23/05/2013 17:58
CEST
- Interviste
Kristof Vliegen: "Ho visto la lista del dottor Fuentes"
TENNIS - Kristof Vliegen, ex tennista
belga e ora responsabile del Team Pro della fondazione Hope and Spirit,
l'ha confessato a 7sur7. "Ho letto i nomi sulla lista del dottor
Fuentes. Ci ho messo due giorni per riprendermi". Ecco il testo
dell'intervista. Traduzione di Alessandro Mastroluca
Christophe Rochus ha provocato
molte polemiche sostenendo che le lunghe assenze di Soderling e Nadal
fossero sospette, ricevendo una lettera d'ammonizione dall'ATP. Qual è
la tua posizione?
Ho seguito tutta questa polemica.
Ognuno può dire ciò che vuole. Io ho avuto dei dubbi su molti atleti
nella mia carriera, in tutti gli sport. Ho visto giocatori bere 4-5 Red
Bull prima di una partita. Io se ne prendo una non dormo per un giorno.
Ma chi sono io per accusare qualcuno? Ho accusato solo un giocatore in
tutta la mia vita, Puerta, e tre settimane dopo aver giocato la finale
del Roland Garros 2005 è stato trovato positivo. Credo che mi abbia
rubato un'occasione di far bene in uno Slam (fu sconfitto da Puerta al
secondo turno in quell'edizione, NdT) e me la prendo con l'ATP e l'ITF
che non hanno fatto bene il loro lavoro in tempo. Tutti vedevano che non
era pulito.
Credete che l'ATP sia capace di nascondere un caso di positività?
Una
volta con Agassi l'hanno fatto. Perché non potrebbero farlo di nuovo?
In ogni caso, ormai la mia vita non cambierebbe più. Possono nascondere
quello che vogliono.
Sei d'accordo che il tennis non è uno sport così pulito come dicono?
Il
doping è un argomento delicato, soprattutto quando si fanno dei nomi
come ha fatto Christophe Rochus che ha indicato un ex numero 1 del
mondo. Non dico che abbia torto o ragione, dico che bisogna fare
attenzione. Se ha ricevuto una lettera di ammonizione dall'ATP è perché
qualcuno si è sentito tirato in ballo. Il caso Armstrong è diverso. Lì
tutti i corridori si sono rivoltati contro di lui e finalmente è stato
possibile smascherarlo. E' sempre difficile accusare senza prove.
Giustamente.
Veniamo alla decisione del tribunale di Madrid sull'operacion Puerto.
La giustizia spagnola ha deciso di non indagare sulla lista dei pazienti
del dottor Fuentes e ha ordinato la distruzione delle 211 sacche di
sangue sequestrate al medico. Una decisione che molti giocatori come
Murray e Nadal hanno criticato. Curioso, no?
In effetti
suscita molte domande. E poi la WADA che si appella contro la decisione,
pfff... Dov'è il limite? Se si stabiliscono dei paletti, tutti devono
poter partecipare alle stesse condizioni. In ogni caso, non so chi c'è
su quella lista (esita). Vabbè, sì, qualche nome in verità l'ho visto
(si interrompe)
Aspetta, hai visto l'elenco dei nomi?
Sì,
me lo sono procurato attraverso una persona che conosco nel mondo dello
sport. Ho visto dei nomi, non solo tennisti, di tutti gli sport. Quando
ho saputo che questa lista esisteva mi sono attivato per averne una
copia in fotografia. Volevo sapere se c'erano dei calciatori, dei
pugili, dei cestisti... Non ne sapevo praticamente nulla.
Certi nomi ti hanno sorpreso?
Sì.
Devo dire che mi sono serviti due giorni per riprendermi. Certi nomi mi
hanno stupito molto più di altri. Sia chiaro, non accuso nessuno.
Attenzione, e insisto su questo punto, il fatto che uno sportivo compaia
in quell'elenco non vuole necessariamente dire che sia ricorso a delle
trasfusioni. Posso parlarvi di uno che è intorno alla 180ma posizione,
sul quale non avrei mai potuto avere dei sospetti. Ed è questo che è
pericoloso. Quando vedi sulla lista giocatori di questo livello, che sai
non potranno comunque arrivare più in alto di così. Comunque in questa
faccenda noi belgi siamo stati parecchio ingenui.
Chi c'è su questa lista?
Perché dovrei farti i nomi? Che ci guadagnereste?
Ti
sorprende che un giocatore come Ferrer raggiunga il suo miglior livello
a 30 anni? Ricordo che è stato citato nel contesto del caso Armstrong
(in quanto il dottor Del Moral, medico della Us Postal, riceveva nella
sua clinica di Valencia anche molti tennisti che si allenavano nella
locale accademia dove si allena Ferrer, NdT).
No,
affatto. Oggi l'età media sul circuito è di 27 anni, ecco perché la cosa
non mi stupisce. In più si allena come un pazzo, tutti i giorni, è in
formissima. Non si infortuna mai e gioca tutte le settimane
Se i montepremi fossero inferiori, questo ridurrebbe il numero di casi di doping secondo te?
Forse.
C'è sempre l'immagine di uno sport che si vuole proteggere a tutti i
costi ed è questo che mi preoccupa di più. Non dimentichiamo che Puerta è
potuto rientrare tre volte, tre volte, dopo essersi dopato! Dove sono
allora i 600 mila euro che aveva guadagnato con la finale del Roland
Garros e che hadovuto rimborsare? E poi ci sono stati Canas, Coria,
Chela... Loro non hanno dovuto rimborsare i premi, quei soldi sono nelle
loro tasche...
Sei mai stato tentato dall'assumere sostanze proibite?
No,
ma una volta mi hanno proposto di prendere qualcosa per la mia spalla,
ma ho sempre rifiutato perché c'è una vita dopo il tennis.