Successi nel Tennis e prezzi abbigliamento folli

C'era da aspettarselo...I successi dei nostri tennisti in campo internazionale hanno proiettato il tennis come il nuovo sport da seguire e - perchè no - da praticare. Nuovi brands di fashion-tennis spuntano dal nulla per sfruttare l'onda del momento come Marc De Paw (??!!) che presenta una linea di abbigliamento (per me orrida , de gustibis) con prezzi medio alti improponibili . Magliette che vanno dai 60 euro in su e calzini a 24 euro il paio. Già ci aveva provato l'Hydrogen a mettere prezzi scandalosamente alti , magliette che superano i 100 euro , calzoncini a 140 euro ecc.ecc. Per me è assurdo spendere 120 euro per una maglietta quando altre marche come la Nike , Lotto , Joma,  Diadora e la stessa Adidas offrono indumenti tecnici per molto meno.Personalmente penso che le uniche cose per cui valga la pena spendere siano racchette - corde e scarpette, il resto è un presa per i fondelli senza senso.

come tutta la moda e non solo
se si sapessero i margini dei costi reali e le aggiunte del brand......
il mondo commerciale funziona cosi.....
alcuni marchi di alta moda mica paghi una fata che li produce....o materiali speciali (a parte forse solo stone island che investe in ricerca di nuovi materiali e cmq vende a costi altissimi) e quasi tutti made in asia....
addirittura stessi produttori e meteriali ma marchi diversi = prezzi diversi
ma penso dico qualcosa che sai gia.....sicuro

Andate da decathlon e comprate artengo, i suoi prodotti vanno più che bene.

in quest'ottica comprare in un outlet diventa un opzione....magari collezione dell'anno,prima, ma chissenef.....
il sito di tennis point ha un area outlet e non sempre ma si trovano cose interessanti a prezzi ragionevoli

Sono d'accordo. E io sono uno a cui piace cambiare spesso abbigliamento sportivo. La stessa qualità si può trovare approfittando di svendite, saldi e le solite piattaforme di e-commerce. Ho molti capi tecnici, forse più del dovuto; per me anche questo fa parte del "gioco" nel senso che scegliere una completino lo vedo un po'come parte dello svago che lo sport in generale deve garantire, pur tenendo ben presente che lo stesso risultato si raggiunge con la maglia della kalenji o Artengo da pochi euro. Non giudico chi è disposto a farlo, ma io non spenderei mai 60 euro per una maglia.

Qualcosa è vero e qualcosa no!! Louis Vuitton e Giorgio Armani non si sono "buttati" sulla moda tennistica a caso, hanno dei manager che studiano i grafici, e questi ci dicevano già dal 2010 che il tennis era lo sport mondiale al secondo posto in tutto il mondo, ora in Italia abbiamo la Sinner/mania, poco importa a noi tifosi ma molto importa a gente come me che lavora nell'ambito della moda, e da metà degli anni 80. Ho collaborato con gente tipo Armani, Cavalli, Fila, Lotto, e posso dirvi che tra loro e decathlon c'è un abisso, in termini di studio stilistico, abbinamenti cromatici, ricerca e tagliò dei tessuti, che poi può piacere o meno questo è soggettivo, che poi con lo stipendio da fame che abbiamo non ce lo possiamo permettere, però imparagonabile ed improponibile un paragone tra aziende leader nel settore moda e gruppi commerciali Cinesi.

Il tennis e' ancora uno sport da ricchi e come tale i marchi puntano sul premium, apparente o reale che sia. Poi e' ovvio che magari si spenda di piu' per racchette, corde, palline e scarpe ma ce ne sono tantissimi che spendono solo sul resto, borse e completini ma poi giocano con palle marce.

Andate al Decathlon o anche HighString vende tute e completini col suo marchio che sono ottimi e leggeri e, anche lavandoli spesso, durano

Ora come ora credo che la marca più cara sia Lacoste: per un completo di Djokovic recente servono 240 euro, calzini esclusi 

In generale sappiamo che nell'abbigliamento la parte estetica per alcuni è estremamente rilevante, quindi è normale che capi meglio "progettati" a livello di design siano più appetibili e cari. Allo stesso tempo, il tennis è uno sport che ti permette di giocare anche vestendo in modo semplice, essenziale ed economico, quindi c'è scelta per tutte le tasche, a mio avviso.

Una cosa che mi interessa molto relativamente ai vestiti, però, in qualsiasi ambito, è come/dove vengono prodotti: ormai sono di dominio pubblico le inchieste che hanno messo in evidenza un mondo legato a produzioni malate, spesso in situazioni tipo schiavismo, condizioni lavorative indegne, materiali sempre più scarsi e scarti altamente inquinanti, anche solo a livello numerico.

Nel mio piccolo cerco di capire un po' meglio da dove vengano i prodotti (cosa non sempre facile), o perlomeno, cerco di farmi durare le cose il più possibile. Fast fashion uno dei mali dei pianeta, ahimè...

johnnyyo ha scritto:

Nel mio piccolo cerco di capire un po' meglio da dove vengano i prodotti (cosa non sempre facile), o perlomeno, cerco di farmi durare le cose il più possibile. Fast fashion uno dei mali dei pianeta, ahimè...

