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ATP World Tour Finals 2011

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Promemoria primo messaggio :

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Atp_to10 London - England


20 - 27 novembre 2011


Name: Barclays ATP World Tour Finals
Category: 1500
Draw Size: S-8 D-8
Surface: Indoor Hard
Prize Money: £ 2,227,500


Winner 2010: Roger Federer


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Roger_14
(pic by Getty Images through ATP official site)

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Rafa66 ha scritto:
ok grazie. ora mi è chiaro, anche se non condivido questo regolamento.....
certo che se passava djokovic, contro questo federer avrebbe preso un'umiliazione!!


Ovviamente questa formula ha dei lati positivi (la spettacolarità) ma anche molti negativi. A volte per esempio puoi sceglierti il tuo avversario della semifinale in base al tuo risultato (e potrebbe addirittura essere più conveniente perdere).

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Nostradamis ha scritto:
Rafa66 ha scritto:
ok grazie. ora mi è chiaro, anche se non condivido questo regolamento.....
certo che se passava djokovic, contro questo federer avrebbe preso un'umiliazione!!


Ovviamente questa formula ha dei lati positivi (la spettacolarità) ma anche molti negativi. A volte per esempio puoi sceglierti il tuo avversario della semifinale in base al tuo risultato (e potrebbe addirittura essere più conveniente perdere).


si vero, ricordo ancora come se fosse ieri quando lendl perse di proposito contro connors che lo chiamò CONIGLIO, col fine di evitare Borg.....................

a me personalmente, piace la formula dei round robin, però non condivido certe regole....... perchè secondo me meritava ferrer il primo posto e non berdych.

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Atp_to10 London - England


SFs Day

le coppie finaliste


D. Nestor/M. Mirnyi
d. B. Bryan/M. Bryan 76(86) – 64

M. Fyrstenberg/M. Matkowski
d. M. Bhupathi/L. Paes 64 – 46 – 10/6

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Atp_to10 London - England



Roger e Jo-Wilfried in finale


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Rf10
(photo by ATP WTF 2011 off site)


Roger Federer

d David Ferrer ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Be45cc10 75 - 63


100 Finali per Roger

Roger Federer batte David Ferrer e si qualifica per la settima volta all’atto conclusivo nelle ATP World Tour Finals. In totale sono 100 le finali conquistate dall’elvetico in carriera

Lo svizzero, come gli era già capitato altre sei volte nel corso della sua carriera, si è qualificato per il penultimo atto dominando il proprio girone, e chiudendolo da imbattuto. Dall’altra parte c’è però Ferrer, che alla vigilia non era di certo il favorito per la qualificazione in semifinale, in un girone nel quale ha compiuto la doppia impresa di superare prima Andy Murray, poi il n.1 del mondo Novak Djokovic, escludendo di fatto entrambi dalla lotta per l’accesso tra i migliori 4. Dopo i due successi citati, lo spagnolo ha avuto anche la possibilità di chiudere il proprio raggruppamento al primo posto: battendo Tomas Berdych nell’ultimo match, avrebbe infatti terminato il girone da imbattuto, come gli era già successo nel 2007, quando fu poi finalista. L’iberico è stato però beffato dal ceco, che gli ha in questo modo soffiato il primato nel gruppo A. Tuttavia, se lo spagnolo si trova molto bene in questo evento, non si può dire lo stesso per quanto riguarda il fatto di giocare contro Federer: gli scontri diretti parlano chiaro, 11-0 per lo svizzero, che è il netto favorito dell’incontro.

Premesse confermate, Federer in finale. I precedenti non lasciavano quindi molte possibilità allo spagnolo, che in effetti, anche in questo caso, non ha potuto fare molto per arginare lo strapotere dello svizzero. Per quasi un set c’è stata partita, e l’iberico, se sfruttate meglio alcune occasioni, avrebbe anche potuto portare il match in una direzione diversa. Ferrer è stato infatti avanti 5-4 nella prima frazione, e quando Federer è andato a servire per rimanere nel set, non ha concesso alcuna palla-break, ma si è spesso trovato a servire con il suo avversario a 2 punti dalla conquista del parziale. E’ stato un game chiave, molto lungo ed intenso, che ha permesso poi allo svizzero di avviare un parziale di 5 giochi consecutivi, con cui ha vinto il primo set (7-5) e si è preso un break di vantaggio nel secondo (2-0). Da quel momento in poi, è stato tutto molto semplice, come capita quasi sempre all’elvetico una volta portatosi avanti nel punteggio. Federer ha infatti continuato a tenere i propri turni di battuta senza rischiare, e senza mai concedere palle-break, per brekkare nuovamente Ferrer nel nono gioco, e chiudere con lo score di 7-5 6-3.

100 finali! Re Roger raggiunge quindi la finale n.100 in carriera, la settima alle Atp World Tour Finals (ex Masters Cup). E’ un traguardo molto importante per lo svizzero, che nella classifica all-time si trova al quinto posto per quanto riguarda il numero di finali giocate, a sole quattro lunghezze da Guillermo Vilas, quarto con 104 finali raggiunte. Nel match di domani, tenterà di abbattere un altro record, quello dei successi alle Atp World Tour FInals. Vincendo, otterrebbe infatti il sesto titolo, staccando Ivan Lendl e Pete Sampras, entrambi a quota 5.
T.it (n.d.r.)




ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Tsonga19
(photo by ATP WTF 2011 off site)

Jo-Wilfried Tsonga

d. Tomas Berdych ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Berdyc11 63 - 75

Jo-Wilfried Tsonga è il secondo finalista del Final Master di Londra. Il francese, nonostante una prestazione non proprio al top della brillantezza, è riuscito ad imporsi in due set su Tomas Berdych, incapace di contrastare la netta superiorità (su tutti i fronti) del transalpino. 6-3 7-5 il risultato finale che premia Tsonga dopo un'ora e 34 minuti di gioco, permettendo al francese di raggiungere Federer nella finalissima di domani.

Tsonga cambia tattica rispetto al match di ieri contro Rafa Nadal: discese a rete ridotte al minimo e gioco di potenza e precisione da fondo campo che mette in luce l'invidiabile forma fisica del transalpino. La lettura di Jo è efficace, perché così facendo riesce a dominare la maggior parte degli scambi, al cospetto di un Berdych che cerca di difendersi come può da fondo campo giocando troppo corto e centrale e sbagliando parecchio. Decisivi i 30 errori gratuiti del ceco, contro i soli 13 di un intelligente Tsonga.

