Promemoria primo messaggio :
Ciao a tutti, apro questo topic per sfogarmi un po' di una situazione che mi sta pesando e che mi impedisce di allenarmi serenamente.
Sono un ragazzo di 26 anni, gioco a tennis dall'infanzia a causa di una passione dei miei genitori. Sono diventato, negli anni, piuttosto bravo, saltuariamente ho fatto tornei (quest'anno mi sono tesserato, ad es. e ho vinto un match in serie d3 contro un 4.1, e adesso sono 4.5 come classifica... ma mi sa che l'ultimo anno in cui mi sono tesserato, prima di questo, è stato il 2008 o 2009) in realtà gioco solo per passione, per stare in forma e divertirmi. Il problema è che non sono (quasi) mai riuscito a trovare il luogo adatto a questo scopo. Non sono competitivo, nel tennis, e già questo è un problema, perché al livello a cui sono trovo soltanto persone un po' fissate e, per questo, anche un po' antipatiche, o comunque non esattamente l'ideale di amico con cui andare la domenica mattina a divertirmi e a fare due risate insieme.
Da bambino mi sono trovato in un ambiente fantastico: un bel circolo, con dei maestri molto bravi e un bel gruppo di ragazzi e ragazze di varie età. Da adulto ho cambiato circolo, per motivi di comodità geografica, ho frequentato altri due circoli, di cui uno universitario, a un certo punto. Sono dovuto ripartire da zero col farmi nuovi amici, naturalmente. Ma non ho più saputo ricreare un clima sereno. Tutti i ragazzi che ho incontrato erano piuttosto competitivi, perché erano bravi, come lo ero io, ma, a differenza mia, non capivano il bello del giocare per puro svago e non ci capivamo.
C'è un altro problema, un po' più radicale, direi. Io sono gay. Non sono effemminato, non faccio pesare questa cosa a loro, se non lo vedessero da facebook o se non ne parlassi io, non se ne accorgerebbero neanche. Certo, ho passioni particolari, oltre al tennis... non amo il calcio, non amo le auto, non vado in discoteca e ovviamente non parlo di donne. Mi piacciono i videogiochi. Ho un compagno e sono felice della mia vita. Inutile dire che questa cosa ha creato non pochi problemi a chi doveva approcciarsi a me. Sono stato un po' emarginato (ma comprensibilmente, direi).
Un anno fa ho conosciuto un ragazzo nuovo, nel mio circolo, mio coetaneo, col quale per la prima volta dopo anni sono riuscito a instaurare un'amicizia anche al di fuori del tennis, e col quale finalmente giocavo volentieri e veramente mi divertivo.
Purtroppo un altra persona del nostro circolo si è messa in mezzo al nostro rapporto che adesso pare aver avuto una piccola battuta d'arresto. So che sono vago nel dire così, ma non riesco a spiegare tutto, il post diventerebbe lunghissimo e forse non sarebbe interessante leggerlo.
Ho provato a prendere l'allenamento come allenamento, come una sorta di dovere, per star bene fisicamente, mantenermi in forma, e lasciar correre il clima competitivo o la noia che provo a dovermi relazionare con persone competitive, ma non ci riesco. Ho bisogno di qualcuno con cui divertirmi. Sembra facile da trovare, ma nella mia posizione non lo è affatto, a volte mi sembra quasi di star inseguendo una chimera. Ho provato a cambiare circolo ma non mi sono trovato bene, trovo sempre la stessa gente e comunque ho un circolo a due strade dalla mia e non mi va di spostarmi. Sono andato anche in un circolo universitario, ma anche lì, niente.
I problemi sono i commentini che ricevo sul mio gioco, le frecciatine varie, le rotture di palle coi soliti palloni gonfiati... tutto questo mi stressa, ho una vita già piuttosto stressante al di fuori, per me il massimo della vita è andare a giocare in un campetto sfigato la domenica mattina con uno che lo faccia col mio stesso spirito di cazzeggio e non che monti l'eterna diatriba sulle classifiche, i punti, o sul giudicare il gioco e quant'altro. Non chiedo tanto.
Scusate lo sfogo, per molti sembrerà un po' insensato ma magari per uno o due di voi non lo è e possiamo confrontarci.