Giustissimo

Arriva tutto ( o quasi) dalla Cina, India, Bangladesh, , Indonesia, senza regole e con poco rispetto delle normative anti inquinamento.

Soldi buttati.. con qualche decina di euri euri ti compri la divisa del circolo e via (da me marca Lotto molto bella peraltro). Solo per le scarpe puo valere la pena spendere qualcosina in piu....  semmu de Zena...

Donnari Massimo ha scritto:

Qualcosa è vero e qualcosa no!! Louis Vuitton e Giorgio Armani non si sono "buttati" sulla moda tennistica a caso, hanno dei manager che studiano i grafici, e questi ci dicevano già dal 2010 che il tennis era lo sport mondiale al secondo posto in tutto il mondo, ora in Italia abbiamo la Sinner/mania, poco importa a noi tifosi ma molto importa a gente come me che lavora nell'ambito della moda, e da metà degli anni 80. Ho collaborato con gente tipo Armani, Cavalli, Fila, Lotto, e posso dirvi che tra loro e decathlon c'è un abisso, in termini di studio stilistico, abbinamenti cromatici, ricerca e tagliò dei tessuti, che poi può piacere o meno questo è soggettivo, che poi con lo stipendio da fame che abbiamo non ce lo possiamo permettere, però imparagonabile ed improponibile un paragone tra aziende leader nel settore moda e gruppi commerciali Cinesi.

è interessante quello che dici. Ti faccio una domanda, i pantaloncini e le magliette decathlon a livello di tessuto tecnico ti sembrano inferiori a quelle di EA7 Fila Lotto ecc ecc? Non discuto l'estetica, il taglio, abbinamento cromatico ecc ecc quello come hai giustamente detto è soggettivo, ma a livello di tessuto mi pare che non ci sia una differenza così enorme ecco. Parlo da profano quindi mi piacerebbe saperne di più.

Concordo con quanto detto da più persone prima, spendere quei soldi per un completo di tennis per me è da pazzi, ognuno fa quel che vuole coi propri denari ci mancherebbe altro.  

L'unica cosa che trovo veramente più scarso da Decathlon sono le calze da tennis, lì ci vedo proprio una qualità inferiore ma per il resto non mi pare proprio.

io ho due considerazioni da fare:
la prima è che su twe spesso mettono in vendita gli outfi dello slam in corso o appena finito; inoltre su ubitennis al fine di uno slam c'è un articolo nel quale si dà un voto agli outfit più belli. Quindi appassionati degli outfit ci sono. La seconda considerazione è che secondo me il completino bello uno se lo deve anche meritare; io mi sento un pò ridicolo quando con il mio livello di gioco tendente allo scarso indosso abbigliamento di pregio, come se fosse troppo per me.

malconcio ha scritto:

Andate da decathlon e comprate artengo, i suoi prodotti vanno più che bene.

Sono pienamente d'accordo . Le stesse scarpette Artengo T990 utilizzate da Monfils sono ottime e costano 80 euro . Le magliette sono lo stesso materiale dry fit della Hydrogen e costano dai 10 ai 15 euro.

Il problema non è che da decathlon i pantaloni si autodistruggono in pochi secondi, è che nei grandi marchi c'è una ricerca da parte di stilisti per colori di tendenza, novità di tessuti transpiranti e termici, design e taglio, il tutto in anteprima, poi arrivano i classici cinesi e copiano, escono in un secondo momento, quando la moda è stata già lanciata, capite che la ricerca ha un costo!!! Vestire alla moda ha un costo, le persone ed il personale investito nella ricerca ha un costo. Anche Io acquisto qualcosa da decathlon, ma se avessi la possibilità, decathlon avrebbe 5 negozi in tutto il mondo.

Le magliette meglio di cotone buono alla Mannarino, 80% delle volte uso pure calzini di spugna non di marca. Resto abbigliamento sempre usato roba di mio gusto anche se datata come modelli.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] scusami, una considerazione, giacca e cravatta uno se la deve meritare??? C'è un qualsivoglia giudice nella vita che ci osserva su cosa ci meritiamo o no? Chi a soldi da spendere è giusto che acquista le novità e marchi prestigiosi, chi non se lo può permettere ( come me) acquista un po' e un po'.

Donnari Massimo ha scritto:

Qualcosa è vero e qualcosa no!! Louis Vuitton e Giorgio Armani non si sono "buttati" sulla moda tennistica a caso, hanno dei manager che studiano i grafici, e questi ci dicevano già dal 2010 che il tennis era lo sport mondiale al secondo posto in tutto il mondo, ora in Italia abbiamo la Sinner/mania, poco importa a noi tifosi ma molto importa a gente come me che lavora nell'ambito della moda, e da metà degli anni 80. Ho collaborato con gente tipo Armani, Cavalli, Fila, Lotto, e posso dirvi che tra loro e decathlon c'è un abisso, in termini di studio stilistico, abbinamenti cromatici, ricerca e tagliò dei tessuti, che poi può piacere o meno questo è soggettivo, che poi con lo stipendio da fame che abbiamo non ce lo possiamo permettere, però imparagonabile ed improponibile un paragone tra aziende leader nel settore moda e gruppi commerciali Cinesi.

