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Sconforto più totale - tanti errori e mancanza vittorie

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Ibanez81
18 partecipanti

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Ciao a tutti,

leggo il forum da tanto ed ho trovato tanti spunti interessanti. Oggi mi sento all'apice dello sconforto dopo un periodo in cui vedo una involuzione del mio gioco ed un grave riproporsi di miei difetti che si accompagna ad una ormai cronica mancanza di vittorie in partite anche e soprattutto amichevoli.

Mi spiego meglio. Gioco a tennis regolarmente ormai da quasi 5 anni dopo aver giocato da bambino ed aver smesso per molto tempo dedicandomi ad altri sport (nuoto, pallacanestro, pallavolo, calcetto).

Per tre anni mi sono allenato 2 o 3 volte a settimana al cesto in lezioni collettive, correggendo vecchi difetti nei fondamentali e negli ultimi 2 anni ho aggiunto partite, tornei e lezioni private che, devo essere onesto, hanno migliorato il mio livello generale.

Quest'anno, causa finanze all'osso per i lavori di ristrutturazione di casa, ho dovuto un po' sforbiciare mantenendo però 1 o 2 partite a settimana più (quando riesco) 1 lezione privata ogni sabato mattina in cui attualmente sto lavorando sulla continuità.....sì la continuità che tutt'ora sento che mi manca e che non riesco ad avere in nessun modo...

Reputo il mio livello accettabile per una persona che non aspira a grossi traguardi agonistici ma semplicemente a migliorarsi un pochino anno dopo anno, passare un paio di turni a qualche torneo e vedere finalmente i risultati dei miei allenamenti.

Premetto che sono una persona che cerca in campo di dare sempre il 110% dal primo all'ultimo secondo e la cosa si vede dall'esterno, ma vedo in me ancora aree di miglioramento. In particolare:

1) Fondamentali: a detta di tutti ho dei bei colpi. In molti ammettono che sono "bello da vedere" e che sono uno di quelli che "fa giocare bene" gli avversari, ma ancora sento di essere in ritardo sulle aperture e, cosa strana, al migliorare di un colpo sento l'involuzione dell'altro. Ad esempio ora è il mio rovescio che è diventato moscio, corto e poco incisivo a differenza della scorsa primavera/estate (il mio maestro sostiene che ho un difetto del busto che tende ad indietreggiare durante il colpo e che mi giro poco.....lui pretenderebbe che io mostri la scapola alla rete sui colpi, ma mi sembra un po' troppo no?).

2) Gambe: se c'è una cosa che non mi manca sono le gambe, ma spesso mi trovo poco piegato e spesso non alla distanza ottimale dalla palla. Il mio maestro sostiene sempre che è perché mi giro poco, ma spesso noto che non sono nella posizione ottimale. In particolare le palle che soffro molto sono quelle in top, che dovrei affrontare un po' più arretrato e quelle più profonde...in generale tutte quelle in cui dovrei arretrate...ecco sento di non avere la prontezza nel capire quando arretrare...sulle palle più corte o in back ho meno problemi

3) Continuità.....qua ci sono le dolenti note....sbaglio, sbaglio tanto e permetto spesso e volentieri ai miei avversari di fare punti e vincere partite non facendo praticamente nulla se non ridarmi la palla e più mi dico di sbagliare meno, più la cosa si ripropone....è come se la mia mente mi ascoltasse per un po' e poi se ne andasse per i fatti suoi e mi ritrovo a giocare sempre con un furore che annebbia la mente e a sparare a 1000 ogni colpo.

4) Concentrazione.....credo sia anche legato al punto precedente...le sto provando tutte....forzarmi a fissare la palla, cercare di non pensare al punteggio cercare di dirmi di pensare a non sbagliare ed a tratti ci riesco, ma poi ritorno a giocare in maniera animalesca, con la mente annebbiata dal furore di colpire la pallina e senza un minimo di tattica e coerenza con quanto mi ero ripromesso magari 10 minuti prima. Inoltre soffro di clamorosi blackout...martedì scorso da 5-3 e servizio per me ho perso il set 5-7 con meraviglia di tutti in primis del mio avversario.

Il maggior cruccio è che queste cose mi impediscono di vincere anche partite che, guardate solo dal punto di vista strettamente tecnico, sarebbero veramente alla mia portata.

Non so più che fare....sono molto ma molto amareggiato....rileggerò "Lo zen e l'arte di giocare a tennis" e "Winning ugly", ma mi piacerebbe anche leggere un vostro consiglio, una parola, una dritta, anche solo una speranza che sia una situazione in qualche modo risolvibile.......qualche modo per allenarsi......ammetto che l'anno scorso mi allenavo di più anche dal punto di vista atletico, ma quest'anno ho meno tempo (e francamente l'aspetto fisico è quello che sento meno carente...)

Perdonate il piagnisteo ma accogliete l'accorato SOS di un tennista amatore che cerca sempre di migliorarsi...

Grazie a tutti quelli che vorranno rispondermi...sicuramente non sarò stato esaustivo....ho scritto tutto di getto dettato dallo sconforto, ma fatemi tranquillamente tutte le domande che ritenete opportune....

Aiuto!!! Very Happy

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ciao, non sono il tuo maestro...non sono un maestro...e gratis non faccio nulla, per cui ti faccio solo qualche appunto su qualcosa che hai scritto.

punto 2, scrivi: "se c'è una cosa che non mi manca sono le gambe" 
beh! leggendo quanto scrivo dopo....non mi pare!

molti di noi (può sembrare strano ma addirittura anche io) a volte non siamo molto obbiettivi con noi stessi.

quindi a volte tendiamo a sopravvalutarci in alcuni aspetti e sottovalutarci in altri.


il tuo maestro ti dice che ti giri poco...se è vero o no o se va fatto o no, certo non te lo possiamo dire noi leggendo quello che scrivi, ma ti chiedo: hai provato a sforzarti a fare come dice lui e verificare i risultati? se è un maestro ci sarà un motivo? chi meglio di lui che ti vede può consigliarti?

sugli altri punti ti esprimo la mia esperienza. a detta di tutti io sono un agnellino, una persona simpatica, semplice, umile e disponibile....al bar, a casa, in giro....

