Rivoluziona la tua mente e Rivoluzionerai il tuo gioco

Il fatto è che da qualche giorno sto leggendo un libro che potremmo definire molto zen e sto applicando questi insegnamenti in ogni aspetto della mia vita e tra questi anche il tennis. 
E sto notando dei cambiamenti nel mio gioco proprio dal giorno alla notte. 
Premetto che le ultime gare disputate e casini passati mi avevano fatto perdere totalmente la concentrazione in campo e ogni palla sbagliata equivaleva ad una frustata. 
Ma cambiando il mio approccio,concentrandomi solo sul attimo che intercorre tra l'impatto della palla e il mio piatto corde senza pensare più a preoccupazioni inutili. 
Potrà portarvi a quello che definirei il famoso salto di qualità. 
Per chi fosse interessato al libro si chiama Il Potere di adesso. 
PS:Non è per fare pubblicità al libro,anche perchè non me ne verrebbe nulla è solo che ci tenevo a condividere con voi questa scoperta. 
Buon tennis a tutti

...io raccomando anche la serie "Ken il guerriero" e gli insegnamenti della "scuola di Okuto"...

ce l'ha in pdf ? 

Come operatore shiatsu non posso che essere concorde con quanto detto da smorzatore.
Il libro è molto interessante per abituarsi a vivere il momento, quel determinato momento, né un attimo prima, né quello dopo. Non pensare al punto che hai perso e tanto meno a quello che giocherai. Sarebbe molto lungo da approfondire come argomento. Non si può certo imparare subito e tanto meno da un libro, serve disciplina e molto allenamento ... come nel tennis. E non è facile perché i nostri modelli culturali sono diversi da quelli orientali ma nulla toglie che si possa tentare e scoprire che tanto del nostro vivacchiare va sprecato invece di essere vissuto.

MAS CELLI ha scritto:

Come operatore shiatsu non posso che essere concorde con quanto detto da smorzatore.
Il libro è molto interessante per abituarsi a vivere il momento, quel determinato momento, né un attimo prima, né quello dopo. Non pensare al punto che hai perso e tanto meno a quello che giocherai. Sarebbe molto lungo da approfondire come argomento. Non si può certo imparare subito e tanto meno da un libro, serve disciplina e molto allenamento ... come nel tennis. E non è facile perché i nostri modelli culturali sono diversi da quelli orientali ma nulla toglie che si possa tentare e scoprire che tanto del nostro vivacchiare va sprecato invece di essere vissuto.

Buon giorno.

Quoto assolutamente, tra l'altro lo zen è un "modo" di vivere oltre che di pensare, di agire oltre che del "non" agire ... il discorso è lungo e complesso e si applica a tutti gli ambiti della vita, ma necessita di forte dedizione, disciplina, allenamento e fiducia ... e trovo valga la pena approcciarlo e conoscerlo .

Infatti è una disciplina che va applicata ad ogni singolo aspetto della vita e nella sua più completa interezza,dipende anche molto dal vissuto di ognuno a volte le persone che hanno avuto problemi nel proprio passato sono aiutate in questo. 
Inoltre anche le discipline marziali orientali applicano lo stesso principio
Questo è il LIBRO [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

MAS CELLI ha scritto:

Come operatore shiatsu non posso che essere concorde con quanto detto da smorzatore.
Il libro è molto interessante per abituarsi a vivere il momento, quel determinato momento, né un attimo prima, né quello dopo. Non pensare al punto che hai perso e tanto meno a quello che giocherai. Sarebbe molto lungo da approfondire come argomento. Non si può certo imparare subito e tanto meno da un libro, serve disciplina e molto allenamento ... come nel tennis. E non è facile perché i nostri modelli culturali sono diversi da quelli orientali ma nulla toglie che si possa tentare e scoprire che tanto del nostro vivacchiare va sprecato invece di essere vissuto.