Quello che dici riguardo il taglio diverso e lo stile è sacrosanto , ci mancherebbe, ma come ha scritto anche  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] il più delle volte è una questione esclusivamente di ''fashion'' , non di qualità. Qui non parliamo della maglietta comprata al mercatino rispetto a quella dry fit che trovi negli store originali Nike o Adidas, le magliette di Decathlon provengono dalle stesse fabbriche che si trovano in Cina , Bangladesh, Pakistan o Sri Lanka che producono anche per i vari Emporio Armani, Lacoste,Hydrogen. Non penserai mica che i completini Lacoste che indossa Djokovic siano fatti in qualche fabbrica nella periferia parigina ? La maglietta da tennis Dry Gael Monfils costa 16,99 euro e ti assicuro che la qualità è la stessa , se non migliore, di quella Hydrogen con i teschi che costa 115 euro. Certo la Hydr. è figa (per me è molto tamarra , de gustibus), ma non aggiunge nulla a livello di prestazione tipo assorbimento sudore , ecc.ecc. (cosa che invece fa la Dry della Artengo o una dry fit della Nike).

nw-t ha scritto:

Le magliette meglio di cotone buono alla Mannarino,

Una domanda che non vuole essere una critica, dato che vedo spesso giocatori con maglie di cotone: ma non si inzuppano di sudore già dopo minuti? Le cambiate spesso durante il gioco?

rogermaestro555 ha scritto:

come tutta la moda e non solo
se si sapessero i margini dei costi reali e le aggiunte del brand......
il mondo commerciale funziona cosi.....
alcuni marchi di alta moda mica paghi una fata che li produce....o materiali speciali (a parte forse solo stone island che investe in ricerca di nuovi materiali e cmq vende a costi altissimi) e quasi tutti made in asia....
addirittura stessi produttori e meteriali ma marchi diversi = prezzi diversi
ma penso dico qualcosa che sai gia.....sicuro

A questo punto molto meglio ''buttare i soldi'' come facciamo noi in racchette e corde sperando che siano queste a farci giocare meglio   . 

PS / Ho montato le Lynx sulla Blade V9 18x20 ed ho avuto ottime sensazioni, quasi meglio della Gravity Tour. Sto pensando di prendere un'altra V9 per fare la coppia. 

La questione non è il mercatino rispetto ai grandi marchi/gruppi, il problema è che il Dry/fit non esisterebbe se non ci fosse la ricerca dei grandi marchi, quelli che vengono citati, a partire da hidrogen, passando da Fila, EA07, Adidas ecc ecc tutto nasce negli stabilimenti italiani e francesi da qui parte ed è sempre partita la moda mondiale, dopo si porta la produzione in cina per limare e limitare i costi,

Maple Joe ha scritto:

nw-t ha scritto:

Le magliette meglio di cotone buono alla Mannarino,

Una domanda che non vuole essere una critica, dato che vedo spesso giocatori con maglie di cotone: ma non si inzuppano di sudore già dopo minuti? Le cambiate spesso durante il gioco?

Io il cotone lo uso durante il periodo invernale, adesso preferisco quelle in acrilico che tendono ad asciugarsi. Secondo me dipende anche dal tipo di sudorazione (alcuni sudano meno di altri) e soprattutto allergia. Molti non sopportano l'acrilico.

Donnari Massimo ha scritto:

La questione non è il mercatino rispetto ai grandi marchi/gruppi, il problema è che il Dry/fit non esisterebbe se non ci fosse la ricerca dei grandi marchi, quelli che vengono citati, a partire da hidrogen, passando da Fila, EA07, Adidas ecc ecc tutto nasce negli stabilimenti italiani e francesi da qui parte ed è sempre partita la moda mondiale, dopo si porta la produzione in cina per limare e limitare i costi,

Una volta era così, adesso la Cina è all'avanguardia non solo riguardo alcune tecnologie inerenti processori PC, elettrico,ecc.ecc. ma anche su materiali di abbigliamento . E poi dopo anni e anni di lavoro per questi grossi marchi avranno anche imparato (o rubato) qualcosa , no ?

Maple Joe ha scritto:

nw-t ha scritto:

Le magliette meglio di cotone buono alla Mannarino,

Una domanda che non vuole essere una critica, dato che vedo spesso giocatori con maglie di cotone: ma non si inzuppano di sudore già dopo minuti? Le cambiate spesso durante il gioco?

Dipende anche da quanto sudi, io non sudo moltissimo. Altri vedo che sono fontane   . Ho anche moltissime magliette dry-fit (Nike x la stragrande maggioranza), ma le uso molto meno e spesso a seconda di tempo/temperatura.