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difficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo.

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descriptiondifficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo. - Pagina 2 Emptydifficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo.

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Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti, apro questo topic per sfogarmi un po' di una situazione che mi sta pesando e che mi impedisce di allenarmi serenamente. 
Sono un ragazzo di 26 anni, gioco a tennis dall'infanzia a causa di una passione dei miei genitori. Sono diventato, negli anni, piuttosto bravo, saltuariamente ho fatto tornei (quest'anno mi sono tesserato, ad es. e ho vinto un match in serie d3 contro un 4.1, e adesso sono 4.5 come classifica... ma mi sa che l'ultimo anno in cui mi sono tesserato, prima di questo, è stato il 2008 o 2009)  in realtà gioco solo per passione, per stare in forma e divertirmi. Il problema è che non sono (quasi) mai riuscito a trovare il luogo adatto a questo scopo. Non sono competitivo, nel tennis, e già questo è un problema, perché al livello a cui sono trovo soltanto persone un po' fissate e, per questo, anche un po' antipatiche, o comunque non esattamente l'ideale di amico con cui andare la domenica mattina a divertirmi e a fare due risate insieme.
Da bambino mi sono trovato in un ambiente fantastico: un bel circolo, con dei maestri molto bravi e un bel gruppo di ragazzi e ragazze di varie età. Da adulto ho cambiato circolo, per motivi di comodità geografica, ho frequentato altri due circoli, di cui uno universitario, a un certo punto. Sono dovuto ripartire da zero col farmi nuovi amici, naturalmente. Ma non ho più saputo ricreare un clima sereno. Tutti i ragazzi che ho incontrato erano piuttosto competitivi, perché erano bravi, come lo ero io, ma, a differenza mia, non capivano il bello del giocare per puro svago e non ci capivamo.
C'è un altro problema, un po' più radicale, direi. Io sono gay. Non sono effemminato, non faccio pesare questa cosa a loro, se non lo vedessero da facebook o se non ne parlassi io, non se ne accorgerebbero neanche. Certo, ho passioni particolari, oltre al tennis... non amo il calcio, non amo le auto, non vado in discoteca e ovviamente non parlo di donne. Mi piacciono i videogiochi. Ho un compagno e sono felice della mia vita. Inutile dire che questa cosa ha creato non pochi problemi a chi doveva approcciarsi a me. Sono stato un po' emarginato (ma comprensibilmente, direi).
Un anno fa ho conosciuto un ragazzo nuovo, nel mio circolo, mio coetaneo, col quale per la prima volta dopo anni sono riuscito a instaurare un'amicizia anche al di fuori del tennis, e col quale finalmente giocavo volentieri e veramente mi divertivo.
Purtroppo un altra persona del nostro circolo si è messa in mezzo al nostro rapporto che adesso pare aver avuto una piccola battuta d'arresto. So che sono vago nel dire così, ma non riesco a spiegare tutto, il post diventerebbe lunghissimo e forse non sarebbe interessante leggerlo.
Ho provato a prendere l'allenamento come allenamento, come una sorta di dovere, per star bene fisicamente, mantenermi in forma, e lasciar correre il clima competitivo o la noia che provo a dovermi relazionare con persone competitive, ma non ci riesco. Ho bisogno di qualcuno con cui divertirmi. Sembra facile da trovare, ma nella mia posizione non lo è affatto, a volte mi sembra quasi di star inseguendo una chimera. Ho provato a cambiare circolo ma non mi sono trovato bene, trovo sempre la stessa gente e comunque ho un circolo a due strade dalla mia e non mi va di spostarmi. Sono andato anche in un circolo universitario, ma anche lì, niente.
I problemi sono i commentini che ricevo sul mio gioco, le frecciatine varie, le rotture di palle coi soliti palloni gonfiati... tutto questo mi stressa, ho una vita già piuttosto stressante al di fuori, per me il massimo della vita è andare a giocare in un campetto sfigato la domenica mattina con uno che lo faccia col mio stesso spirito di cazzeggio e non che monti l'eterna diatriba sulle classifiche, i punti, o sul giudicare il gioco e quant'altro. Non chiedo tanto.
Scusate lo sfogo, per molti sembrerà un po' insensato ma magari per uno o due di voi non lo è e possiamo confrontarci.

