c’era soltanto il nome, dato che il tennista ammirato questa sera non è stato nemmeno lontanamente all’altezza di quello che ha fatto man bassa di tutti i tornei più importanti dell’anno, macinando un record dopo l’altro.

Djokovic oggi ha collezionato soltanto errori gratuiti (ben 33 a fronte di soli 10 vincenti) ed è apparso decisamente fuori forma, sicuramente non al meglio fisicamente, visto che non è mai riuscito ad imprimere al palleggio da fondo un ritmo quanto meno accettabile per un picchiatore del suo calibro. Se nel primo match di questo Master, nonostante una prestazione poco brillante, Nole aveva potuto contare sulla collaborazione del solito Berdych, oggi contro Ferrer non ha avuto sconti e il punteggio finale, seppur abbastanza severo, forse non descrive fino in fondo la differenza che si è vista in campo.

Poco da dire sull’incontro, Djokovic ha staccato la spina sul 3-3 del primo set, per non riattaccarla mai più, mentre Ferrer non si è fatto per nulla distrarre da un avversario oggettivamente fuori dal campo, ma ha condotto in porto il match senza sbavature, dimostrando una volta di più di essere uno dei tennisti più intelligenti del circuito, sempre pronto a sfruttare ogni minimo passo falso dei big, per inserirsi nel gotha del tennis. Lo fece nel Masters del 2007, a Shanghai, quando fu battuto solo da Federer in finale, dopo aver sconfitto lo stesso Djokovic, Nadal, Roddick e Gasquet, e lo sta facendo nel 2011, avanzando a fari spenti verso un altro risultato di spessore.

Come detto infatti, Ferrer è già sicuro della semifinale e gli basterà vincere un set contro Tomas Berdych per avere la sicurezza di vincere il girone ed evitare l’incrocio con Roger Federer. Per Djokovic invece, la qualificazione si è inaspettatamente complicata dopo questa netta sconfitta. Al serbo infatti non basterà superare l’amico Tipsarevic nel prossimo incontro, ma dovrà anche sperare che Ferrer sconfigga Berdych per ottenere il biglietto per la semifinale, o per lo meno che lo spagnolo strappi un set al ceco, per giocarsela con quest’ultimo sulla percentuale di set vinti, prima discriminante in caso di parità tra 3 giocatori .
TWI (n.d.r.)



ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Nd12
(photo through ATP off site)

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp_to10 London - UK


doppio


M. Bhupathi/L. Paes d. J.Melzer/P. Petzschner 75 – 63

B. Bryan/M. Bryan d. R. Lindstedt/ H. Tecau 61 – 62

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decisamente non mi aspettavo una debacle così da parte della strana coppia lindsted/tecau... che disastro!
invece mi aspettavo la sconfitta di nole, lontano parente del superuomo del 2011!
complimenti a ferrer, nonostate per me sia veramente brutto da veder giocare, è un ottimo tennista, mentalmente veramente forte, a volte mi ricorda muster!

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gli incontri di oggi

Oggi conosceremo il nome del secondo semifinalista proveniente dal Gruppo B. Rafael Nadal e Jo-Wilfried Tsonga si giocheranno tutto in un match dentro-fuori, che il fato beffardo ha lasciato come ultimo match del girone, tramutandolo in uno spareggio mozzafiato. Nel pomeriggio, Roger Federer (già qualificato) e Mardy Fish (già eliminato) daranno vita ad un match che non ha più alcuna valenza, ma un match dello svizzero è sempre (o quasi) un bel vedere.

Federer vs Fish. L’ex numero uno del mondo affronta l’attuale numero uno d’America. Tra i due giocatori (entrambi classe ‘81) ci sono sette precedenti: Federer conduce 6-1. Bisogna però sottolineare che se nelle prime cinque sfide lo svizzero aveva concesso appena un set, nelle ultime due Mardy si è fatto valere battendolo nettamente in semifinale a Indian Wells (2008) e mettendolo alle corde in finale a Cincinnati (2011). Fish giocherà per l’onore e cercherà di evitare di tornarsene a casa con 0 vittorie e 3 sconfitte alla sua prima esperienza alle Atp Finals. Roger, dal canto suo, vuole proseguire la sua striscia di 14 vittorie consecutive (12 tra Basilea e Bercy più 2 in Davis) e andare a quota 15, così come accadde a cavallo tra il 2010 e il 2011 (vinse a Londra, Doha e arrivò in semifinale agli Australian Open). L’elvetico è a caccia della 37ma vittoria alle Atp Finals, che lo posizionerebbe al secondo posto in questa speciale classifica appena dietro Ivan Lendl (39 vittorie). Comunque vada, Federer chiuderà primo nel girone.

