Ciao a tutti, vorrei introdurre un tema sui cui sto riflettendo in questi giorni.
Premetto che ho giocato molto a tennis da bambino, facendo corsi, tornei e tutto il resto, e meno da adulto. (solo qualche torneino a squadre ogni tanto e allenamenti molto irregolari)
Negli ultimi tempi frequento un nuovo circolo e, come sempre accade, sono stato abbinato dal circolo ad altri giocatori. Mi sono spostato appositamente da un circolo "universitario", o comunque frequentato molto da universitari e ragazzi ventenni e trentenni, a un circolo di altro genere perché il livello era troppo basso (decisamente troppi universitari principianti) e oltretutto era molto difficile trovare un campo.
In questo circolo dove sono ora, nessun problema col livello di gioco, però l'età media è più alta e mi sono accorto che non riesco più di tanto a essere stimolato quando mi ritrovo a giocare con gente che ha, magari, 15 o 20 anni più di me.
A parte il fatto relazionale, perché ovviamente non è immediato stringere amicizie come con ragazzi più vicini alla mia età, osservo proprio che non sono stimolato dalla competizione con loro, e, troppo spesso, neanche dallo stile di gioco, devo dire, abbastanza simile, che hanno.
Ci sono abituato e so anche come fronteggiarlo ma la maggior parte non sa veramente giocare a tennis (anche se magari sono 4.1 come classifica, per dire, e hanno successo nei tornei individuali, e ne fanno tanti) e si limita semplicemente a tenere la palla in campo, magari lenta, a filo rete, slice... che, ripeto, è un gioco che posso anche saper fronteggiare, ma che non trovo divertente o utile per me e per il mio gioco da ritrovare anche in allenamento.
Non ho stimoli: sto in campo ma non vorrei starci, non mi piace sentire i loro commenti (anche se positivi) su come gioco, non mi piace vedere in alcuni di loro un eccessivo spirito competitivo, sproporzionato alla situazione e, infine, non ho nemmeno nessuno stimolo per giocare bene oppure vincere dei punti o un set di allenamento contro di loro. Da un lato c'è anche una forma di rispetto per l'età che hanno e per il ruolo sociale, che io non ho.
Specifico, onde evitare equivoci, che non sto ponendo un problema da risolvere, perché ovviamente ho già risolto scambiando il numero con i coetanei con cui gioco regolarmente (frequento questo circolo da qualche mese ormai) e in particolare con uno con cui mi trovo molto bene.
Vorrei solo un po' capire punti di vista diversi sulla questione.
Grazie e passo la palla a voi, se volete
Premetto che ho giocato molto a tennis da bambino, facendo corsi, tornei e tutto il resto, e meno da adulto. (solo qualche torneino a squadre ogni tanto e allenamenti molto irregolari)
Negli ultimi tempi frequento un nuovo circolo e, come sempre accade, sono stato abbinato dal circolo ad altri giocatori. Mi sono spostato appositamente da un circolo "universitario", o comunque frequentato molto da universitari e ragazzi ventenni e trentenni, a un circolo di altro genere perché il livello era troppo basso (decisamente troppi universitari principianti) e oltretutto era molto difficile trovare un campo.
In questo circolo dove sono ora, nessun problema col livello di gioco, però l'età media è più alta e mi sono accorto che non riesco più di tanto a essere stimolato quando mi ritrovo a giocare con gente che ha, magari, 15 o 20 anni più di me.
A parte il fatto relazionale, perché ovviamente non è immediato stringere amicizie come con ragazzi più vicini alla mia età, osservo proprio che non sono stimolato dalla competizione con loro, e, troppo spesso, neanche dallo stile di gioco, devo dire, abbastanza simile, che hanno.
Ci sono abituato e so anche come fronteggiarlo ma la maggior parte non sa veramente giocare a tennis (anche se magari sono 4.1 come classifica, per dire, e hanno successo nei tornei individuali, e ne fanno tanti) e si limita semplicemente a tenere la palla in campo, magari lenta, a filo rete, slice... che, ripeto, è un gioco che posso anche saper fronteggiare, ma che non trovo divertente o utile per me e per il mio gioco da ritrovare anche in allenamento.
Non ho stimoli: sto in campo ma non vorrei starci, non mi piace sentire i loro commenti (anche se positivi) su come gioco, non mi piace vedere in alcuni di loro un eccessivo spirito competitivo, sproporzionato alla situazione e, infine, non ho nemmeno nessuno stimolo per giocare bene oppure vincere dei punti o un set di allenamento contro di loro. Da un lato c'è anche una forma di rispetto per l'età che hanno e per il ruolo sociale, che io non ho.
Specifico, onde evitare equivoci, che non sto ponendo un problema da risolvere, perché ovviamente ho già risolto scambiando il numero con i coetanei con cui gioco regolarmente (frequento questo circolo da qualche mese ormai) e in particolare con uno con cui mi trovo molto bene.
Vorrei solo un po' capire punti di vista diversi sulla questione.
Grazie e passo la palla a voi, se volete