Ciao a tutti, apro questo topic per sfogarmi un po' di una situazione che mi sta pesando e che mi impedisce di allenarmi serenamente.
Sono un ragazzo di 26 anni, gioco a tennis dall'infanzia a causa di una passione dei miei genitori. Sono diventato, negli anni, piuttosto bravo, saltuariamente ho fatto tornei (quest'anno mi sono tesserato, ad es. e ho vinto un match in serie d3 contro un 4.1, e adesso sono 4.5 come classifica... ma mi sa che l'ultimo anno in cui mi sono tesserato, prima di questo, è stato il 2008 o 2009) in realtà gioco solo per passione, per stare in forma e divertirmi. Il problema è che non sono (quasi) mai riuscito a trovare il luogo adatto a questo scopo. Non sono competitivo, nel tennis, e già questo è un problema, perché al livello a cui sono trovo soltanto persone un po' fissate e, per questo, anche un po' antipatiche, o comunque non esattamente l'ideale di amico con cui andare la domenica mattina a divertirmi e a fare due risate insieme.
Da bambino mi sono trovato in un ambiente fantastico: un bel circolo, con dei maestri molto bravi e un bel gruppo di ragazzi e ragazze di varie età. Da adulto ho cambiato circolo, per motivi di comodità geografica, ho frequentato altri due circoli, di cui uno universitario, a un certo punto. Sono dovuto ripartire da zero col farmi nuovi amici, naturalmente. Ma non ho più saputo ricreare un clima sereno. Tutti i ragazzi che ho incontrato erano piuttosto competitivi, perché erano bravi, come lo ero io, ma, a differenza mia, non capivano il bello del giocare per puro svago e non ci capivamo.
C'è un altro problema, un po' più radicale, direi. Io sono gay. Non sono effemminato, non faccio pesare questa cosa a loro, se non lo vedessero da facebook o se non ne parlassi io, non se ne accorgerebbero neanche. Certo, ho passioni particolari, oltre al tennis... non amo il calcio, non amo le auto, non vado in discoteca e ovviamente non parlo di donne. Mi piacciono i videogiochi. Ho un compagno e sono felice della mia vita. Inutile dire che questa cosa ha creato non pochi problemi a chi doveva approcciarsi a me. Sono stato un po' emarginato (ma comprensibilmente, direi).
Un anno fa ho conosciuto un ragazzo nuovo, nel mio circolo, mio coetaneo, col quale per la prima volta dopo anni sono riuscito a instaurare un'amicizia anche al di fuori del tennis, e col quale finalmente giocavo volentieri e veramente mi divertivo.
Purtroppo un altra persona del nostro circolo si è messa in mezzo al nostro rapporto che adesso pare aver avuto una piccola battuta d'arresto. So che sono vago nel dire così, ma non riesco a spiegare tutto, il post diventerebbe lunghissimo e forse non sarebbe interessante leggerlo.
Ho provato a prendere l'allenamento come allenamento, come una sorta di dovere, per star bene fisicamente, mantenermi in forma, e lasciar correre il clima competitivo o la noia che provo a dovermi relazionare con persone competitive, ma non ci riesco. Ho bisogno di qualcuno con cui divertirmi. Sembra facile da trovare, ma nella mia posizione non lo è affatto, a volte mi sembra quasi di star inseguendo una chimera. Ho provato a cambiare circolo ma non mi sono trovato bene, trovo sempre la stessa gente e comunque ho un circolo a due strade dalla mia e non mi va di spostarmi. Sono andato anche in un circolo universitario, ma anche lì, niente.
I problemi sono i commentini che ricevo sul mio gioco, le frecciatine varie, le rotture di palle coi soliti palloni gonfiati... tutto questo mi stressa, ho una vita già piuttosto stressante al di fuori, per me il massimo della vita è andare a giocare in un campetto sfigato la domenica mattina con uno che lo faccia col mio stesso spirito di cazzeggio e non che monti l'eterna diatriba sulle classifiche, i punti, o sul giudicare il gioco e quant'altro. Non chiedo tanto.
Scusate lo sfogo, per molti sembrerà un po' insensato ma magari per uno o due di voi non lo è e possiamo confrontarci.