Dopo un inizio di gara dove i due contendenti si limitavano a mantenere intatti i rispettivi turni di battuta, nel quarto gioco Tsonga si concedeva qualche imprecisione di troppo al servizio, che gli costava due palle break, entrambe annullate grazie ad un buon servizio ritrovato, unito ad un Berdych non concreto. Mancata concretezza che costa cara al ceco, imitato da Tsonga che dal canto suo sfrutta la seconda delle due palle break per passare a condurre 4-2. Il servizio di Tsonga torna ingiocabile e a Berdych non resta che rassegnarsi. Grazie a ciò il francese archivia questo primo set in poco più di mezz'ora, chiudendo 6-3 un primo parziale deludente, privo di spettacolo, come dimostrano i soli 7 vincenti di Tsonga contro i 5 di Berdych.

Tsonga è subito aggressivo ad inizio secondo set e riesce già nel primo game a portare il turno dell'avversario ai vantaggi, ma spreca due palle break nonostante il servizio poco efficiente di Berdych. Da qui in poi si entra in una nuova fase di stallo dell'incontro, dove le percentuali di punti sulle prime di servizio arrivano a toccare il 92% per Tsonga, contro l'87% del ceco. E' proprio nel proverbiale settimo gioco che il transalpino riesce a prendere il largo, con un comodo break a 15: in questo frangente Berdych ci ha messo senza dubbio del suo, cedendo il 4-3 con il secondo doppio fallo che pesa come un macigno. Nel gioco successivo, però, Berdych è più aggressivo in risposta e dopo essersi procurato due preziose palle break, riesce - per la prima volta - ad avere la meglio su servizio altrui, mettendo a segno l'immediato controbreak. Sul 4-4, gli errori continuano ad aumentare esponenzialmente sia da una parte che dall'altra: Berdych, avanti 40-15, fa due doppi falli consecutivi, ma alla fine riesce a cavarsela lo stesso. Due giochi dopo, quando il punteggio è sul 5-5, però, Tsonga riesce meritatamente a prendere il largo, alla seconda palla break, scatenandosi con un urlo che scatena tutta la tensione accumulata in questo secondo parziale. Con un ace, preceduto da una favolosa demi volée, Tsonga mette così la parola fine all'incontro.

La vittoria ottenuta questa sera, consente al transalpino di mantenere intatta la posizione numero 6 del ranking, che gli sarebbe stata sottratta proprio da Berdych in caso di sconfitta. Tsonga è il secondo francese della storia ad approdare in finale nel Master di fine anno, dopo il connazionale Sebastien Grosjean che aveva centrato il prestigioso obiettivo nel 2001, perdendo poi in finale con Lleyton Hewitt. Domani, dunque, Jo potrà essere il primo "galletto" a sollevare il trofeo delle ATP World Tour Finals.

La finale di domani sarà tutt'altro che un match inedito, con Federer e Tsonga che si affronteranno - pensate - per la terza domenica di fila (dopo la finale di Parigi, i due si sono scontrati qui a Londra, per il match d'esordio del Round Robin) e per la settima volta in questo 2011. I risultati sono nettamente favorevoli allo svizzero, che ha ceduto soltanto a Wimbledon e a Montreal, riscattandosi in questo breve periodo con due vittorie, tra cui l'ultima - di sei giorni fa - sudata fino al terzo set. Domani sarà però un match a parte, dove la fame e la perfezione fisica di Tsonga potrebbero avere la meglio sui pronostici della vigilia, che danno Federer super favorito; anche se rimane difficile pensare ad un epilogo diverso dalla vittoria finale dello svizzero.
TWI (n.d.r.)

descriptionATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 EmptyATP World Tour Finals 2011

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Aa11 vs ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Bb11
(photos by ATP WTF 2011 off site)


tutti i numeri della finale


L’ultimo atto delle Atp Finals 2011 di Londra mette in palio la storia. Uno, Roger Federer, potrebbe diventare il primo giocatore nella storia capace di vincere sei volte il tradizionale torneo dei magnifici otto. L’altro, Jo-Wilfried Tsonga, potrebbe essere il primo tennista della sua nazione a laurearsi “Maestro”. Questo e molti altri spunti ancora ci accompagneranno verso la finalissima, in programma oggi alle 18:30 italiane.

Federer. Il ruolino di marcia di Federer in questa settimana londinese è stato impressionante. Vinto a mani basse il girone, con tre vittorie in tre partite contro lo stesso Tsonga, Nadal e Fish, lo svizzero ha poi piegato Ferrer in semifinale, infliggendo al valenciano la dodicesima sconfitta su dodici sfide. Roger, che vanta cinque successi alle Atp Finals (come lui solo Ivan Lendl e Pete Sampras), potrebbe salire a quota sei titoli, tanti quanti ne detiene a Wimbledon (unico torneo da lui vinto sei volte). Inoltre, vincendo la finale, eguaglierebbe la striscia di 39 partite vinte alle Finals (record che appartiene a Ivan Lendl). E ancora, in caso di vittoria, l’elvetico diventerebbe il “maestro” più anziano di sempre (record fin qui detenuto da Ilie Nastase, laureatosi campione a 29 anni nel 1975). Intanto, a prescindere dall’esito della finale, Federer è già certo di scavalcare Andy Murray al terzo posto nel ranking Atp. Federer giunge in finale con una striscia di 16 vittorie consecutive (2 in Davis, 5 a Basilea, 5 a Bercy, 4 a Londra).

Tsonga. E veniamo all’outsider della finalissima. Di certo, dopo l’onorevole sconfitta patita all’esordio proprio contro Federer, non erano in molti ad ipotizzare una sua presenza in campo oggi. E invece, con pienissimo merito, Tsonga si è ritagliato un posto da protagonista in questa edizione delle Atp Finals. Ha piegato Fish e Nadal, stroncando infine le velleità dell’efebico Berdych. Jo-Wilfried proverà a diventare il primo francese della storia ad aggiudicarsi le Atp Finals: fin qui, il miglior risultato centrato da un suo connazionale rimane la finale raggiunta da Sebastien Grosjean nel 2001 (perse da Lleyton Hewitt). Tsonga, come Federer, vanta due titoli indoor stagionali (Metz, Vienna) ed è stato finalista a Bercy, perdendo proprio dall’elvetico ma dimostrando comunque di attraversare un ottimo periodo di forma. Il numero 6 del mondo (che rimarrà lì in ogni caso) detiene il record stagionale di aces (814 contro gli 811 di John Isner). Tsonga proverà a diventare il quinto tennista capace di battere Federer almeno tre volte nell’arco di una stagione (fin qui ci sono riusciti Nadal, Djokovic, Murray e Nalbandian). Piccola curiosità: il francese ha battuto per 11 volte un top-3 ma non ha mai sconfitto il numero 4 del mondo, posizione attualmente occupata da Federer.