Tsonga vs Nadal. Il loro ruolino di marcia a Londra è stato quasi speculare: vittoria contro Fish e sconfitta contro Federer. La differenza consiste nel computo dei set vinti/persi che vede Tsonga avanti 3-2 e Nadal sotto 2-3, in virtù del fatto che il francese ha strappato un set allo svizzero e ha vinto in due set contro l’americano, mentre il maiorchino ha perso in due set da Roger e vinto in tre su Mardy. Quello di stasera è un autentico spareggio: chi vince passa. Rafa non ha mai brillato alle Atp Finals, dove difatti non ha mai vinto avendo collezionato 9 vittorie e 9 sconfitte. Il suo miglior risultato rimane la finale persa da Federer lo scorso anno. Jo-Wilfried, la cui unica partecipazione risaliva al 2008, vanta uno score complessivo di 2 vittorie e 3 sconfitte. Nei precedenti Nadal guida 6-2 (5-1 sul cemento). Lo spagnolo non vince un titolo su questa superficie da oltre un anno, mentre il francese si è imposto quest’anno a Metz e Vienna. Per ben tre volte Tsonga è riuscito nell’impresa di battere un top-2: due volte contro lo stesso Nadal (Australian Open’08 e Queen’s ‘11) e una volta contro Federer (Montreal’09).
T.it (n.d.r.)

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qwerty ha scritto:
Per Djokovic invece, la qualificazione si è inaspettatamente complicata dopo questa netta sconfitta. Al serbo infatti non basterà superare l’amico Tipsarevic nel prossimo incontro, ma dovrà anche sperare che Ferrer sconfigga Berdych per ottenere il biglietto per la semifinale, o per lo meno che lo spagnolo strappi un set al ceco, per giocarsela con quest’ultimo sulla percentuale di set vinti, prima discriminante in caso di parità tra 3 giocatori .
TWI (n.d.r.)


O Djokovic vince in 2 e a quel punto spera che Ferrer porti via almeno un set a Berdych oppure paradossalmente gli converrebbe addirittura perdere. In tal caso Ferrer sarebbe obbligato a vincere per passare come primo e quindi probabilmente scenderebbe anche in campo più motivato. A pari punti con Bedych poi passerebbe lui per via dello scontro diretto Smile

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Odio tutti questi conteggi con i "se Tizio vince in due o perde in tre mentre Caio deve almeno vincere un set" Shocked
E' la negazione dello spirito del tennis, io concepisco solo chi vince prosegue chi perde è fuori anche se mi rendo conto delle necessità pubblicitarie di un simile evento...

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Perfettamente d' accordo con te Arch...
ma sono in tanti a farsi le s.m. su questi argomenti senza badare al sodo Wink

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archery57 ha scritto:
Odio tutti questi conteggi con i "se Tizio vince in due o perde in tre mentre Caio deve almeno vincere un set" Shocked
E' la negazione dello spirito del tennis


Sono perfettamente d'accordo, anche perchè a livello mentale penso sia completamente diverso scendere in campo sapendo di avere comunque un'altra chance. L'unico lato positivo è quello di poter vedere ogni sera una partita di così alto livello (sulla carta almeno, se poi uno vede il Djokovic di ieri sera... Smile)

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Nostradamis ha scritto:
qwerty ha scritto:
Per Djokovic invece, la qualificazione si è inaspettatamente complicata dopo questa netta sconfitta. Al serbo infatti non basterà superare l’amico Tipsarevic nel prossimo incontro, ma dovrà anche sperare che Ferrer sconfigga Berdych per ottenere il biglietto per la semifinale, o per lo meno che lo spagnolo strappi un set al ceco, per giocarsela con quest’ultimo sulla percentuale di set vinti, prima discriminante in caso di parità tra 3 giocatori .
TWI (n.d.r.)

