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Prima Incordatura Racchetta Legno

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Riki66
DrDivago
Eiffel59
interceptor
8 partecipanti

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Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti , premetto che incordo (per fortuna  Shocked) solo le mie racchette ... autodidatta .  Per la prima volta ho provato ad incordare una racchetta di legno presa su internet , non sapendo lo schema di incordatura mi è venuta cosi'  What a Face : 18/20

PS: Come corda ho messo un multi protennis flash 1.32  20Kg 4 nodi ( solo perche' costa poco e ho la matassa)

che dite ? ho fatto un macello ?  

Grazie

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Riki66 ha scritto:
Dagoberto ha scritto:
marco61 ha scritto:
Dagoberto ha scritto:
Con un piatto corde più grande su un unico fusto può capitare di avere meno stabilità

Ma davvero?
Ho svolto personalmente dei test insieme a Liam Nolan e David Hall che confermerebbero esattamente il contrario.


Caro Marco, evidentemente non ci piaciamo, poco male, non possiamo piacere a tutti.
Perciò, mi chiedo, perchè non mi eviti, io sicuramente non ti verrei a cercare, per la pace e la serenità di tutti, anche degli amm.ri di PT che mi hanno già ammonito?

Per quanto concerne il tema, io non ho fatto studi, ma vorei rasserenare Intereptor per pura onestà intelettuale, che le mie affermazioni nascono dalla sensibilità che segue l'esperienza diretta, come raccontato, e l'associazione di qualche banale principio di fisica applicata.
Volevo spiegarli velocemente, ma per non tediare chi non fosse interesssato, rimando semplicemente alla letture dei principi sul Momento torcente al link allegato, solo per chi volesse ed avesse tempo da dedicare.
Sono banalissimi principi applicabili sia nell'apertura di una porta, come nelle dinamiche scaturibili nell'impatto decentrato di una palla sul piatto corde.
Per esemplificazione faccio solo notare come una maniglia sia montata su una porta il più lontano possibile dai perni di rotazione, proprio per aìpplicare la minore forza possibile, ciò per far capie cosa possa accadere quando si colpisca la palla decentrata rispetto asl fulcro di un piatto corde e le dinamiche connesse.
Buona lettura Wink
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Tieni presente che può aumrntare anche il twist weight e la lunghezza delle corde.
Quindi spesso può essere  vero il contrario.
Poi spesso su oversize leggeri compaiono grommet allargati e quant' altro quindi non si può fare di tutto il legno una porta Very Happy


Certamente Riki, il tema è estremamente articolato e nessuna generalizzazione è utile.
Io non intendevo redigere un trattato, il tutto è nato così, pour parler con interceptor che illustrava le sue sensazioni sull’ultimo telaio in legno acquistato, nel cercare di interpretare una sensazione di instabilità che riteneva di aver registrato al suo primo test.
In tale contesto è emerso che, forse, il piatto corde di questa racchetta era un po’ più ampio delle tradizionali 65 inch e l’abbinamento con un fusto particolarmente sottile, aspetto che contribuiva anche a rendere il telaio particolarmente elegante, a mio avviso, amplificava, forse, questa sensazione da lui provata di instabilità e che anch’io ricordavo di aver provato testando, qualche anno fa, la Prince precision usata da Connors che assomigliava, in qualche modo, proprio alla racchetta di interceptor.
Ovvio che per avere la certezza che sia questo il problema, nonché cercare delle possibili strategie per limitarne gli effetti, bisognerebbe fare delle analisi più approfondite, dei test specifici, ma mi sembra che l’uso che intenda fare interceptor non meriti tutta questa attenzione o, almeno, deciderà lui … Laughing

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Scusa Dago, perché il Momento Torcente dovrebbe dipendere da monofusto o due fusti a V ? La racchetta la impugni sempre sull'asse di rotazione longitudinale (R = 0).

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Non è che confondi il Momento d'Inerzia con la torsione meccanica dell'ovale?

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Nel caso particolare può essere che fletta pure l' ovale in legno..
Anzi è la cosa più probabile.

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kingkongy ha scritto:
Scusa Dago, perché il Momento Torcente dovrebbe dipendere da monofusto o due fusti a V ? La racchetta la impugni sempre sull'asse di rotazione longitudinale (R = 0).

