Juan Martin Del Potro Fans Club

Promemoria primo messaggio :

Finalmente dopo il calvario avuto dopo l'infortunio al polso che l'aveva tenuto lontano dai campi e dai nostri occhi x un anno intero e +... Juan Martin Del Potro HA VINTO il torneo di Delray Beach battendo in finale 6-4 6-4 Tipsarevic... Grande DELPO!!!

Ultima modifica di nw-t il Lun 28 Feb 2011 - 11:25 - modificato 1 volta.

Del potro-Tsonga 7-6 6-2
Ottimo.
Domani e' un'altro giorno.... Bene nonostante pochi aces ma solido solido solido..
Sempre la cosa giusta, sta giocando molte partite nell'ultimo periodo speriamo che alla spalla sia solo affaticamento!!!

hai detto tutto te, analisi perfetta

domani sarà durissima ma spero di vedere un delpo coraggioso che proverà a giocarsela senza timori

Dubai

e dopo il commento (perfettamente condiviso) dello storico Uolter, due righe dalla sala stampa di UBITennis (n.d.r.)


Doveva essere sulla carta la sfida più equilibrata, quella che vedeva di fronte due senatori di seconda fascia del calibro di Del Potro e Tsonga. I due si erano affrontati non più tardi di una settimana fa in semifinale a Marsiglia, con vittoria in tre set dell’argentino, che da un paio di settimane sta vivendo un periodo di grande forma.
Davvero poche le emozioni regalate da un primo set dominato dai servizi, nel quale le uniche palle break – due- venivano annullate in apertura da Tsonga. Naturale quindi che si giungesse al tie break, dove però non c’è stata partita. Del Potro, che aveva chiamato in precedenza il fisioterapista per problemi a una spalla, si è trovato subito avanti per 3-0 grazie a un doppio fallo del francese e un dritto devastante realizzato nel punto successivo, prima che un errore di dritto di Tsonga, che negli ultimi game aveva iniziato a commettere qualche errore grossolano di troppo, gli regalasse 5 set point consecutivi. Poco dopo il tie break terminava per 7 punti a 1 in un’ora esatta di gioco.

Il momento di confusione di Tsonga si protraeva anche nel secondo set: davvero troppi gli errori del francese, che si aggiudicava appena un punto nei suoi primi due game di battuta, permettendo a Del Potro di passare a condurre per 4-0: classico risultato massimo con il minimo sforzo per l’argentino, che pur approfittando delle concessioni dell’avversario, ha messo in mostra un ottimo servizio e una solidità di colpi che lasciano ben sperare circa il recupero di un giocatore che nel 2009 stava dimostrando di poter assestarsi ai livelli dei primissimi giocatori del mondo.

Il match, che poco altro aveva da dire, seguiva negli ultimi game la regola dei servizi terminando in poco più di un'ora di gioco con il punteggio di 7-6, 6-2. Prossimo avversario dell’argentino sarà quel Federer che recentemente l’ha sconfitto senza eccessivi patemi a Rotterdam.

Dubai
Sfs Day



Entrambi i set si sono giocati sul punto a punto: nel primo (ma anche nel secondo) non c'è nemmeno un break, con l'argentino che serve male sul 6-5 e concede due set-point allo svizzero. Che però non chiude e trascina il parziale al tie break. Federer non sbaglia mai e chiude 7-5.

Rispettati i turni di battuta nei primi due giochi del secondo set, poi nel terzo Federer sale 40-0 con tre palle break a propria disposizione. Del Potro non cede, tiene il servizio e va 2-1. Esattamente come nel primo set si procede senza quindi senza break fino al 6-6 che rende necessario il secondo tie-break della partita. Super Del Potro in avvio, con l'argentino che va in fuga 4-0 con due mini-break e serve anche per il set sul 6-2: il dritto è però lungo e allora Federer prende coraggio e torna in partita. Altro set-point per il Del Potro sul 6-5, ma lo svizzero lo annulla con esperienza. Poi non sbaglierà più, fino all'8-6 finale che gli vale la possibilità di giocarsi il torneo nell'atto conclusivo contro Murray.
Yahoo/Eurosport (n.d.r.)

Ultima modifica di errex il Ven 2 Mar 2012 - 22:37 - modificato 1 volta.

