alain proust ha scritto: le gambe non sono fondamentali nel tennis: DI PIU'! sono il tennis stesso, più ancora del braccio, paradossalmente.
è forse un caso che nei primi 15 minuti di allenamento gioco "bene" e poi, piano piano che inizio a sentire le gambe bruciare (sì, lo so, non ho il fisico se dopo 15 minuti serrati sono già in debito...) inizio a fare caxxate?!
far frullare le gambe belle veloci e piegarsi ad ogni colpo, col giusto timing, è essenziale, così come lo è il tanto amato-odiato split step.
non per niente, i principianti assoluti si vedono anche e soprattutto dalla scarsa importanza che danno alle gambe, pensando che poichè si picchia con una racchetta, la cosa fondamentale sia il braccio. e infatti si vedono i principianti assoluti che in campo aspettano la palla da fermi, che partono sgommando verso la palla, che colpiscono con le gambe dritte come fusi.
però è faticoso, e non solo per me, perchè fare footwork come dio comanda e piegarsi il giusto ad ogni colpo costa fatica, non ci sono santi.
Com'è vero.
Ma lo spit step oltre a usare bene le gambe aiuta molto ad arrivare prima sulla palla o intercettare ed anticipare i contropiedi.
Perché il braccio più o meno fa quello che è il gesto ma senza la spinta dalle gambe si gioca male e non si ottiene incisività.
Poi io mi accorgo che quando subentra la stanchezza, non il crollo, le gambe non sono così reattive nella ricerca di palla e non spingono a dovere anche se fisicamente non sento nessuna fatica e corro bene su tutti i recuperi come all'inizio.
Allora giocando l'ultima partita vinta in 3 set facili mi sono accorta che dopo i primi 2 (1h d gioco e un doppio 6-1) della poca reattività di gambe. Già il 3° set è stato un di più visto che avevo vinto e volevo solo allenarmi e tenere la testa sempre sintonizzata sull'attenzione della partita, ma non c'era più quella grinta e agonismo dei primi 2.
Essere stanca non era normale, quindi la poca motivazione (o altre volte la sfiducia o un passaggio a vuoto) mi hanno irrigidito le gambe.
Accorgendomene ho cominciato a saltellare tra gli scambi, abbassarmi e saltare come la Bartoli
- ebbene tutto questo mi ha aiutato a non regalare il 3° set e nonostante qualche errore di più rispetto ai primi 2 l'ho vinto 6-3 con 2 break. Inoltre il servizio non funzionava più così bene, sono arrivati anche dei doppi falli - o era sempre un po' di stanchezza fisica o era piuttosto la minor concentrazione su quello che si stava facendo.