Forse non mi sono spiegato bene, il Momento torcente c'è sempre, come nelle porte, funziona sia nei telai con monofusto, sia nei telai a cuore aperto (ho affermato che un principio fisico è comunque applicabile, non posso certo contradirmi Very Happy ).
Il punto è un'altro e, probabilmente, uno dei motivi fondamentali per il successo dei telai a cuore aperto (ho detto 1 ... Wink ), tra l'altro impiegati da alcuni tennisti già negli anni '30/'40.
Si è ricordato che il momento torcente è direttamente proporzionale alla distanza tra il suo fulcro ed il punto in cui si applica la forza; semplificando (nel Momento torcente entra in gioco anche l'angolo della forza, ma non complichiamoci troppo le cose) M = F x r (r=distanza tra fulcro e punto di applicazione della forza) .
Dunque, in una racchetta monofusto è chiaro, indubbio, certo che r sia la distanza tra il centro del piatto corde, quello coincidente con l'asse longitudinale del fusto o dell'impugnatura, e il punto di impatto decentrato della palla (se colpisci esattamente al centro, ovviamente, la questione non esiste!).
In una racchetta con il fusto che si separa in 2 steli che intersecano la cornice del piatto corde in punti più esterni rispetto l'asse longitudinale dell'impugnatura, è evidente che la distanza tra il possibile punto d'impatto decentrato della palla ed il fulcro sia decisamente inferiore, in quanto quest'ultimo, inteso come centro di rotazione del piatto corde, non coinciderà più con l'asse longitudinale dell'impugnatura.
I due steli, infatti, sostengono il piatto corde riducendo la possibile spinta rotatoria (torsione), intersecando la cornice che sostiene il piatto corde in un punto prossimo alla sua max larghezza. Questo rende il telaio a cuore  aperto decisamente più stabile alla torsione longitudinale, diversa cosa è, invece, la torsione che opera sulla lunghezza del telai, ma questo è un altro discorso. 
Ovviamente, si tratta di un discorso sui generis; è evidente che nella dinamica di un telaio entrano in gioco molti fattori, alcuni di questi riescono a compensare, se non annullare gli effetti di altri e, quindi, valutare l'insieme dei diversi principi fisici messi in gioco è complesso, ma il principio del Momento torsionale rimane e bisogna tenerne conto per capire possibili effetti sul confort della nostra racchetta.
Stammi bene.

p.s. ovviamente se imparassimo un po' a colpire come si deve, cioè nel centro del piatto corde, tutto ciò diverrebbe aria fritta  cheers

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No Dago, non ci siamo. Il Momento d'Inerzia coinvolge le masse. Il successo del cuore a "V" è legato non al Momento Torcente ma alla Torsione meccanica dell'ovale. Due cose completamente differenti.
La distanza dal fulcro è invariata perché il fulcro è sempre nello stesso punto: la mano. O, se vuoi, convenzionalmente, il punto a 6 cm dal tacco. Un dato, questo, che varia solo in funzione dei per giocatori: con mano grande, piccola, hammer, pistol, grip a tre dita e rovescio monomano o a due mani.
Ma il Momento è INVARIATO.

Ultima modifica di kingkongy il Mer 2 Ago 2017 - 12:50 - modificato 3 volte.

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Dagoberto ha scritto:
Eiffel59 ha scritto:
Hai un'idea -seppur vaga- della corretta definizione di "sweet spot"? Ora, a parte la falsità assoluta dell'affermazione secondo la quale ad una maggiore superficie di impatto corrisponda necessariamente un maggiore sweet spot, la comparazione porta>racchetta supera di gran lungo il ridicolo e dimostra la totale ignoranza dell'argomento. Invece di fare riferimento a siti di fisica, leggiti in maniera approfondita "Physics of the tennis racquet" di Howard Brody, magari capirai cosa "sono" gli sweet spots...e come funziona una racchetta Rolling Eyes


In merito alla mia conoscenza dello swett spot, cosa dovrei risponderti?

Che non sai nemmeno come va scritto.  Very Happy

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Riki66 ha scritto:
Nel caso particolare può essere che fletta pure l' ovale in legno..
Anzi è la cosa più probabile.