in campo divento un serial killer!! divento irascibile bastardo e malefico.....potrei anche uccidere... una volta ho chiesto ad un arbitro (per fortuna era un torneo sociale) un minuto di tempo per uscire dal campo e andare a prendere a calci 2 idioti che sottolineavano con un "olè" ogni mio errore....mi hanno squalificato! mi chiedo ancora il perchè.

ho capito che in campo meno penso e meglio è. e cercavo in allenamento(dove diventavo una iena) di concentrarmi sui movimenti e i fondamentali e la loro perfetta esecuzione, e li ripetevo all'infinito fino ad odiare quello che stavo facendo. però poi quando staccavo il cervello(cosa facile per me) tutte quelle ripetizioni facevano in modo che il mio lato non pensate, che forse era meno fesso di quello pensante, sapeva da solo quello che doveva fare.
quindi riassumendo approccio metodico e scientifico agli allenamenti, e spensierato e rilassato alla partita.

secondo me se unisci questa dritta a i suggerimenti tecnici del tuo maestro un minimo di miglioramento dovresti trovarlo.

e se non lo trovi, pensa che stai facendo sport e ti fa bene alla circolazione e quando sarai vecchio ne sarà valsa la pena perchè non dovrai andare in giro col catetere...

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Allora, tecnicamente il tuo maestro ha (stra)ragione...ma attenzione che tecnica e cervello, nel tennis viaggiano pericolosamente insieme!

Prepari male, in maniera "incompiuta". E' un male tecnico quanto mentale. E' come se a un calo di frequenza corrisponda - a livello nascosto e inconscio - anche una mancata "applicazione". Ovvero concentrazione.
Son tutte palle quelle del 110%, credimi: ti stai autoassolvendo. Una corsetta da infarto non ti può giustificare un'ora con l'emisfero frontale che si tiene le mani sul "pacco" come un cantante hip hop.

Hai bisogno di una svolta violenta, radicale.
Che si fa quando gira storto, quando tutto va in vacca?
Si parte dall'inizio...dai fondamentali. Un pezzo alla volta alla ricerca del Sacro Graal: il timing. Mettiti le cuffiette con la musica, fattele prestare, portati uno stereo da casa ma tu sei "fuori palla" e rischi peggio.
Esercizi: attesa, split step, spostamento, baby step, colpire, chiudere bene, posizione.
Un'ora così...ma alla morte!!!! Con precisione da Vacheron Constantin. Senza troppe scuse.
Forza! Lo so, è dura, dura, dura! Però lo devi fare.
Ah, se può esserti di conforto: capita a TUTTI !!!!!

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I problemi che affligono la tua testa, non sono ne piu ne meno, quelli che affligano i tennisti amatorialI della tua categoria.
Per tutti ci sono periodi in cui si gioca un gran tennis e periodi in cui nn entra una palla.
Partendo dal preuspposto, che per chi ama questo sport,che per prima cosa bisogna divertirsi, e non deve diventare un ossessione nel cercare la perfezione nei colpi e nel gioco e tantomeno la classifica....ti consiglierei di vivere piu serenamente questo tuo momento di sconforto senza badare troppi ai risultati.
la tua involuzione puo essere dovuto a diversi fattori....la riduzione delle ore di gioco sicuramente non portano ad aumentare il tuo livello di gioco...
e poi la questione mentale....se vivi il tutto con molto negativita ti porta a perdere la sicurezza nei tuoi colpi.

Spero di esserti stato utile...NON MOLLARE Very Happy

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Ciao e benvenuto (gran bel nick) Wink

Qui sul forum troverai fior di tecnici in grado di darti ottimi consigli anche se l'ultima parola spetta al tuo maestro, che ti ha sotto le grinfie "live".

Nel mio piccolo, un paio d'impressioni (visto che certi momenti di sconfortante appannamento li vivo ogni tanto anch'io).

Ibanez81 ha scritto:


1) Fondamentali: a detta di tutti ho dei bei colpi. In molti ammettono che sono "bello da vedere" e che sono uno di quelli che "fa giocare bene" gli avversari, ma ancora sento di essere in ritardo sulle aperture e, cosa strana, al migliorare di un colpo sento l'involuzione dell'altro. Ad esempio ora è il mio rovescio che è diventato moscio, corto e poco incisivo a differenza della scorsa primavera/estate (il mio maestro sostiene che ho un difetto del busto che tende ad indietreggiare durante il colpo e che mi giro poco.....lui pretenderebbe che io mostri la scapola alla rete sui colpi, ma mi sembra un po' troppo no?).
Eh, no: se vuoi produrre velocità, specialmente su palle lente, è un ottimo consiglio.
Ho lo stesso problema e se mi concentro a tirare indietro il telaio fino a ruotare il busto in modo che la racchetta sia parallela alla rete le cose cambiano decisamente.
Ovvio che, così facendo, va aggiustato il timing sulla palla, ma serve tantissimo.

Ibanez81 ha scritto:

2) Gambe: se c'è una cosa che non mi manca sono le gambe, ma spesso mi trovo poco piegato e spesso non alla distanza ottimale dalla palla. Il mio maestro sostiene sempre che è perché mi giro poco, ma spesso noto che non sono nella posizione ottimale. In particolare le palle che soffro molto sono quelle in top, che dovrei affrontare un po' più arretrato e quelle più profonde...in generale tutte quelle in cui dovrei arretrate...ecco sento di non avere la prontezza nel capire quando arretrare...sulle palle più corte o in back ho meno problemi
Inizio a preoccuparmi: stai descrivendo me! Very Happy
Quando attraversi questi momenti bui, prova a far caso al footwork: specialmente ai nostri livelli ha, purtroppo, un impatto devastante. Se ti concentri sull'arrivare bene, puoi ritrovare l'efficacia dei tuoi colpi con molto meno stress...
E minor stress porta a maggior consistenza e via ad un effetto domino positivo.
La faccio un po' semplice, me ne rendo conto. Ma non è un percorso proibitivo... Smile

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Ibanez81 ha scritto:
Ciao a tutti,

leggo il forum da tanto ed ho trovato tanti spunti interessanti. Oggi mi sento all'apice dello sconforto dopo un periodo in cui vedo una involuzione del mio gioco ed un grave riproporsi di miei difetti che si accompagna ad una ormai cronica mancanza di vittorie in partite anche e soprattutto amichevoli.

