Faccio un po' d'ordine.
A suo tempo pubblicai l'inserzione sia nel mercatino che in questa sede per due motivi:
1. non sapevo (sbagliando) quale fosse tra le due la sede giusta per pubblicare una inserzione su questo tipo di oggetto e nel dubbio l'ho pubblicata su entrambe;
2. mi sembrò più utile pubblicarla qui nelle "attrezzature" per evitare anche la sequela di up (non sempre ben apprazzati) che avrei dovuto fare nel mercatino poiché qui nelle "attrezzature" ci sono meno topic giornalieri e la pagina scorre più lentamente.
Oggetti come questa tavoletta allenano la propriocettività. Nascono come strumenti fisioterapici ma oggi giorno vengono utilizzati anche negli allenamenti specifici in varie discipline sportive, per allenare la capacità di rimanere e ricercare l'equilibrio sia da fermi che a seguito di spostamenti.
Esistono vari tipi, c'è la tavola come questa con la pase d'appoggio semisferica (più o meno alta, più è alta e più è difficile rimanere in equilibrio), le tavole c.d. basculanti con la base d'appoggio a semiluna, la tevale con base d'appoggio centrale rettangolare (quella utilizzata soprattutto dai surfisti), dischi in gomma antiscivolo gonfiabili (meno sono gonfi e più difficile è rimanere in equilibrio), il c.d. Bosu ottimo e molto versatile ma anche molto costo.
Le tavole / dischi propriocettivi vengono impiegate nella preparazione atletica di un soggetto sano e che non deve recuperere da un infortunio finalizzate all'allenamento:
- CAPACITA' DI RICERCARE E MANTENERE L'EQUILIBRIO sia da fermi che a seguito di spostamenti. Ad esempio nei suoi DVD Sartori (o meglio la sua moglie preparatrice di Seppi, come del resto altri preparatori) fa rimanere il giocatore italiano con una sola gamba su un disco propriocettivo e gli lancia un palla medica che lui deve a sua volta rilanciare. Oppure a seguito dei classici spostamenti sul campo lo obbliga a fermarsi con la sola gamba d'appoggio sul disco cercando di tenere quella posizione di equilibrio per un determinato lasso di tempo (si va dai 30 ai 60 secondi, per renderlo ancora più diffcile il tutto c'è chi fa tenere la posizione d'equilibrio ai suoi allievi con gli occhi chiusi o bendati, in questo caso si hanno meno riferimanti ed è più difficle tenere l'equilibrio).
- POTENZIAMENTO E RAFFORZAMENTO ARTI INFERIORI. Ad esempio gli affondi sagittali vengono fatti eseguire con una gamba poggiata sul disco propriocettivo e l'altra su un panca, in tal modo nell'andare in basso e poi risalire l'atleta allo stesso tempo potenzia la gamba sul disco in una condizione di instabilità e l'effetto allenante è nettamente maggiore rispetto che ad un affondo "normale" (di solito l'atleta sorregge un piccolo bilanciere sulle spalle, o la c.d. sacca di sabbia o tei piccoli manubri nelle due mani, dipende dal suo grado di allenamento). Questo tipo di esrcizio in particolare è uno dei più consigliati da Pat Etcheberry che fu preparatore fisico di molti Pro di altissimo livello tra cui Courier e la Henin. Altra variante per il potenziamento è lo squat eseguito su due dischi propriocettivi, uno per gamba (avendo cura di abbassare il massimale di parecchio poiché è molto più difficile eseguirlo e si è sempre in una situazione di instabilità e quindi è meglio evitare di farsi cadere addosso bilancieri pesanti).
Esercizi tipici per l'esecuzione dei vari colpi del tennis (oltre al classico lancio della palla medica con suna sola gamba sul disco) sono:
- rovescio ad una mano: a seguito di uno spostamento laterale andare a poggiare la gamba destra (per un dx, sx per un sx) su una tavoletta basculante con base d'appoggio a semilune (maggior stabilità per la caviglia) ed avendo cura di caricare la suddetta gamba eseguire il movimento del rovescio con un piccolo manubrio o palla medica da 1-2 kg con maniglia (o direttamente con la racchetta). Con questo tipo di esrcizio si allena la capacità di arrestarsi in breve tempo e rimanere in equilibrio, la capacità di caricare la gamba avanti e di eseguire il movimento a colpire senza perdere l'equilibrio scaricando il peso in avanti.
- servizio: posizionare due tavolette propriocettive (con base a semisfera, più grandi sono meglio è) una davanti all'altra separate tra di loro dalla distanza di 30-45-60 cm (in base alla capacità dell'atleta), in questa distanza posizionare un ostacolino basso o di media altezza (in base sempre alle capacità). L'atleta deve mimare l'esecuzione del servizio. Parte caricando il colpo sulla tavola posteriore. Carica le gambe, esplode in alto-avanti superano l'ostacolino tra le due tavole e ricade con la gamba sx per un dx e dx per un sx sulla tavola davanti cercando di rimanere per qualche secondo sulla gamba d'atterraggio nella classica posizione c.d. di arabesca. Tenuta la posizione c'è chi splitta sul posto e chi, più forte, con con la stessa gamba con cui è atterrato balza indietro ritornando per recuperare subito campo. Questo tipo di esercizio è molto utile per assimilare il caricamento nel servizio e soprattutto la capacità di entrare in campo e scaricare il proprio peso sulla palla (che naturalmente va lanciata nel modo corretto ma sempre dentro il campo per mettere appunto il proprio peso sulla palla) oltre che tenere la posizione d'equlibrio di atterraggio e recuperare campo per non farsi sorprendere dalla risposta avversaria.
Di esercizi ce ne sono di vari e molteplici, naturalmente essi vanno eseguiti in combinazione con gli altri esercizi per allenare altre capacità (forza di base, resistenza sposatmenti, footwork ecc..), in ogni modo se si entra in una palestra di un circolo in cui si allenano tennisti agonistici questi tipi di attrezzi non mancano mai.
P.S.: i dischi propriocettivi vengono utilizzati anche per allenare tutto il corpo non solo gli arti inferiori, ad esempio eseguire delle "semplici flessioni" con le mani appggiate suui dischi è molto più difficile, così come seguire dei crunches per addominali con la zona dei glutei - lombare poggiati su di essi. Le varianti anche qui sono molte.