ecco la classificazione presa da un altro forum, fa moorire dal ridere ma è troppo vera
Ti invio una riflessione interessante semiseria, scritta in buona parte da
un tesserato FIT (e in parte anche da me) sulle categorie sociali che puoi
incontrare ai tornei di IV Categoria:
Gli avversari di tennis che non vorresti mai incontrare ai tornei:
IL MAGO PANCIONE - trattasi di tennista camuffato. Probabilmente indossa un
cuscino come sottomaglia e si imbottisce di ovatta le guance come il
Padrino. Nel riscaldamento spara tutto fuori e stecca neanche giocasse a
biliardo. Poi comincia il match e si svela per quel che è: i tuoi vincenti
ti tornano indietro sconfitti, lui rotola e rimbalza come Ciobin, un muro di
gomma, il fiatone crede sia solo una questione d’alitosi, ha probabilmente i
quadricipiti di Terminator. Se non sei di 5 categorie superiore lascia
perdere: alza pallonetti al cielo e tienti le imprecazioni per la suocera.
IL BISBETICO INDOMABILE - si presenta con cordiale sorriso, ma in realtà è
un ghigno. Usa il riscaldamento per caricarsi d’ira: mentre prova le volée
passa in rassegna tutti i suoi problemi personali, i bambini che vanno male
a scuola, quel fetente che gli ha rigato la Duna sotto casa, le tasse sull’immondizia,
Berlusconi e i comunisti. Sull’1-0 15 pari comincia a parlarsi addosso. Sul
3-2 30-0 esulta col pugnetto al tuo primo doppio fallo. Sul 4-2 impreca
contro quel bastardo di ago di pino che gli ha sconquassato la traiettoria.
Sul 5-2, non è convinto dell’out che gli hai chiamato e in perfetto stile
Fosbury salta la rete per correre a controllare. Sul 5-3 urla C’MON! quando
la tua palla corta si ferma sul nastro. Il secondo set è una guerra: il suo
campo si accorcia e si restringe di mezzo metro, rompe tre racchette e ne
divora un paio, si arrampica sulla recinzione passando al setaccio tutti gli
Dei pagani e non, il Giudice arbitro chiede i rinforzi. Alla fine se non sei
un Carabiniere e lo traduci nelle patrie galere, vince inesorabilmente per
scratch: tra una partita di tennis e la vita, scelgo la vita!
IL BABYPRO - Ore 8 di una domenica mattina, arrivi al circolo e speri che il
primo caffè della giornata ti sollevi le palpebre di quel po’ che basta a
vedere la pallina. Il tuo avversario è già sul campo, alto una spanna più
della rete, che zompetta felice con la sua corda da riscaldamento modello
Apollo Creed. Ti presenti e gli chiedi quanti anni abbia: “Io 13, e Lei?”…
Sarà una domenica molto lunga… Anzi cortissima. Perché il prode nanetto è un
killer con la racchetta: ha la testa di Lendl a fine carriera, legge i tuoi
tentativi di giocare d’esperienza e ti massacra alzando il ritmo, non si
siede ai cambi di campo, non beve. Probabilmente non respira nemmeno,
chissà, avrà le branchie. Finisce tutto prestissimo. La mamma lo stava
aspettando fuori, in macchina: “Come è andata?”, “Bene, era solo un
vecchio…”. Di 33 anni…
IL MAESTRO SENSEI - “Ah, giochi contro il maestro Pappa? Buona fortuna!”. Lo
conoscono tutti, e lui arriva battendo il cinque come una rockstar. Ha la
pancetta e la calvizie incipiente, ma i suo allievi raccontano che “una
volta ha giocato la Coppa Davis, e si è pure qualificato per Wimbledon!”.
Gioca piattissimo, e si muove asincrono rispetto alla palla: movimento al
rallenty tipo Matrix, colpo a 130 orari. Serve con quattro palline nell’altra
mano, ma soprattutto gioca da fermo, sfruttando il famigerato magnetismo dei
Maestri: tu miri l’angolo, e la palla vira inesorabilmente verso il centro
del campo. E’ tuo Signore e padrone, e mentre tu chiedi per favore il terzo
Gatorade, lui s’accende una sigaretta al cambio campo. La sconfitta non
brucerà, però. Era pur sempre un Maestro
L'ADULATORE INFAME - è il più subdolo di tutti, perché di suo non è in grado
vincere. Si appiattola sul tuo ego e piano piano ti consuma, praticamente fa
in modo che tu ti batta da solo. Nello spogliatoio è simpaticissssssimo, è
interessato a quel che fai nella vita e il tuo lavoro da impiegato al
Catasto per lui è fighissimo. Finito il palleggio comincia a buttarsi giù:
“Giochi bene, non ho speranze”. Tu, fesso, ti gasi e cerchi il colpo ad
affetto. Intanto lui accumula punti, ma se li nasconde: “Hai un dritto
magnifico, quando spingi non riesco a rispondere”. Ovviamente tu spingi, e
non ne entra più una. Finirà che sarai sconfitto ma non riuscirai a capire
dove hai sbagliato, perché lui sarà lì, al tuo fianco, con una mano sulla
spalla: “Che peccato, hai perso, ma sei nettamente più forte”. Sconfitto e
felice.
IL FINTO 4/NC: è quello che ti fa più male (e che ho di recente incontrato,
purtroppo), perchè quando entri in campo pensi di poterlo battere facilmente
essendo, tu, di solito, di classifica nettamente superiore alla sua; invece,
a fine partita, persa da te (se ti va bene) 6/0 6/1, lui candidamente ti
confessa che, 10 anni fa, partecipava ai tornei con le vecchie classifiche
battendo i C3! Risultato finale: torni a casa incazzato non solo per la
sconfitta ma anche per i "negativi" che la Federazione ti appiopperà per
aver perso da uno di classifica inferiore ...!!