Mi spiego meglio. Gioco a tennis regolarmente ormai da quasi 5 anni dopo aver giocato da bambino ed aver smesso per molto tempo dedicandomi ad altri sport (nuoto, pallacanestro, pallavolo, calcetto).

Per tre anni mi sono allenato 2 o 3 volte a settimana al cesto in lezioni collettive, correggendo vecchi difetti nei fondamentali e negli ultimi 2 anni ho aggiunto partite, tornei e lezioni private che, devo essere onesto, hanno migliorato il mio livello generale.

Quest'anno, causa finanze all'osso per i lavori di ristrutturazione di casa, ho dovuto un po' sforbiciare mantenendo però 1 o 2 partite a settimana più (quando riesco) 1 lezione privata ogni sabato mattina in cui attualmente sto lavorando sulla continuità.....sì la continuità che tutt'ora sento che mi manca e che non riesco ad avere in nessun modo...

Reputo il mio livello accettabile per una persona che non aspira a grossi traguardi agonistici ma semplicemente a migliorarsi un pochino anno dopo anno, passare un paio di turni a qualche torneo e vedere finalmente i risultati dei miei allenamenti.

Premetto che sono una persona che cerca in campo di dare sempre il 110% dal primo all'ultimo secondo e la cosa si vede dall'esterno, ma vedo in me ancora aree di miglioramento. In particolare:

1) Fondamentali: a detta di tutti ho dei bei colpi. In molti ammettono che sono "bello da vedere" e che sono uno di quelli che "fa giocare bene" gli avversari, ma ancora sento di essere in ritardo sulle aperture e, cosa strana, al migliorare di un colpo sento l'involuzione dell'altro. Ad esempio ora è il mio rovescio che è diventato moscio, corto e poco incisivo a differenza della scorsa primavera/estate (il mio maestro sostiene che ho un difetto del busto che tende ad indietreggiare durante il colpo e che mi giro poco.....lui pretenderebbe che io mostri la scapola alla rete sui colpi, ma mi sembra un po' troppo no?).

2) Gambe: se c'è una cosa che non mi manca sono le gambe, ma spesso mi trovo poco piegato e spesso non alla distanza ottimale dalla palla. Il mio maestro sostiene sempre che è perché mi giro poco, ma spesso noto che non sono nella posizione ottimale. In particolare le palle che soffro molto sono quelle in top, che dovrei affrontare un po' più arretrato e quelle più profonde...in generale tutte quelle in cui dovrei arretrate...ecco sento di non avere la prontezza nel capire quando arretrare...sulle palle più corte o in back ho meno problemi

3) Continuità.....qua ci sono le dolenti note....sbaglio, sbaglio tanto e permetto spesso e volentieri ai miei avversari di fare punti e vincere partite non facendo praticamente nulla se non ridarmi la palla e più mi dico di sbagliare meno, più la cosa si ripropone....è come se la mia mente mi ascoltasse per un po' e poi se ne andasse per i fatti suoi e mi ritrovo a giocare sempre con un furore che annebbia la mente e a sparare a 1000 ogni colpo.

4) Concentrazione.....credo sia anche legato al punto precedente...le sto provando tutte....forzarmi a fissare la palla, cercare di non pensare al punteggio cercare di dirmi di pensare a non sbagliare ed a tratti ci riesco, ma poi ritorno a giocare in maniera animalesca, con la mente annebbiata dal furore di colpire la pallina e senza un minimo di tattica e coerenza con quanto mi ero ripromesso magari 10 minuti prima. Inoltre soffro di clamorosi blackout...martedì scorso da 5-3 e servizio per me ho perso il set 5-7 con meraviglia di tutti in primis del mio avversario.

Il maggior cruccio è che queste cose mi impediscono di vincere anche partite che, guardate solo dal punto di vista strettamente tecnico, sarebbero veramente alla mia portata.

Non so più che fare....sono molto ma molto amareggiato....rileggerò "Lo zen e l'arte di giocare a tennis" e "Winning ugly", ma mi piacerebbe anche leggere un vostro consiglio, una parola, una dritta, anche solo una speranza che sia una situazione in qualche modo risolvibile.......qualche modo per allenarsi......ammetto che l'anno scorso mi allenavo di più anche dal punto di vista atletico, ma quest'anno ho meno tempo (e francamente l'aspetto fisico è quello che sento meno carente...)

Perdonate il piagnisteo ma accogliete l'accorato SOS di un tennista amatore che cerca sempre di migliorarsi...

Grazie a tutti quelli che vorranno rispondermi...sicuramente non sarò stato esaustivo....ho scritto tutto di getto dettato dallo sconforto, ma fatemi tranquillamente tutte le domande che ritenete opportune....

Aiuto!!! Very Happy
se hai tecnica ( parte superiore, braccio spalle, torso , gambe)  e sbagli allora la criitcita' potrebbe rigurdare la parte inferiore nello speciifco l'equilibrio dinamico, ovvero quando si corre per colpire la palla ( foot work) che poi ti da il timing complessivo.....

se sbagli non per mancanza di tecnica allora il problema e' il posizionamento con la palla ....in special modo nel momento dell'impatto equilibrio dinamico che comporta
infatti il controllo della palla.

allora la risoluzione e':

1) allenati con esercizi di foot work varie sedute;


2) impara i passi per raggiunger in modo efficiente la posizione di impatto;

a seguire riporto una spiegazione sul secondo punto:


different ways and directions in which to move the feet, but two diversi modi e direzioni in cui muoversi i piedi, ma due


things come to mind. cose vengono in mente. First, you start by standing still at point A, the In primo luogo, si avvia da fermo nel punto A, il


ready position, and will move forward to the contact spot at point B posizione di pronto, e si sposta in avanti al punto di contatto nel punto B


without compulsory steps, restrictions, or avoiding obstacles on the senza passaggi obbligatori, restrizioni o evitando gli ostacoli sulla


court. tribunale.


Second, human beings are bipedal. In secondo luogo, gli esseri umani sono bipedi. That means human locomotion, Ciò significa locomozione umana,


our gait, works in two's, in pairs. la nostra andatura, funziona in due di, in coppia.