Head to head. Federer conduce 7-3 nei precedenti (5-2 nel 2011). Dopo aver perso malamente a Wimbledon e a Montreal, lo svizzero ha servito la sua vendetta piegando l’avversario nelle ultime tre sfide (Us Open, Bercy, Atp Finals). C’è un dato però: nelle 14 finali giocate tra due tennisti appartenenti allo stesso gruppo, per ben otto volte ha vinto colui che aveva perso nel girone.
T.it (n.d.r.)

descriptionATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 EmptyRe: ATP World Tour Finals 2011

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Atp_to10 London - UK

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 0B4E1F9C4BF64D599E66A006A926B828



M Mirnryi /D Nestor d M Fyrstenberg / M Matkowski 75 63


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Nestor-Mirnyi-Nov.-20-1

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Max-Mirnyi-and-Daniel-Nestor-_20111127123301224_660_320

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 E654076BF0F64EB0A5470E151E4585C3

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Mariusz+Fyrstenberg+Marcin+Matkowski+ATP+World+MMat-2-9Ha7l
(alla photos by ATP WTF 2011 off site)

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ROGER SEMPLICEMENTE IMMENSO!!!!!!!!!!! ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 953229

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di un altro pianeta oggi Wink imbattibile

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Atp_to10 London - UK



Roger maestro per la sesta volta


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Roger_federer_2067332b
(image by telegraph uk)


R FEDERER d J Tsonga 63 67(6) 63


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Will-Roger-Federer-win-2011-ATP-World-Tour-Finals-300x200
(image by Reuters)


Sei volte maestro. Più di ogni altro, più di Sampras e Lendl, che fino a ieri lo affiancavano. Un passo in più verso la consacrazione come Greatest of all times.

Non l’avrebbe persa per nulla al mondo questa partita Roger Federer. La centesima finale, con la possibilità di diventare il più grande tra tutti i maestri, per rivalutare un’annata tutto sommato magra che, per la prima volta, lo ha visto arrivare alla finale del Master senza un titolo dello Slam in bacheca. Nemmeno uno Tsonga per lunghi tratti superiore, solido da fondo, anche con il rovescio, come poche volte lo avevamo visto, mai domo anche ad un passo dalla sconfitta, ha potuto interrompere l’esecuzione della settantesima sinfonia dello svizzero.

Il 6-3 6-7(6) 6-3, con cui l'elvetico ha chiuso la stagione Atp 2011 è una vittoria prima di tutto d’esperienza. L’abitudine maggiore a giocare partite di questa importanza è stata la chiave per un successo arrivato al termine di un incontro che sicuramente non rimarrà nella memoria dei tifosi dello svizzero come una delle migliori prestazioni a cui abbiano mai assistito, ma che ha regalato agli stessi sostenitori l'ennesimo record della storia del loro idolo. Il braccino avuto al momento di chiudere il match, prima sulla palla del doppio break nel secondo, poi sul 5-4 e servizio ed infine sul primo match point, nel tiebreak del secondo set, giocato troppo passivamente, sono cose che non ti aspetti da un vincente come Federer, ma alla fine, nella fase veramente cruciale, quando di margine di errore non ce ne era più, Roger è stato in grado di gestire meglio la tensione, mentre Tsonga, si è fatto prendere dall’emotività, da sempre arma a doppio per il francese.

Per la quindicesima volta, nella storia delle Atp Finals, due giocatori che si erano affrontati nel round robin si ritrovavano in finale. A dar manforte a Tsonga c’era la statistica, che vedeva il giocatore perdente nel girone, vincente nella partita decisiva per otto volte. E i primi games, davano l’impressione di uno Tsonga in forma sfavillante, lucido, potente, ma anche accorto a scegliere come dosare al meglio l’aggressività a seconda delle situazioni. Federer dal canto suo appariva un po’ appannato, addirittura in difficoltà nello scambio, spesso troppo frettoloso. Il francese aveva parecchie occasioni, anche se mai nemmeno una palla break ma non riusciva a piazzare la stoccata decisiva.

Nell’ottavo gioco Federer approfittava del primo momento in cui le scelte tattiche di Tsonga non erano così brillanti: il francese infatti scendeva a rete per due volte in maniera azzardata, non chiudeva delle volee fattibili ed incassava i passanti di rovescio di Federer, che volava 0-40. Sulla palla break ancora un passante gestito male con una volee da quasi metà campo affossata in rete costava al francese il primo parziale. Cassius Jo accusava il colpo, si ritrovava con un break di svantaggio anche nella seconda partita. I game scorrevano veloci, troppo per Tsonga e Federer si ritrovava a servire per il match sul 5-4, dopo aver avuto anche una palla del 5-2 pesante, annullata da una brillante smorzata del numero 6 del mondo. Ad un passo dal baratro Tsonga ritrovava la vervé dei giorni migliori, scioglieva il braccio e piazzava una serie di buone risposte. Alla terza palla break Federer capitolava, 5 pari, tutto da rifare. Lo svizzero avrebbe subito una palla per tornare a servire per il trofeo, conquistata per altro, grazie ad un rovescio largo non chiamato dal giudice di linea, ma Tsonga piazzava un diritto dei suoi e metteva le cose a posto. Il tie break era giocato male da entrambi i tennisti, Federer nonostante un doppio fallo e qualche errore di troppo con il diritto, scappava avanti 5-2 grazie ai disastri di Tsonga. Il francese riusciva a rientrare sul 5 pari dopo uno scambio lunghissimo, ma Federer saliva a match point con un ace. Troppo morbida la risposta dello svizzero, Tsonga entrava e chiudeva di diritto. Chiamato a servire sotto 6-7, Federer sbagliava la prima e con una seconda troppo lenta permetteva a Tsonga di conquistare il set, grazie ad una buona risposta di diritto.

