...ti strozzano con le tue stesse corde, ovviamente.... hehehhe
Ti evito (momentaneamente) il patibolo perché FedEx mi ha evocato ricordi e risate lontane....
Arriva "Il Ciula" della squadra con la G200. Forse, in quel momento, in tutta Italia ce ne saranno state uno scatolone.
Capannello, rissa, "hoooooooo!".
Il Ciula, per mantener fede alla propria indiscussa e indiscutibile fama, l'ha fatta incordare in sintetico a 22 Kg. Il sintetico della Babolat, che non ho mai saputo come fosse scritto perché tutti lo pronunciavano in maniera diversa...facciamo "aioship", tipo "aglio-olio-e-peperoncino"...
Tiriamo ben due palle a testa, ci guardiamo in faccia e in coro: "Cosa è, uno scherzo? E i coriandoli?".
Poi c'erano anche gli insulti snob: "L'hai comprata da Germani?". Germani (marito e moglie) erano i titolari dell'allora più grande negozio di scarpe del sud Milano. All'epoca non aveva ancora acquistato quote di Cisalfa e (penso) di Giacomelli Sport (ammesso che lo abbia fatto).
Un negozio stupendo...ma di scarpe...le racchette occupavano un angolino-ino-ino.
Pertanto, comprare la racchetta da Germani... era l'equivalente di comprare un'automobile da "Tirana-Car. Auto seminuove da grande Albania".
Insomma, la G200, il gioiello, era una roba indicibile, "gelatinosa".
Questo se ne va (in "Ciao"...Il Ciula era motorizzato).
Ritorna dopo un'ora esatta con la racchetta in VS a 23 Kg (22 di sintetico più il kg di rito = 23...ci ha tenuto a spiegare). Tutti annuiscono con sufficienza....
Commento generale: "Ahhhhh, hai fatto bene a fartela cambiare, l'altro telaio era sfibrato, ma proprio da buttare". Già ce n'eran poche in tutta Italia, figurati sostituirla...
Il Ciula aveva semplicemente cambiato corde...
Da lì le varianti 2 nodi...4 nodi... Calibro 16, 17, 17L....
A mezzo Kg per volta siamo arrivati a 25 Kg ma non era "esattamente" così...Poi si scendeva sotto i 22...ed era un'altra cosa...
Un'altalena di potenza e tocco.
Poi mettevi 6 grammi in testa e.... la tiravi in testa a Il Ciula.
Semi-indecifrabile. Bisognava solo giocarci e capirla, con ...amore. Sì, con amore e rispetto!