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Se la differenza tra "Professional" e "Control" consiste nel solo diametro (rispettivamente, 1.20 e 1.30 nominali), quella tra "Classic" e "New" attiene alla tecnologia costruttiva e ciò che ne consegue; per esempio, la linea New ha solo il core prestirato ed è pensata per i telai moderni e tensioni più basse. Da quanto ho letto in questo forum, le poliolefine(nella fattispecie, il polipropilene) rimarrebbero invariate ed è proprio quest'ultimo aspetto che da tempo mi dà da pensare, sulla base dei seguenti indizi:

1) nelle sezioni al microscopio di Professional New e Control New è chiaramente visibile un doppio nucleo(esterno in microfilamenti poliammidici ed interno in nastri polipropilenici), il tutto avvolto da ulteriori nastri in polipropilene(immagini da StringForum.net)

2) il sito ufficiale Isospeed conferma la presenza nella linea New di poliammide nel nucleo("polyamide fibres")...poi, vabbè, nella figura si contano 8 macrofilamenti, a dispetto delle centinaia di microfilamenti della realtà al microscopio.

Detto ciò, mi pare che la linea New(Professional/Control) sia, per costruzione/composizione, una via di mezzo tra la linea Classic(Professional/Control) ed Isospeed Energetic/Energetic Plus. In conclusione, sempre se non mi sbaglio, solo Professional Classic e Control Classic sono al 100% costruiti in nastri e 100% costituiti da polipropilene.

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Sarebbe interessante inserire anche Head Rip Feel e Prince Premier Touch in questo discorso...

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o, meglio, monologo... Suspect

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inoltre se non sbaglio la professional classic che io uso e' prestirata mentre la new classic no Smile

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], ti ringrazio per il tuo intervento. "New Classic" è un ossimoro... o è Professional New o è Professional Classic; la Classic è interamente prestirata, mentre la New lo è limitatamente al nucleo. Ho aperto questa discussione affinché qualcuno potesse confermare o smentire la presenza di materiali "alieni"(leggasi diversi dal polipropilene) nella linea New. Purtroppo, l'argomento non ha suscitato molto interesse...

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Eccovi altre rappresentazioni più o meno realistiche, rispetto agli ingrandimenti al microscopio, che confermano la presenza di filamenti poliammidici nella linea "New" di Professional e Control, laddove quella "Classic" conserva la costruzione al 100% in nastri polipropilenici...[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

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Invece, in Energetic ed Energetic Plus, capite bene che l'utilizzo della PA prende largamente il sopravvento sull'iconico PP austriaco...

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Avendo provato la Professional New, penso sia una corda che ha queste caratteristiche particolari ed uniche, rispetto ad un classico multifilo:

1) è più tenace e meno elastica, per cui può essere l'ottimale per un passaggio da mono a multi (che comporterebbe sensazioni troppo diverse per qualcuno...);

2) è più resistente del multi, e si incide negli incroci molto meno (si ammacca invece di tagliarsi);

3) pur essendo meno elastica del multi, ha uno snap-back molto più costante e duraturo, perché le corde, non segandosi, non rimangono bloccate nel tentativo di ritornare in sede;

4) essendo più tenace del multi, ciò che perde rispetto a quest'ultimo nell'attrito corda-palla, lo guadagna invece nello snap-back (minor attrito corda-corda), per cui alla fine lo spin, dopo circa 2 ore, è uguale o spesso superiore (a patto di non usare un pattern ultra-fitto nella racchetta).

5) è meno potente del multi, perché meno elastica, ma il tocco rimane comunque ottimo;

6) la differenza più eclatante è che con la Professional New, in virtù delle caratteristiche sopra elencate, le corde non si muovono, o meglio ritornano sempre in sede, rimanendo diritte, quindi non c'è generalmente bisogno di raddrizzarle con le dita dopo qualche punto...ma soprattutto, quando le muovi, non fanno assolutamente il classico rumore ("crac-crac") del multi classico o del synthetic gut. E' come se i nastri concentrici di poliolefine fossero anche auto-lubrificanti, un pò come il teflon.

