Sono un nuovo arrivato e ho appena finito di leggere l'intero topic.
E mi sono meravigliato di me stesso! Di solito non amo guardare i film troppe volte, neanche quelli che più mi sono piaciuti.
Eppure il "film" che ho visto stasera leggendo queste quarantasette pagine è lo stesso che ho già visto più e più volte, e che il mondo del tennis manda in replica da ormai sette anni a questa parte. Ormai credo di averlo imparato a memoria. Volete sentire la trama?
Comincia un torneo di tennis (rimaniamo in topic e immaginiamo che si tratti di uno Slam sul veloce). La prima settimana scorre tranquilla, e il cemento è davvero fantastico, davvero rapido!
Comincia la seconda settimana e arrivano i primi mugugni. Il cemento, improvvisamente, non è più così veloce. Anzi, è stato rallentato dagli Illuminati, noti amanti del gioco da fondocampo. Una versione alternativa, rarissima da trovare, con un finale completamente diverso, vede Nadal uscire anzitempo da uno Slam sul veloce. In questa versione la superficie rimane ottima nel corso di tutto il torneo e nessuno ha niente da ridire.
L'evento entra nel vivo. Cominciano i match che contano. I tifosi di Federer cominciano a spulciare la parte di tabellone presidiata da Nadal nella speranza di individuare qualche giocatore con il rovescio monomane che possa batterlo, in modo tale che "la luce del tennis, quello autentico, trionfi sulle tenebre".
Sciaguratamente, il cattivo Nadal prosegue la sua marcia trionfale, e puntualmente arriva in finale. Dall'altra parte è ormai difficile, per ovvie ragioni di età, trovare Roger Federer, il buono per eccellenza, il grande eroe.
Dunque, la maggioranza degli attori del film è costretta a sperare in Novak Djokovic, che, sebbene abbia un gioco molto simile a quello del cattivo, nel corso degli anni non ha dato poi così tante legnate a Federer, quindi automaticamente è un po' meno dopato di Nadal, un po' meno antipatico di Nadal e un po' meno scorretto di Nadal (ma solo un po', eh! In fin dei conti anche lui potrebbe nascondere qualcosa, visto che non fa molte volée e ha il rovescio bimane).
L'epilogo vede il cattivo trionfare anche in finale. Che disdetta.
A questo punto, il copione è carta conosciuta.
Attore 1: «Ha vinto l'anti-tennis!».
Attore 2: «Questo non è un match di tennis, ma un incontro di boxe».
Attore 3: «Ragazzi posso dirvi una cosa? A metà del secondo set mi sono addormentato!».
Attore 4: «Nadal non ha talento, ha solo forza fisica. Negli anni ottanta avrebbe fatto la comparsa!».
Attore 5: «Ben detto attore 4! Una volta le superfici erano molto diverse l'una dall'altra!».
Attore 6: «Se Nadal giocasse con le racchette di un tempo, ogni suo colpo sarebbe una stecca».
Attore 7: «Nadal potrà vincere anche trenta Slam, ma nell'immaginario collettivo Federer rimarrà per sempre il più grande di tutti i tempi, mentre Nadal un mero maniscalco».
Attore 8: «Ah come mi mancano i tempi di McEnroe e Connors!».
La cosa tanto curiosa quanto inquietante è che l'attore numero 8 raramente supera i quattordici anni.
Io personalmente mi sono stancato di guardare questo film, ma la domanda è un'altra: voi non vi siete ancora stancati di recitarlo?
Tengo a precisare che la mia critica ha la sola pretesa di essere uno spunto di riflessione e non è assolutamente rivolta ad alcun utente di questo forum (e ci mancherebbe altro, non conosco nessuno).
Io non riuscirei mai a guardare il tennis con lo stesso spirito con cui lo guardano moltissimi tifosi di Federer. A volte mi sembra quasi di assistere a scontri tra ultras da stadio.
E, mi dispiace dirlo, il comportamento della maggior parte dei tifosi dello svizzero non rende onore alla signorilità di Roger Federer.