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il fatto che io non sia sicuro, ma era solo un'impressione, non toglie e non cambia alcuna valenza, perchè lo scopo era evidenziare come ci siano persone (e le conosco benissimo) che per vari motivi hanno una sensibilità più accentuata di altre e quindi rimangono più facilmente deluse da alcuni comportamenti che sono molto frequenti nel tennis amatoriale. chiaramente è solo una minima parte, eventuale, del problema, perchè se qualcuno si comporta male, l'ideale sarebbe non quello di tollerarlo a oltranza ma di cambiare "aria"

descriptiondifficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo. - Pagina 2 EmptyRe: difficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo.

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Grazie per le risposte. Puntualizzo alcune cose, giusto per farvi capire meglio, visto che la cosa ha anche appassionato qualcuno Very Happy
L'essere gay non c'entra tanto con la mia sensibilità, né col mio modo di approcciarmi al tennis. Mi crea, a volte, qualche problema in più con certe tipologie di ragazzi che non di rado bazzicano i circoli di tennis. Detto questo, io non mi sono mai tirato indietro dal giocare con questi ragazzi, perché, ripeto, per me la cosa che conta è fare l'allenamento per mantenermi in forma e divertirmi. Spesso la componente divertimento è del tutto assente, se non a un livello puramente tennistico, che per me non basta, ma me lo sono fatto bastare (escluso il ragazzo che ho conosciuto un anno fa, col quale, ripeto, ho instaurato un'amicizia che dura tuttora. L'essere gay ha creato - immagino - una sorta di pettegolezzo interno al circolo... credo che, più che altro, la cosa risulti destabilizzante, proprio perché non sono il classico gay. Ho portato il mio compagno a provare il tennis, una volta... Be', indubbiamente per loro è una cosa da metabolizzare vedermi con un ragazzone palestrato che prende la racchetta in mano e tira la pallina nel parcheggio -_- . Non sono così naif dal pensare che questa cosa non li tocchi... Molti mi evitano, da quando hanno saputo. Credo perché non vogliono essere accostati a me, visto che di problemi non ce n'erano fino a quel punto.
Un'altra cosa che non ho menzionato è che godo di molta stima da parte del maestro del circolo, tanto è vero che mi pubblicizza molto con tutti i vari soci che non conosco... non mi mancherebbe mai, teoricamente, qualcuno da chiamare con cui giocare, e ovviamente una cosa che spesso mi fa fare è giocare con i ragazzi della scuola che vogliono fare allenamenti in più e non mi tiro indietro, quando posso, anche se non è che mi diverta molto a giocare con ragazzini di 16 o 18 anni, tendo più a far loro da "fratello maggiore", il che è carino ma non appagante. 
Il problema è proprio che mi sono inserito male con quelli che dovrebbero essere miei pari, cioè coi ragazzi al mio livello. Non mi sono integrato, purtroppo, e non mi è riuscito neanche in altri circoli (mi sembra di trovare sempre la stessa tipologia di ragazzo)...
Mi trovo un pelino meglio con giocatori più anziani, alcuni sono più simpatici e scialli, anche se giocano bene...
Ah, e preciso anche che nella vita ho un sacco di amici, sono integrato negli altri ambienti che bazzico e non ho alcun problema. Nel tennis, dove è molto importante secondo me fare amicizia, per essere più sereni e divertirsi, non riesco (e, a quanto leggo, non è un problema solo mio... ho addirittura un'amica che giocava con me quando eravamo piccoli e che adesso si è trasferita da tutt'altra parte, a cui ho riferito il problema, e mi ha detto che nel tennis vale la legge di murphy... "se sanno giocare, allora sono antipatici.. se sono antipatici, sono principianti"... A me a volte piacerebbe davvero tanto essere un principiante)
Che poi uno dei problemi più grandi è che il tennis mi dava un grande aiuto a mantenermi in forma, proprio perché un'ora di tennis intenso fa molto sul fisico... non ho molto modo di fare attività fisica. Mi piace molto correre e fare esercizi a corpo libero ma non ho tutto questo tempo, né voglia, specialmente d'inverno (anche se lo faccio).
Sul discorso di bazzicare altri circuiti che non siano quello fit o di trovare gente su internet... dovete sempre pensare che ho 26 anni, sono in forma e gioco piuttosto bene, non è immediato trovare qualcuno che giochi al mio livello ma che sia fuori dall'agonismo, anzi, direi che è piuttosto raro (finora, mai trovato nessuno). Quindi li prendo agonisti, non c'è problema... però sempre gente di quarta categoria, massimo 3.5 che fanno torneini regionali, mica Serena Williams -_-. Dovrebbero darsi una calmata.