Tuttavia rimembra che noi siamo figli della grande disciplina greca stoica trasformata erroneamente in religione dai seguaci di Cristo. 
Essa è dottrina di vita occidentale valida quanto quella orientale. 
Le fedi se ben indirizzate e canalizzate sono tutte vie per la salvezza sono quel filo d'energia invisibile che connette il nostro io interiore a quello esteriore e che ci portano al raggiungimento della pace interiore che non è la felicità, perchè i piaceri di questo mondo non sono altro che frammenti che svaniscono rapidamente. 
Ciò non significa non cercarli ma rendersi conto della loro vera importanza e non attribuire loro la salvezza. 
Perchè essa è adesso non in un futuro remoto se no si resta attaccati ad una visione che ti ingabbierà e non ti porterà mai a vivere,perchè aspetterai sempre un avvenimento particolare perchè la tua vita inizi

Smorzatore che classifica sei ?

lion94 ha scritto:

Smorzatore che classifica sei ?

Ecco.... tu si che hai capito il senso del post :facepalm:

smorzatore95 ha scritto:

MAS CELLI ha scritto:

Come operatore shiatsu non posso che essere concorde con quanto detto da smorzatore.
Il libro è molto interessante per abituarsi a vivere il momento, quel determinato momento, né un attimo prima, né quello dopo. Non pensare al punto che hai perso e tanto meno a quello che giocherai. Sarebbe molto lungo da approfondire come argomento. Non si può certo imparare subito e tanto meno da un libro, serve disciplina e molto allenamento ... come nel tennis. E non è facile perché i nostri modelli culturali sono diversi da quelli orientali ma nulla toglie che si possa tentare e scoprire che tanto del nostro vivacchiare va sprecato invece di essere vissuto.

Tuttavia rimembra che noi siamo figli della grande disciplina greca stoica trasformata erroneamente in religione dai seguaci di Cristo. 
Essa è dottrina di vita occidentale valida quanto quella orientale. 
Le fedi se ben indirizzate e canalizzate sono tutte vie per la salvezza sono quel filo d'energia invisibile che connette il nostro io interiore a quello esteriore e che ci portano al raggiungimento della pace interiore che non è la felicità, perchè i piaceri di questo mondo non sono altro che frammenti che svaniscono rapidamente. 
Ciò non significa non cercarli ma rendersi conto della loro vera importanza e non attribuire loro la salvezza. 
Perchè essa è adesso non in un futuro remoto se no si resta attaccati ad una visione che ti ingabbierà e non ti porterà mai a vivere,perchè aspetterai sempre un avvenimento particolare perchè la tua vita inizi

non oserei cambiare una virgola del tuo scritto.

Se sei classificato lo saprai anche tu che , almeno da me giù in sicilia, nei tornei quarta fino ai 4.5, devi mettere più palle in campo ed evitare di fare gratuiti. Non serve molto leggere libri o altro perchè la concentrazione e il mettere in atto gli insegnamenti diventa difficile se entri nel pallone. Penso che non c'è bisogno di una forza mentale da livelli atp, ma solo molta fiducia in se stessa e nei propri mezzi. E soprattutto.. DIVERTIMENTO ! se entri in campo e pensi devo fare il rovescio così, il servizio così, il dritto così, non metterai una palla in campo. Quindi io stesso ho letto diversi libri sulla psicologia nel tennis, ma serve a poco. Se in partita "entri in palla" e te la giochi, vinci ! 

lion94 ha scritto:

Se sei classificato lo saprai anche tu che , almeno da me giù in sicilia, nei tornei quarta fino ai 4.5, devi mettere più palle in campo ed evitare di fare gratuiti. Non serve molto leggere libri o altro perchè la concentrazione e il mettere in atto gli insegnamenti diventa difficile se entri nel pallone. Penso che non c'è bisogno di una forza mentale da livelli atp, ma solo molta fiducia in se stessa e nei propri mezzi. E soprattutto.. DIVERTIMENTO ! se entri in campo e pensi devo fare il rovescio così, il servizio così, il dritto così, non metterai una palla in campo. Quindi io stesso ho letto diversi libri sulla psicologia nel tennis, ma serve a poco. Se in partita "entri in palla" e te la giochi, vinci ! 