Child development literature explains the progression of motor skills involved when learning how Letteratura sullo sviluppo infantile spiega la progressione delle abilità motorie coinvolte quando imparare


to kick a soccer ball. a calciare un pallone da calcio. First, a child stands still and swings 1 foot to kick the ball. In primo luogo, un bambino si ferma e oscilla 1 piede per calciare la palla. Some time later, Qualche tempo dopo,


the child takes 1 step and kicks. il bambino prende 1 passo e calci. This skill is considered fully developed when the child takes 2 Questa abilità è considerata pienamente sviluppato quando il bambino prende 2


steps and kicks the ball. passi e calcia il pallone. This 2-step method prior to execution forms the basis of natural human Questo metodo 2-step prima dell'esecuzione costituisce la base naturale umana


rhythm. ritmo.


RHYTHM RHYTHM


If you're familiar with other sports that involve movement, such as basketball, soccer, or when Se si ha familiarità con gli altri sport che interessano il movimento, come il basket, il calcio, o quando


fielding a baseball, you know you take a minimum of 2 steps before shooting, kicking, or mettendo in campo una palla da baseball, si sa che si prende un minimo di 2 gradini prima di sparare, calci, o


throwing the ball. lanciare la palla. No matter how many steps are taken in the approach, the feet do a final 1-2 Non importa quante siano state adottate misure di approccio, i piedi fanno una finale 1-2


before executing the act: 1-2 throw, 1-2 shoot, 1-2 kick. prima di eseguire l'atto: 1-2 tiro, 1-2 tiro, calcio di 1-2. An exception is shooting foul shots in Un'eccezione è la ripresa di tiri liberi in


basketball, where you stand still. basket, in cui si sta fermi.


Your 2 feet complement each other in everything you do, whether you're standing still and one I tuoi due piedi si completano a vicenda in tutto quello che fai, se sei fermo e uno


foot moves to shift your weight (the other follows), or walking. piede si muove a spostare il peso (l'altro segue), oa piedi. When running the feet work in Quando si esegue il lavoro in piedi


pairs: 1-2, 1-2, 1-2. coppie: 1-2, 1-2, 1-2. That is steps 1 and 2 are taken, then 3-4, 5-6, and so on. Ecco i punti 1 e 2 sono adottate, poi 3-4, 5-6 e così via.


Tennis is a game of movement. Il tennis è un gioco di movimento. Bipedal rhythm indicates there should be 2 steps prior to Bipede ritmo indica non ci dovrebbero essere 2 passi prima di




Page 2 Pagina 2

©️ Mark Papas


STEP STEP


number 1, numero 1,


STEP STEP


2, and then hit the ball, not pivot, step 2, e poi colpire la palla, non pivot, passo


and hit. e colpire.


2 STEPS PRIOR TO CONTACT, 1-2 AND HIT 2 passi prima del contatto, 1-2 e colpire


When one foot pivots, and the other one steps before the hit, that's only 1 step prior to contact Quando uno perni del piede, e l'altro passi prima del colpo, che è solo uno step prima di contattare


and not 2. e non 2. The same if one foot drags, or slides while the other steps. Lo stesso se si trascina piede, o diapositive durante le altre fasi. This is like taking 1 step Questo è come fare 1 passo


before kicking a soccer ball, it's both arrhythmic and underdeveloped. prima di calciare un pallone da calcio, è sia aritmico e sottosviluppati.


TO STEP OR NOT TO STEP INTO THE BALL A passo o non passo in palla


THAT IS THE QUESTION Questa è la domanda The debate is whether there's more power when you hit with an open stance, or when you step Il dibattito è se non c'è più potere quando si colpisce con un atteggiamento aperto, o quando si passo


into the ball with the front foot. in palla con il piede anteriore. As a teacher and player I feel there is more power when stepping Come insegnante e giocatore mi sembra che ci sia più potere quando si passa  into the ball with the front foot, that is with the left foot on the right side, and the right foot on the in palla con il piede anteriore, cioè con il piede sinistro sul lato destro, e il piede destro sul


left side, than by choosing an open stance. lato sinistro, che scegliendo una posizione aperta. Into the ball is key here. In palla è la chiave qui. This is detailed further in Questo è dettagliato ulteriormente in


Steps 3 and 4, and is not the “standard method,” a flawed representation of footwork structure. Punti 3 e 4, e non è il "metodo standard", una rappresentazione errata della struttura di gioco di gambe.


All right. D'accordo. What do we know? Che cosa sappiamo? We need to move forward, both feet step before contact, 1-2, and Dobbiamo andare avanti, entrambi i piedi un passo prima del contatto, 1-2, e


we want to step into the ball with the front foot. vogliamo entrare la palla con il piede anteriore. What we don't know is which foot will move Quello che non sappiamo è che si sposta a piedi


first on which side. prima su quale lato. Luckily, our 2-step pattern of human locomotion can answer this. Per fortuna, il nostro modello di 2-step della locomozione umana può rispondere a questa.


When hitting a ball on your right side, your left foot will be the front foot that steps into the ball Quando esce una palla sulla destra, il piede sinistro sarà il piede anteriore che entra sul pallone


prior to contact. prima del contatto. As such, your left foot is the 2, or the second step, of a 1-2 pattern that occurs Come tale, il piede sinistro è il 2, o il secondo passo, di un modello che si verifica 1-2


prior to contact. prima del contatto. This means your right foot is the 1, or the first step. Questo significa che il tuo piede destro è il 1 o il primo passo. Together they complement Insieme si completano


each other and form a 1-2 (and hit). tra di loro e formano un 1-2 (e premi). On this right side, your right foot is called the back foot, the Su questo lato destro, il piede destro è chiamato il piede posteriore, il


left your front foot. a sinistra il piede anteriore.


It is the mirror image when hitting a ball on your left side. E 'l'immagine speculare quando si colpisce una palla sulla sinistra. Here the right foot will be the front Qui il piede destro sarà il fronte


foot that steps into the ball prior to contact, making the left foot the 1, or the first step, on that piede che passi nel pallone prima del contatto, rendendo il piede sinistro 1, o il primo passo, il che


side. lato.