Vi spiego anche cosa è successo col mio amico... in pratica, lui è meno bravo di me, perché ha iniziato tardi, ma secondo me è molto bravo. Diciamo che non ha mai vinto neanche un set con me ma siamo migliorati entrambi durante il nostro anno di allenamenti insieme (io perché sto bene, con lui, e sono invogliato a giocarci, lui per lo stesso motivo e anche perché io gli do qualche dritta)... Purtroppo uno del nostro circolo gli ha detto che io giocherei sempre con lui solo perché voglio vincere facilmente (una cosa che più falsa non si può) e un giorno di un mesetto fa circa questa stessa persona  si trovava per caso con noi nello spogliatoio e ha fatto commenti poco gentili sul nostro modo di giocare e sul nostro modo di allenarci, io sono scoppiato, gli ho detto di smetterla... non c'è stata un vero e proprio litigio ma quasi e, da quel giorno, io ho voluto chiudere per un po' col tennis (è da circa tre settimane che non gioco)... In più, durante il torneo in serie d3 che abbiamo fatto a primavera, dovendo giocare un doppio decisivo, il tizio ha preteso che giocassimo io e lui il doppio, e non io e il mio amico come già era stato previsto dall'inizio del torneo, perché, appunto, io e lui ci alleniamo insieme e facciamo sempre i doppi insieme... Il tizio ha preteso che giocassimo io e lui perché eravamo più forti in singolare, ma non avevamo giocato mai un doppio insieme... Ovviamente abbiamo perso, ma non è quello il punto... Ho trovato stupido che abbia voluto imporsi per giocare...
Tutto questo mi ha fatto passare la voglia, ecco perché il rapporto (tennistico) fra me e il famoso unico ragazzo simpatico di tutto il circolo ha subito un piccolo arresto. 
Come si evince dal topic che ho aperto c'è stata una goccia che ha fatto traboccare il vaso... forse la soluzione è calmarmi, ricontattare il ragazzo e ritornare a giocare. Già l'idea di non poter giocare, stamattina, mi fa un po' soffrire... non sto benissimo di questi tempi, a causa di questi avvenimenti. Mi sembra stupido che un ambiente sportivo dilettantistico possa diventare così fastidioso e che girino persone competitive (il famoso tizio del doppio non è certo l'unico, anzi, è la punta dell'iceberg di tutti i giocatori insopportabili che ci sono).
Scusate per il secondo sfogo Very Happy
(una sezione "sfoghi" ci starebbe da dio su questo forum)

P.S. Ricordatevi sempre che la frase più omofoba di tutte è... "Io ho tanti amici gay/conosco tanti gay" (pronunciata dal nostro VANDERGRAF, ma non ce l'ho con te, tranquillo Wink )

