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Masters 1000 Miami

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Promemoria primo messaggio :

Niente Roger e Rafa, sembra più che mai il torneo di Djokovic, attenzione a Delpo che ha una bella strada davanti, e Ferrer che non sbaglia mai due tornei di fila; meno facili i tabelloni di Murray e Berdych. Tsonga indecifrabile come spesso accade e un occhio sempre su Raonic.
Buon tabellone per Seppi fino al possibile ottavo con Murray; Fogna bye e poi Llodra o Paire, Bole contro Levine e poi Dimitrov; Lorenzi contro Davydenko perché no.

Nel femminile torrna Serena che esordirà contro Pennetta, facile tabellone per Vika (se sta bene), meno quello di Agnieszka (possibile 3° turno con Barthel e ottavo con Venus). per Maria un possibile pericoloso ottavo con Kirilenko, così come Kvitova con Goerges. Torna Li dopo l'Australia. Finalmente in un main draw Petkovic già al secondo turno dove troverà Bartoli.
Attenzione per Errani che potrebbe trovare subito Hantuchova, Schiavo
contro una qualificata e poi Kerber, buono il tabellone di Vinci,
interessante Giorgi-Robson.

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Speriamo, così la giuria a me non direbbe mai nulla !

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Sì va be'... Racchette con piatto maggiore di 95 pollici vietate, peso minimo telai 330 grammi, top spin vietati, campi in terra aboliti, e se non ti chiami Federer non puoi giocare. Parola di Meloccaro, amen.

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No però l'asciugamano ad ogni punto poi no!!! Da vietare! Usate i polsini.

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No dai FedEx il rovescio a due mani lasciamolo, è una componente fondamentale per rendere un giocatore quello che è. Cioè vorresti privarmi delle magie di Nalbandian o dei rovesci lungolinea tirati col mirino di Nole?
E lo dico da praticante e amante alla dismisura del rovescio ad una mano.

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Ma infatti non l'ho detto io, ma Meloccaro...concordo sul resto e su un limite sulle corde...

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Più che giuria di qualità, ne metterei una che giudichi il grado di sonnolenza: se un giudice, durante il corso del match, si dovesse addormentare, partita persa a tavolino per il giocatore formato "minias" Very Happy

scherzi a parte, mi sembrano soluzione "drastiche" e insensate, mi limiterei ad un regolamento VERAMENTE severo sulle perdite di tempo, dal maschile (Djoko... Nadal... (non toglierei l'asciugamano solo per lui, il campo diventerebbe una piscina per quanto suda Shocked ) ) al femminile (Masha, Vika, anche la Serenona e la Kirilenko)

in alternativa adrenalina in endovena gratis, firmata ATP/WTA

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Basterebbe diversificare le superfici...spero che l'ATP dopo l'ultima finale abbia imparato qualcosa...

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Sarebbe veramente bello per lo spettacolo, un po' meno per i giocatori: il rimbalzo sarebbe veramente differente e con tutti 'sti tornei vicini non è facile adattarsi all'istante.

Già c'è qualcuno che si lamenta che il cemento qua è più duro che là, che il rimbalzo qua è più alto che dall'altra parte, e vorrebbe tutti i campi uguali ma tecnicamente, vuoi per il clima, per gli operai che sono per forza diversi, è impossibile...

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E che la smettessero di lagnarsi...con tutti i milioni che prendono...
Almeno Roger ha la decenza di prendersi i suoi bei soldi e di starsene zitto senza far sempre la prima donna...

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Difficile limitare le corde, sarebbe molto più facile limitare i piatti delle racchette ad un max di 90 e già la fase difensiva diventerebbe più difficile. Di conseguenza gli scambi durerebbero meno e ci sarebbe un tennis più offensivo.

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ahauhauahau concordo con kennex....ferrer con i crampi..che sia un'essere umano anche lui??? Very Happy

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No io sono per la continua evoluzione dei materiali, basterebbe veramente solo differenziare le superfici in modo evidente. E togliere i match 3su 5

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kent08 ha scritto:
No io sono per la continua evoluzione dei materiali, basterebbe veramente solo differenziare le superfici in modo evidente. E togliere i match 3su 5
I materiali li puoi evolvere quanto vuoi ma un limite alla grandezza del piatto corde lo puoi comunque mettere...