Del Potro- Federer 6/7 6/7
NON E' POSSIBILE !!!!

ehhh....sui 4 set point ha tremato

Il peggio e' stato il 1 dove poi e' andato 6-3 quel diritto che avevo visto dentro ....e invece poi .... Ho iniziato ad incaxxxarmi... e sono uscito...

peccato veramente perchè al terzo set sarebbe stata tutta da giocare, comunque la crescita continua (rispetto alle altre 2 partite con roger di quest'anno direi molto meglio) ed ora sotto con indian wells

sbaglio io o rispetto al delpo 2009 questo è più regolare ma meno propositivo? mi sembra di vedere molti meno vincenti rispetto a prima, sarà magari solo una cosa passeggiera dovuta al grosso lavoro fatto sulla fase difensiva?

Anche questa volta il sorteggio non e' stato fortunato, siamo dalla parte di federer possibile scontro nei quarti di finale....ci toccasse mai un'altro ...va beh

Indian Wells, today


J.M. Del Potro (Arg) d. M. Matosevic (Aus) 75 - 62

Primo set "diesel"; 2° set in discesa

ora verdasco che sembra abbastanza uscito dalla crisi, partita dura si prospetta

Oggi voglio essere "polemico"....
A me la partita con verdasco non preoccupa affatto, basta giocare come ieri al 50%...

La cosa che mi sembra strana e' che nessuno dico nessuno addetti a lavoro opinionisti o semplici tifosi si sia accorto di 1 cosa FONDAMENTALE...
Delpo gioca il dritto in modo differente da quando si e' operato al polso!!!!
Ma dico io e' possibile che nessuno veda sta cavolo di differenza???
Prima lo giocava solamente e dico solamente piatto o con leggera rotazione, mentre adesso, si e visto anche ieri sera, come in campo veloce usasse spesso il top!!!!!
Questo denota un cambio di impugnatura dopo l'operazione subita.

Un modo di giocare differente, credo che il dritto che faceva prima lo vedremo come lo stiamo ammirando adesso ogni tanto...

secondo te meglio adesso o meglio prima?

Prima senza ombra di dubbio anche perché la vedo una cosa forzata...
E io lo vedo giocare dal 2006...

UO

Quella (leggera ma visibile) variazione io l' ho letta come la logica conseguenza di un fisiologico adattamento post-operatorio


questo il commento di UBITennis sul match di ieri



Nello splendido pomeriggio californiano sono ben pochi gli spettatori presenti per il match tra il “ritrovato” Juan Martin del Potro e il qualificato australiano Marinko Matosevic.
L’argentino doveva confermare la buona condizione dimostrata nei tornei di Marsiglia, Dubai e Rotterdam, dove ha subito solo due sconfitte nelle fasi finali per mano del n°3 del mondo Roger Federer, suo possibile avversario nei quarti di finale.

L’inizio del match non è spettacolare e il Juan Martin è un po’ falloso, mentre l’avversario sembra sceso in campo ben concentrato e mostra anche un bel gioco, come sulla volèe in allungo giocata sul 2 pari.
L’obiettivo di Marinko, che gioca sotto gli occhi esperti di Tony Roche, è quello di spostare Del Potro negli angoli del campo, cercando di impedirgli di colpire da fermo e sprigionare tutta la potenza dei suoi colpi.
Matosevic riesce a mettere in difficoltà l’argentino e, avanti 4-3 solo una chiamata sbagliata del guardilee sul dritto lungolinea gli impedisce di giocarsi il game ai vantaggi.
Sul 5-4 arriva il turning-point: Del Potro riesce a salvarsi da un game lottato grazie a due grandi punti col dritto e nel game successivo riesce finalmente a far valere il peso della propria palla, spezzando le difese di Matosevic e riuscendo a fare il break che lo porta sul 6-5 e servizio.
L’argentino continua a colpire da fondocampo e dopo 59 minuti riesce a conquistare un lottatissimo primo set per 7 giochi a 4. Grande parziale anche per l’australiano, che ha solo ceduto mentalmente nel momento più difficile.

Marinko sembra comunque intenzionato a non mollare e con grande aggressività si porta subito avanti sull’1 a 0. Ma è solo un’illusione perché due game dopo Del Potro riesce nuovamente ad alzare il proprio livello di gioco, mettendo a segno 4 punti di fila e prendendo così un break di vantaggio.
La partita sembra ormai avviata verso una rapida conclusione, ma Matosevic dimostra tutto il suo carattere annullando una palla break che avrebbe di fatto chiuso la partita, riavvicinandosi sul 3-2.
Non si gioca più sul servizio dell’argentino, che riesce nuovamente a procurarsi le palle del doppio break quando è avanti 4-2: Matosevic riesce a salvare le prime due, ma alla terza la volèe di dritto gli esce di poco, mandando l’avversario a servire per il Match.
Del Potro non fallisce e alla seconda occasione chiude la partita per 7-5, 6-2 dopo 100 minuti di gioco.