Non puoi comprendere ciò con la mente ma solo con la consapevolezza che è quella voce interiore che a volte senti dentro di te e cerchi di reprimere. 
Tu continui ad usare schemi comportamentali che ti ingabbiano,qui non parlo di classifica o di diventar il Roger del tennis ma di giocare un tennis consapevole. 
Ma in generale una vita consapevole. 
Come puoi entrare in palla in uno stato temporaneo di euforia lo puoi altrettanto perdere molto facilmente. 
Giocare ogni punto senza farti condizionare dalla mente ti renderà migliore

lion94 ha scritto:

Se sei classificato lo saprai anche tu che , almeno da me giù in sicilia, nei tornei quarta fino ai 4.5, devi mettere più palle in campo ed evitare di fare gratuiti. Non serve molto leggere libri o altro perchè la concentrazione e il mettere in atto gli insegnamenti diventa difficile se entri nel pallone. Penso che non c'è bisogno di una forza mentale da livelli atp, ma solo molta fiducia in se stessa e nei propri mezzi. E soprattutto.. DIVERTIMENTO ! se entri in campo e pensi devo fare il rovescio così, il servizio così, il dritto così, non metterai una palla in campo. Quindi io stesso ho letto diversi libri sulla psicologia nel tennis, ma serve a poco. Se in partita "entri in palla" e te la giochi, vinci ! 

Io posso dire che comunque tutto serve. Più sai e più, davanti ad un problema, hai strumenti per affrontarlo. Sul "pensare" possiamo dissertare all'infinito. Di fatto pensare e ripensare non fa che ricreare i problemi (soprattutto quelli vecchi e sepolti).
Come ci entri in partita? solo con la tecnica sopraffina? può capitare ma non basta saper giocare bene per vincere e diventare un campione (anche solo dei nostri piccoli o grandi club)

MAS CELLI ha scritto:

lion94 ha scritto:

Se sei classificato lo saprai anche tu che , almeno da me giù in sicilia, nei tornei quarta fino ai 4.5, devi mettere più palle in campo ed evitare di fare gratuiti. Non serve molto leggere libri o altro perchè la concentrazione e il mettere in atto gli insegnamenti diventa difficile se entri nel pallone. Penso che non c'è bisogno di una forza mentale da livelli atp, ma solo molta fiducia in se stessa e nei propri mezzi. E soprattutto.. DIVERTIMENTO ! se entri in campo e pensi devo fare il rovescio così, il servizio così, il dritto così, non metterai una palla in campo. Quindi io stesso ho letto diversi libri sulla psicologia nel tennis, ma serve a poco. Se in partita "entri in palla" e te la giochi, vinci ! 

Io posso dire che comunque tutto serve. Più sai e più, davanti ad un problema, hai strumenti per affrontarlo. Sul "pensare" possiamo dissertare all'infinito. Di fatto pensare e ripensare non fa che ricreare i problemi (soprattutto quelli vecchi e sepolti).
Come ci entri in partita? solo con la tecnica sopraffina? può capitare ma non basta saper giocare bene per vincere e diventare un campione (anche solo dei nostri piccoli o grandi club)

Esatto il senso è questo

L'approccio spirituale al tennis credo sia uno degli argomenti più contorti di cui si possa discutere. Comunque si tratta della scoperta dell'acqua calda: sai comprenderlo e quanto sia d'aiuto solo dopo averlo sperimentato. Voglio dire che purtroppo non è un fatto meccanico giocare a Zennis, nessuno te lo può insegnare e devi scoprirlo da solo, e anche leggere e farsi aiutare da processi testati da altri non significa essere più vicini alla meta. Dico questo perché ci ho sbattuto contro, nel gioco, ho letto e ho provato.

