Sportime.2002 ha scritto: chiros ha scritto: Io sono tra quelli che quando sbagliano un colpo, lo attribuiscono alla scarsa tecnica o allo scarso fisico.
La testa a che serve? Parlo per me, quindi bassissimo livello.
Serve a capire quali sono i colpi che fanno male all'avversario o che almeno gli danno fastidio.
Serve a giocare diversamente i punti fondamentali dei giochi.
Serve per capire quando è il momento di rallentare il gioco o accelerarlo. Serve ad autoincitarsi.
Serve in poche parole a gestire la partita con i pochi mezzi tecnici a propria disposizione.
Perchè se è vero che con la testa non si vince, è vero anche che con la testa si perde!
Ho visto tanti giocatori migliorare in partita senza migliorare tecnicamente, solo facendo esperienza.
Anch'io la penso cosi...
Ovviamente si stà parlando di terza/quarta categoria con giocatori pari livello.
La testa serve a capire, gestire, trovare il modo di vincere la partita...
Ho visto perdere partite (anche contro di me) da giocatori magari tecnicamente più bravi dell'avversario ma senza la minima tattica o strategia.
Provare una smorzata con rischio altissimo, un missile di risposta tirando sul pallone o un doppio fallo rischiando la seconda su un vantaggio esterno, vuol dire, secondo me, giocare senza testa!
Senza testa o tattica o strategia intendo questo non braccino o paura di vincere o crisi si panico...
Quel problema, legato all'ansia e stress, giocando tanto e facendo tornei con il tempo piano piano passa, ma se giochi completamente a caso, è difficile che vincerai partite combattute...
Esattamente.
Siccome anche io soffro di stupidite quando sono sotto pressione e mi capita di prendere delle decisioni veramente sbagliate, sto cercando di capire come risolvere.
Sono giunto alla conclusione, magari non definitiva ma poco importa, che uno dei primi passi da fare è capire che tipo di giocatori si è.
Mi spiego: chi ha problemi di ansia da prestazione/braccino/stupidite di cui sopra, probabilmente dovrebbe impostare il proprio gioco sulla regolarità ed evitare il più possibile di dover cambiare il proprio gioco.
Il che non significa mettersi a pallettare, che col braccino corto è più complicato che tirare vincenti sulle righe, ma semplicemente impostare un tennis che non preveda grosse decisioni, niente colpi di classe, niente discese a rete a casaccio.
Poche cose fatte bene e in modo semplice, solidità prima di tutto.
Secondo me è la prima strada da seguire per consolidare la propria tecnica e solidificare la fiducia nei propri mezzi, cosa che contribuisce sensibilmente a ridurre l'ansia.
Poi magari qualche lezioni di tattica , magari dopo una bella seduta di video analisi.