O Djokovic vince in 2 e a quel punto spera che Ferrer porti via almeno un set a Berdych oppure paradossalmente gli converrebbe addirittura perdere. In tal caso Ferrer sarebbe obbligato a vincere per passare come primo e quindi probabilmente scenderebbe anche in campo più motivato. A pari punti con Bedych poi passerebbe lui per via dello scontro diretto Smile


se ferrer perde in 2 set elimina nole... però va a giocare la semi contro federer...
conoscendolo entrerà in campo per lottare su ogni punto... contro chiunque giochi, altrimenti non sarebbe ferrer... avete notato anche voi che dopo il match point ha alzato la mano come a dire che la cosa era strana e che modestamente era nole che aveva perso la partita sbagliando l'impossibile... mille errori gratuiti sono tanti in effetti! affraid
l'avete notato anche voi?

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errex ha scritto:
Perfettamente d' accordo con te Arch...
ma sono in tanti a farsi le s.m. su questi argomenti senza badare al sodo Wink


Ma è la formula che te lo permette. Se in base al tuo risultato puoi scegliere il tuo avversario al turno successivo è ovvio che inizi a farti due conti... Smile

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nanobabbo8672 ha scritto:
avete notato anche voi che dopo il match point ha alzato la mano come a dire che la cosa era strana e che modestamente era nole che aveva perso la partita sbagliando l'impossibile... mille errori gratuiti sono tanti in effetti! affraid
l'avete notato anche voi?


Neanche lui se ne capacitava... Smile Gli ha dato un parziale di 10 giochi ad 1 d'altronde!

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp_to10 London - England


beneficenza alle Finals

E' in corso una gara parallela alle Finals ATP
E' l' asta degli oggetti appartenenti agli 8 finalisti: il ricavato sara' devoluto in beneficenza

Al momento Federer fa la parte del leone con un ricavato di ca. USD 16.000, seguito da lontano da Djokovic per ca. USD 3.300

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nanobabbo8672 ha scritto:
io ho visto solo gli highlights, (praticamente tutto il secondo set), ma vi chiedo di cofermarmi o meno l'impressione che ho avuto.
federe ha giocato molto bene, direi benissimo, ma nadal gli ha permesso di giocare spesso con i piedi dentro al campo o comunque a ridosso della riga, e da lì federer non perde nemmeno contro il padreterno...
mi sembra, contro fish ho avuto la stessa impressione, che la palla di nadal non abbia in questo momento la profondità che lo ha reso per anni imbattibile... il suo rovescio è tornato a non pungere molto e il diritto non è più devastante!
a questo punto anche nadal (che a me come tennista tecnicamente non piace nemmeno un po', ma sono gusti) diventa un tennista normale, e un fish in condizione atletica migliore lo avrebbe battuto domenica scorsa...
cosa ne dite?


La mia impressione, è che Nadal abbia perso di profondità dei colpi... quindi i suoi super top, non rimbalzando più negli ultimi 50 cm di campo, perdono molta della loro efficacia!!! Inoltre a fine stagione vengono penalizzati molto i giocatori più "fisici" come Nole e Rafa, a favore di quelli tecnici, e qua Federer è il RE incontrastato... quindi visto che la matematica non è un'opinione: 1 + 1 = 63-60 Razz

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp_to10 London - UK

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 D99DAD2F94804982BDECFB4E96AE07BF
(imb by atp off site)

R Federer d Mardy Fish 61 36 63

da TWI (n.d.r.)

Nonostante avesse già guadagnato l'accesso in semifinale di slancio, con tanto di primato nel girone, Roger Federer non ha lasciato nulla di intentato, imponendosi anche sull'americano Mardy Fish, il cui destino era già segnato dopo la battuta d'arresto con Tsonga. L'americano, infatti, dopo le due sconfitte incassate per mano di Nadal e Tsonga, era già aritmeticamente estromesso e non aveva più nulla da chiedere, se non un onorevole congedo dalla sua prima partecipazione al Masters. Federer, però, non era in vena di sconti ed è stato assoluto padrone del campo nel primo set, per poi calare vistosamente di tono e d'intensità nel secondo set, conquistato meritatamente da Fish. Nel terzo e decisivo set, però, Federer è tornare a dominare la scena scrollando di dosso la guardia di Fish: 6-1, 3-6, 6-3 in 1 ora e 28 minuti di gioco .Se si esclude il secondo set, Federer è apparso in totale gestione dell'incontro, sia nel primo che nel terzo parziale che ha incamerato nel più agevole dei modi.