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ma state scherzando, diminuire i piatti corde, velocizzare le superfici, diminuire i tempi tra un punto e l'altro, poi chi lo batte allo svizzero?! Vincerebbe tutti i tornei a cui parteciberebbe...condizioni fisiche permettendo. Forse è anche per questo che hanno cambiato le condizioni sia dell'erba che del cemento...

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FedEx ha scritto:
Basterebbe diversificare le superfici...spero che l'ATP dopo l'ultima finale abbia imparato qualcosa...


Come del resto è sempre stato.
Una volta era bello il tennis anche perchè c'erano gli specialisti.
Giocatori che brillavano sulla terra che sull'erba manco si presentavano e viceversa.
Quindi tennisti di attacco , tennisti di difesa , insomma una bella varietà.
Ora c'è un solo tipo di superficie quasi e un solo tipo di tennista .

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È vero!! Quoto in pieno. Bisogna inviare una missiva al board ATP oppure ad un meloccaro/ljubo

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..... Tutto il resto è noia.. Ciao Franco!!!!

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kent08 ha scritto:
No io sono per la continua evoluzione dei materiali, basterebbe veramente solo differenziare le superfici in modo evidente. E togliere i match 3su 5

Anche perché con tutto il bene che voglio a Nadal se avesse giocato a Wimbledon prima che trasformassero l'erba "vera" nella cosiddetta "erba battuta" gli andava grassa se faceva un paio di ottavi di finale, altro che vincerlo 2 volte.
Sull'attuale "erba battuta" pure uno come Lendl si sarebbe messo in tasca 4 o 5 titoli all'All England Club mentre invece a fine anni 80/inizio anni 90 arrivava a saltare Parigi per meglio prepararsi all'erba (quella VERA)

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Ferrer sul campo lucido che la Repubblica Ceca ha scelto di usare in occasione della finale di Davis ha dato 3 set a 0 sia a Berdych che a Stepanek. Penso che sia più una questione di materiali (telai, corde e palline) che di superficie. Il serve and volley al giorno d'oggi sarebbe difficile da attuare anche sul ghiaccio, ormai i nuovi materiali permettono di rispondere troppo bene.

Ergo non sono per niente convinto che un fenomeno come Nadal non si sarebbe adattato alla vecchia erba.

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Nostradamis ha scritto:
Ferrer sul campo lucido che la Repubblica Ceca ha scelto di usare in occasione della finale di Davis ha dato 3 set a 0 sia a Berdych che a Stepanek. Penso che sia più una questione di materiali (telai, corde e palline) che di superficie. Il serve and volley al giorno d'oggi sarebbe difficile da attuare anche sul ghiaccio, ormai i nuovi materiali permettono di rispondere troppo bene.

Ergo non sono per niente convinto che un fenomeno come Nadal non si sarebbe adattato alla vecchia erba.

Probabilmente la verità sta nel mezzo. Di sicuro una cosa: l'erba "vera" di Wimbledon era un vero e proprio incubo tant'è che i terraioli DOC di solito quelle due settimane si infilavano in qualche challenger giusto per "rimanere in tiro"
Wink

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In F1 i tempi sul giro si sono continuamente abbassati non tanto perchè le monoposto corrono di più ma perchè lo fanno di più in curva. Sono degli aerei rovesciati e prendono le curve al doppio della velocità rispetto ad una volta. Hanno ridotto le dimensioni degli alettoni proprio per diminuire la velocità in curva, e di conseguenza favorire le staccate e i sorpassi.

Allo stesso modo nel tennis limitando l'ampiezza dei piatti corde non diminuirebbe la velocità di palla ma diventerebbe più difficile remare e tirare il vincente il corsa...

