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Terra blu ... si'...o no ...

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Promemoria primo messaggio :

ieri il quotidiano spagnolo Marca aveva pubblicato la notizia, rilanciata poi da UBI Tennis (n.d.r.)


Madrid su terra blu: è quasi ufficiale

Sembra proprio che Ion Tiriac sia riuscito a convincere anche Roger Federer e Rafael Nadal, i più riluttanti. Dal 2012, il Masters 1000 di Madrid si dovrebbe giocare su terra blu. Già da tempo Tiriac (patron del torneo madrileno) spingeva per questa soluzione: la WTA aveva subito dato l'assenso, mentre l'ATP era meno convinta. Adesso sarebbe arrivato l'OK dei due campionissimi (che fanno anche parte del Consiglio dei Giocatori). La ragione principale di questa scelta sta nella maggiore visibilità televisiva offerta dal campo blu rispetto al tradizionale arancione della terra battuta. Non è un caso che i tornei sul cemento dell'estate americana siano passati dal verde al blu, così come quelli australiani. Si pensava che la terra battuta non potesse avere variazioni cromatiche, invece Tiriac ha mostrato che non è così. Saranno contenti anche quelli di Mutua Madrilena, sponsor del torneo, il cui colore principale è il blu. L'ufficialità di Madrid in blu dovrebbe arrivare tra un paio di settimane, a Londra durante le ATP World Tour Finals.


Terra blu  ... si'...o no ... - Pagina 6 Nadal_14


oggi il rilancio di Tit (n.d.r.)


Nadal boccia la terra blu

La notizia diffusa ieri dal quotidiano spagnolo Marca non lo ha lasciato indifferente, tutt’altro. Rafael Nadal boccia senza mezzi termini l’idea che nel 2012 il Masters 1000 di Madrid si disputi sulla terra blu, considerandola una scelta che va a cozzare con la storia e la tradizione di questa superficie.

Rafa Sarcarstico. I modernissimi campi, già comparsi quest’anno per gli allenamenti (nella foto, di Alessandro Nizegorodcew), evidentemente non sono piaciuti al numero due del mondo, che ha manifestato la sua disapprovazione per questa novità epocale tramite il suo profilo Twitter, dove ha così espresso il suo pensiero: “Ho letto qualcosa riguardo alla terra blu di Madrid. E’ un peccato per la storia e la tradizione di questa superficie”. Nel suo post c’è anche spazio per un po’ di sarcasmo: “Spero di non dover giocare un giorno anche sull’erba blu“. Questi commenti sono stati pubblicati sul social network subito dopo le anticipazioni lanciate ieri da Joan Solsona sul celebre quotidiano iberico, dove si sottolinea che tutti i sogni del magnate rumeno Ion Tiriac stanno gradualmente diventando realtà: prima il combined event, poi lo stadio col tetto retrattile, infine la terra blu.

La svolta agli Us Open. Nonostante il parere contrario degli alfieri Nadal e Federer, che si erano rifiutati di allenarsi su un campo blu allestito ad hoc, l’Atp ha concesso l’ok agli organizzatori del Mutua Madrilena Open, che avevano invece ricevuto subito il beneplacito della Wta. Il via libera è arrivato a New York, durante gli Us Open, al termine di una riunione alla quale erano presenti Giorgio Di Palermo, Justin Gimelstob e David Egdes nelle vesti di rappresentanti dei giocatori, mentre Mark Webster, Gavin Forbes e Charles Smith costituivano la voce dei tornei. Gli organizzatori di Madrid hanno presentato un dossier nel quale è dimostrato che la terra utilizzata è la stessa rispetto a quella degli anni scorsi, con il vantaggio che la superficie blu garantisce una visibilità migliore ai giocatori e agli spettatori, specie a coloro che guardano il torneo in tv. Il prossimo passo per il torneo diretto da Manolo Santana è quello di migliorare e “colorare” tutti i campi de la Caja Màgica, l’unico impianto del circuito dotato di tre campi coperti. Il torneo avrà inizio il 7 maggio, nella settimana di mezzo tra i piccoli eventi di Belgrado, Estoril e Monaco di Baviera e il Masters 1000 di Roma.

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io nella mia tv piccolina, 26", vedevo decisamente meglio la pallina... Razz
ultimamente avevo rinunciato a guardare le partite sul rosso (comunque poco divertenti) perchè non vedevo la pallina, ma dovevo immaginarla... Shocked

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CorriCorrado ha scritto:
Ragazzi, ma voi che potete guardarlo sto torneo dei puffi, mi potete dire se veramente a livello televisivo si vede molto meglio?


secondo i miei occhi

ENORMEMENTE meglio

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io che pratico streaming mi trovo molto meglio, finalmente vedo la palla! Laughing

invece cosa ne pensate degli isterismi sulla terra blu?

mi sembra evidente che sia scivolosa ma da qui a minacciare di "non giocare più" ce ne corre!

vedo piuttosto che:
- i presunti favoriti (i bombardieri alla raonic e isner) sono usciti subito
- la superficie scivolosa agevola i tennisti di talento, quelli che cercano il vincente e colpiscono bene da fermo
- i mostri di fisicità, quelli dei recuperi impossibili e delle spaccate ginniche non riescono a fare la differenza

penso insomma che si stia vedendo molto più tennis e molto meno atletismo...chi l'avrebbe mai detto! Smile


ps. mi viene in mente un parallelo con la formula uno e i gran premi che si corrono sul bagnato...è ovvio che la macchina tenda a slittare ma è proprio in quelle condizioni che viene fuori chi ha il cosiddetto "manico"