In everyday life you move your right foot first when moving to the right, your left first when Nella vita di tutti i giorni si sposta il piede destro prima quando si sposta a destra, a sinistra prima quando


moving to the left, and your feet work in pairs. spostamento a sinistra, ei piedi lavorare in coppia. It's natural. È naturale. Why not do this in your tennis? Perché non fare questo nel tuo tennis?


MOVEMENT SHOULD BE SYMMETRICALLY EQUIVALENT Movimento dovrebbe essere SIMMETRICAMENTE EQUIVALENTE


FROM FOREHAND TO BACKHAND DAL TRENO ANTERIORE AL ROVESCIO


BACK FOOT FIRST / FRONT FOOT LAST TORNA PIEDI PRIMA / FRONT piedi Ultimo


AND ALWAYS, ALWAYS, INTO THE BALL E sempre, sempre, nella sfera


Beginning from the ready position, then, the right foot moves first when moving to the right, the A partire dalla posizione di pronto, quindi, il piede destro si muove in primo luogo quando si sposta a destra, il


left when moving to the left. sinistra quando si sposta a sinistra. And in what direction? E in quale direzione? Forward (2A, 2B), not to the side or Avanti (2A, 2B), non di lato o


backward, not in-place by pivoting (1D). ritroso, non sul ​​posto facendo perno (1D). If you want to go backwards and hit the ball, then by all Se si vuole andare avanti e colpire la palla, quindi con tutti i


means step back with your first step. mezzo passo indietro con il primo passo. But if you want to move into the ball, then your first step Ma se si desidera spostare in palla, allora il primo passo


must be in the same direction. deve essere nella stessa direzione.


All right. D'accordo. This is what we know. Questo è quello che sappiamo. Move forward, back foot first, a 1-2 before hitting. Spostare in avanti, piede posteriore prima, un 1-2 prima di colpire. However, Tuttavia,




Page 3 Pagina 3

©️ Mark Papas


you can't hit groundstrokes well by taking only 2 steps. Non si può colpire da fondo campo e prendendo solo 2 passaggi. Either you'll stretch to reach the ball, or In entrambi i casi si estendono per raggiungere la palla, o


your rhythm will be off because while you're ready to hit, the ball won't be there yet. il ritmo sarà fuori, perché mentre si è pronti a colpire, la palla non ci sarà ancora. Rhythm is Il ritmo è


1-2 and hit, not 1-2 and wait, and wait, and hit. 1-2 e ha colpito, non 1-2 e aspettare, e aspettare, e ha colpito.


4 STEPS 4 STEPS 4 STEPS 4 STEPS 4 4 gradini 4 4 gradini


I've found that 4 steps reaches most groundstroke situations. Ho scoperto che 4 passi raggiunge maggior parte delle situazioni groundstroke. More steps and you're hitting Altri passi e si sta colpendo


on-the-run. in-eseguire il.


When moving to the right, it's right foot first, followed Quando si sposta verso destra, è il piede destro per primo, seguito


by the left, then right, then left, and contact. da sinistra, poi a destra, poi a sinistra, e il contatto

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ciao,
non sono né maestro né bravo, ma vivo la stessa storia (come altri immagino)... io ho trovato che su di me la questione è che con il maestro posso migliorare di tecnica ed ottenere gratificazione dai commenti degli esterni che mi vedono ma difficilmente vinco partite... quindi conviene forse un po' di equilibrio nel definire i goal e perseguirli... io sono giunto alla conclusione che non devo fare periodi di sola tecnica se no non vinco una partita... ho iniziato da un po' a lavorare sia sull'aspetto fisico con una seduta settimanale in palestra ed altro (es. corsa) mentre sul tennis o partite o con il maestro almeno mezza lezione facciamo partita, poi alcune lezioni le dedico ad un solo comparto (es. servizio o dritto o rovescio)... va un pelo meglio... buon tennis

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ultimamente sto lavorando molto sulla continuità di gioco cercando di mettere pressione all'avversario senza strafare. 
il mio consiglio è quello di consolidare un colpo alla volta. sul dritto usa la mano sinistra che aiuta tantissimo per il timing e ti "obbliga" ad affiancarti alla palla.
negli scambi pensa a non avere fretta di chiudere il punto e aspetta sempre la palla buona per attaccare.
quando hai la palla comoda spingi spingi spingi!
lo dicono tutti ma bisogna provarlo sulla propria pelle, il vincente o il colpo spettacolare non ti fa vincere la partita.
c'è stato un periodo in cui mi sopravvalutavo e snobbavo amici che buttavano la palla dall'altra parte. mi facevano arrabbiare perchè io che mi sentivo superiore non potevo perdere contro degli stracci bagnati. poi ho aperto gli occhi e ho capito che se non sapevo chiudere quei colpi semplici forse tanto bravo non ero...
adesso sono più consapevole delle mie capacità e cerco di migliorare i fondamentali che sono quelli che ti fanno vincere le partite e scambiare con avversari di diversi livelli.

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la fonte dell'argomento di cui sopra e'

un sito straniero

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grazie a tutti della comprensione  :-)

@nuovodelforum - che intendi per staccare il cervello? non pensare a nulla? distrarmi con la mente pensando ad altro rispetto alla partita?
In allenamento cerco sempre di fare quello che dice il maestro, lui ovviamente cerca di alzare un po' l'asticella del palleggio (altrimenti non sarebbe allenamento) ma non capisco perché poi se lui mi dice fai A (apri prima, girati, non avvitarti col busto etc etc), io ad un certo punto smetto di farlo e torno al mio errore (ad esempio apertura in ritardo, affiancamento parziale, oppure cattivo approccio alla pallina).....

@kingkongy - sono d'accordo sulla metafora della corsetta da infarto...spesso il mio maestro mi riprende sul fatto che quando parte un palleggio - un esercizio - una prova le prime palle le affronto molto scariche, me lo dice sempre, l'allenamento comincia dalla prima palla, non dalla prima volta che si incavola per farmelo notare. Che intendi dire parlando delle cuffiette?

@joes - ci sto lavorando, mi sono rovinato troppe serate rimuginando a queste cose con forti rimorsi e rimpianti....