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Preciso anche che non è corretto dire che, a causa della mia sensibilità, sono stato colpito da questa situazione... Direi piuttosto che mi è passata proprio la voglia di giocare.
Cambiare aria è certamente una buona idea, ma è un'altra noia.. Come ho detto, ho questo circolo a un minuto da casa. E comunque ho già cambiato aria un paio di volte nel tempo e non è che mi sia trovato benissimo altrove...
Devo solo riflettere un po' e lasciar passare ancora qualche giorno... Sono già più fiducioso. Grazie a chi ha risposto, apprezzo molto Wink

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Ah, il doppio decisivo della d3 era perché avevamo vinto due singolari e perso il terzo, e perdendo il doppio abbiamo pareggiato. Giusto per essere precisi.

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Errata corrige:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
legge di murphy... "se sanno giocare, allora sono antipatici.. se sono simpatici, sono principianti"

descriptiondifficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo. - Pagina 2 EmptyRe: difficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo.

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] la competizione nel tennis se si sta giocando una partita anche solo di allenamento c'è sempre, è difficile stare concentrati e scherzare allo stesso tempo, forse in doppio si è più rilassati, ma tutti i tennisti sono competitivi, ma questo non vuol dire che bisogna essere antipatici o scortesi. Io gioco con i miei amici che poi sono gli stessi con cui esco e condivido altre cose, amici veri, che però sul campo da tennis se stiamo giocando una partita diventano "nemici" (pensa che se dico ad esempio:"oggi mi fanno male le ginocchia" mi tartassano di drop shot e back che per tirarli su devo appunto arrivare con le ginocchia per terra...maledetti Very Happy )...però ci rido su...se invece si va al circolo di tennis per fare solo 2 palleggi per allenarsi un pò, le cose cambiano, si parla del più e del meno anche mentre si scambia...e ripeto...se c'è la partita per quanto si vuole scherzare c'è sempre uno dei due che vuole vincere...ma poi in doccia si ride e si scherza a prescindere dal risultato.

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fa ha scritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] la competizione nel tennis se si sta giocando una partita anche solo di allenamento c'è sempre, è difficile stare concentrati e scherzare allo stesso tempo, forse in doppio si è più rilassati, ma tutti i tennisti sono competitivi, ma questo non vuol dire che bisogna essere antipatici o scortesi. Io gioco con i miei amici che poi sono gli stessi con cui esco e condivido altre cose, amici veri, che però sul campo da tennis se stiamo giocando una partita diventano "nemici" (pensa che se dico ad esempio:"oggi mi fanno male le ginocchia" mi tartassano di drop shot e back che per tirarli su devo appunto arrivare con le ginocchia per terra...maledetti Very Happy )...però ci rido su...se invece si va al circolo di tennis per fare solo 2 palleggi per allenarsi un pò, le cose cambiano, si parla del più e del meno anche mentre si scambia...e ripeto...se c'è la partita per quanto si vuole scherzare c'è sempre uno dei due che vuole


vincere...ma poi in doccia si ride e si scherza a prescindere dal risultato.




condivido in toto!!!