Nel terzo set i game scorrevano via senza scosse fino al 4-3 Federer. Sotto pressione Tsonga giocava un game folle, Federer piazzava due vincenti e saliva 0-30, Jo recuperava procurandosi una palla game, ma combinava un disatro sbagliando due diritti facili. Annullate due palle break con il servizio e con una progressione di diritto, lo svizzero ne conquistava una terza con la smorzata. Tsonga questa volta metteva largo un recupero in corsa di diritto, consegnando così il trofeo del record a Roger. (Clicca qui per rivivere la cronaca punto a punto).

Come detto l’ex numero uno stacca Sampras e Lendl nella classifica dei vincitori del Master. In più allunga a quota 17 la sua striscia vincente in questo straordinario finale di stagione e conquista il settantesimo titolo della carriera(su 100 finali). Meglio di lui, sotto questo aspetto, soltanto Jimmy Connors (109), Ivan Lendl(94) e John McEnroe (77). Lo svizzero arriva anche a quota 807 vittorie tra i pro e si issa al sesto posto solitario nella speciale classifica, staccando Stefan Edberg.

Una stagione quella dello svizzero, buona, ma che con questo trionfo acquista sicuramente maggior prestigio, visto che il Master è da molti considerato il quinto Slam. Inoltre è affascinante che il 2011, indubbiamente l'anno di Novak Djokovic, si sia chiuso sotto il segno di Roger Federer, guarda caso, esattamente come il 2010, la grande annata di Rafael Nadal.

TWI (n.d.r.)


ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Coppa12



ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Jo_wil11
(photos by ATP WTF off site)


Modificato da Errex su richiesta dell' autore - 28.11.11

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Non avrei mai pensato di saltare sulla sedia all'ultimo punto della finale dopo aver imprecato per il tie-break del secondo set.
E meno male che a 30 anni doveva oramai pensare solo a ritirasri...
Grande Federer cheers

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Chapeau anche a Tsonga, che è stato molto coraggioso nel giocarsi il tutto per tutto nel secondo set, riuscendo a riaprire un match che sembrava finito. ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 953229

Oltretutto ha accettato con fairplay e serenità il risultato finale, sorridendo durante la stretta di mano a fine match e durante le premiazioni.

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DrDivago ha scritto:
Oltretutto ha accettato con fairplay e serenità il risultato finale, sorridendo durante la stretta di mano a fine match e durante le premiazioni.



Quoto, bellissimo quel sorriso al momento della stretta di mano, Tsonga è un grande.

ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 6206186dd84976d574997aee7f23ea0f-getty-507459766
(ph by ATPWT 2011 off site)


Modificato da Errex 28.11.11 - aggiunto font foto

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Nostradamis ha scritto:
Quoto, bellissimo quel sorriso al momento della stretta di mano, Tsonga è un grande.

Concordo, oltretutto Tsonga è uno dei pochi ancora in grado di giocare il "serve & volley" con un tocco a rete sensibile ed elegantissimo. Se aggiungiamo la notevole prestanza e potenza fisica e la gran tecnica nei fondamentali penso che ne vedremo delle belle dal Francese Wink

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DOPPIO
troppa differenz tra le 2 coppie, praticamente non c'è mai stata partita!
SINGOLO
grandissimi complimenti a tsonga per averci permesso di vedere una bella partita, nonostante un federer decisamente peggiore di quello visto nei giorni scorsi...
la differenza nella partita sono stati quei 2 passaggi a vuoto che hanno permesso a federer di brekkare il francese nel primo e nel terzo set
fantastica la rimonta tutta di cuore di tosnga nel secondo... io avevo già dato la partita persa!
non pensavo ma alla fine del secondo set mi sono ritrovato a tifare tsonga, mentre prima tifvo roger, ma speravo in una bella prova del francese per vedere una bella partita!

MASTER
viste le condizioni fisiche in cui sono arrivati i migliori del ranking, io cambierei il nome del torneo, retrocedendolo ad amichevole di lusso, perchè di fatto nel nome e nella formula si legge che questo torneo debba eleggere il migliore tra i migliori, il MAESTRO, e che quindi meriti una migliore attenzione, ma forse gli enormi montepremi dei tornei di ottobre e novembre gli portavano via molto spazio!!!

my two cents

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Complimenti a Federer!!!

PS- La finale con Tsonga l'avevo chiamata, devo davvero iniziare a scommettere sul tennis! Sad

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nanobabbo8672 ha scritto:
MASTER
viste le condizioni fisiche in cui sono arrivati i migliori del ranking, io cambierei il nome del torneo, retrocedendolo ad amichevole di lusso


Ma è un problema dei primi quello di non esserci arrivati in forma. E' pur sempre il torneo che vale più punti dopo gli slam. Il tennis moderno è talmente fisico che uno deve fare delle scelte per quanto riguarda la preparazione. Se fosse per me io la allungherei addirittura la stagione, però diminuirei il numero di tornei obbligatori.

descriptionATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 EmptyRe: ATP World Tour Finals 2011

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ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 Atp_to10 London - UK

le pagelle del torneo

TWI (n.d.r.)

Federer voto 10. La resurrezione si intravede a Basilea, dopo la Passione degli Us Open e la tanto reclamizzata morte serba - “Soltanto nel Suo sacrificio possiamo trovare perdono, purificazione, riconciliazione, salvezza e gloria!" - Passa dalla moltiplicazione dei rovesci a Bercy e si celebra a Londra, dove Roger calpesta il maligno e mostra la via Maestra ai propri discepoli - “La Resurrezione non è in primo luogo una consolazione, ma una sfida (*)” - La rinascita dello svizzero trova una spiegazione nella ritrovata forma fisica, solo minata da una febbre passeggera, evidenziata con la solita signorilità in conferenza, dopo un anno costellato da problemini mai palesati come scuse. Ne ha giovato la mente, libera da turbe nello scontro biblico con Nadal, e il braccio, nuovamente operativo in forma di bacchetta magica. Bissa il successo del 2010, e mentre l’esplosione nel finale di stagione è da qualcuno associata al calo atletico dei giovani mostri, lui si approccia al nuovo anno con nuova linfa e più di una chance di tornare in vetta al ranking. I testi sacri narrano di un nuovo ritorno, che dovrà coincidere col giorno del giudizio e la nascita di un nuovo cielo e una nuova terra. La Betlemme sul Tamigi e la capanna in Erba Olimpica saranno le porte della nuova storia? Redento