@riccardino - grazie....se avessi più tempo la chitarra sarebbe un altro hobby che gradirei riprendere ;-) In ogni caso il footwork è un altro bel punto dolente (sono un disastro, lo so) spesso il mio maestro mi fa notare che mi mancano sempre 1 o 2 passi per raggiungere la posizione ottimale sulla pallina, oppure che ci arrivo con le gambe troppo divaricate, oppure ancora con falcate degne dei terzi tempi del basket :-D...sto tentando però sempre di fare lo step ad ogni colpo (ma alcune volte mi scordo...)

@xela - grazie...ci proverò :-)


Comunque in generale trovo spesso che, seppur cerco di "centrarmi" in qualche maniera nel fare qualcosa per correggere un errore, dopo un po', complice sicuramente un livello di allenamento che magari ha l'asticella tirata un po' su, è come se mi scordassi e mi ritrovassi a fare lo stesso errore di prima....

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@gio2012 - sì infatti faccio sempre qualche punto col maestro alla fine della lezione....

@lucioa - come usi la mano sinistra tu?

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ti faccio un mio esempio di come IO stacco il cervello.

premetto che io gioco s&v.

tra un punto ed un altro mi prendo un sacco di tempo, ad esempio metti che ho appena fatto un punto a rete, torno indietro molto lentamente, e cerco di abbassare al massimo il mio ritmo cardiaco, nel tragitto, mi guardo in giro, chiacchierò col pubblico, faccio commenti (di solito prendo in giro e sfotto il mio avversario), perdo completamente la concentrazione, perchè io problemi in questo senso ce li ho sempre avuti e anche cronici. ho l'animo dell'artista più che dell'impiegato o operaio da catena di montaggio.
staccare completamente mi serve poi a ritrovare la concentrazione e mantenerla per poi quando mi serve. gioco s&v forse anche per questo, negli scambi lunghi certe volete anche io facevo errori banali dovuti a carenza croniche di concentrazione, oggi ho risolto rischiando il punto e chi se ne frega, sprecare energie inutilmente sapendo che "quello" te lo fa apposta perchè sa che prima o poi sbaglierai lo stesso non serve.
valuta magari di cambiare gioco.
poi una volta che sono in posizione per servire, col cervello attaccato, la mia concentrazione era tutta rivolta a movimenti, posizione gambe, corsa impostazioni di peso ecc..e i risultati erano pessimi in partita, questo approccio invece lo tenevo in allenamento dove il movimento lo ripetevo molte volte.
col cervello staccato invece la mia concentrazione era tutta rivolta a:
dov'è il mio avversario?
dove gliela tiro?
dove l'ho tirata prima?
adesso la mando di qua!
adesso la mando di la!
mi tuffo o ci arrivo? ma chi se ne frega mi tuffo tanto al massimo mi rituffo anche dall'altra parte!
(nelle ultime due righe ho fatto il fenomeno)

è sempre concentrazione ma su aspetti diversi, io lasciavo fare al mio istinto che avevo allenato durante gli allenamenti.

due approcci per due momenti diversi.
se servi bene o no (piuttosto che un altro fondamentale) lo si deve correggere in allenamento, in partita io gioco e basta!

in allenamento si semina in partita si raccoglie, avete mai visto un contadino fare entrambe le cose nello stesso momento? impossibile! la natura ci dice che certe cose non si possono fare...

se hai seminato bene in allenamento raccoglierai, altrimenti seminare in partita secondo me non serve.

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La prossima partita ci provo.......forse entro in allenamento troppo scarico mentalmente......inconsciamente vedo l'ora di lezione come qualcosa da affrontare in maniera rilassata, ma mi sto convincendo che sia una cosa totalmente sbagliata....

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Ibanez81 ha scritto:
@gio2012 - sì infatti faccio sempre qualche punto col maestro alla fine della lezione....

@lucioa - come usi la mano sinistra tu?
quando colpisci di dritto punta con la mano sinistra la palla. distendi il braccio e con la mano sinistra segui la palla. vedrai che sarà facile trovare la giusta distanza tra te e la palla. un po come si fa nello smash.
strano che nessuno ti abbia fatto vedere come si fa perchè è una cosa che si insegna come fondamentale e che molti poi perdono quando si sentono più sicuri nei colpi.

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" a detta di tutti ho dei bei colpi. In molti ammettono che sono "bello da vedere" e che sono uno di quelli che "fa giocare bene" gli avversari,"

Non ho avuto la pazienza di leggere tutta la discussione, ma mi hanno colpito queste parole.
La prima regola quando si gioca una partita è far giocare male l'avversario.
Ricirdi Fabrice Santoro? Era un giocatore francese dalla tecnica stranissima (giocava a due mani sia il diritto che il rovescio), che sporcava molto il gioco; Santoro non dava mai regolarità all'avversario, cambiava continuamente effetto; faceva smorzate, insomma ogni sua palla era diversa.

Quando fai partita non devi applicare lo schema mentale che usi in allenamento, cioè di giocare pulito, curando la pulizia del colpo; in partita devi mischiare le carte il più possibile.

Fai questo esperimento: la prossima partita che giochi non pensare alla tecnica, ma preoccupati solo di mettere in difficoltà l'avversario. Inizia a fare qualche smorzata, cercagli in continuazione il rovescio, se sei capace gioca un rovescio in back e il successivo in top.

Aggiungo anche che quando ci si allena con il maestro, ovviamente si manda la palla sempre dove è il maestro (che cerca di risparmiare energie per le lezioni successive e quindi ti chiede di tirare sempre nello stesso punto Wink). Cerca invece di mandare la palla almeno a un metro e mezzo da dove è il tuo avversario; fagli giocare qualche colpo in cui deve correre...

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Ibanez....ascolta musica: hai bisogno di ritmo, di un ritornello per sincronizzarti.
Non è un mistero usare i colori per trovare calma interiore. La musica la puoi usare per lo swing.