Se intendi flessione rispetto alla lunghezza del telaio, è la cosa principale che prediligo del legno rispetto ad altri materiali.
Rappresenta l'aspetto che maggiormente eleva il dwell time.
Per certi versi, rappresenta anche un po' il limite del legno che, proprio per questo si cercò, nell'evoluzione dei telai, sempre più di irrigidirlo, fino all'uso addizionale di carbonio, prima, e graphite poi.
Infatto, la flessione sulla lunghezza del telaio (definita freccia) e, quindi, anche e soprattutto del piatto corde, rendeva instabile o, comunque, complessa la gestione della palla che in uscita dal piatto corde, a volte, prendeva traiettorie imprevisti o, meglio, non sempre prevedibili; insomma era necessario acquisire una certa sensibilità.
Se, però, riesci a gestire, diciamo convivere, con questa caratteristica, sfruttandola a tuo servizio, il telaio in legno offre alla palla più tempo prima che sia respinta per reazione alla forza impressa dalla racchetta nell'impatto.
Nei cambi di direzione è una sensazione molto confortevole, sicuramente migliore che con la graphite.
Ovviamente, tutto questo discorso al lordo del tema corde, loro calibro, tensioni e pattern usato, aspetti tutt'altro che secondari e che possono anche scompigliare completamente lo scenario  Wink .

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kingkongy ha scritto:
No Dago, non ci siamo. Il Momento d'Inerzia coinvolge le masse. Il successo del cuore a "V" è legato non al Momento Torcente ma alla Torsione meccanica dell'ovale. Due cose completamente differenti.
La distanza dal fulcro è invariata perché il fulcro è sempre nello stesso punto: la mano. O, se vuoi, convenzionalmente, il punto a 6 cm dal tacco. Un dato, questo, che varia solo in funzione dei per giocatori: con mano grande, piccola, hammer, pistol, grip a tre dita e rovescio monomano o a due mani.
Ma il Momento è INVARIATO.


Non riusciamo a capirci, forse è  troppo complicato da spiegare in poche righe.
Il successo dei telai a V nasce per molti aspetti (ho anche precisato che quello del minore Momento torcente era solo 1 ...), sicuramente c'è anche quello da te illustrato che, in buona misura, ne è anche parente stretto.
Il Momento d'inerzia è altra cosa, io non l'ho tirato in ballo.
Il fatto che tu richiami la distanza dal tacco dell'impugnatura mi fa pensare che tu ti sia focalizzato sul Momento torcente connesso con la rotazione sulla lunghezze della racchetta che è altro fenomeno molto importante, ma diverso da quello considerato da me.
Per spiegare meglio quello che ho cercato di illustrare richiamerò l'architettura ad arco usata nei ponti dagli antichi romani.
Il principio è quello di scaricare sugli estremi dell'arco il carico puntuale sulla cima del ponte; bene, i due steli delle racchette a V in qualche modo riprendono lo stesso principio, intersecandosi con la cornice del piato corde, creano un punto di supporto destabilizzando il centro di rotazione teorico.
Mi sembra, però, che la cosa stia diventando tropo complicata da illustrare in un forum; potrei preparare una presentazione in power point Very Happy ; chissa, magari si può pubblicare.

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Dagooooo Torsione e Momento Torcente son due cose diverse.
Cavolo c'entra il carico meccanico (archi romani, gotici od ostrogoti...).
C'entra se tu parli di cuore a V e di flessione... ma è un'altra fiaba!

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Dagoberto ha scritto:
Il principio è quello di scaricare sugli estremi dell'arco il carico puntuale sulla cima del ponte; bene, i due steli delle racchette a V in qualche modo riprendono lo stesso principio, intersecandosi con la cornice del piato corde, creano un punto di supporto destabilizzando il centro di rotazione teorico.

  affraid affraid affraid 
Non ce la posso fare.  Shocked Shocked

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No, ormai siamo al delirio... Shocked

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kingkongy ha scritto:
Dagooooo Torsione e Momento Torcente son due cose diverse.
Cavolo c'entra il carico meccanico (archi romani, gotici od ostrogoti...).
C'entra se tu parli di cuore a V e di flessione... ma è un'altra fiaba!


