Eccomi ancora ad aprire un nuovo 3d.
Trovo i vostri consigli molto produttivi... quindi mi spiego meglio...
La domanda riguarda mio marito (44anni) che facendo l'impiegato e lavorando molto col PC da anni (4-5) lamenta di dolori alle mani e nonostante alcune visite dall'ortopedico non gli avevano parlato di tunnel carpale - il dubbio è venuto a lui leggendo per caso articoli in merito.
Dalla fine della primavera ha cominciato a giocare a tennis con me facendo partite tirate anche di 2-3 ore una volta alla settimana.
Le gambe reggono benissimo visti i trascorsi giovanili col calcio.
Mentre da fine ottobre - novembre ha cominciato a sentire dei dolori da epicondilite, che sono man mano aumentati. Ma la cosa strana è che il dolore del braccio destro era proiettato in modo simmetrico sul braccio sinistro (che lui non usa giocando).
Fatto stà che non ha più giocato.
Finalemnte a Gennaio ha fatto un'altra visita da un ortopedico che ha espresso la diagnosi e per la 1A volta ha parlato di un presunto tunnel carpale - l'esame EMG per accertarsi o escludere lo deve fare a fine marzo.
Per l'epicondilite il dottore ha attribuiro come causa principale infatti l'uso del pc e non il tennis e ha prescritto l'uso dei tutori durante tutto il giorno. Abbiamo preso dagli usa i BbandIt (come consigliati sul forum) e ora i fastidi stanno diminuendo.
Dopo questa lunga premessa volevo chiedervi dei consigli su come comportarsi per un rientro dopo la totale assenza di dolore.
Per quanto riguarda la tecnica, ahimé, è inesistente in quanto lui è assolutamente autodidatta, ma ha grande intuito nel colpire.
E' il tipo che non gli piace allenarsi e fare cesti. Vuole solo giusto scaldarsi e fare la partita.
D'altronde non ha ambizioni tennistrici - il suo scopo è quello di svagarsi facendo un po' di sport.
Ammetto che colpisce in modo soddisfacente, mettendomi in difficoltà compensando con la corsa e la forza fisica da uomo.
Esegue il rovescio a una mano.
Secondo me deve migliorare la tecnica per non ricadere in futuro nella patologia. E spero che leggendo le vostre risposte si convincerà finalmente a lavorarci sopra.
Voi cosa gli consigliereste? Quante lezioni dovrebbe fare e su quali colpi dovrebbe lavorare di più?
Considerando l'ottima forza nelle gambe consigliate di passare al rovescio bimane? Altre considerazionei?
Per quanto riguarda la racchetta a disposizione è la mia ex - Dunlop 3 Hundred Lite (285g incordata mi pare) con incordatura originale - acquistata a luglio 2010. Non vorrei cambiarla - al limite se serve più pesante si potrebbe customizzare? Ma non vorrei appesantirla troppo per poteri giocare anch'io in assenza della mia W. Ahh il grip penso sia il 2, ma lui non ha la mano molto più grande in lunghezza della mia.
Al limite si potrebbe pensare anche auna 2a racchetta se più appropriata alla situazione...
Considerando che con la forza trova la profondità di gioco che corde gli consigliereste? - quanto più delicate sul braccio
Come sempre grazie e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Trovo i vostri consigli molto produttivi... quindi mi spiego meglio...
La domanda riguarda mio marito (44anni) che facendo l'impiegato e lavorando molto col PC da anni (4-5) lamenta di dolori alle mani e nonostante alcune visite dall'ortopedico non gli avevano parlato di tunnel carpale - il dubbio è venuto a lui leggendo per caso articoli in merito.
Dalla fine della primavera ha cominciato a giocare a tennis con me facendo partite tirate anche di 2-3 ore una volta alla settimana.
Le gambe reggono benissimo visti i trascorsi giovanili col calcio.
Mentre da fine ottobre - novembre ha cominciato a sentire dei dolori da epicondilite, che sono man mano aumentati. Ma la cosa strana è che il dolore del braccio destro era proiettato in modo simmetrico sul braccio sinistro (che lui non usa giocando).
Fatto stà che non ha più giocato.
Finalemnte a Gennaio ha fatto un'altra visita da un ortopedico che ha espresso la diagnosi e per la 1A volta ha parlato di un presunto tunnel carpale - l'esame EMG per accertarsi o escludere lo deve fare a fine marzo.
Per l'epicondilite il dottore ha attribuiro come causa principale infatti l'uso del pc e non il tennis e ha prescritto l'uso dei tutori durante tutto il giorno. Abbiamo preso dagli usa i BbandIt (come consigliati sul forum) e ora i fastidi stanno diminuendo.
Dopo questa lunga premessa volevo chiedervi dei consigli su come comportarsi per un rientro dopo la totale assenza di dolore.
Per quanto riguarda la tecnica, ahimé, è inesistente in quanto lui è assolutamente autodidatta, ma ha grande intuito nel colpire.
E' il tipo che non gli piace allenarsi e fare cesti. Vuole solo giusto scaldarsi e fare la partita.
D'altronde non ha ambizioni tennistrici - il suo scopo è quello di svagarsi facendo un po' di sport.
Ammetto che colpisce in modo soddisfacente, mettendomi in difficoltà compensando con la corsa e la forza fisica da uomo.
Esegue il rovescio a una mano.
Secondo me deve migliorare la tecnica per non ricadere in futuro nella patologia. E spero che leggendo le vostre risposte si convincerà finalmente a lavorarci sopra.
Voi cosa gli consigliereste? Quante lezioni dovrebbe fare e su quali colpi dovrebbe lavorare di più?
Considerando l'ottima forza nelle gambe consigliate di passare al rovescio bimane? Altre considerazionei?
Per quanto riguarda la racchetta a disposizione è la mia ex - Dunlop 3 Hundred Lite (285g incordata mi pare) con incordatura originale - acquistata a luglio 2010. Non vorrei cambiarla - al limite se serve più pesante si potrebbe customizzare? Ma non vorrei appesantirla troppo per poteri giocare anch'io in assenza della mia W. Ahh il grip penso sia il 2, ma lui non ha la mano molto più grande in lunghezza della mia.
Al limite si potrebbe pensare anche auna 2a racchetta se più appropriata alla situazione...
Considerando che con la forza trova la profondità di gioco che corde gli consigliereste? - quanto più delicate sul braccio
Come sempre grazie e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.