Tsonga voto 9,5. "Vola come una farfalla, punge come un’ape", ma il pungiglione si rompe sul più bello e cede in finale a Federer per la terza volta di fila, scontando la pena del quarto di finale a Wimbledon. Jo regala spettacolo donando agli affamati britannici un tennis potente, lezioso, a tratti entusiasmante, riuscendo nell'ardua impresa di ricevere, da francese, standing ovations in una terra notoriamente ostile ai transalpini. Dimostra di valere grandi palcoscenici e che se le ginocchia di cristallo rimangono intatte può davvero arrivare in fondo ovunque. Migliorato nell'atteggiamento in campo, nel rovescio, nella continuità, nella gestione dei match, manca ancora quel qualcosina in più che rende campioni i grandissimi giocatori. Solo una volta acquisito l'ultimo essenziale requisito potrà rendere onore alla leggenda da cui ha preso, per ora solo in modo inconoclastico, il soprannome di Cassius. Acrobata

Ferrer voto 7. Come al solito timbra il cartellino, approfittando di un gruppo A allo sfacelo, con qualche recriminazione nell’ultimo match del round robin, viste le conseguenze…Dà sempre il massimo, il problema è che il suo massimo non potrà mai raggiungere vette più alte. Federer lo manda in cassaintegrazione, ma la sua buonuscita dal torneo rimane ottima, nonostante la maglia rosa abominevolmente sfoggiata contro Berdych. Funzionario

Berdych voto 7. Inizia il torneo provando a perdere in tutti i modi con Djokovic, riuscendoci molto bene tra le altre cose. Quindi inverte la non nuova tendenza da Perdych per ben due volte, ed esce fuori dalle sabbie mobili giocando il suo miglior tennis a un passo dall’eliminazione, vincendo addirittura il girone. Per sua paradossale sfortuna anche lui si ritrova costretto a giocare il giorno seguente la semifinale, e accusa la scarsa lucidità (peraltro partendo da una non buona base in tal senso), uscendo sconfitto da Tsonga. Al di là di questo, a nessuno è forse importato nulla della sua prestazione, e l’indomani un torcicollo endemico ha colpito gli spettatori dell’O2 Arena. Il ceco esce con un’immagine vincente dalle Atp finals e il motivo ha il nome e il viso di Ester Satorova. Antipaticissimo...

Nadal voto 5. Un mese di riposo ed allenamenti mirati al Master. Poi la foto di famiglia a Disneyland a chiarire dove effettivamente avesse svolto gli allenamenti. Arriva scarico, svuotato, con un abbigliamento ancor più grigio del suo umore. Quasi riesce a perdere da Fish, prima di subire la sconfitta più severa della sua storia con Federer e il bis degli Australian Open 2008 da Tsonga. Il tappeto elastico dell’O2 Arena avrebbe un tempo fatto schizzare i suoi top esasperati, ma la palla è sembrata spegnersi sempre nel suo piatto corde. La sua seconda di servizio, quasi mai sopra le 85 miglia, è apparsa simile a quella della Dementieva, a quanto pare per un problema alla spalla. La foga agonistica, caratteristica vincente del maiorchino fino a qualche tempo fa, è defunta. Ma la crisi, più ancora che tecnica o atletica, si è dimostrata psicologica in conferenza stampa, dove Rafa ha confessato di non avere più molta passione per il gioco del tennis, con una faccia che la diceva tutta. Ci si è messo anche Noah con non nuove accuse di doping, con come contorno il rinvio a giudizio di Fuentes, a creare intorno allo spagnolo un’atmosfera tetra. Teneri i modi e i toni di Rafa davanti alle telecamere, tipici di un ragazzo che si è forse stufato di dover rendere ancora conto a qualcuno, ma che in fondo non accetta, da vincente qual’è, disfatte così pesanti. Spaesato

Murray voto 2. Straparla di Federer prima del via, crea come al solito grandi aspettative in patria, e quindi perde un duello fatto di sola corsa con Ferrer. Basterebbe questo a deriderlo, ma Andy non si accontenta, e si ritira dando la colpa a un problema alla coscia di due settimane prima. Ritornando indietro nel tempo si ricordano un suo forfait a Basilea, dove ha prima richiesto una Wc (forse anche al maschile) salvo poi farsi male nel sonno, e la sconfitta con Berdych a Bercy, in un match tanto lungo quanto orribile. In occasione di quella partita Muzza disse: “Mi sono divertito, buon allenamento in vista del Master”. Difficile capire il perché di certe affermazioni, se in fondo certe cose le sapeva già; non ci sarebbe da stupirsi si fosse fatto male nel tennis alla pala sponsorizzato da Adidas, a posteriori verrebbe quasi da chiedersi se ci è o ci fa. Sagace

Djokovic voto 5. Arriva al Master in condizioni pessime, paventando un fantasioso ritiro alla Borg fra un paio d’anni. In campo scende il cugino slavo di Fiorello e lo spettacolo è il più brutto dopo il bing bang del suo 2011. Ringraziando il cielo per non aver passato il girone, evita quella che sarebbe stata una mattanza con Federer. ‘Nulla potrà scalfire la mia stagione’, siamo d’accordo, ma il rischio che il ritornello si ripeta anche nel 2012 è alto. Il riposo potrà dare più benefici di un uovo magico. Rottame

Tipsarevic voto 6,5. Si ritrova nell’Olimpo del tennis dopo una seconda parte di stagione eccezionale e dimostra di meritare il passaporto. Vincendo una partita ampiamente alla portata con Berdych avrebbe addirittura staccato il biglietto per le semifinali, alla fine ne esce fuori soltanto come giustiziere del fratello più forte, alla faccia dei favori di bandiera. Caino

Fish voto 4,5. Encomiabile la sua voglia di partecipare a quello che fino a un anno fa era solo un sogno per lui. Gioca, come annunciato, con una gamba in meno e si vede; con davanti la rete a maglie grossolane in quel campo blu marine, sembra dimenarsi come un tonno. Difficile dire che avrebbe dovuto lasciare il posto a qualcun altro, visti anche i nomi degli eventuali sostituti. Si diverte e si fa un regalo più che meritato dopo una bella stagione. Ora può anche andare in pizzeria a festeggiare. Nostromo


Atp Finals voto 9. Un'edizione un po' rovinata dalle ammaccature dei supercorridori dominatori di stagione. Per questo un voto in meno dall'eccellenza che altrimenti sarebbe nuovamente andata a questa Masters Cup d'Oltremanica. Il posto migliore per la consacrazione di un World Tour sempre più bello, nel palcoscenico moderno e al tempo stesso elegante della O2 Arena, dove la bella musica è di casa. Abbiamo ascoltato le note di London Calling all'ingresso dei giocatori, di Noel Gallagher durante le pause, dei Coldplay alla premiazione finale. Un po' meglio delle solite strazianti litanie di massa propinate dagli stadi del resto del globo.