Scusa KingKongy, o le idee sono un po' confuse e l'esposizione è approsimativa e, con te, chi supporta questi post tra il serio ed il faceto.
Se lo fate per mettermi in mezzo, bene, ma create una certa confusione nei lettori un po' meno avvezzi  ... Wink , a questo punto che si dica che certi temi sono tabù e sono di esclusivo appannaggio di pochi eletti.
Non credo, comunque, che per richiamare un basilare principio della fisica applicata di dominio pubblico ci si debba chiamare Rod Cross, tantomeno essere degli incordatori di lungo corso, se no varrebbe la pena chiudere tutti gli istituti tecnici, piuttosto che i licei scientifici, ma, perchè no, anche i corsi universitari di ingegneria, senza voler scomodare i più snob atenei di fisica e/o matematica  Laughing .
Comunque, il Momento torcente non è altro che l'effetto di una Torsione ... dire che sono due cose diverse non è sbagliato, uno è la causa, l'altro l'effetto, ma cosa c'entra questa oprecisazione con quello che ho detto io,  e, guarda caso, siamo propio nell'ambito della disciplina della Meccanica dei corpi dove poco c'entrano i gotici o gli ostrogoti (da queste boutade emerge una certa aprossimazione), mentre è un must proprio l'arco romano, inteso come soluzione architettonica, non rudere da ammirare Rolling Eyes , impiegato ancora come tecnica costruttiva di alcuni ponti e presa a spunto per realizzare proprio gli steli di raccordo tra l'impugnatura ed il piatto corde delle racchette a V, mai fato caso?
Ho preparato un'immagine jpg  dove prendendo a prestito la Prince precision mono, ho applicato delle grafie per illustrare al meglio i principi enunciati in merito al momento torsionale ( o torcente; mamma mia che brutto nome gli hanno dato!), ma non riesco ad allegarla; il sistema dice che il messaggio è troppo lungo. Se mi sai suggerire come allegarla, la posto per una maggiore spiega...
At salut Wink

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Dago, guarda che il problema è proprio mettersi d'accordo su cosa vuoi dire TU.
Il Momento torcente non dice una beata fava alpestre su come è costruita una racchetta! Tu puoi fare due racchette, una in cromo vanadio e l'altra di pasta frolla con lo stesso momento torcente. Punto. Garantito al limone.
Peccato che con l'attrezzo di pasta frolla al campo non ci arrivi perché se hai anche una pallina di gelato o della Nutella...la racchetta sparisce in un "Momento".
Nella formula si parla di vettori, di distanze, raggi, masse...ma niente di niente su come le racchette flettono o di come queste vengono deformate all'impatto...ovvero di come son sottoposte a torsioni meccaniche.
Se la formula non prende in considerazione le caratteristiche meccaniche dell'oggetto...tu devi considerare questo oggetto INDEFORMABILE.
Ti sembra indeformabile una racchetta?
Oddio, qualcuno ci prova anche a farle in calcestruzzo...però risentono molto dell'umidità e ogni tanto le devi portare a rifare l'intonaco.
Allora, la tecnica costruttiva ha una grande importanza per le racchette, altrimenti di che kakkio parleremo sui forum? Di gnocca? Beh, in effetti, sarebbe meglio.
Ok, torniamo alle racchette!
Dopo che ti sei fatto un ripassino sul Momento Torcente, riprendiamo il discorso sul sesto acuto.
Abbraccio peloso.

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kingkongy ha scritto:
Dago, guarda che il problema è proprio mettersi d'accordo su cosa vuoi dire TU.
Il Momento torcente non dice una beata fava alpestre su come è costruita una racchetta! Tu puoi fare due racchette, una in cromo vanadio e l'altra di pasta frolla con lo stesso momento torcente. Punto. Garantito al limone.
Peccato che con l'attrezzo di pasta frolla al campo non ci arrivi perché se hai anche una pallina di gelato o della Nutella...la racchetta sparisce in un "Momento".
Nella formula si parla di vettori, di distanze, raggi, masse...ma niente di niente su come le racchette flettono o di come queste vengono deformate all'impatto...ovvero di come son sottoposte a torsioni meccaniche.
Se la formula non prende in considerazione le caratteristiche meccaniche dell'oggetto...tu devi considerare questo oggetto INDEFORMABILE.
Ti sembra indeformabile una racchetta?
Oddio, qualcuno ci prova anche a farle in calcestruzzo...però risentono molto dell'umidità e ogni tanto le devi portare a rifare l'intonaco.
Allora, la tecnica costruttiva ha una grande importanza per le racchette, altrimenti di che kakkio parleremo sui forum? Di gnocca? Beh, in effetti, sarebbe meglio.
Ok, torniamo alle racchette!
Dopo che ti sei fatto un ripassino sul Momento Torcente, riprendiamo il discorso sul sesto acuto.
Abbraccio peloso.