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Appena riscendo in campo farò delle prove, anche se in realtà spesso i miei propositi sono temporanei, nel senso che talvolta mi ritrovo a giocare/allenarmi col pilota automatico in barba a quanto mi ero ripromesso di fare....sì mi succede anche questo...è come se il mio cervello si disconnettesse. Ad esempio se mi dico "fai correre l'avversario" magari ci riesco per i primi colpi, ma poi mi ritrovo a non farlo automaticamente più dopo un po'.......spesso mi succede anche in allenamento per cose anche più semplici, tipo cercare di non avvitarmi troppo col busto, al punto che il mio maestro si incavola a morte chiedendomi perché io non faccia ciò che mi dice ed effettivamente non so che rispondergli....boh....credo di essere irrecuperabile...Sad

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Ibanez....mi sa che devi azzerare e ripartire. 
Proponilo al tuo maestro: un passo alla volta, anche se ti sembra di tornare indietro di anni. Devi fissare lo swing e acquisire "consapevolezza".
Lascia stare le strategie e le tattiche!!!
Concentrati su di te e sui "paletti" fisici, ovvero sui riferimenti che hai memorizzato per il tuo swing. Basta, stop. Niente di più MA, sopprattutto, niente di meno.

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Proverò a chiedere al maestro un po' di focus sulla ricerca della palla.....grazie mille....ma poi, continuo a tartassarvi scusate, come posso lavorare per migliorare il mio approccio mentale a mio avviso un po' "moscio"?

Mi spiego, se l'istruttore mi dice di fare A, perché dopo un po' mi trovo a smettere di farlo?

grazie e buon inizio di settimana a tutti Smile

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Ahhhh buona domanda, gli esperti sapranno dare risposte migliori della mia... ado ogni modo non resisto e scrivo.... leggendo libri  e per altri studi sull'argomento "performance individuali o di team" (tralascia i doppi sensi please Smile)... è molto importante che se il maestro/mentore ti chiede un certo movimento, tu lo sappia fare sul momento (capacità di apprendimento, replica ed attenzione)... l'aspetto che tu indichi qui è legato invece alla "persistenza ed affidabilità dell'esecuzione": devi trovare la "tua" via. John McEnore nel suo libro dice che lui prendeva appunti e li rileggeva spesso, è un metodo, è più mentale che fisico, non dice cosa facesse con la testa durante la ri-lettura (ci sono infatti approcci diversi) . Molti preferiscono il classico "repetita iuvant" ovvero ripetono il movimento all'infinito (eloquente il commento di B.J. King proprio su McEnroe "...è uno che non ha pagato il pedaggio dell'allenamento"). Il goal è sempre lo stesso: portare la sequenza di micro-movimenti ad un livello di subconscio tale da poterlo replicare senza pensarci troppo. Un consiglio? ci va un po' di equilibrio anche qui soprattutto se non sei seguito da uno psicologo come i professionisti, che ovviamente partono mappando il comportamento del proprio cervello per poi seguire la strada migliore... quindi ripetizioni di movimento sicuramente poi puoi prendere qualche appunto e rivedertelo spesso... un libro interessante :"The inner game of tennis" Gallway, l'ho trovato solo inglese. CIAU

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gio2012 ha scritto:
Ahhhh buona domanda, gli esperti sapranno dare risposte migliori della mia... ado ogni modo non resisto e scrivo.... leggendo libri  e per altri studi sull'argomento "performance individuali o di team" (tralascia i doppi sensi please Smile)... è molto importante che se il maestro/mentore ti chiede un certo movimento, tu lo sappia fare sul momento (capacità di apprendimento, replica ed attenzione)... l'aspetto che tu indichi qui è legato invece alla "persistenza ed affidabilità dell'esecuzione": devi trovare la "tua" via. John McEnore nel suo libro dice che lui prendeva appunti e li rileggeva spesso, è un metodo, è più mentale che fisico, non dice cosa facesse con la testa durante la ri-lettura (ci sono infatti approcci diversi) . Molti preferiscono il classico "repetita iuvant" ovvero ripetono il movimento all'infinito (eloquente il commento di B.J. King proprio su McEnroe "...è uno che non ha pagato il pedaggio dell'allenamento"). Il goal è sempre lo stesso: portare la sequenza di micro-movimenti ad un livello di subconscio tale da poterlo replicare senza pensarci troppo. Un consiglio? ci va un po' di equilibrio anche qui soprattutto se non sei seguito da uno psicologo come i professionisti, che ovviamente partono mappando il comportamento del proprio cervello per poi seguire la strada migliore... quindi ripetizioni di movimento sicuramente poi puoi prendere qualche appunto e rivedertelo spesso... un libro interessante :"The inner game of tennis" Gallway, l'ho trovato solo inglese. CIAU

bell'intervento , davvero interessante cheers 

che però apre una nuova e diversa chiave di lettura del problema segnalato dal nostro nuovo amico chitarrista

le dinamiche di allenamento/disciplina/applicazione che funzionano per i professionisti si possono applicare , pur con le dovute cautele, anche a noi pipponi della domenica ?

perchè tu evidenzi il ruolo del mental coach ( termini abusatissimo e di gran moda ) che oggi affianca un qualsiasi atleta , ma tutto sommato per quanto ricordo anche il mio primo allenatore di pallavolo passava un sacco di tempo a chiaccherare con noi ragazzi per formare non solo il fisico ma anche la tenuta mentale , o no ?



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Ibanez81 ha scritto:

Mi spiego, se l'istruttore mi dice di fare A, perché dopo un po' mi trovo a smettere di farlo?

mi pare di capire che il tuo sia un problema a mantenere la concentrazione.

c'è chi la concentrazione la tiene per molto tempo, chi invece no...non ci puoi fare niente. però o ti ritiri e vai a giocare a carte, o puoi farti furbo utilizzando espedienti.

io ti consiglio, oltre a seguire il consiglio ottimo di "gio",(io applicavo al tecnica delle ripetizioni) prova a "sconcentrarti" volutamente nelle fasi di pausa. e riconcentranti subito durante l'esercizio. vedrai che almeno per il breve periodo la concentrazione ti rimane. essendo un allenamento, quando ti rendi conto di aver perso la concentrazione e rifai lo stesso errore, oppure te lo fa notare il tuo maestro, ristacca e riprendi, tanto è un allenamento ma educa con le cattive maniere il tuo corpo a fare quel movimento come ti dice il maestro, ci vorranno magari anche 10 lezioni, ma una volta memorizzato lo farai senza neanche pensarci...certo che non è un percorso che non richiede fatica...l'unica cosa che non costa fatica nello sport è guardarlo alla tv. (anche doparsi richiede sforzi...pensa un pò....)