T.it (n.d.r.)

Calato il sipario sulle Atp Finals, e con esse sulla stagione 2011, è il tempo di dare i voti ai nove protagonisti del torneo londinese. Federer da record, Tsonga da applausi, Ferrer da ammirare. Il flop di Djokovic e Nadal. Ecco le pagelle.

Federer 10 Rieccolo, King Roger. Il 2011 era stato il suo anno peggiore, tanto da rinvigorire lo stucchevole ritornello di chi lo spaccia per finito da anni. Non è l’ora. Come spesso gli accade, i palazzetti d’autunno lo hanno rivitalizzato mostrandoci un Roger a tratti formato deluxe. Arrivato a Londra col ruolo di favorito cucito addosso, ha vestito quei panni con grande autorità rinverdendo i fasti di un tempo. Ignorando il ranking, nessuno si sarebbe accorto che si trattava “solo” del numero 4 del mondo. Ha vinto un girone complicato, prendendosi il lusso di umiliare l’amico-rivale Rafa. In semifinale ha domato la tenacia di Ferrer, mentre nell’ultimo atto ha saputo soffrire per arginare il ritorno di uno splendido Tsonga. Ha conquistato il titolo senza perdere un solo match. Oggi è il solo uomo nella storia ad aver vinto 6 Atp Finals. È il Maestro più “anziano” di sempre. È colui che ha vinto più partite in questo torneo (37, come Lendl). È al 70° titolo su 100 finali. È alla 807° vittoria in carriera. È, con buona pace dei detrattori, il più forte di tutti i tempi.

Tsonga 9 Chapeau, Jo. Gran bel giocatore, potente, vario, spettacolare, indomito. Soprattutto, impavido. Ci sono molti buoni giocatori in giro che, però, faticano a tenere il palcoscenico di fronte ai top players. Quando si dice: pecca di personalità. Fattore che non è imputabile al possente franco-congolese, il quale sciorina una sanissima irriverenza contro chiunque si ritrovi di fronte. Trascina il pubblico, si esalta, blatera, ma è sempre “in the match”. Non è mai, lui, quello che si presta da sparring partner per l’esibizione di turno del più acclamato rivale. Anche lui, come Roger, ha vissuto un autunno da protagonista e alla O2 Arena ha spesso regalato spettacolo. Ha fatto tremare lo svizzerotto, mostrando un innato coraggio nei punti che contano. Esce tra gli applausi e chiude la stagione al numero 6 (best ranking). In Australia sarà temibilissimo.

Ferrer 8 Eccolo qui, l’operaio per antonomasia del tennis contemporaneo. Un eccellente operaio, che non merita certo la dispregiativa definizione di “onesto pedalatore”. Forse lo era, ora non più. Oggi David è molto altro, è un esempio per tutti. Perché, benché Madre Natura non lo abbia ricoperto di talento, lui è stato capace di “sfondare” appigliandosi al suo marchio di fabbrica: determinazione&abnegazione. E merita un encomio, perché ha fatto il triplo della fatica rispetto ai predestinati. Gli esteti storcono il naso quando lo scorgono nei “Fab Eight” ma lui, cocciuto com’è, ha ben legittimato la sua presenza. Piegati Murray e Djokovic, si è arreso a Federer. Cosa chiedergli di più?

Berdych 7.5 Croce e delizia di molti appassionati. Capace di sprigionare tanto talento quanta sciagurataggine. Anni fa erano in tanti a preconizzargli una carriera gloriosa e, date le qualità, ne avevano tutte le ragioni. Altrettanti, però, lo consideravano e lo reputano tutt’ora sopravvalutato e poco ambizioso. A lui, lungagnone di Valasske Mezirici, è stata spesso affibbiata la frase ”Se ci sei batti un colpo”. E lui, a piccole dosi, si risveglia da un persistente stato di torpore e si fa vivo. Come al Roland Garros nel 2010(semifinale), a Wimbledon un mese dopo (finale), alle Finals la settimana scorsa. Ha buttato alle ortiche un match praticamente vinto contro Djokovic, ma è riuscito comunque a piazzarsi primo nel suo girone grazie alle vittorie su Tipsarevic e Ferrer. Tsonga lo ha stoppato in semifinale, in un match difficile ma non proibitivo. Gli manca sempre il grande acuto, ma è il leitmotiv della sua carriera.

Tipsarevic 6.5 Gradita new-entry. Alzi la mano chi a inizio stagione lo avrebbe pronosticato a Londra. D’accordo, è arrivato in riva al Tamigi da riserva e senza il forfait di Murray se ne sarebbe stato seduto sugli spalti come un comune spettatore. Ma così non è stato e, una volta in campo, Janko ha onorato al meglio il suo impegno togliendosi lo sfizio di eliminare il connazionale Djokovic (prima vittoria contro Nole). A 27 anni è all’apice della sua carriera, ma vederlo ancora più su in classifica (oggi è n.9) sarebbe sorprendente.

Djokovic 5 Da un serbo all’altro. Detiene, in coabitazione con Rafa, la palma di “delusione del torneo”. Non che ci si aspettassero faville, sia chiaro. I problemi fisici accusati nel periodo post-Us Open hanno inficiato il suo finale di stagione, declassandone gioco e risultati. La gestione del suo infortunio non è stata inappuntabile, tutt’altro: il rientro-lampo a Belgrado per giocare la Davis è stata una scelta pagata a caro prezzo. Arrivato a Londra dopo uno stop di 10 giorni, si è salvato per il rotto della cuffia all’esordio con Berdych salvo poi incepparsi di fronte alla maggiore solidità di Ferrer e Tipsarevic. Ergo: fuori nel girone. Djokovic conclude come peggio non poteva una stagione che lo ha visto dominare per 8 mesi, conquistare 3 Slam su 4 e diventare il numero 1. Per ottenere tutto ciò è stato sorretto da una condizione atletica straordinaria, fintanto che il motore è scoppiato. La pausa invernale serviva a lui più di chiunque altro.