Ti stai mettendo in un cul de sac Very Happy , cosa c'entra l'indeformabilità della racchette, ma chi l'ha mai citata, il gelato, la nutella, per fortuna che a me mi avevano sottolineato l'incongruenza dell'esempio della porta ... Very Happy Very Happy Very Happy .
Mi chiedo se hai letto i post iniziali da cui è partito tutto, perchè se così non fosse capirei la confusione.
Come già detto a Rikki, qualche post fa, la cosa è nata casualmente commentando il test fatto da Precision sulla sua nuova racchetta in legno che aveva riscontrato un po' ballerina nell'impattare la palla e nel cercare di dare una spiegazione è emersa la possibilità che avendo un piatto corde più ampio dei tradizionali 65 inch la maggiore distanza dal centro del piatto corde con l'impatto potenziale di palle decentrate poteve accentuare l'effetto di rotazione della racchetta nella mano molto più comune alle racchette con il monofusto, tutto qui.
Poi sono interventui gli esperti, non so perchè si siano sentiti tirati in causa (?) e siamo giunti alle attuali sabbie mobili.
Lasciamo perdere, pensavo fossi interessato ad uno scambio di vedute pseudoserio, invece ti fa di gozzovigliare, birbante di un peloso ... cheers  , troppo caldo sunny

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Ricordate che ognuno può intervenire a piacere nel forum portando a discussione quello che sono le proprie conoscenze e/o esperienze, il tutto condito ovviamente dal buon senso e da un lessico appropriato.
Se Tizio non è d'accordo con quello che dice Sempronio, non per forza bisogna prenderla come una cosa personale e sentirsi attaccati.

Se poi qualcuno si ostina a dire che l'ovale della racchetta è triangolare o la palla in realtà è fatta cdi polisterolo, piuttosto che metterlo alla gogna, rispettate il suo punto di vista e passate oltre. Così facendo eviteremmo di appiccare fuocherelli inutili qui e li per il forum.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
Ma davvero? Ho svolto personalmente dei test insieme a Liam Nolan e David Hall che confermerebbero esattamente il contrario.


[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] : cosa ci vedi di marcio in queste due righe?
Semmai dovessero esserci dei risentimenti per cose passate, chiedi in PVT; nel forum accetta la forma scritta così per com'è, che sembrerebbe cmq fatta con modi pacati e tranquilli.

Ognuno mette di suo quelle che sono le proprie esperienze.

_______________________________________________

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
Che non sai nemmeno come va scritto.


Marco.....pure tu!  bounce bounce bounce bounce

_______________________________________________

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Alessandro ha scritto:
Ricordate che ognuno può intervenire a piacere nel forum portando a discussione quello che sono le proprie conoscenze e/o esperienze, il tutto condito ovviamente dal buon senso e da un lessico appropriato.
Se Tizio non è d'accordo con quello che dice Sempronio, non per forza bisogna prenderla come una cosa personale e sentirsi attaccati.

Se poi qualcuno si ostina a dire che l'ovale della racchetta è triangolare o la palla in realtà è fatta cdi polisterolo, piuttosto che metterlo alla gogna, rispettate il suo punto di vista e passate oltre. Così facendo eviteremmo di appiccare fuocherelli inutili qui e li per il forum.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
Ma davvero? Ho svolto personalmente dei test insieme a Liam Nolan e David Hall che confermerebbero esattamente il contrario.


[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] : cosa ci vedi di marcio in queste due righe?
Semmai dovessero esserci dei risentimenti per cose passate, chiedi in PVT; nel forum accetta la forma scritta così per com'è, che sembrerebbe cmq fatta con modi pacati e tranquilli.

Ognuno mette di suo quelle che sono le proprie esperienze.

Alessandro, finora non ho avuto il piacere di confrontarmi con te; in effetti non c'è nulla di pretestuoso nell'affermazione di principio di marco, anche se messa così tranchan , non mi sembra proprio un modo aperto per iniziare un sereno ed utile confronto che dovrebbe rappresentare proprio lo spirito ed il valore aggiunto di questi forum; si ha come l'impressione che su certi temi ci siano come dei feudi invallicabili.
In fondo, nel fare affermazioni di principio su aspetti tecnici li ho  supportati con riferimenti oggettivi e chiari, poi forse un po' non ci si capisce, un po' si fa finta di non capire e la frittata è fatta.  
Comunque, non nascondo che come spesso accade, anch'io mi sono fatto condizionare dal pregiudizio e dopo essere stato mandato letteralmente a ........ su TT per giorni e giorni, faccio fatica ad essere ben disposto a prescindere con chi , in qualche misura, è fautore di offese belle e buone alla mia persona che nulla hanno a che vedere con un confronto da forum.
Comunque, considerato che non ci si prende, avevo solo suggerito di lasciarci perdere a vicenda, vorrà dire che la prossima volta eviterò di rispondere Wink .