Considerazioni mie: sarebbe molto interessante se la Gosen utilizzasse questo materiale per costruire i macr-filamenti solidi perimetrali della sua AK Pro CX, si avrebbe così anche lo spin, senza però un eccessivo movimento delle corde...

L'ultima volta che ho usato le Professional New, è stato moltissimi anni fa (non ricordo, ma erano uscite sul mercato da pochissimo...forse 10 anni fa?), per cui non so dirvi se, nel frattempo, queste caratteristiche peculiari siano state modificate da Isospeed o no. Ad esempio, se i nastri di poliolefine fossero stati diminuiti o assottigliati, a favore del volume o numero dell'anima in poliammide interna, per ovviare alla potenza non elevatissima, ciò sarebbe a scapito della durata intrinseca della corda e del suo relativo snap-back.
L'unica soluzione è provarne 1 o 2 matassine, e vedere come va, prima di comprare eventualmente la matassa da 200 metri, visto il costo impegnativo e la scarsa reperibilità (prezzo tuttavia molto inferiore ai multi top di Tecnifibre). In alternativa si potrebbe provare il mono morbido "Cream", sempre di Isospeed.

Personalmente, io non riesco più a giocare con i multi, tanto sono abituato ai mono (morbidi, medi, duri), perché con i multi sento che, quando il telaio è già pronto a rilasciare la palla, il multi è ancora lì che ti dice "aspetta, calma!", e ciò mi modifica la meccanica del colpo. E' per questo che li digerisco solo con i pattern 18x20. Ma è una caratteristica mia, beninteso.

Spero di esservi stato utile, ciao e buon tennis.

Davide

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Concordo pienamente con il punto 6) ed aggiungo che si percepisce meno, rispetto ai multifilamenti/syngut in nylon, anche un altro fastidioso rumore(lo "sdeng" tipico in assenza di antivibrazioni).

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Concordo anch'io...pochissimo "sdeng"! Probabilmente la costruzione stratificata concentrica (mi ricorda il trucco di magia del prestigiatore che versa il latte nel cono arrotolato di giornale Smile) contribuisce ad attenuare il trasferimento di energia (quindi anche il suono), man mano che essa passa da un'avvolgimento di poliolefine all'altro. Ho anche l'impressione che questo materiale sia auto-lubrificante (o addirittura "cerato", "waxed"), il che contribuirebbe ulteriormente allo smorzamento di vibrazioni e suono. Secondo me sarebbe un approccio interessantissimo di applicazione al mondo dei mono, ancorché immagino molto costoso (ci hanno già provato con i multi-mono, ma senza successo, perché si compattavano troppo presto, con la tecnologia a nastro si potrebbero accoppiare strati differenti per densità e materiale, fino ad un risultato ottimale).
Comunque, secondo me, le 3 limitazioni di questa corda sono:
1) potenza non elevatissima (ma per un agonista può essere anche un bene...);
2) disponibilità del solo calibro 1,20 (manca un 1,25 ed 1,30);
3) scarsa reperibilità della matassa da 200 metri.

Per il resto le Isospeed è a mio avviso uno dei brand, in generale, con il ventaglio di tecnologie "proprietarie" più interessante sul mercato (ad esempio, Head Rip Control è stata inventata da Isospeed, come anche la Lynx utilizza un grezzo Isospeed...).

Ultimamente utilizzo con grande soddisfazione un mono liscio (su Pure Aero La Decima, quindi con pattern aperto), di nome "Grey Fire"...gran corda!

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Riguardo al punto 2), puoi puntare su Isospeed Control che, come sai, è 1.30, mentre i derivati Prince Premier Touch, Head Rip Feel e Snauwaert Sunny Core sono tutti e tre disponibili sia in 1.25 che in 1.30.
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