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Per mia estrema superficialità mi son perso la questione gay. Se può far piacere, lo dicono anche di Federer (con tanto di prole) e di Nadal (con tanto di sguardi alla raccattapalle supergnocca (vedi video in giro per il Tubo).
Non credo ci sia una relazione diretta o indiretta tra preferenze sessuali e swing anche se una trentina di anni fa uno psicanalista americano divenne famoso con un libretto comico abbinando lo sport alla Psicoanalisi freudiana con studi e pubblicazioni (falsissimi) tipo: "Fallo di piede e invidia del pene", "Frigidità e demi-volée" o il geniale "Autoerotismo e la grande padella Prince"...
Anche io ho diversi amici gay e la metà di essi è stronzissima (così mettiamo subito in chiaro quanto detto da Vander)! hehehehehehehhehe
La questione è un'altra: convenzioni sociali.
Stile di gioco dominante, slang da circolo, modalità d'allenamento per finire in compagni di gioco e abbigliamento.
Amici miei, RESISTETE a ogni forma di omolagazione! Il tennis è il gioco delle situazioni, è la libertà di scegliere fatta sport.
Litigare negli spogliatoi per come si gioca? Daiiiiiii! Certo che si può litigare. Anzi, si deve. Ma si deve arrivare al parcheggio con le lacrime agli occhi dalle risate per gli insulti malefici inventati. Di solito le "sorelle lascive" funzionano sempre...
Poliwhirl, come moderatore TI ORDINO ( Smile ) di telefonare immediatamente al tuo amico e di giocare come minkiapapà vi pare!!! Anzi, di videoregistrarvi e di regalare chiavette USB. Farvi condizionare per un doppio, ma siamo matti?!!! A volte, però, bisogna anche un po' lottare per la propria autodeterminazione...non è sempre colpa "degli altri" ma il più delle volte delle proprie insicurezze o timori.

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io invece penso che la frase più omofoba di tutte (visto che volete tanto parlare di omofobia) sia quella di dire "io penso che la frase più omofobia sia...." senza conoscere le intenzioni e il vissuto di chi scrive quella frase. che era solo una risposta a kent che metteva in dubbio i miei buoni rapporti con i gay. e non voleva essere un distinguo di carattere discriminatorio ma solo una semplice risposta, allo stesso modo di come avrei potuto dire che ho tanti amici che prendono il cappuccino a cena oppure a colazione se l'argomento tirato in ballo fosse stato quello. pensare che ci sia del male dietro a una semplice frase, anche se può sembrare strana, è sinonimo di avere poca fiducia verso gli altri e di ritenersi più moralmente sani soltanto per il motivo che avremmo esposto un concetto in modo diverso.

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per rispondere a king, la stronzaggine prescinde dalle inclinazioni sessuali e sentimentali e non esclude la sensibilità quando è conseguenza della stessa. difatti nella circostanza da me narrata è evidente che la persona di cui parlavo si è comportata da stronzo a causa di una sua eccessiva sensibilità, che ha avuto un ruolo come causa del suo comportamento ma non lo ha avuto nella reazione alla situazione generata. quindi non è che parlare di una persona sensibile significa che quella persona automaticamente non può essere stronza, perchè bisogna vedere dove e quando esce fuori la sensibilità e dove e quando esce fuori la stronzaggine.

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Vander...io non divido le mie amicizie in sensibili creature e stronzi: è la vita che già lo fa, senza chiedere un campione di DNA.
Io ho capito perfettamente il senso delle tue parole. E credo che tu sia assolutamente non omofobo e in buona fede. E' che a suon di messaggini non si possono esprimere in maniera completa dei concetti che toccano il nostro animo.
Pertanto... penso sia meglio accantonare il filone gay per affrontarlo (se vogliamo) in un altro contesto. Oppure anche qui, ma con un titolo differente.
Sempreché tu e voi siate d'accordo.
Kk

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king....per me in queste cose che ho scritto non esiste nessun filone gay. è proprio questo il punto. ne ho parlato con la stessa naturalezza e serenità con cui avrei parlato di corde o di tattica di gioco o di metodi di allenamento o di persone che giocano per vincere o quelle che pensano solo a divertirsi e via dicendo. l'argomento aveva un incipit che parlava anche di quello e a me sembrava normalissimo parlare anche di quello. tutto qua.

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Bene... siamo tutti d'accordo.

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Allora torniamo sul tennis, ti chiedo comunque scusa Vander per averti giudicato non conoscendoti e su basi che hanno comunque poco costrutto. In torneo si gioca solo per vincere mi sento di affermare, ma in match amichevoli anche solo per provare colpi o tattiche di gioco senza pensare troppo al risultato.