Il numero 9 del ranking ha rischiato fin troppo nel primo set contro un avversario che non doveva creargli difficoltà, ma quando è stato il momento di spingere sull’acceleratore, ha dimostrato la buona condizione di questo periodo ed ha avuto la meglio sulla difesa dell’australiano, che ha dimostrato di valere potenzialmente una posizione in classifica ben più alta di quella che occupa ora (è n°129 atp).
.

quindi nulla di cui preoccuparsi troppo?

Dipende dai punti di vista.....
Per me e' una cosa molto negativa..
Fai te

battuto Verdasco 6-2 7-6: prestazione appena sufficiente dove il risultato è la cosa più positiva.
Se si vuole battere i primi 4 bisognerà giocare in ben altro modo...

micioneforever ha scritto:

battuto Verdasco 6-2 7-6: prestazione appena sufficiente dove il risultato è la cosa più positiva.
Se si vuole battere i primi 4 bisognerà giocare in ben altro modo...

A me e' sembrata una buona partita... Anzi meglio di molte altre volte!!!

Indian Wells, today



Juan Martin Del Potro è il primo giocatore a qualificarsi per gli ottavi di finale della parte bassa del tabellone, dopo aver superato Fernando Verdasco in un’ora e 45 minuti.

Match avvincente soltanto nella seconda parta, dopo un avvio di gara in cui è sembrato davvero troppo alto per il Verdasco attuale, il ritmo che l’ex campione degli Us open può imporre allo scambio, soprattutto su questo cemento lento che gli consente di preparare nel migliore dei modi le sue micidiali accelerazioni e gli da anche più tempo in fase difensiva. Il livello del giocatore spagnolo è sembrato troppo lontano, soprattutto dal punto di vista fisico, da quello straordinario mostrato nella prima parte del 2009. La mancanza di quella forma fisica straripante, si riflette sul gioco dello spagnolo, che con il servizio e i colpi da fondo non raggiungono le velocità toccate durante il suo anno di grazia. Nel secondo parziale le cose sono andate meglio, complice anche un calo di Del Potro, ma nel momento caldo lo spagnolo ha mostrato quello che può fare la disabitudine a giocare match di altissimo livello, se unita ad una psiche da sempre ballerina. Non è un caso dunque,il fatto che Verdasco non batta un top ten sul cemento da ormai quasi due anni(Miami 2010, contro Cilic) e nelle ultime otto sfide di questo livello sul duro, abbia raccolto appena un set. Inoltre ad Indian Wells non è mai riuscito, in tutta la sua carriera, a battere uno dei primi dieci giocatori del mondo.

Pochissimo da dire su un primo set a senso pressoché unico, con l’argentino in leggera sofferenza solo con la seconda di servizio. L’altissima percentuale di prime palle in campo ha aiutato notevolmente a risolvere il problema. Superato l’unico momento di difficoltà, rappresentato dalla palla break concessa in apertura, Del Potro ha preso saldamente in mano il comando delle operazioni e non ha mai più permesso al suo avversario di farsi minaccioso o anche solo di avvicinarsi a rientrare nel match.

Tutta un’altra musica nella seconda partita: Del Potro è calato leggermente, mentre Verdasco invece è salito notevolmente di tono. Ne è venuta fuori una battaglia furibonda in cui a fare la differenza è stata la mentalità da campione dell’argentino che ha annullato tutte le 6 palle break concesse, di cui una equivalente a un set point. Nel tie break si è trovato sotto per 6-4, ma Verdasco ha palesato una volta di più i limiti che ne hanno parzialmente limitato l’ascesa. Una brutta stecca ed un doppio fallo dello spagnolo hanno sostanzialmente regalato la partita a Del Potro.
TWI (n.d.r.)

il match nel commento di Stefano Pentagallo -UBITennis (n.d.r.)




Un amarcord. Io l'ho vista così la sfida, tra Juan Martin Del Potro e Fernando Verdasco, che ha aperto il programma della sessione diurna all'Indian Wells Tennis Garden. Non perché i due in passato ci abbiano regalato dei match memorabili l'uno contro l'altro. Piuttosto perché nel 2009 entrambi hanno toccato l'apice della propria carriera, prima di perdersi lungo la strada per ragioni diametralmente opposte. Per uno di loro, infatti, è ancora viva la speranza di rivederlo ai livelli di due anni fa, per quell'altro, invece, la speranza è morta ormai da tempo.

