Beh Mister G, stai lavorando di fino e non sei un principiante, quindi niente bluff...
Per te il lavoro è più duro che per altri perché hai già fissato nella tua memoria "fisica" passaggi, movimenti e punti di riferimento.
Ti dico cosa facevo io per "riprogrammarmi"...il che non è detto che funzi.
Mi mettevo davanti allo specchio per controllare "dall'esterno" il movimento e, piano piano, al super-rallentatore eseguivo lo swing. Il colpo di genio (risata d'obbligo !!!) era che lo facevo a marcia indietro. Ovvero partivo dal finish, passavo dall'impatto con la palla e poi all'apertura. Una faticaccia! ...però così capivo meglio i passaggi sbagliati.
Capiti quelli, ripetevo decine di volte il passaggio incriminato a marcia avanti. Sempre al rallentatore. A ogni errore, lo ripetevo all'indietro. Poi, fissati i riferimenti: ripetevo a occhi chiusi per memorizzare le sensazioni.
E così per decine e decine di passate. Senza racchetta e con la racchetta. Per una settimana intera, anche se sul campo andava tutto bene. La parola d'ordine era "fissare".
Come esercizio, in questo caso, trattandosi di articolazione? Grande classico: swing con la racchetta nel fodero (quello che copre solo le corde, di una volta).
Se non hai il fodero ci attacchi due fogli di cartoncino.
La resistenza dell'aria è proporzionale alla velocità...pertanto, anche se vai a manetta, te ne accorgi che la testa rimane indietro!!
E palline di gommapiuma. Esercizi contro il muro.
Con le palline vere lo puoi fare solo de sei tutto verde, i denti gialli e hai la stazza di uno Scania.
"Armonicamente" non so...ma "conseguente" di certo! hahahahhahahah