La vittoria ottenuta gli ha permesso di estendere a 15 la striscia di incontri vinti consecutivamente; una striscia avviata nel play-off Davis in Australia, proseguita a Basilea e Parigi Bercy, dove il recordman di titoli dello Slam ha rimpinguato la sua bacheca di successi. Per Federer è l'affermazione numero 37 a livello di Atp World Tour finals, due soltanto in meno di Ivan Lendl, che nella speciale graduatoria è il primatista di vittorie in partite disputate al Masters. Per la settima volta in 10 partecipazioni al Masters, Roger Federer, tra l'altro, ha concluso il round robin da imbattuto centrando l'en-plein di vittorie; era già avvenuto per 5 edizioni consecutivamente, dal 2002 al 2006 e nell'ultima edizione, quella del 2010. Ed il fatto ben auspicante per il campione rossocrociato è che, in 4 delle 6 circostanze in cui ha concluso il round robin con un percorso netto, ha poi trionfato, nella fattispecie nel 2003, nel 2004, nel 2006 e nel 2010. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle edizioni del 2002 e del 2005, quando l'elvetico nell'atto conclusivo cadde sotto i colpi di Hewitt e Nalbandian.

E' un match ormai privo di significato ai fini del girone, senza alcuna valenza agonistica; Federer ha già ratificato la qualificazione in semifinale con un turno d'anticipo, mentre Fish, con due sconfitte a suo carico ed un solo set al suo attivo è già da 48 ore fuori dai giochi. L'americano vuole onorare l'ultimo suo impegno della stagione nel giorno del ringraziamento negli Stati Uniti (il Thanksgiving), una delle festività più sentite di tutto l’anno negli Usa .Federer e Fish, perciò, danno vita ad un'esibizione di lusso. A prescindere dall'importanza dell'incontro, vedere all'opera Roger Federer in qualsiasi situazione è sempre un piacere per gli occhi ed una gioia per i cuori di tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport.

La superiorità di Federer non tarda a delinearsi, tanto che l'elvetico, dopo aver tenuto a zero il primo turno di servizio opera il break nel secondo game ed il conseguente primo strappo del match. La tattica di Roger è ben precisa, ovvero quella di cercare insistentemente il dritto di Fish, notoriamente il colpo meno efficace dell'americano. L'americano, però, si riprende immediatamente il break che aveva appena concesso, riportandosi subito in scia. Federer ristabilisce poco dopo le distanze, centrando un nuovo break, che lo fa issare sul 3-1. Un allungo che Fish non riesce più a contenere, anzi, Federer giocando sul velluto offre le sue proverbiali giocate ad alto tasso tecnico (tra le quali un sublime passante di rovescio) e prende il largo incamerando 6-1 il primo set. Da notare come nell'intero primo parziale, Fish, non sia riuscito a tenere nemmeno un turno di battuta.

Il match offre ben poco in termini di pathos, del resto, il destino nel girone sia di Federer che di Fish è ben deciso. Rispetto al primo set, l'americano, innalza la percentuale di prime palle di servizio, iniziando ad incidere con quella battuta che non l'aveva minimamente assistito nel corso della prima frazione. Fish approfitta di un calo di tensione di un Federer che stacca la spina, operando il primo mini allungo del secondo parziale a seguito del break centrato nel quarto game: 3-1 Fish. Così, cambiando passo lo statunitense si fa ben più propositivo e fa suo meritatamente il secondo set per 6 giochi a 3. L'americano ha limitato da 17 a 9 il numero degli errori non provocati e con la prima di servizio è stato una sentenza conquistando il 93% dei punti.