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Ricordiamoci cos'era l'erba degli anni '80. Si parla una superficie in cui ogni santo rimbalzo era velocissimo e soprattutto irregolare, basta accorgersi di come lo stesso Lendl da fondocampo era costretto quasi sempre a correggere all'ultimo i propri gesti, ingannato dalle traiettorie pazze offerte dall'erba. Ricordo Rino Tommasi nelle sue indimenticabili telecronache a Wimbledon ripetere: "E' consigliabile non far rimbalzare la palla a Wimbledon, non sai mai cosa può restituirti" Laughing O Wilander "giardiniere" (come lo definì lo stesso Tommasi) che nel ritornare a fondo dopo un punto guardava sconsolato i solchi e le zolle e ogni tanto ne raccoglieva qualcuna per buttarla in un angolo. Per alcuni giocatori era una superficie ai limiti dell'impossibile. Ricordo che uno come Emilio Sanchez non si presentò a Wimbledon per 5-6 edizioni per non impazzire. Perez-Roldan non ci mise mai piede, Martin Jaite (top ten) ci giocò una sola volta, Muster (e già siamo agli anni '90) non vinse una partita in sole 4 edizioni, Chesnokov (altro top ten) 7 sconfitte in 7 partecipazioni. Sono andato a memoria ma se si facesse una ricerca approfondita credo verrebbero fuori risultati sorprendenti.

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...SoloSeGiocAdriano ha scritto:
Ricordiamoci cos'era l'erba degli anni '80. Si parla una superficie in cui ogni santo rimbalzo era velocissimo e soprattutto irregolare, basta accorgersi di come lo stesso Lendl da fondocampo era costretto quasi sempre a correggere all'ultimo i propri gesti, ingannato dalle traiettorie pazze offerte dall'erba. Ricordo Rino Tommasi nelle sue indimenticabili telecronache a Wimbledon ripetere: "E' consigliabile non far rimbalzare la palla a Wimbledon, non sai mai cosa può restituirti" Laughing O Wilander "giardiniere" (come lo definì lo stesso Tommasi) che nel ritornare a fondo dopo un punto guardava sconsolato i solchi e le zolle e ogni tanto ne raccoglieva qualcuna per buttarla in un angolo. Per alcuni giocatori era una superficie ai limiti dell'impossibile. Ricordo che uno come Emilio Sanchez non si presentò a Wimbledon per 5-6 edizioni per non impazzire. Perez-Roldan non ci mise mai piede, Martin Jaite (top ten) ci giocò una sola volta, Muster (e già siamo agli anni '90) non vinse una partita in sole 4 edizioni, Chesnokov (altro top ten) 7 sconfitte in 7 partecipazioni. Sono andato a memoria ma se si facesse una ricerca approfondita credo verrebbero fuori risultati sorprendenti.


Anche Yannick Noah a wimbledon gioco' sempre malissimo, anche nei suoi anni d'oro

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Cesare ha scritto:
...SoloSeGiocAdriano ha scritto:
Ricordiamoci cos'era l'erba degli anni '80. Si parla una superficie in cui ogni santo rimbalzo era velocissimo e soprattutto irregolare, basta accorgersi di come lo stesso Lendl da fondocampo era costretto quasi sempre a correggere all'ultimo i propri gesti, ingannato dalle traiettorie pazze offerte dall'erba. Ricordo Rino Tommasi nelle sue indimenticabili telecronache a Wimbledon ripetere: "E' consigliabile non far rimbalzare la palla a Wimbledon, non sai mai cosa può restituirti" Laughing O Wilander "giardiniere" (come lo definì lo stesso Tommasi) che nel ritornare a fondo dopo un punto guardava sconsolato i solchi e le zolle e ogni tanto ne raccoglieva qualcuna per buttarla in un angolo. Per alcuni giocatori era una superficie ai limiti dell'impossibile. Ricordo che uno come Emilio Sanchez non si presentò a Wimbledon per 5-6 edizioni per non impazzire. Perez-Roldan non ci mise mai piede, Martin Jaite (top ten) ci giocò una sola volta, Muster (e già siamo agli anni '90) non vinse una partita in sole 4 edizioni, Chesnokov (altro top ten) 7 sconfitte in 7 partecipazioni. Sono andato a memoria ma se si facesse una ricerca approfondita credo verrebbero fuori risultati sorprendenti.


