Sì, il motivo in effetti c'è: si chiama "marketing" o "strategia del rimanere a galla". La Pure Drive, a livello di materiali e di tecnica costruttiva è una delle immondizie più grandi tirate fuori dal mercato tennistico degli ultimi anni. La sua tendenza alla vibrazione è pari solo alla gioia dei fisioterapisti che, negli ultimi anni, hanno costretto tutti i maggiori atenei italiani ed europei ad incrementare i corsi di diploma universitario in fisioterapia. Alcuni corsi li hanno proprio chiamati "Baboterapia", in onore del principale benefattore e sponsor di tale ramo accademico. Detto ciò, il genio del marketing della casa francese, con la sua capillare ingerenza in tutte le scuole giovanili di tutti i circoli, è riuscito a far giocare il 90% dei ragazzini con queste ciofeche di racchette. Tanto l'epicondilite prima dei 35-40 anni non arriva solitamente, quindi hanno almeno 20 anni per convincere tutti, padri compresi, della bontà dei loro prodotti. Bontà che, sicuramente, a parte l'orrendo suono che producono, a livello di gioco aiuta la maggior parte di noi "pipponi di club", soprattutto quelli che normalmente praticano il sollevamento di francobolli o il salto del dessert (nel senso che ogni tanto, a pranzo, ne fanno a meno e non lo ordinano) come sport principale.
Le altre case, per non essere da meno, hanno dovuto inserire dei modelli con caratteristiche simili, con la sola differenza che non sono riusciti a farli così schifosi come la casa francese, ma ahimé, materiali e tecnologie utilizzate sono risultati essere spesso migliori... con gravi negatività delle vendite, perché l'utente medio di Babolat vuole delle VERE schifezze, e se gli proponi qualcosa di ben costruito rischi che ci rimanga male e non ti premi con il suo acquisto!
Ecco la spiegazione...