drichichi ha scritto:mike61 ha scritto:Buongiorno ragazzi, mi arrendo, vada per il budello...
Tra Babolat, Luxilon e Wilson qual'è il più adatto alla Max 200G, e soprattutto a che tensione?
wilson
mike61 ha scritto:drichichi ha scritto:mike61 ha scritto:Buongiorno ragazzi, mi arrendo, vada per il budello...
Tra Babolat, Luxilon e Wilson qual'è il più adatto alla Max 200G, e soprattutto a che tensione?
wilson
Ciao doc,
premesso che sto decidendo se mettere il budello subito o attendere marzo perché ora inizia il campionato invernale e non avrò molto modo di provare la Max 200, posso comunque chiederti come mai consigli il Wilson rispetto agli altri?
Te lo chiedo perché curiosando su Racketpedia, il Babolat VS pare avere quasi tutti i parametri migliori rispetto al Wilson:
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O, molto probabilmente, ci sono altre caratteristiche che determinano il comportamento di una corda e non sono rappresentate dai meri valori numerici?
Grazie!
drichichi ha scritto:perchè alle mie tensioni più basse non è ingiocabile rispetto al più potente vs touch
malconcio ha scritto:per kk:
ritorno un attimo al discorso sul singut e la max 200 g.
Tante cose che sappiamo oggi (inerzia, punto di flessione, bilanciamento) ai tempi non si conoscevano proprio. Non le conoscevano nemmeno le riviste specializzate. MAi letta ai tempi una prova su una rivista che citasse queste cose.
Figuriamoci quindi se gli agonisti dell'epoca si facevano tante storie; se ricevevano in regalo una matassa di corde, qualunque essa fosse, ne erano ben lieti e la montavano, senza troppe storie. Se dovevano spendere loro, essendo ragazzi provenienti da famiglie normali, montavano le corde più economiche che trovavano.Con quello che costava il budello, montavano tre singut...
Cosa che fanno gli agonisti ancora oggi: il 26 ho palleggiato con un agonista sedicenne di belle speranze, attualmente 3.1 e che mira il prossimo anno alla seconda categoria. Diciamo che era Natale e ha voluto fare un regalo a un vecchietto come me. Gioca in open delle belle botte in top. Indovina che racchetta usa: gioca con la head gravity seconda serie; ne ha due, più una terza addirittura prima serie, che gli è stata regalata da un socio, con sua grande felicità. Racchetta che secondo molte recensioni sarebbe incompatibile con il suo gioco...Altro che menate sui punti di flessione delle racchette e come questi si sposino con le corde. Mi viene in mente la storia del calabrone che è inadatto al volo, ma non lo sa e vola lo stesso...
malconcio ha scritto:per kk:
ritorno un attimo al discorso sul singut e la max 200 g.
Tante cose che sappiamo oggi (inerzia, punto di flessione, bilanciamento) ai tempi non si conoscevano proprio. Non le conoscevano nemmeno le riviste specializzate. MAi letta ai tempi una prova su una rivista che citasse queste cose.
Figuriamoci quindi se gli agonisti dell'epoca si facevano tante storie; se ricevevano in regalo una matassa di corde, qualunque essa fosse, ne erano ben lieti e la montavano, senza troppe storie. Se dovevano spendere loro, essendo ragazzi provenienti da famiglie normali, montavano le corde più economiche che trovavano.Con quello che costava il budello, montavano tre singut...
Cosa che fanno gli agonisti ancora oggi: il 26 ho palleggiato con un agonista sedicenne di belle speranze, attualmente 3.1 e che mira il prossimo anno alla seconda categoria. Diciamo che era Natale e ha voluto fare un regalo a un vecchietto come me. Gioca in open delle belle botte in top. Indovina che racchetta usa: gioca con la head gravity seconda serie; ne ha due, più una terza addirittura prima serie, che gli è stata regalata da un socio, con sua grande felicità. Racchetta che secondo molte recensioni sarebbe incompatibile con il suo gioco...Altro che menate sui punti di flessione delle racchette e come questi si sposino con le corde. Mi viene in mente la storia del calabrone che è inadatto al volo, ma non lo sa e vola lo stesso...
malconcio ha scritto:anche da parte dei maestri c'era un approccio diverso; giocavi bene? Mai sentito un maestro dire che eri bravo, al limite che giocavi benino perchè se no ti montavi la testa. Avevi perso e davi la colpa alla racchetta o alle corde? Il maestro ti diceva di non trovare scuse e che se le corde erano troppo tese la colpa era tua che le avevi fatte tendere troppo. Cose così insomma. Molta sostanza e poca forma. Del resto sai come si dice in tutti i campi dalle mie parti: dobbiamo fare quello che è più essenziale; cioè tra le cose essenziali devi scegliere quelle che le sono di più. Figurati se con una mentalità del genere si pensava al budello perchè si sposava di più con la dunlop. Ma non è che si diceva il budello gioca meglio, ma non me lo posso permettere; semplicemente non ci si pensava proprio al budello e si giocava con quello che si aveva a disposizione.
Aggiungici poi la tipica diffidenza napoletana per cui si pensa sempre che l'altro voglia fregarci: il negoziante mi chiede tre volte tanto per il budello, ma vale veramente di più? Visto che citi tuo nonno che ti faceva da sponsor, cito anche il mio che mi faceva anche lui da sponsor, non solo per il tennis ma per tutto: la mattina mi diceva "Cì, "tecchete" 30.000 lire (Francesco, ti do trentamila lire); la sera "che ti si accattato? Le corde pa a racchett? Ma chelle che costavan a metà non ievan buon? Tenn fatt fess! (che cosa ti sei comprato? Le corde per la racchetta? Ma quelle che costavano la metà non erano uguali? Ti hanno imbrogliato).
malconcio ha scritto:LA mia storia è simile: negli anni delle elementari e delle medie io me la cavicchiavo con i miei coetanei; alle scuole superiori però gli impegni scolastici mi assorbivano gran parte del pomeriggio (avevo sceltoi il classico, come da tradizone di famiglia...); quel poco di tempo libero che avevo lo usavo per andare in giro con il motorino o per fermarmi alle panchine insieme ai miei compagni di scuola o per "andare dietro" inutilmente alle ragazze.