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Purtroppo nella vita ci vuole fortuna e capacità di gestione delle situazioni, meno sei fortunato più hai bisogno della seconda qualità.
1) sono bravo quanto gli agonisti ma non mi piace l agonismo "cattivo", quindi con chi gioco? Boh, allenarsi con gli agonisti senza giocare set e fare partite con i simpatici "inferiori"(ala Fantozzi) per rilassarsi.
2) sono gay però uso gli spogliatoi maschi-etero: si lo so che scatenerò l ira di qualche finto antimoralista, ma la penso così. Molti etero sono omofobi, sono terrorizzati dall'inconscia paura di diventare gay....spesso sono quelli che quando un uomo li saluta col bacio s irrigidiscono come il marmo e tendono a scostarsi.
Purtroppo fai parte di una minoranza e in quanto tale sai che le regole favoriscono le maggioranze, quindi o te ne freghi subendo le conseguenze o cerchi di andare daccordo con tutti rispettando gli idioti, gli omofobi e i "sensibili" e ti fai la doccia a casa.

 PS: far parte di una minoranza come l essere gay in un paese come l'Italia, amplifica e non poco la propria sensibilità, quindi ti prego non fare la morale a Vandergraf. Un gay moralista nun se pò sentì difficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo. - Pagina 2 622327

In bocca al lupo

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
sono terrorizzati dall'inconscia paura di diventare gay

questa proprio non l'ho capita, gay non si diventa, al massimo si scopre di essere gay.

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Azz, hai lanciato una bella pietra!!! Ho scritto prima di provare a tornare al tennis ma con questo messaggio mi sa che non se po’. Io abbandono la discussione, la deriva si fa pesante

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]dici a me o a [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ?

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Dieghost

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], e per fortuna che due post sopra il tuo KK aveva consigliato (saggiamente, a mio avviso) di "accantonare il filone gay"... Rolling Eyes

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kent08 ha scritto:
Allora torniamo sul tennis, ti chiedo comunque scusa Vander per averti giudicato non conoscendoti e su basi che hanno comunque poco costrutto. In torneo si gioca solo per vincere mi sento di affermare, ma in match amichevoli anche solo per provare colpi o tattiche di gioco senza pensare troppo al risultato.

scuse accettate

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Dieghost ha scritto:
Purtroppo nella vita ci vuole fortuna e capacità di gestione delle situazioni, meno sei fortunato più hai bisogno della seconda qualità.
1) sono bravo quanto gli agonisti ma non mi piace l agonismo "cattivo", quindi con chi gioco? Boh, allenarsi con gli agonisti senza giocare set e fare partite con i simpatici "inferiori"(ala Fantozzi) per rilassarsi.
2) sono gay però uso gli spogliatoi maschi-etero: si lo so che scatenerò l ira di qualche finto antimoralista, ma la penso così. Molti etero sono omofobi, sono terrorizzati dall'inconscia paura di diventare gay....spesso sono quelli che quando un uomo li saluta col bacio s irrigidiscono come il marmo e tendono a scostarsi.
Purtroppo fai parte di una minoranza e in quanto tale sai che le regole favoriscono le maggioranze, quindi o te ne freghi subendo le conseguenze o cerchi di andare daccordo con tutti rispettando gli idioti, gli omofobi e i "sensibili" e ti fai la doccia a casa.

 PS: far parte di una minoranza come l essere gay in un paese come l'Italia, amplifica e non poco la propria sensibilità, quindi ti prego non fare la morale a Vandergraf. Un gay moralista nun se pò sentì difficoltà ad allenarmi: piccolo sfogo. - Pagina 2 622327

In bocca al lupo

ti ringrazio dieghost ma penso che tutti abbiano lo stesso diritto di fare la morale a chi vogliono e ritengono opportuno. la cosa importante è che poi si rifletta sul senso reale delle cose e si capisca che nella vita quello che conta non sono le parole, che a volte sono interpretate male o espresse male, ma i fatti, i gesti concreti nelle situazioni dove conta realmente fare una scelta al posto di un'altra, per poter dar modo a tutti di esprimere la propria personalità nei limiti di buon senso e dignità che dovrebbero essere ben presenti come punto di riferimento per avere relazioni sane. e quando qualcosa non si capisce o si pensa di averla capita ma dall'altra parte ci dicono che non è così, bisogna sempre avere l'umiltà di predisporsi a comprendere meglio.

