Spalla e servizio

Matusa ha scritto:

Ho 61 anni, ed ho iniziato a giocare più di mezzo secolo fa. Ho ricominciato ad agosto, dopo una pausa di cinque anni. Tutto bene, anche più del previsto, tanto da tornare velocemente a sostenere un palleggio teso con giocatori più giovani e allenati di me. Riesco senza problemi a tirare colpi violenti in cross di dritto e di rovescio. 
Grave problema, il servizio. 
Riesco a fare il movimento a vuoto, anche con racchetta, una Head youtek speed "Djokovic". Appena provo a colpire la pallina sento dolore al momento dell'impatto. Ho fatto parecchi esercizi a vuoto, rotazioni del braccio e simulazioni di servizio, ma siamo sempre lì. Non riesco a mandare la palla oltre la rete. Non voglio forzare per paura di farmi male, ma non riesco ad accettare il fatto di entrare in campo solo per palleggiare. Il tennis è la partita, non è ginnastica sul campo.

Qualcuno ha suggerimenti? 
Aspettare sperando che passi, cambiare racchetta, cambiare movimento (no, per favore...). O altro?

Matusa ha scritto:

Il dolore arriva quando il braccio è al massimo dell'estensione verso l'alto, all'istante dell'impatto con la pallina, ed è localizzato nella depressione formata dal muscolo della spalla che si innesta sull'osso. Mi spiace non conoscere i termini corretti per la descrizione.

Interessante la proposta sulla modifica del movimento del servizio. La settimana scorsa avevo fatto un filmato per capirci qualcosa, scoprendo di muovermi diversamente da come immaginavo. Il braccio fa dei bei movimenti, si stende e colpisce bene, ma il resto del corpo è pigro, non ha voglia di accompagnare i colpi.  Sembra che non veda l'ora di accomodarsi in poltrona, quando quello scassacazzi del braccio avrà finito di divertirsi. Il massimo dell'asincronia tra i movimenti corpo e braccio avviene proprio nel servizio.

kingkongy ha scritto:

Borsiste ....fa sempre rima con vetustite....