Insomma il tennis diventò un passatempo saltuario, poi riscoperto in età adulta, una volta laureato, affermato professionalmente, divorziato e risposato, papà di una meravigliosa adolescente cui cerco invano di trasmettere la passione per lo sport, perchè lei preferisce la danza e il cellulare.
Mio nonno direbbe: ma perchè a nennella sta semp con chill cos in man? Ma tu o sai con chi parla? M'arraccumann! Ma perchè tua figlia sta sempre al cellulare? Ma con chi parla? Fai attenzione.
malconcio ha scritto:anche da parte dei maestri c'era un approccio diverso; giocavi bene? Mai sentito un maestro dire che eri bravo, al limite che giocavi benino perchè se no ti montavi la testa. Avevi perso e davi la colpa alla racchetta o alle corde? Il maestro ti diceva di non trovare scuse e che se le corde erano troppo tese la colpa era tua che le avevi fatte tendere troppo. Cose così insomma. Molta sostanza e poca forma. Del resto sai come si dice in tutti i campi dalle mie parti: dobbiamo fare quello che è più essenziale; cioè tra le cose essenziali devi scegliere quelle che le sono di più. Figurati se con una mentalità del genere si pensava al budello perchè si sposava di più con la dunlop. Ma non è che si diceva il budello gioca meglio, ma non me lo posso permettere; semplicemente non ci si pensava proprio al budello e si giocava con quello che si aveva a disposizione.
Aggiungici poi la tipica diffidenza napoletana per cui si pensa sempre che l'altro voglia fregarci: il negoziante mi chiede tre volte tanto per il budello, ma vale veramente di più? Visto che citi tuo nonno che ti faceva da sponsor, cito anche il mio che mi faceva anche lui da sponsor, non solo per il tennis ma per tutto: la mattina mi diceva "Cì, "tecchete" 30.000 lire (Francesco, ti do trentamila lire); la sera "che ti si accattato? Le corde pa a racchett? Ma chelle che costavan a metà non ievan buon? Tenn fatt fess! (che cosa ti sei comprato? Le corde per la racchetta? Ma quelle che costavano la metà non erano uguali? Ti hanno imbrogliato).
kingkongy ha scritto:Ma da lì a poco io appesi la racchetta al chiodo.
Troppo poco bravo per continuare.
Anni dopo volevo riprendere… presi 4 PT57… ma è un’altra storia di delusioni…e malanni fisici.
Amen!!!
malconcio ha scritto:D'accordo con veterano.
Aggiungo poi che ci sono alcuni giocatori che ti raccontano meraviglie del loro gioco con una racchetta; la settimana dopo prendono una racchetta dalle caratteristiche diametralmente opposte e ti dicono che hanno giocato benissimo. Non è che magari siete bravi a giocare e la racchetta conta poco, a meno che non sia completamente sbagliata? Altrimenti non si spiegherebbe che con due racchette antitetiche comunque giocate bene, vincete con chi vincete di solito e perdete con chi perdete di solito.
La racchetta mi deve aiutare non complicare.....
drichichi ha scritto:o il babolat VS Touch
wetton76 ha scritto:drichichi ha scritto:o il babolat VS Touch
A proposito di questo budello, Decathlon lo vende ad un buon prezzo.
Sulla Dunlop Max 200G in full, a che tensione andrebbe montato?
Grazie.
andrea scimiterna ha scritto:Da semplicissimo appassionato farei max 22/21 per l'1,30 max 21/20 per l'1,25 con ovvia prestiratura. Ma più di tutto chiarirei l'inghippo della isospeed professional prima di far incordare un budello su un 18/20 da 95" o qualcosa di meno.
Veterano ha scritto:malconcio ha scritto:D'accordo con veterano.
Aggiungo poi che ci sono alcuni giocatori che ti raccontano meraviglie del loro gioco con una racchetta; la settimana dopo prendono una racchetta dalle caratteristiche diametralmente opposte e ti dicono che hanno giocato benissimo. Non è che magari siete bravi a giocare e la racchetta conta poco, a meno che non sia completamente sbagliata? Altrimenti non si spiegherebbe che con due racchette antitetiche comunque giocate bene, vincete con chi vincete di solito e perdete con chi perdete di solito.
Parlando di racchette differenti,io ho una copia di wilson 104 ultimo modello e una copia di E Zone 100 ossia due racchette totalmente differenti.
Con quale gioco meglio ???? gioco bene con tutte e due senza problemi relativi alla differenza tra i telai....la 104 la uso di piu' per insegnare, e per giocare se ho il braccio stanco,la E Zone, se ho il braccio riposato perche' e meno manovrabile della 104.
Ci sono delle differenze tra le due...... ovviamente,la Ezone spinge da sola che e' una meraviglia,la 104 spinge meno ma mi piace a livello di impatto e per la facilita' che ha.
Ma non ho problemi a giocare con una a rispetto di un altra....
Anzi visto che cerco un attrezzo facile penso di cambiare La Ezone con la PD......a livello di resa molto meglio la Ezone ma a livello di manovrabilità' la PD e' molto piu' facile....
La racchetta mi deve aiutare non complicare.....