La verità è che cerchiamo di giocare bene, e per giocare bene ci vuole tecnica, tattica, condizione atletica. In assoluto e in rapporto all'avversario. Se non giochiamo bene la causa è da ascriversi alle tre componenti, anche se è comodo pensare che sia dovuto a un approccio mentale imperfetto. Poi capita di giocare bene, e si ha talvolta la sensazione di sublimare, di non sentire pressioni e di vedere solo l'istante in cui si colpisce la palla. Merito dello zen o del tennis? Abbiamo quella sensazione perchè stiamo giocando bene o giochiamo bene perchè siamo avvolti da quella sensazione?

Per me la prima. Ma guidare la testa con un approccio zen potrebbe essere utile ad aumentare la consapevolezza del nostro tennis.

smorzatore, concentrarsi, mantenere la calma non è facile. Gli schemi che uso io non mi ingabbiano di fatti sono passato quest'anno da nc a 4.3 quindi dico, si hai ragione dicendo che bisogna avere una tranquillità mentale e tutto il resto. Per vincere partite, oltre alla tecnica e al fisico, se non si ha la testa non fai un game. Se non sai quello che devi fare in campo, e ti blocchi troppo nel concentrarti per capire che devi fare, non riuscirai mai ad esprimerti bene perchè giocherai contratto e con la paura del punto dopo. 

Mas celli, io intendo con entrare in partita, anche un colpo fatto bene, che ti da sicurezza, che ti da coraggio, che ti fa sbollire o togliere tutti i dubbi che si hanno nella testa e quindi dopo, riuscire a giocare liberi e con l'aggressività giusta.

Puoi iniziare la partita ed essere freddo, di ghiaccio, concentrato o altro affinchè possa essere tranquillo... Ma prova ad essere al tie-break del terzo set finale, 6-5 sotto.. E qui... Pensi che si possa avere tranquillità mentale anche volendo metterci impegno?! Io penso che ci siano momenti in cui uno è "in palla" e quindi combattente, assetato di punti. Altri momenti invece dove non si capisce niente.

lion94 ha scritto:

smorzatore, concentrarsi, mantenere la calma non è facile. Gli schemi che uso io non mi ingabbiano di fatti sono passato quest'anno da nc a 4.3 quindi dico, si hai ragione dicendo che bisogna avere una tranquillità mentale e tutto il resto. Per vincere partite, oltre alla tecnica e al fisico, se non si ha la testa non fai un game. Se non sai quello che devi fare in campo, e ti blocchi troppo nel concentrarti per capire che devi fare, non riuscirai mai ad esprimerti bene perchè giocherai contratto e con la paura del punto dopo. 

Mas celli, io intendo con entrare in partita, anche un colpo fatto bene, che ti da sicurezza, che ti da coraggio, che ti fa sbollire o togliere tutti i dubbi che si hanno nella testa e quindi dopo, riuscire a giocare liberi e con l'aggressività giusta.

aggiungo un ulteriore tassello che scombina ancora di più il ragionamento....ed è questo: non catalogare (ad es un colpo FATTO BENE). Secondo una concezione diciamo per semplificare orientata al momento, al qui e ora, non ci deve essere alcun giudizio, quindi nessuna catalogazione (bello, brutto, giusto, sbagliato, mi piace, non mi piace) Non c'è il colpo fatto bene, o efficace esiste SOLO il COLPO. Si vive il momento senza dire e dirsi niente, e così come lo si vive lo si lascia andare. Cosi sei in partita solo se vivi tutti gli attimi della stessa senza nessuno giudizio. Cosi anche se perdi hai vissuto attimo per attimo ogni cosa. Il mio maestro diceva che ogni momento deve essere sacralizzato e diventa infinito. Lungi da me dire che sia facile e tantomeno applicabile al tennis ma nulla lo vieta.
Difficile per me che faccio addirittura fatica a tenere il punteggio nelle poche occasioni che faccio partite. Segno evidente che sono altrove, non sono li.