Nadal 5 Ogni anno la stessa storia, o quasi. Eccezion fatta per la finale dello scorso anno, il bilancio di Rafa alle Finals continua a essere deficitario. Per l’ennesima volta il maiorchino arriva a fine stagione con le gomme a terra. Scarico, spossato, molle. La lezione, durissima, impartitagli da Federer non è circoscritta a quella partita ma travalica il campo. È una lezione che si estende alla gestione del proprio fisico, già logorato nonostante l’età (25 anni) da un tennis troppo dispendioso. Ha saltato in toto la stagione indoor europea per rigenerare le pile ma i 40 giorni di riposo non gli sono stati sufficienti. Ha battuto Fish ma ha perso lo scontro diretto contro Tsonga, sconfitto dallo strapotere atletico del transalpino. Le Atp Finals, se arriva sempre in questo stato, saranno sempre una chimera.

Fish 5- Spiace assegnargli il voto più basso, specie perché arriva alla fine della stagione migliore della sua carriera. Ma il voto riflette solo il rendimento alle Finals e, risultati alla mano, è stato il peggiore (0 vittorie e 3 sconfitte). Per lui, però, vale il discorso di Ferrer: coi mezzi che ha, tanto di cappello. Non è stato graziato dal sorteggio, che lo ha collocato in un gruppo di ferro con Federer, Nadal e Tsonga. A quasi trent’anni (li compirà il 9 dicembre), ha finalmente compreso che essere in forma non è un optional. Ha sottratto a Roddick lo scettro di numero 1 d’America ed è il secondo giocatore più “anziano” nella top ten dietro ad un certo Federer. Ammirevole.

Murray s.v. Una sola partita non è sufficiente per dare un giudizio completo. Resta il fatto che quella partita l’ha persa e malamente. Ferrer lo ha “matado”, giocando meglio i punti decisivi al cospetto di un Andy abulico e falloso. La decisione di ritirarsi subito dopo (strappo) ha dato adito ai maligni di supporre che, in caso di vittoria, il forfait non sarebbe mai arrivato. Lui si è difeso sottolineando di aver anticipato i tempi di recupero per essere in campo e di non voler compromettere la preparazione in vista del 2012. Intanto, però, anche questa stagione si conclude senza un grande titolo che non sia un Masters 1000. Perennemente rimandato.

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nanobabbo8672 ha scritto:

MASTER
viste le condizioni fisiche in cui sono arrivati i migliori del ranking, io cambierei il nome del torneo, retrocedendolo ad amichevole di lusso, perchè di fatto nel nome e nella formula si legge che questo torneo debba eleggere il migliore tra i migliori, il MAESTRO, e che quindi meriti una migliore attenzione, ma forse gli enormi montepremi dei tornei di ottobre e novembre gli portavano via molto spazio!!!

C'è chi la pensa esattamente come te comunque. Smile



L'importanza di essere Maestro - Luigi Ansaloni

Tra champagne, coca cola e patatine anche il 2011 è andato in archivio. A Londra ha vinto Federer, ma è stato un torneo all'altezza delle aspettative?
E Tsonga può diventare una valida alternativa al quartetto di testa? Parlando anche delle figure barbine dei primi tre del mondo, ovviamente.

Tra le celestiali note di "Coca Cola e Patatine", a firma ovviamente del Vate Lucio, Roger Federer è diventato Maestro per la sesta volta. Lo svizzero, senza pensarci due volte, tra una lacrima e l'altra (in vecchiaia sta diventando una sorta di Tamigi, Rogerio: il "lacrima time" scatta con una facilità irrisoria, ormai), ha commentato la sua vittoria con un chiaro e perentorio "A me me piace a nutella". Fatte le dovute congratulazioni al più grande tennista della storia (ahhhhhh l'ho detto, mannaggia: dov'è il tasto canc sulla tastiera?), vediamo di analizzare su quello che dovrebbe essere l'ultimo Foot Fault dell'anno (Dovrebbe, ho detto: non iniziate a stappare lo champagne, quindi) queste Atp World Tour Finals in maniera seria e professionale (ahahaha).

Partiamo subito col dire che a me questo torneo di fine anno mi è piaciuto davvero molto, molto poco. Ne parlavamo in sala stampa a Londra con i miei illustri colleghi e loro non erano granchè d'accordo: per loro è stato tutto sommato un qualcosa di piacevole. Ora, tralasciando il dilemma tra soggettivismo e oggettivismo, che non può comunque essere ignorato, forse sarò stato io sfortunato perchè mi sono perso magari qualche bella partita, tipo Federer-Nadal (ero in aereo), ma non vedo cosa ci sia di entusiasmante in un 6-3 6-0.

La bellezza di una partita non si vede solo dal risultato finale, ovviamente, ma se la si guarda con gli occhi di appassionato e non di un tifoso, per quanto bene possa aver giocato Federer, è certo che Nadal non deve avere sfoggiato la sua massima espressione tennistica in quel match (e in tutto il torneo, oserei dire). Tornando al torneo, di partite belle io personalmente ho visto Djokovic-Berdych (con suicidio ceco), un pò Nadal- Tsonga e sprazzi qua e là. Magari la finale, anche se non eccelsa. Insomma, di cose memorabili, non me ne ricordo affatto. A memoria, è stato tennisticamente parlando uno dei peggiori Masters che io ricordi. Però sono gusti personali, e la maggior parte di voi non sarà d'accordo. Come al solito, oserei dire.

Nemmeno il vincitore, Babbo Federer, ha sfoggiato il suo miglior repertorio, tranne forse (per sentito dire, eh) nella partita contro quel che resta (restava) di Nadal. Ora, se un tennista di 30 anni, per quanto grande sia (cit.) vince quello che dovrebbe essere il quinto torneo dell'anno senza sudare (quasi), non perdendo nemmeno una partita e cose così, allora vuol dire che qualcosa di strano c'è stata. Non per la vittoria dello svizzero, ma perchè i tre giovani virgulti davanti a lui hanno fatto una figura un pò barbina.

Djokovic è arrivato a perdere persino con Tipsarevic, Nadal ha battuto il solo Fish (che era zoppo e giù di lì), mentre Murray si è preso le critiche di mezzo mondo, tifosi compresi, per aver abbandonato il torneo (di casa) per un fastidio fisico.