Non è un caso, infatti, che Nando Verdasco non superi più di due turni sul cemento da oltre un anno - dal torneo di San Josè dell'anno passato, in cui oltretutto batté proprio un Del Potro ancora fresco di rientro (2-1 per l'argentino i precedenti). Sono, dunque, poche le aspettative dietro questo incontro. E lo spagnolo non fa nulla per accrescerle. Eppure già nel secondo game avrebbe l'opportunità di brekkare Del Potro, ma con l'ace l'argentino si salva. A fine set saranno tre, con un ottimo 80% di punti vinti con la prima di servizio. E il colpo che farà la differenza, perché gli errori fioccano da una parte e dall'altra (11 ciascuno al termine del primo parziale). Una regola non scritta del calcio dice: gol sbagliato, gol subito. Volendola riadattare al tennis potremmo dire: break mancato, break subito. Nel terzo gioco, infatti, Verdasco cede il proprio servizio commettendo un sanguinosissimo doppio fallo. È il game che spiana la strada alla torre di Tandil. Di lì a poco effettuerà un secondo break, chiudendo 6-2. Il più degli errori lo spagnolo li commette su palle lente, quando è lui a dover imporre il ritmo. Meglio va quando può appoggiarsi sui colpi dell'argentino, che col minimo sforzo ottiene il massimo risultato.

Nulla lascerebbe presagire ad un cambio di copione nella seconda frazione. Invece Verdasco decide che è giunto il momento di prendersi più rischi, di cercare di più il vincente (nel primo set ne mette a segno solamente tre). Una grossa mano gliela dà anche la prima di servizio, con cui ottiene il 73% dei punti - a differenza del primo dove con questo stesso fondamentale vince il 47%. Fa, così, meno fatica nei propri turni di battuta, riuscendo ad insidiare Del Potro nei suoi. L'argentino, infatti, è il primo a concedere palle break nel quarto gioco del secondo parziale. Nonostante sbagli l'angolo dell'attacco col dritto, lo spagnolo non riesce ad organizzarsi per il passante di rovescio. Il break, quindi, non arriva, ma Verdasco continua a tenere il servizio con estrema facilità. Sarà così fino al 5-4 in suo favore, game nel quale decide di giocare con aggressività e, complice anche uno smash fuori di Del Potro, si procura altre quattro palle break. È qui che l'argentino, sottotono fino a quel momento, fa vedere le cose migliori annullando i set point con coraggio, prendendo l'iniziativa con i suoi colpi da fondocampo - in particolar modo bello il rovescio in cross sul terzo set point. Il game successivo rischia di essere fatale a Verdasco, anche per un possibile contraccolpo psicologico, ma lo spagnolo ne esce fuori come meglio non si potrebbe, annullando due palle break che avrebbero avuto le sembianze di due match point. Il tiebreak diventa, dunque, il giusto epilogo. Ceduto un minibreak in avvio, Verdasco mette a segno tre vincenti e passa a condurre lui di un minibreak, portandosi sul 4-3. Ancora una volta è immediata la risposta di Delpo, che però, sul 5-4 Verdasco, sbaglia di rovescio concedendo altri due set point. Anche questi annullati dall'argentino. È il segnale che la partita sta per prendere la via di Tandil. Al cambio campo, Verdasco commette il suo secondo doppio fallo, concedendo a sua volta il primo match point. Ne scaturisce un punto prolungato sul quale lo spagnolo manda lungo il back di rovescio, consegnando di fatto il match all'argentino. L'urlo liberatorio di Del Potro è il segnale di come egli stesso abbia sentito di non aver giocato bene, rischiando oltre il consentito.

Al prossimo turno ad attenderlo ci sarà Denis Istomin, che ha battuto piuttosto agevolmente David Ferrer.

ma delpo farà il torneo olimpico saltando buona parte della stagione sul cemento americano?

Indian Wells, today




J.M. Del Potro (Arg) d. D. Istomin (UZB) 76(72) - 67 (68) - 62

...ma doveva proprio tirarla al 3°?

errex ha scritto:

Indian Wells, today

J.M. Del Potro (Arg) d. D. Istomin (UZB) 76(72) - 67 (68) - 62
...ma doveva proprio tirarla al 3°?

Ma poi sei 5-3 al tie del secondo con servizi e mini break a favore....
Per l'esultanza alla fine per la partita strana, spero che anche lui non sia vittima del virus che sta imprestando il torneo