MAS CELLI ha scritto:

lion94 ha scritto:

smorzatore, concentrarsi, mantenere la calma non è facile. Gli schemi che uso io non mi ingabbiano di fatti sono passato quest'anno da nc a 4.3 quindi dico, si hai ragione dicendo che bisogna avere una tranquillità mentale e tutto il resto. Per vincere partite, oltre alla tecnica e al fisico, se non si ha la testa non fai un game. Se non sai quello che devi fare in campo, e ti blocchi troppo nel concentrarti per capire che devi fare, non riuscirai mai ad esprimerti bene perchè giocherai contratto e con la paura del punto dopo. 

Mas celli, io intendo con entrare in partita, anche un colpo fatto bene, che ti da sicurezza, che ti da coraggio, che ti fa sbollire o togliere tutti i dubbi che si hanno nella testa e quindi dopo, riuscire a giocare liberi e con l'aggressività giusta.

aggiungo un ulteriore tassello che scombina ancora di più il ragionamento....ed è questo: non catalogare (ad es un colpo FATTO BENE). Secondo una concezione diciamo per semplificare orientata al momento, al qui e ora, non ci deve essere alcun giudizio, quindi nessuna catalogazione (bello, brutto, giusto, sbagliato, mi piace, non mi piace) Non c'è il colpo fatto bene, o efficace esiste SOLO il COLPO. Si vive il momento senza dire e dirsi niente, e così come lo si vive lo si lascia andare. Cosi sei in partita solo se vivi tutti gli attimi della stessa senza nessuno giudizio. Cosi anche se perdi hai vissuto attimo per attimo ogni cosa. Il mio maestro diceva che ogni momento deve essere sacralizzato e diventa infinito. Lungi da me dire che sia facile e tantomeno applicabile al tennis ma nulla lo vieta.
Difficile per me che faccio addirittura fatica a tenere il punteggio nelle poche occasioni che faccio partite. Segno evidente che sono altrove, non sono li.

Esatto si tratta di raggiungere la totale consapevolezza del momento e non giudicare ogni cosa. Abbandonarsi al istante

Lion finchè vivi con la convinzione che la vita sia per forza una montagna russa che alterna fasi di gioia e di dolore allora non riuscirai a comprendere ciò di cui stò parlando

guarda io comunque parlavo della partita di tennis, non della vita. Ma quindi che classifica sei ??

lion94 ha scritto:

guarda io comunque parlavo della partita di tennis, non della vita. Ma quindi che classifica sei ??

Ciò di cui parlo si applica in tutto dalla a alla z sono nc il 15gennaio vado a fare la visita per il certificato medico agonistico e mi tessererò alla FIT

Buon per te se riesci ad applicarlo   se vuoi cerca di seguire anche il consiglio di uno che sta in campo 8 ore al giorno... e non a giocare..  cerca di mettere più palle possibili in campo e non pallettare, a meno che capisci che l'avversario non sa farlo.. e poi mi dirai   buon tennis e buon inizio di attività agonistica.

lion94 ha scritto:

Buon per te se riesci ad applicarlo   se vuoi cerca di seguire anche il consiglio di uno che sta in campo 8 ore al giorno... e non a giocare..  cerca di mettere più palle possibili in campo e non pallettare, a meno che capisci che l'avversario non sa farlo.. e poi mi dirai   buon tennis e buon inizio di attività agonistica.

Grazie in bocca a lupo anche a te,il fatto è che se sei concentrato esclusivamente sul attimo ovvero su impattare la palla nel modo giusto la palla andrà sempre dentro,basta un frammento di esitazione di un millisecondo e arriva l'errore

esatto