La Prince Graphite Classic Oversize non credo che sia un telaio per tutti. In giro ho trovato una recenzione, leggete pure...
Prince Graphite 110: oversize, topspin per campioni
Nel 1981 la Prince entra con forza nei telai agonistici presentando un racchettone dalla linea pulita, graficamente molto semplice ma accattivante. Nero e verde, con una custodia beige cammello, veramente anni 70! Anche il nome è semplice e diretto: Prince Graphite 110. Telaio destinato agli agonisti, non adatto ai ragazzini, o a chi gioca per puro diletto un'oretta alla settimana. Il successo è immediato. Questo attrezzo riesce a favorire i nuovi tennisti che iniziano ad imitare le nuove tecniche in topspin, soprattutto con il diritto giocato con una impugnatura western accentuata. Costa molto caro (500mila lire dice il listino), ma erano tempi di vacche grasse in generale, e si spendeva volentieri per il passatempo preferito, il mercato tirava ancora bene, anche in Italia, ancora in pieno boom post-Davis.
L'attaccante storce il naso a guardarla: "come si può aver sensibilità con tali dimensioni?". Beh, dipende tutto da come colpisci la palla e dalla sensibilità della propria mano. Se ha forza, ma necessiti (o ami) giocare con molto topspin, per geometrie, controllo o diletto, questo è il tuo attrezzo, la tua perfetta scelta. Il Racchettone per eccellenza, duro, ampio, perfetto per un maligno contrattaccante, come per un geometra delle rotazioni. Un attrezzo impegnativo, pesante, Ma onesto, che restituisce quel che gli dai, con sentimento e precisione. Meno severo di una Pro Staff o di una Dunlop Max 200g, ma nemmeno un tenerone. Una racchetta più abbordabile, ma per spingere ci vuole forza, e non poca. Se si vuole soprattutto difendere, è perfetta. Escono top stretti o servizi kick che sono una favola. Ma se si cerca anche la botta piatta, magari con rovescio bimane lungolinea, allora ci vuole la dinamite nei bracci, sennò ci si possono scordare gli winners.
100% Grafite, quasi sorda all'impatto, suono grave come per ammonire colui che la brandisce. Non maneggevolissima perché pesante e soprattutto bilanciata al manico. Il punch va messo col braccio, lei non ti regala quasi nulla in termini di spinta. Questo bilanciamento si sente molto al servizio, in cui serve una bella accelerazione per far partire colpi veloci. E' più adatta a soluzioni di taglio, sia slice e che kick. Infatti una delle qualità principali di questo storico attrezzo è proprio la sua enorme capacità di imprimere rotazioni. Se saputa governare a dovere, nessun attrezzo della sua epoca riusciva a regalare così tante possibilità di effetti. Grazie anche ad un piatto corde generoso, da 110. Curioso il doppio ponte al cuore, creato per dar più solidità, consistenza, per far si che l'attrezzo restasse il più possibile rigido all'impatto.
Molti campioni si sono serviti delle sue qualità. A partire dal tennis vario ed arrotato della Sabatini, passando per le difese in contrattacco di Chang, le accelerazioni di Ferrero, il gioco unico di Agassi nell'inizio della sua lunghissima carriera. Andrè a dire il vero è cresciuto nella sua giovinezza con la Prince, per poi passare prima alla Donnay, e poi approdare in casa Head, dove ha utilizzato vari modelli da principale testimonial della casa austriaca. Tutti questi campioni, seppur diversi tra loro, hanno in comune un uso consistente delle rotazioni. Infatti nessun telaio degli anni '80 riusciva a regalare tanta varietà negli spin, potendo consentire di spingere a tutto braccio in top senza perdere controllo o profondità di palla. Corde sempre molto tese, anche per la enormi dimensioni del piattocorde, meglio se sintetiche per farle durare di più. Il reticolo 16x19 agevola assai la presa dell'effetto sulla palla.
Altra interessante qualità è la sua discreta capacità di assorbire le vibrazioni, e quindi non essere eccessivamente traumatica per il gomito. Un attrezzo 100% grafite, ma pastoso, rigido ma non estremo come la ProStaff 85 per intenderci. Io personalmente non l'ho mai amata troppo, abituato ad un tennis più classico e piatto. Ma che incredibili cross stretti uscivano impugnandola con forza e decisione!
il sito: http://www.marcomazzoni.com/storia/prince_graphite110.htm