kingkongy ha scritto: Mass, con l'evoluzione dei materiali e della tecnica dello swing, vedrai che nell'arco di un paio di anni ci sarà un ulteriore cambio nel modo di colpire di dritto.
Il nocciolo della questione tecnica è il tempo di permanenza della palla sul piatto corde, la trasmissione di energia (cinetica) in costante aumento e come sfruttarla.
Il peso medio dei telai è calato, compensato da un aumento della velocità dello swing. Gli ovali fanno lavorare meglio le corde e la complessità delle palle è aumentata (più Spin e più velocità).
Se hai notato, molti giocatori imprimono alle palle del side-spin, anche al di là del "sombrero".
Di certo gli angoli di libertà della racchetta aumenteranno, governare il timing sarà più complicato e, penso che il tennis fisico diventerà sempre più fisico e i supertecnici sempre più complicati (e delicati).
In pratica bisognerebbe costruire tennisti come orologini preziosi ma "antiurto".
Non so, ma prima o poi arriverà. A meno che Djoko non decida di inventarsi qualcosa lui....perché antiurto lo è di certo !!!!
E Nadal, che era l'unico per eccellenza, come orologio, in questo periodo, può solo aspirare a una pendola rustica a cucù...
Il problema (secondo il mio modesto parere sempre e comunque) dal punto di vista atletico è includere sempre più esercizi che riguardino la flessibiltà articolare e muscolare nella preparazione dell'atleta-tennista fino da tenera età. E non mirare sempre e solo al risultato a breve-medio termine ma anche in quello a medio e lungo termine. E è necessario sviluppare uno stile di gioco e una tipologia di swing per i vari colpi che non solo sia efficace ma che garantisca continuità e durata nel tempo vista come assenza di infortuni anche gravi che possano pregiudicare la carriera di un tennista. In questo senso i nostri numero uno e due del mondo sono maestri e precursori sia per tipologia di colpi che per modalità di allenamento. Nadal forse ha lavorato in maniera più meccanica e meno lungimirante e "conservativa", ha dato tutto subito e molto presto e ha pagato con infortuni gravi ed un logorio psicofisico che lo ha fatto "schiantare" abbastanza precocemente.
Con questo non dico che Nadal non abbia lavorato bene secondo gli obiettivi che si è posto....però evidentemente visti i risultati non abbastanza. E anche se riuscirà a cambiare le cose per avviare una "seconda carriera" rimangono i molti gravi infortuni subiti e dubbi pesanti circa l'eventuale utilizzo di doping molto più evidenti rispetto a Nole e Roger...
Secondo la tua visione, molto interessante e che condivido, il tennis così veloce e carico di effetti si sta avvicinando ad una forma di gigantesco ping pong (e in effetti è vero) giocato da super atleti che hanno caratteristiche fisiche tali da poter "restringere Il campo" così tanto da assimilarlo ad un grande tavolo da ping pong...
Ora c'è da chiedersi, e penso che in molti lo stiano facendo, quale sarà il fenotipo ideale di atleta/tennista del futuro. Secondo me (e non solo) il modello a cui tutti stano guardando, da tempo, è Novak Djokovich. Ossia un atleta alto (circa un e novanta), ma con baricentro sufficentemente basso in virtuù di gambe non lunghissime e molto forti, con busto e braccia abbastanza lunghe che favoriscono le leve e la copertura del campo. Grande reattività neuromuscolare e grande flessibilità articolare. Poi guardo Stan Wavrinka e mi dico...ma che cacchio ! che mistero che è il tennis !