Federer, però, si scuote in principio di terza frazione, scacciando via la passività del secondo set e riprendendo in mano l'iniziativa L'elvetico torna padrone del campo, compiendo il primo allungo del set decisivo, grazie ad alcune fiammate delle sue. Da li in poi il match si trasforma in un assolo di Federer che non concede a Fish alcuna chance di rientrare. Per Roger il girone del round robin si conclude così come era iniziato, ovvero nel miglior modo possibile, con 3 vittorie su altrettanti match disputati, con 7 set all'attivo e appena 2 al passivo. Per Fish, invece, la prima partecipazione al Masters si conclude con 3 sconfitte a suo carico ma quest'esperienza non potrà non rimanere impressa nella sua mente e nel suo cuore.




Adios Rafael


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Tsonga11
(photo by ATP WTF 2011 off site)


J-W Tsonga d. R. Nadal 76(72) - 46 - 63


Tsonga quasi perfetto, Nadal eliminato


Jo Wilfried Tsonga è il terzo giocatore, dopo Roger Federer e David Ferrer, a qualificarsi per le semifinali delle Atp Finals 2011. Il francese ha superato un sempre più irriconoscibile Rafael Nadal in due ore e 42 minuti di gioco.

Il numero due del mondo ha confermato anche nel terzo match del girone B, le pessime impressioni che aveva destato nelle due partite precedenti. La poca profondità dei colpi, la scarsa incisività del servizio e l’eccessiva passività delle risposte sono state le pecche più evidenti della partita di Nadal, a cui va comunque riconosciuto il merito di aver fatto sudare a Tsonga le proverbiali sette camicie, prima di arrendersi a causa di una condizione fisica e di un livello di gioco, oggettivamente imbarazzanti per uno come lui e decisamente non all’altezza del prestigioso palcoscenico del Master di fine anno. I pochi sprazzi di luce visti nel finale del secondo set, sicuramente non servono a migliorare il pessimo giudizio sul torneo dello spagnolo.

Tsonga da parte sua, anche se avrebbe dovuto innegabilmente chiudere più facilmente, ha interpretato la partita alla grande, con una tattica aggressiva, fatta di gran bordate al servizio e di costanti discese a rete, impreziosite anche da diverse volee di ottima fattura, che hanno fatto sospirare il competente pubblico della O2 Arena. Il francese è stato bravissimo inoltre a non farsi destabilizzare da un avversario che dava l’impressione di essere sempre lì lì per cadere, ma rifiutava di arrendersi e rimaneva sempre attaccato al match.

E’ il tie break a decidere un primo set equilibrato, ma con Tsonga sempre avanti nel punteggio e mai in difficoltà nei propri turni di battuta, caratterizzati da un servizio inattaccabile ed una buona aggressività. Nadal al contrario, con la battuta non riesce ad incidere e spesso inizia lo scambio in difesa. Nonostante le oggettive difficoltà, lo spagnolo deve salvare soltanto due palle break consecutive nel quarto gioco, che Tsonga interpreta molto male. Nel gioco decisivo il francese riesce finalmente a monetizzare la sua superiorità, portandosi costantemente a rete e servendo sempre in maniera eccellente. Nonostante un doppio fallo, Cassius Jo chiude facilmente con il settimo ace del set, per 7 punti a 2.

L’andamento del punteggio del secondo set, ricalca quanto visto nel primo, ma uno Tsonga meno preciso rispetto alla prima partita non riesce mai ad impensierire Nadal con la risposta, continuando però a dominare al servizio. Nel decimo gioco, inaspettatamente Nadal alza il livello del suo gioco, gioca più profondo, si attacca ai punti come solo lui sa fare. Tsonga esagera a causa della fretta e sbaglia qualche diritto di poco. Arrivano le prime due palle break,equivalenti a dei set point, ma il francese le annulla di rabbia. Idem per la terza palla set, ma non per la quarta, con il diritto che finisce largo di pochi centimetri.