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Ibanez81 ha scritto:
Proverò a chiedere al maestro un po' di focus sulla ricerca della palla.....grazie mille....ma poi, continuo a tartassarvi scusate, come posso lavorare per migliorare il mio approccio mentale a mio avviso un po' "moscio"?

Mi spiego, se l'istruttore mi dice di fare A, perché dopo un po' mi trovo a smettere di farlo?

grazie e buon inizio di settimana a tutti Smile
Semplicemente perché non ci pensi più,  lo dimentichi.
Secondo me dovresti portarti un block notes e appuntarti tuuto quello che io maestro ti dice di fare e di non fare, un elenco di tutte quelle serie di cose che ti devi imporre di fare.
E ad ogni pausa te lo rileggi, te lo ripeti mentalmente: fai così,  non fare colì ma fai colà.... fino all'infinito.
Io ho fatto così l'altra volta in allenamento, stavo giocando malissimo e tra l'altro sapevo pure dove sbagliavo, e allora ci sono andato per gradi e mi dicevo: "fai lo split step e apri appena esci." e mi sono fofocalizzato su quello me lo ripetevo in continuazione, e mi assicuravo di farlo, poi aggiungevo altro tipo "chiudi bene lo swing"  e allora ad ogni colpi mi ripetevo di fare sempre split apertura baby steps swing e soprattutto di chiudere bene e la prestazione è migliorata notevolmente.
Spero che ti possa aiutare, non scoraggiarti capita a tutti noi (pippe)

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mi permetto di rispondere ad Ace a cui ovviamente porto il massimo rispetto, quindi spero di non scrivere idiozie.... si, si possono applicare... va però chiarita la differenza fondamentale: nel caso del professionista si parte sempre da una valutazione "a monte" delle caratteristiche comportamentali e poi quindi si pianifica quali diversi approcci vanno utilizzati per minimizzare i tempi e massimizzare le opportunità (occhio alla parola, si parla sempre di incrementi relativi mai assoluti) di successo. Altro aspetto chiave è la predisposizione: nel caso del professionista è molto facile che questo si butti "anima testa e corpo" su quanto gli viene chiesto, nel caso del dilettante può essere ostacolato al punto da farlo diventare completamente inutile....a me piace la self-visualization, ovvero fare finta di girare un film nella testa mentre colpisci: okkio che ti stanchi il triplo! me lo insegnò un istruttore federale di sci per insegnarmi a stare più centrale durante le discese in velocità... qui raggiungi il top se oltre a girare il film che tiri un rovescio alla Federer aggiungi il sonoro e la sensazione di presa sul manico... spero di non sembrare ridicolo Shocked ... a che serve? proprio ad evitare che dopo averlo fatto tre o quattro volte poi non lo faccio più: chiaro che devo continuare a girare film di me stesso fino a quando non ho passato la sequenza di progressioni nel sub-conscio... (certo che film da contenuti un po' più interessanti potrebbero giovare allo spirito...)

il mental coach ed il vecchio allenatore dei miei e tuoi tempi... si, hai ragione, non c'è nessuna differenza negli intenti, ma come capita in molte discipline si è semplicemente passati da uno che aggiungeva al suo mestiere qualcosa in più ad uno che quel qualcosa in più lo fa di professione... la differenza? la differenza sta nel livello di assicurazione dei risultati su base statistica. Ci stanno soldi di mezzo ed a volte anche tanti, quindi se lascio fare tutto all'allenatore che probabilità ho di successo sugli aspetti di miglioramento? 70%? e con il mental coach professionista? 80%? non c'è verso a certi livelli si va con il mental coach anche solo per un 5% in più, di solito si moltiplica la percentuale per i $ che si possono incassare (il risultato si chiama EMV = expected monetary value) quindi la decisione è sempre la stessa: mental coach a palla purtroppo anche quando non serve!

parlando di questi argomenti mi vengono in mente le foto od i video delle facce dei tennisti professionisti prima e dopo che hanno subito degli eventi personali (mollate da fidanzate/i, cari che se ne sono andati): agli occhi di un conoscitore della fisiognomica sono un libro aperto, in questi casi non vorrei essere nei panni del mental coach, mi pare di aver capito che c'è gente che dopo *anni* non è riuscita a tornare ai livelli di prima... giusto per ricordarci cosa può fare il cervello nel bene e nel male... 
...ma qualcuno ha suggerito di rilassarsi e giocare per divertirsi magari scommettendo chi paga la cena...? 
ciao!

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CIao a tutti, ho tentato di applicare un po' i consigli che mi state gentilmente dando, notando devo dire un po' di risultati, nel senso che sbaglio leggerissimamente di meno (ma ancora troppo per i miei gusti)...adesso mi sto concentrando fondamentalmente su 3 cose:

1) guardare la pallina attentamente
2) cercare di arrivare correttamente sulla palla, finendo con 2 passi in maniera tale da arrivare composto, né troppo presto, né troppo tardi
3) indicare sul dritto la palla con la mano

Sto riflettendo molto sulle cose che mi fanno soffrire e devo notare che ho ancora bisogno di lavorare....in particolare queste sono le cose che soffro di più:

1) spesso mi fregano le palle in top...nel senso che non riesco a regolarmi con la posizione e le approccio come se fosse una normale palla piatta trovandomi in difficolatà e colpendo in ritardo

2) distanza sul rovescio....come regolarmi con l'approccio alla pallina sul rovescio?

3) busto....spesso tendo ad andare indietro durante il colpo, facendolo risultare lungo o alto


Inoltre sento di dover migliorare anche qualche mio aspetto mentale.....entro scarico in campo, non riesco a mettermi in "modalità match" da subito, ma miglioro solo dopo un po'....ieri per esempio ho fatto un breve torneo round robin e la prima partita (assolutissimamente alla mia portata) l'ho ciccata clamorosamente, vincendo poi le altre due.......come faccio ad entrare in campo già "carico"? Esistono allenamenti in tal proposito?


Grazie mille a tutti :-)
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