prendere

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Dago...ma siamo sicuri che ci capisci di fisica?
Sono due giorni che continui a parlare della funzione degli steli nel mold a cuore a V. Cavolo c'entra il carico meccanico?????
Il Momento torcente non dipende dalla struttura della racchetta perché i due steli hanno importanza solo come massa ma non variano la leva (raggio).
Più aumenti il raggio e maggiore è il Momento. Ovvero prendi una racchetta da un metro quadrato e poi calcoli il Momento considerando le masse in movimento dall'asse di rotazione. Se prendi una racchetta con un ovale largo 10 cm...avrai una schifezza di Momento Torcente. La tua speranza, per migliorarlo, è quello di depolarizzare al massimo la racchetta, mettendo alle orecchie due ferri da stiro con caldaia come orecchini. Espediente che molte aziende adottano tra piombo, tungsteno e minchiate simili. Ma ci son dei limiti geometrici...
Il centro di rotazione, invece, NON cambia. Come fa a cambiare se tu stai misurando il Momento torcente?
Detto questo lo sweet spot è un'altra storia.

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Tra batti e ribatti,scusate mi sono perso. Ma l'origine del contendere è spiegare/capire la forza con la quale una racchetta ruoterà intorno al proprio centro di massa???

Ultima modifica di zak74 il Mer 2 Ago 2017 - 19:19 - modificato 1 volta.

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King, riesci a essere preciso, conciso e "leggero"

Metto un "mi piace" Very Happy

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Riki66 ha scritto:
King, riesci a essere preciso, conciso e "leggero"

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Il "like" a KK lo metto a prescindere. Però forse non è il caso di addentrarci oltre. Evitiamo botte e risposte interminabili. Magari da scolaretti modello si fanno i compiti a casa. Con buona pace dell'autore del post.

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Zak74, personalmente ho solo cercato di offrire una mia possibile interpretazione alla registrata instabilità della racchetta in legno di interceptor. Considerato che ha il piatto corde più ampio del solito, un solo fusto, per giunta piuttosto sottile, forte anche di una mia passata esperienza con simile struttura del telaio, ho avanzato l'ipotesi che l'instabilità registrata potesse dipendere proprio da questa caratteristica che faceva pagare in termini di minor confort le palle decentrate. Era una considerazione sui generis, niente di chè, poi tirato in mezzo, mi sono visto costretto a sostenere modelli alla mano, come su un telaio ad 1 solo fusto, una maggiore superficie del piatto corde posa determinare maggiormente la fastidiosa rotazione della racchetta nella mano con i colpi decentrati. Tutto qui, spero di averti chiarito lo spirito del mio intervento.

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Dago, credimi, la mia non voleva essere una polemica fine a se stessa, ma solo una spiegazione di alcuni concetti base del tennis. 
Zac, secondo me, dovresti concederti il lusso di una deliziosa incordatura in budello. Poi piazzi due piastrine  da 2 grammi a ore 3 e ore 9. Fine del palo. Buon divertimento. Se poi prendi la palla un po' più in centro, risolvi il problema "radicalmente".

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scusate una semplice domanda da profano: leggevo nel corso di questa discussione che un piatto corde più grande ha più stabilità di uno piccolo. a occhio avrei detto il contrario. come si giustifica questa caratteristica ? pensavo che il piatto piccolo, a parità degli altri parametri, avesse il vantaggio di essere più "compatto" e sfarfallare meno, chiaramente con lo svantaggio di richiedere una precisione maggiore nell'impatto tra corde e palla

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kingkongy ha scritto:

Zac, secondo me, dovresti concederti il lusso di una deliziosa incordatura in budello. Poi piazzi due piastrine  da 2 grammi a ore 3 e ore 9. Fine del palo. Buon divertimento. Se poi prendi la palla un po' più in centro, risolvi il problema "radicalmente".


KK,ti ringrazio dei consigli. Ma spiacente. Il budello non è corda adatta. troppo lavoro e cure. Nemmeno per il piombo. La mia racchette oltre che essere già estremamente polarizzata ha una rigidità puntiforme elevata. Non necessita di un aumento di TW. Non dimeno alzerebbe lo SW. Per la condiction 1 sarebbe deleteria per me,essendo già border line. Per la palla al centro,ci sto lavorando.Grazie in ogni caso.
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