A questo punto la logica, vorrebbe Nadal dominatore del terzo set. E invece Tsonga torna a spingere senza pietà, Rafa accorcia di nuovo la gittata dei suoi colpi e ricomincia a sbagliare qualcosa di troppo, tornando ad essere succube dei ganci di Cassius Jo. Un passante di rovescio in rete di Nadal regala a Tsonga il primo break della sua partita in avvio di terzo set. Il francese a questo punto si esalta, e come sempre è spettacolo: veronica pazzesca, gran risposta, poi Nadal combina l’ennesimo disastro del suo torneo, mettendo prima lungo un rovescio senza pretese e sbagliando soprattutto un diritto da metà campo, che di solito non fallisce neanche da bendato. Doppio break. Ma il transalpino oggi sembra proprio non volerla chiudere. Addirittura 3 doppi falli permettono a Nadal di dimezzare lo svantaggio e tornare a farsi minaccioso. Solo un’illusione, visto che Nadal ricomincia a sbagliare nettamente di diritto e regala ancora un break, quello decisivo, sancito da uno spettacolare diritto inside-out di Cassius Jo. E’ la pietra tombale su un match vinto meritatamente dal numero 6 del mondo, che avrebbe tranquillamente potuto(e dovuto) chiudere la pratica, con una buona mezz’ora d’anticipo.

Tsonga, qualificato per la prima volta in carriera alla semifinale del master, dovrà attendere le partite di domani, che completeranno il quadro del girone A, per conoscere il nome del suo avversario. Al momento il candidato più accreditato a sfidare Cassius Jo sembrerebbe essere Ferrer. Per quanto riguarda Nadal, quella di quest’anno è la seconda eliminazione al round robin (la prima nel 2009) in cinque partecipazioni alle Atp Finals. La sua stagione però non si conclude oggi, visto che ad attenderlo c’è ancora la finale di Coppa Davis, dove la sua Spagna partirà con i favori del pronostico contro l’Argentina. A questo punto è interessante vedere se la terra rossa su cui si disputerà la finale, basterà a rigenerare il pessimo Rafa, ammirato qui a Londra.
TWI (n.d.r.)



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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Atp_to10 London - England


doppio


M. Fyrstenberg/M. Matkowski
d. R. Bopanna/A.U.H. Qureshi 62 – 61

M. Llodra/N. Zimonjic
d. D. Nestor/M. Mirnyi 46 – 63 – 10/7

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i pugnetti di nadal sono qualcosa di davvero irritante, non ne sentivo la mancanza

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Comunque io non mi sarei mai aspettato un Nadal in queste condizioni. Questo torneo era il suo principale obiettivo post Us Open, ci teneva moltissimo essendo l'unico grande torneo che gli manca e ha giocato meno degli altri per prepararlo nel migliore dei modi, eppure è arrivato in condizioni disastrose. Perdere con Federer e Tsonga ovviamente ci sta, ma non in questo modo... ieri si è fatto brekkare ben 3 volte nel set decisivo, non è da lui!

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Non conosco Nadal ma la faccia che ho visto ieri sera nell'ultimo set con Tsonga era quella di una persona sofferente e intendo a livello fisico.
Chissà che il suo corpo, per quanto giovane, non gli stia consigliando di riposare e non tirare troppo la corda... Rolling Eyes

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archery57 ha scritto:
Non conosco Nadal ma la faccia che ho visto ieri sera nell'ultimo set con Tsonga era quella di una persona sofferente e intendo a livello fisico.
Chissà che il suo corpo, per quanto giovane, non gli stia consigliando di riposare e non tirare troppo la corda... Rolling Eyes


Ok però ha uno staff di professionisti accanto che lo seguono quotidianamente, non capisco come facciano a sbagliare così nettamente la preparazione (a differenza di Djokovic lui non ha avuto un problema fisico). Apparentemente in questo tennis ultrafisico se vuoi essere al meglio nel periodo che va da Maggio a inizio Settembre risulta molto difficile ritrovare poi una condizione ottimale anche a fine Novembre. Federer ovviamente è un caso a parte, nessuno gioca con la sua naturalezza.