Indubbiamente, la latitanza dei primi tre del mondo ha reso le Finals poco più di una simpatica e pagatissima esibizione. Non lo era sulla carta, ma poi pian piano si è trasformata in questo.

Quello che è successo (o che stava per succedere) nel girone di RoboNole è stato francamente ai limiti della presa in giro. Persone che si ritirano, gente che rischia di qualificarsi vincendo una partita su tre, set e match che si lasciano andare facendo calcoli su calcoli o guardando l'orologio perchè l'indomani alle 14 devo già essere in campo e sono già quasi le 23, quindi che ci sto a fare in campo?

Dicono che questa formula, una volta l'anno, vada bene, è qualcosa di diverso. Benissimo, per carità, ma allora qualcuno avverta i partecipanti che magari di torneo serio, serissimo si tratta e non di una sorta di settimana prima della campanella di fine anno, dove nessuno ha più voglia di fare niente. E' il quinto torneo del mondo, come punti e montepremi? Benissimo, che gli organizzatori, l'Atp e i giocatori facciano tutti la loro parte per renderlo tale. Sennò, come diceva una mia collega, sarà sempre davvero qualcosa di grottesco (cit.).

Altri spunti delle Finals? Mah. Tsonga, sì. E' lui il quinto Fab ( a tal proposito, leggete il bell'articolo di Jacopo Pastore)? Secondo me, ni. Nelle giornate e nelle settimane di grazia, può competere (ribadisco: competere) con chiunque e magari battere uno dei quattro davanti, ma alla fine della giostra, in questo 2011 non ha vinto una beneamata cippa. Nessun Master 1000 e negli slam è arrivato al massimo in semifinale. Siccome non ha più vent'anni ma nel 2012 ne farà 27, il suo gioco non (dovrebbe) migliorare poi così tanto da raggiungere qualitativamente chi gli sta davanti (che tra l'altro, Federer e Ferrer a parte, sono tutti più giovani di lui).

Alì Tsonga è un tennista molto bello e spettacolare da vedere, capace di dare spettacolo ed esaltarsi, ma con troppe lacune, da qualsiasi punto di vista. Per me il quinto elemento rimane sempre Juan Martin Del Potro: ammetto che sono molto curioso di vedere cosa combinerà l'argentino nel 2012, ma se riesce a superare tutti i suoi guai fisici una volta per tutte, ne vedremo delle belle.

Poi magari spunterà qualche nuovo nome, chi lo sa. Dimitrov, Tomic, Harrison, Raonic, sono tutti in rampa di lancio. Oppure Gulbis magari metterà la testa a posto (ahahahah) e la smetterà di fare il Diversamente Marat (cosa che nemmeno gli riesce granchè bene). Detto questo, per un mese godiamoci le immagini del più grande tennista della storia (ops, i did it again!) e stiamo in pace con noi stessi, con una cuffia e tanta allegria, cantando "Coca cola e patatine".

Luigi Ansaloni
(Ubitennis.com)

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Chi è questo Ansaloni?

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Grande ROGER !!!Il Maestro dei maestri dentro e fuori dal campo.Torneo fantastico che ha vinto meritatamente anche giocando a tratti non al 100%.Classe e cattiveria agonistica che da tempo non si vedeva.Sei e sarai sempre il GOAT.Adesso aspettiamo il 2012.C' MON ROGER facce sognà (ancora, per sempre)!!!!!!! sunny ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 953229 king ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 41380

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archery57 ha scritto:
Chi è questo Ansaloni?

Non lo so, però ha sempre scritto su ubitennis. Magari non sono sempre d'accordo con quello che dice però a me piace il suo modo di scrivere tagliente, ironico e poco politically correct. Smile

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Tornato oggi dopo 2 giorni nella O2. Visto Federer-Ferrer e Federer-Tsonga dal vivo e l'impressione sincera è quegli "umani" pratichino totalmente un altro sport rispetto a quello che conosciamo/pratichiamo noi!

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ribadisco che concordo con ansaloni, forse prima di scrivere il suo articolo aveva letto il mio commento!!! ATP  World  Tour  Finals  2011 - Pagina 5 97171
se in uno dei tornei più importanti i primi 3 del mondo arrivano
fisicamente inguardabili (a meno di infortuni dell'ultimo momento),
secondo ho non hanno molto interesse nel master (e qui ci sarebbe da
fare un pensierino! affraid ), altrimenti hanno sbagliato preparazione!
allora federer non ha vinto il master, ma ha vinto facile una bella esibizione
con le seconde linee del tennis mondiale!!! tanto che la partita più
difficle (di solito dovrebbe essere la finale! Shocked ) è stata anche quella che ha giocato peggio, ma ha poi vinto comunque! Razz

@BEREAL: vai a vedere le finali del master e torni dicendo:
bereal ha scritto:
Tornato oggi dopo 2 giorni nella O2. Visto
Federer-Ferrer e Federer-Tsonga dal vivo e l'impressione sincera è
quegli "umani" pratichino totalmente un altro sport rispetto a quello
che conosciamo/pratichiamo noi!

non sono cose che capitano tutti i giorni, mi dispiace ma non ci accontentiamo, almeno io mi aspetto molto di più!
1-almeno una foto di ogni giocatore che hai visto, doppio compreso
2-un commento (scegli tu la lunghezza del testo) di ogni partita vista
3-un commento sull'evento londinese
4-una foto dei box dei tennisti sempre pieni di simpatiche signorine

il tutto condito con tuoi commenti e ricco di parolone da inserire nell'accademia della polenta!!!
non accetto una risposta negativa, però puoi scriverlo con calma... hai tempo fino a venerdì, altrimenti vedrò di farti BANNARE!!! Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil

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Se vuoi farmi bannare fai pure (tanto vivo lo stesso)

Io sono quello della foto
http://www.atpworldtour.com/News/Tennis/2011/05/Features/Rome-Corona-Contest-Winner.aspx

Questo è il motivo del mio viaggio.

Per inserire le foto che mi chiedi, potresti dirmi gentilmente come fare?
Sai sono nuovo.. Shocked

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bereal ha scritto:
Se vuoi farmi bannare fai pure (tanto vivo lo stesso)
Shocked


Mi pareva evidente che fosse ironico nanobabbo

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Lo so che era ironico (io lo sono di natura). Very Happy

a parte gli scherzi, come posso inserire qualche foto?
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