PistolPete ha scritto: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto: Gioco con Pro Staff 97LS e vorrei provare a passare alla 97 (310gr circa), giusto per compensare un pochino l'effetto della palla all'impatto. Sarebbe una buona idea da prendere in considerazione?
Guarda in verità per aumentare la stabilità io prenderei direttamente "the easy way" utilizzando ovali e profili più generosi, così tra l'altro attenueresti anche il problema delle steccate.
Un telaio tradizionale per avere una buona stabilità deve avere peso e/o inerzia abbastanza importanti, quindi può diventare difficile da gestire e anche affaticante.
Poi i circoli sono pieni di veterani che ricercano antiche sensazioni utilizzando telai "classicheggianti" e allora se va bene così amen. Comunque proprio domenica scorsa ho giocato con un avversario che finché aveva un ovale 95 non ha mai opposto grossa resistenza, stavolta invece con la Pure Drive mi ha fatto fare una bella sudata...
Citando i "veterani", non so perchè, mi sono sentito tirare in causa, eppure non ho fatto la guerra
.
Sicuramente, per quel che mi riguarda, la sensazione che provo nell'utilizzare telai di vecchio sapore è qualche cosa di particolarmente stimolante, probabilmente la componente nostalgica ha la sua influenza, ma raramente ho ritrovato nel gioco certe sensazioni utilizzando i telai attuali, almeno quelli da me provati, la pallina al loro impatto è spesso troppo elettrica, scattosa, un po' come un'anguilla tra le mani facendomi trovare, spesso, impreparato nell'organizzazione del colpo.
Aggiungo che questa mania, chiamiamola pure così, è relativamente recente, nel senso che ne ho coltivato la consapevolezza da qualche anno, prima e per molti anni, come per molti tennisti, una racchetta era
solo una racchetta
.
Sicuramente ci saranno, ci sono telai attuali con caratteristiche diverse, ma sono una sparuta minoranza nell'attuale mercato delle racchette e la loro individuazione necessita di un lungo e dispendioso percorso di sperimentazione che, personalmente, preferisco dedicare al tennis giocato; già questo è poco.
Detto ciò, veniamo al dunque.
Non so bene cosa intendi per telaio tradizionale, la Wilson Hammer fu lanciata sul mercato nella seconda metà degli anni '90, sono passati quasi 20 anni, lo ritieni un telaio tradizionale?
Per il problema evidenziato non so se servano telai tradizionali, personalmente ho scoperto, dopo aver accusato anch'io problemi al gomito, che un telaio leggero, diciamo sotto i 300 gr incordata (?), impatta con la pallina con meno massa (banalità, ma solo dopo aver approfondito il tema) e ciò mette la racchetta nella condizione di soffrire maggiormente l'impatto con la palla, accusando schock dovuti a colpi scentrati, con rispettivo trasferimento di vibrazioni all'arto portante, con un'incidenza inversamente proporzionale al peso del telaio usato.
Cioè, minore è il peso, maggiore è l'incidenza di possibili schock da impatto con inevitabili possibili infiammazioni delle terminazioni tendinee sollecitate e, ovviamente, viceversa.
Questo concatenazione di eventi è ancor più agevolata dall'impiego di telai vuoti (i telai in legno non avevano neanche questo problema) che fungendo da cassa di risonanza (analogamente, un buon altoparlante è realizzato usando una cassa vuota; in legno per evitare che le vibrazioni escano dai lati dove non siano montati i diffusori); trasmettono con particolare efficacia le vibrazioni lungo il fusto fino all'impugnatura.
L'ampliamento del piatto corde, come l'ampliamento del profilo non sono convinto possano rappresentare un'opportuna soluzione, in quanto entrambi, escludendo tutta una serie di altre caratteristiche che il telaio o, meglio, la racchetta possa possedere, sono specificatamente possibili portatori di fenomeni amplificatori del problema.
Un piatto corde più ampio è maggiormente soggetto all'effetto torsionale in caso di palle scentrate con rispettivi schock trasferiti agli arti.
Un profilo alare, di suo, escludendo tutto il resto, appare come una struttura più resistente alla flessione rispetto ad una sezione più quadrangolare (boxed), ergo più rigida; la resistenza alla flessione sull'asse longitudinale di una trave è inversamente proporzionale al rapporto che c'è tra il suo spessore (a) e la sua altezza (h).
In altre parole minore sarà lo spessore rispetto all'altezza, maggiore sarà la resistenza alla flessione della trave e ciò spiega l'invenzione della forma a I delle travi in acciaio usate nell'edilizia e nella carpenteria.
Quindi queste due caratteristiche non credo siano idonee a chi abbai accusato problemi connessi con l'essere stato sottoposto eccessivamente agli effetti di schock da impatto.
La soluzione per chi, ripeto, abbia accusato problemi al gomito, ma anche al polso, o li voglia prevenire, è da individuare in soluzioni che riducano gli schock (quindi una maggiore massa/peso del telaio) e attenuino le vibrazioni conseguentemente ed inevitabilmente prodotte (quindi racchette - telaio + armeggio - maggiormente flessibili).
Ovviamente, una racchetta più pesante dovrà avere altre caratteristiche che permettano, comunque, una gestione ottimale del gesto, tra queste è importante segnalare un forte bilanciamento al manico che renderà il movimento della testa della racchetta comunque agevole e non particolarmente impegnativo sotto il profilo muscolare, ma questo è già stato detto.