Anche Yannick Noah a wimbledon gioco' sempre malissimo, anche nei suoi anni d'oro


Verissimo anche Noah, solo due terzi turni in sei partecipazioni.

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...SoloSeGiocAdriano ha scritto:
Cesare ha scritto:
...SoloSeGiocAdriano ha scritto:
Ricordiamoci cos'era l'erba degli anni '80. Si parla una superficie in cui ogni santo rimbalzo era velocissimo e soprattutto irregolare, basta accorgersi di come lo stesso Lendl da fondocampo era costretto quasi sempre a correggere all'ultimo i propri gesti, ingannato dalle traiettorie pazze offerte dall'erba. Ricordo Rino Tommasi nelle sue indimenticabili telecronache a Wimbledon ripetere: "E' consigliabile non far rimbalzare la palla a Wimbledon, non sai mai cosa può restituirti" Laughing O Wilander "giardiniere" (come lo definì lo stesso Tommasi) che nel ritornare a fondo dopo un punto guardava sconsolato i solchi e le zolle e ogni tanto ne raccoglieva qualcuna per buttarla in un angolo. Per alcuni giocatori era una superficie ai limiti dell'impossibile. Ricordo che uno come Emilio Sanchez non si presentò a Wimbledon per 5-6 edizioni per non impazzire. Perez-Roldan non ci mise mai piede, Martin Jaite (top ten) ci giocò una sola volta, Muster (e già siamo agli anni '90) non vinse una partita in sole 4 edizioni, Chesnokov (altro top ten) 7 sconfitte in 7 partecipazioni. Sono andato a memoria ma se si facesse una ricerca approfondita credo verrebbero fuori risultati sorprendenti.


Anche Yannick Noah a wimbledon gioco' sempre malissimo, anche nei suoi anni d'oro


Verissimo anche Noah, solo due terzi turni in sei partecipazioni.


Infatti, tra l'altro piuttosto incomprensibile, perche' a vedersi avrebbe dato l'impressione del giocatore che poteva benissimo adattarsi all'erba, poi con quell'atletismo e quell'altezza, se avesse imparato a fare serve and volley .. evidentemente non era invece proprio nelle sue corde.

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...SoloSeGiocAdriano ha scritto:
Ricordiamoci cos'era l'erba degli anni '80. Si parla una superficie in cui ogni santo rimbalzo era velocissimo e soprattutto irregolare, basta accorgersi di come lo stesso Lendl da fondocampo era costretto quasi sempre a correggere all'ultimo i propri gesti, ingannato dalle traiettorie pazze offerte dall'erba. Ricordo Rino Tommasi nelle sue indimenticabili telecronache a Wimbledon ripetere: "E' consigliabile non far rimbalzare la palla a Wimbledon, non sai mai cosa può restituirti" Laughing O Wilander "giardiniere" (come lo definì lo stesso Tommasi) che nel ritornare a fondo dopo un punto guardava sconsolato i solchi e le zolle e ogni tanto ne raccoglieva qualcuna per buttarla in un angolo. Per alcuni giocatori era una superficie ai limiti dell'impossibile. Ricordo che uno come Emilio Sanchez non si presentò a Wimbledon per 5-6 edizioni per non impazzire. Perez-Roldan non ci mise mai piede, Martin Jaite (top ten) ci giocò una sola volta, Muster (e già siamo agli anni '90) non vinse una partita in sole 4 edizioni, Chesnokov (altro top ten) 7 sconfitte in 7 partecipazioni. Sono andato a memoria ma se si facesse una ricerca approfondita credo verrebbero fuori risultati sorprendenti.

Grazie per lo splendido post il cui inizio è esattamente il motivo per cui avevo i miei bravi dubbi su Nadal alle prese con quell'erba. Alla luce dei fatti la vittoria di Agassi nel 1992 fu un vero e proprio miracolo, ma come colpiva d'anticipo lui (e come sapeva "suicidarsi" Ivanisevic Masters 1000 Miami - Pagina 8 97171) era qualcosa di unico
Wink
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