Ciao a tutti.
Da ex agonista bimane, ho ripreso (un anno fa, a 18 anni) dopo 5 anni di stop e, a causa del cambiamento di struttura fisica, sono dovuto passare al rovescio monomane, perché al maestro sembrava più adatto per il mio gioco ed effettivamente era l'unico tipo di rovescio che riuscivo ad eseguire bene.
Adesso che sto iniziando a riprendere in parte i ritmi di una volta, mi sto ritrovando a giocare contro ragazzi di terza categoria e l'utilizzo del rovescio monomane sta diventando insostenibile in quanto la velocità di palla ricevuta è molto più alta e spesso sono costretto a rifugiarmi nel back. Molti avversari (sia vinti che vincitori), al termine del match, mi dicono che la differenza tra i miei diritti e rovesci è troppo evidente (dicono che di diritto non riescono a sostenere lo scambio mentre dalla parte del rovescio arrivano back o colpi nella metà campo...) e costringe chiunque a mirare sul mio rovescio, anche al costo di farmi giocare da quasi fermo.
Sto iniziando a pensare che un passaggio al bimane, anche se traumatico quando ormai i livelli non sono più medio-bassi, sia necessario, anche perchè tanto peggio di così non può andare.
Non vi chiedo, come al solito, come giocare un bimane e che impugnature usare, perché so benissimo che i colpi bisogna sentirli e che l'abitudine conta moltissimo.
Vi chiedo, piuttosto, di adottare un'ottica diversa, focalizzando l'attenzione sul solo passaggio da monomane a bimane. Qualche consiglio riguardo il modo di stare in campo? L'approccio è più frontale rispetto al monomane? E' consigliabile iniziare a giocarlo piatto e forte o inizialmente più coperto dal top spin? Questi ed altri consigli saranno molto ben accetti.
Vi ringrazio in anticipo
Da ex agonista bimane, ho ripreso (un anno fa, a 18 anni) dopo 5 anni di stop e, a causa del cambiamento di struttura fisica, sono dovuto passare al rovescio monomane, perché al maestro sembrava più adatto per il mio gioco ed effettivamente era l'unico tipo di rovescio che riuscivo ad eseguire bene.
Adesso che sto iniziando a riprendere in parte i ritmi di una volta, mi sto ritrovando a giocare contro ragazzi di terza categoria e l'utilizzo del rovescio monomane sta diventando insostenibile in quanto la velocità di palla ricevuta è molto più alta e spesso sono costretto a rifugiarmi nel back. Molti avversari (sia vinti che vincitori), al termine del match, mi dicono che la differenza tra i miei diritti e rovesci è troppo evidente (dicono che di diritto non riescono a sostenere lo scambio mentre dalla parte del rovescio arrivano back o colpi nella metà campo...) e costringe chiunque a mirare sul mio rovescio, anche al costo di farmi giocare da quasi fermo.
Sto iniziando a pensare che un passaggio al bimane, anche se traumatico quando ormai i livelli non sono più medio-bassi, sia necessario, anche perchè tanto peggio di così non può andare.
Non vi chiedo, come al solito, come giocare un bimane e che impugnature usare, perché so benissimo che i colpi bisogna sentirli e che l'abitudine conta moltissimo.
Vi chiedo, piuttosto, di adottare un'ottica diversa, focalizzando l'attenzione sul solo passaggio da monomane a bimane. Qualche consiglio riguardo il modo di stare in campo? L'approccio è più frontale rispetto al monomane? E' consigliabile iniziare a giocarlo piatto e forte o inizialmente più coperto dal top spin? Questi ed altri consigli saranno molto ben accetti.
Vi ringrazio in anticipo