"Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò, non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò…"
Come non darti ragione, Giancarlo?
Al tempo stesso, rispondo a paulmall...qualsiasi corso fatto con determinati criteri attesta la tua capacità a fare l'incordatore (meglio, il tecnico di racchette) ad alto livello.
Quello che non ti da, e non ti può dare, è la volonta di sacrificio, impegno, costanza e perseveranza..proprio quello che ha detto picchio.
Diventerai un abilissimo incordatore -e già questo è ottimo, visto il livello medio che c'è in giro- e potrai diffondere la tua passione, facendo magari anche qualche soldo nel contempo. Insegnerai ad altri, condividerai le conoscenze, probabilmente svilupperai nuove idee che saranno applicate e copiate da altri.
Ma "assicurarti" che diventerai incordatore professionista è un po' più difficile...superato un certo livello potrai metterti in "bacheche" come quelle di Grand Slam Stringers e cercare impiego nei tornei, o partire dai tornei di livello più basso e salire gradatamente, acquistando via via la fiducia di professionisti di livello sempre più alto.
Qualunque esaminatore capace può determinare che tu hai la necessaria abilità per diventare un incordatore da torneo, ma non può garantirti che lo diventerai perchè semplicemente...dipende da te.
Essere capaci di fare due/tre lavori di ottimo livello in un'ora è importante, ma in una normale giornata da torneo non se ne fanno due o tre, ma una quindicina quando il lavoro è poco, ventidue/ventiquattro la media, si toccano punte anche di quaranta...a quel punto sarà il tuo corpo, la tua testa a dirti se lo sei o no..conosco gente che ha lottato per diventarlo, lo è diventata, ed ha mollato al primo torneo sconvolto dalla quantità di lavoro con le gambe gonfie e le dita rovinate...ovvero, la norma.
It's up to you...
Ripeto (ancora
) l'amico Giancarlo:
In bocca al lupo, a tutti.