Tensione corde, usura palline e temperatura

Leggevo che i pro adeguano la tensione delle corde a seconda del tipo di palline e ovviamente della superficie. Indirettamente della temperatura...nel senso che arrivano in sede di un torneo, si allenano e provano racchette incordate a varie tensioni e procedono con quella con cui si trovano  meglio e quindi di fatto prendono in considerazione tutte le varianti che possono incidere.

Per noi dilettanti/appassionati c'e' anche l'aspetto "usura delle palline"

Secondo voi che differenza ci puo' essere tra una pallina nuova o in buono stato ed una "malandata"?...

Io ad esempio con la bella stagione tendo le corde a 22x21, adesso con temperature attorno a 14-18° sono sceso a 21x20...questo con palline in buono stato.

In torneo spesso capita  che le palline in dotazione abbiano gia' una partita se non due sulle spalle...Secondo voi di quanto dovrei variare la tensione ... 1kg basta?...e poi: ovviamente in meno?!?...giusto?...pallina meno gonfia > ci vuole meno tensione per spingerla di piu'...corretto?

Come regola generale, si.

Ovviamente, restando nel corretto range di sfruttamento di quell'armeggio, altrimenti si corre il rischio di trovarsi con una corda che plasticizza rapidamente a causa dello sforzo e trasmette più vibrazioni e più a lungo, anche se di minore intensità.
E' sempre uno "stare sul filo" (letteralmente!) ma per fortuna il braccio "sente" abbastanza bene variazioni in negativo di shock e durata dello stesso...

Questo è uno dei motivi per cui preferisco tenere la coppia di racchette incordate a tensioni differenti (1 kg comunque). Certo questo varrà soprattutto il giorno in cui avrò due telai GEMELLI, ancora non mi è mai capitato...

sono rari i parti gemellari
per circa 200 eurozzi a racchetta potrebbero sforzarsi di essere un po'piu' precisi...