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Scusate, ma io non ho capito una cosa:
Poliwhiri ha lanciato un argomento molto interessante, poi siamo arrivati a parlare di omofobia e omosessualità. Ma le due cose le teniamo insieme e discutiamo su questo? Oppure torniamo all'argomento principale?
Lo chiedo, non perché io voglia fare il vigile urbano del Forum, ma si tratta di aspetti psicologici (sociali, etici, culturali etc etc) e non tecnici. Tutti d'accordo?

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Scusa King, ma sono daccordo solo in parte.
Per giusta coscienza mi sono riciucciato velocemente tutta la discussione e a ragion veduta posso dire che nel lungo post di Poli non poche righe riguardavano il suo essere gay e la difficoltà a relazionarsi con gli altri nel circolo(quindi sociale e non tecnico)...ed ho esposto la mia tesi in maniera credo scientifica nel punto 2, non tralasciando il "tecnico" punto 1.
Mi dispiace solo non aver rispettato il tuo post in cui chiedevi di chiudere l argomento "omo", non lo ricordavo e posso conprenderlo dal punto di vista di un moderatore di forum...ma dissento. 
Non dico assolutamente che la mia ipotesi sia una certezza, ma se fosse uno dei motivi per cui il nostro amico viene emarginato? 
Ammetto che il mio "..ti fai la doccia a casa.." possa risultare un pò violenta come affermazione, ma per essere stringato ho esaltato il punto.
Se riguardasse me cercherei una soluzione per non far sentire nessuno a disagio, se disagio ci fosse. Dobbiamo evitare l argomento perchè non siamo capaci di gestirlo? Per ignoranza, per insofferenza o per paura?
Ok chiudo qui e per dare soddisfazione alla richiesta non replico ai post precedenti per non fomentar discorso, mi scuseranno spero, meglio scostumati che bannati ! Very Happy (Ovviamente è una battuta)

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Ci sono un piao di aspetti da capire.

Il primo è l'allenarsi con gente di pari livello ma senza essere competitivi. Nei circoli io vedo competitività ovunque, dai ragazzini agli over 80. Quindi ti suggerisco di richiamare quel ragazzo con cui hai fatto amicizia se ti trovavi bene.
Io gioco per divertimento, ridendo e scherzando pur impegnandomi. Se i miei amici/soci di allenamento stanno vincendo lo fanno anche loro, se stanno perdendo no, loro non scherzano più... purtroppo è così, competitività, io mi diverto lo stesso.

Il secondo aspetto è come ti poni nel circolo. Io ne frequento più di uno, ma nessuno si permette di criticare il mio gioco ( e ce ne sarebbe da criticare... Laughing  ). Ma questo perchè io approccio il circolo e le persone nel circolo nello stesso modo in cui approccio un ambiente non apertamente familiare. Non do confidenza a nessuno, finchè non definsco che se la meritano. Se ti approcci in maniera remissiva, sarai calpestato. Non dico di essere tu a calpestare, ma il tuo sguardo, l'atteggiamento corporeo, la tua sicurezza diranno agli strinzi da circolo se possono metterti sotto o se devono stre alal larga.
Ma questo è nel circolo come nella vita.

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Diego, incomprensione tra noi. Io non ho nulla contro una discussione su questo! Dico però che non penso sia corretto restringere il problema al “fattore gay”: mi sembra riduttivo.
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