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nadal potrebbe non voler dire che ha, o ha avuto, anche lui dei problemi fisici... di solito non è tipo da accampare delle scuse!
o semplicemente non è in forma... capita a tutti... di solito a lui no, però... Razz

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 3 Nadal_15
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Nadal fa autocritica


Lo spagnolo non cerca scuse: la sua è stata una prestazione deludente e forse la causa degli ultimi risultati deludenti è da ricercarsi da un affievolirsi momentaneo della passione per il gioco

Rafael Nadal è fuori dal Masters di fine anno. La notiziadi certo ha fatto balzare dalle sedie appassionati e tifosi, i quali speravano per il maiorchino un riscatto reale nelle Atp Wolrd Tour Finals.

Forse non è ancora arrivato il momento per Rafa; forse la Coppa Davis potrà dare qualche dettaglio maggiore in merito, ma l’unica cosa che bisogna aspettare è la prossima stagione, occasione in cui forse verranno a galla le vere sensazioni che scorrono sotto la pelle dello spagnolo.

“Non ho giocato bene contro Jo – ha affermato lo spagnolo dopo il confronto con Tsonga -, nel senso che non sono stato in grado di oppormi in maniera decisa in campo. In questo tipo di partite non puoi permetterti il lusso di essere lascivo. Ero in qualche modo senza energie e il risultato si è visto. Jo ha saputo anticiparmi su tutte le palle, è stato più bravo di me. Il mio gioco è stato solido, ma lento. Tra il secondo e il terzo set forse sono riuscito a trovare una posizione migliore in campo, ma non è stato sufficiente. Quando ho sentito di avere in mano la partita, all’inizio del terzo, mi è salita una sorta di ansia e alla fine il set si è rivelato un disastro. Lui è un giocatore pericoloso, non è facile affrontarlo, serve bene, è aggressivo e questa volta non ho avuto le armi per oppormi. Non posso che fargli le mie congratulazioni”.

Analizzando lo stato di forma dell’ultimo periodo, Rafa ha affermato che i problemi sono sorti probabilmente dopo Tokyo: “In Coppa Davis credo di aver giocato abbastanza bene e anche a Tokyo contro Murray posso dire di aver messo a segno un set ad altissimi livelli. Dopo però qualcosa è successo, non sono riuscito più ad ingranare come al solito. Non c’è una ragione specifica, penso che questo momento difficile sia la concausa di tanti fattori. Forse mi è calata un po’ la passione per il gioco, perché ho sentito un’ondata di stanchezza che mai avevo provato prima. Comunque sono contento degli allenamenti che ho effettuato nelle ultime tre settimane, perché mi hanno dimostrato che mi sto rimettendo in carreggiata. Forse però, ancora non ho raggiunto lo stesso livello per quanto riguarda le partite. La stagione ora è finita ed è il momento di analizzarne i risultati: penso di aver fatto tante cose buone, però di sicuro ce ne sono altre su cui devo lavorare nei prossimi mesi. Voglio proseguire con gli allenamenti intrapresi nelle ultime tre settimane e proiettarmi per la nuova stagione, in vista degli Australian Open. Solo con questa attitudine positiva potrò arrivare nelle condizioni ideali per il debutto. Questa stagione si è chiusa con diverse difficoltà, ma ora voglio riprendere a sognare e a caricarmi per il 2102”.

Per scrivere veramente la parole fine nel libro di questa stagione, Rafa dovrà attendere l’esito della finale di Coppa Davis, sui cui però preferisce non sbilanciarsi: “Non so come andranno le cose, anche perché giocheremo in una situazione totalmente differente. Ora davanti a me ho una settimana per abituarmi alla terra. Anche se non sto giocando sui miei livelli, di sicuro la superficie mi è amica e questo mi regala una fiducia maggiore. Alla fine poi non sono solo, c’è una bellissima squadra accanto a me e lotteremo insieme per raggiungere questo traguardo. Mi sento fortunato per questo”.

Tornando sulle difficoltà emotive riscontrate, Rafa ha precisato: “Ci sono momenti nella vita in cui capita di vivere queste situazioni. Oggi sto attraversando un momento difficile, ma so che basta poco per far si che le cose cambino in maniera positiva. Devo lavorare duro, in modo da farmi trovare pronto per la prossima stagione. La mia volontà è questa, la mia motivazione anche sta risalendo. Farò del mio meglio e se non sarà abbastanza cercherò di accontentarmi dei risultati che raggiungerò. Ci vediamo l’anno prossimo”.
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