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guido... se è come dici tu, allora viva la terra blu... la voglio anche al mio circolo!!! cheers
mi chiedo una cosa: in america non si gioca su terra verde? vi risulta che qualcuno si sia mai lamentato? Shocked

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nanobabbo8672 ha scritto:
guido... se è come dici tu, allora viva la terra blu... la voglio anche al mio circolo!!! cheers
mi chiedo una cosa: in america non si gioca su terra verde? vi risulta che qualcuno si sia mai lamentato? Shocked


si nano, anche la terra verde è scivolosa...dicono a metà tra erba e terra rossa classica.
comunque a madrid i campi sono sempre stati più scivolosi del normale...
io credo che all'inizio il problema era il colore blu (questione "tradizione") poi a torneo iniziato si stanno accorgendo che i campi sono effettivamente parecchio scivolosi, al di là del colore.

nadal e nole sono una spanna sopra gli altri a livello di mobilità sul campo ed è ovvio che patiscano questa situazione.

ma secondo me si vede più tennis perchè finalmente se uno tira un vincente non si vede più ribattere la palla da un omino di gomma che in spaccata con salto carpiato è riuscito dove noi umani non possiamo neanche immaginare... Laughing

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guidoyouth ha scritto:


ma secondo me si vede più tennis perchè finalmente se uno tira un vincente non si vede più ribattere la palla da un omino di gomma che in spaccata con salto carpiato è riuscito dove noi umani non possiamo neanche immaginare... Laughing





mi piace questo punto di vista... se così fosse imporrei in tutti gli ATP solo terra blu.
Laughing
Magari riuscissimo a tornare a vedere un pò di tennis e non solo ormai l'appendice di una prestazione fisica?

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tiebreak ha scritto:


mi piace questo punto di vista... se così fosse imporrei in tutti gli ATP solo terra blu.


no no che poi nadal si intristisce! Very Happy
gli hanno fatto proprio un bello scherzo a poche settimane da parigi! Laughing

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Terra blu  ... si'...o no ... - Pagina 6 Madrid12 Moya: ´ Ascolteremo i giocatori,
miglioreremo i campi ma il colore rimarra´ lo stesso´


Nonostante le ripetute critiche il torneo continuera´ a mantenere la terra blu

Carlos Moya, assistente alla direzione del torneo e responsabile della comunicazione con i giocatori ha affermato che verranno affrontati i problemi relativi alla terra blu ma il colore rimarrà sempre lo stesso:

" Il risultato che ci eravamo prefissati è stato raggiunto. Siamo riusciti a migliorare la visibilità di tutti coloro che ci guardano dalla televisione. L'aspetto che hanno i campi è molto bello e piace quasi a tutti, l'unico problema che abbiamo è quello che la superficie sembra essere più scivolosa. Dobbiamo scoprire se è colpa del campo in se o del colore blu della terra. L'obiettivo di un torneo è quello di essere il migliore e sicuramente impareremo dagli errori commessi quest'anno e miglioreremo i campi. La squadra sta lavorando giorno e notte e non andiamo in giro bendati pensando che siamo perfetti perchè non è così. Ci impegnamo a lavorare nel modo più duro possibile."
TWI (n.d.r.)




Terra blu  ... si'...o no ... - Pagina 6 Cattur71
[/quote]

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Io ho un mio pensiero molto chiaro su questa cosa: I GIOCATORI STANNO UTILIZZANDO QUESA COSA COME CAPRO ESPIATORIO PER PRENDERSELA CON LA FEDERAZIONE CHE NON LI ACCONTENTA SU TUTTO!

Ora lo spiego: sappiamo che tanti giocatori tra cui Rafa in testa (di cui sono anche tifoso...) si stanno lamentando da tempo come collegiali per N motivi (calendari, orari, etc...), dimenticandosi a mio avviso troppo spesso che sono dei privilegiati. Nadal ad esempio di è ritirato dal suo incarico ATP ad inizio anno perché "non si fa a modo suo".

Detto questo è chiaro che qui stanno attaccando la terra blu per PRINCIPIO! Il ché lo testimonia il fatto che abbiano iniziato a lamentarsi molto prima di scambiare un colpo su queste superfici!!!!

Credo che il colore non si possa discutere, perché a livello estetico è soggettivo (c'è a chi piace e a chi no), ma la visibilità della pallina è 100 volte meglio! Soprattutto per chi non può sfruttare l'HD o usa lo straming. Non c'è paragone! E poi ricordo che i tornei ad esempio sul cemento sono Blu, Rossi, Verdi, Rosa, Viola, etc...

Sulla scivolosità sono d'accordo che potremmo avere campi più "solidi", ma non dipende tanto dal colore, bensì dalla consistenza della terra, e credo che si potrà correre ai ripari l'anno prossimo.
Ricordiamo che a Madrid qualcuno è scivolato, ma nessuno si è fatto male! Sull'erba (quella vera) si scivola molto di più! Ma nessuno a mai minacciato di dirtare il Queen's o Wimbledon! AL massimo Rios ha detto che l'erba è per vacche Smile (certo, ora l'erba è molto cambiata....).
Inoltre tra Montecarlo e stoccarda sono "saltate" le caviglie di Monaco, Benneteau, Petkovic, etc.. ma nessuno ha detto nulla sui campi, forse perché sulla terra ROSSA era lecito farsi male... Mentre è molto più pericoloso "piantarsi" piuttosto che scivolare....

Scusate lo sfogo Smile

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E scusate gli errori da dislessia, ma ho scritto velocemente Wink

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Concordo in toto!!! Meglio scivolare, dote che bisogna avere comunque sulla terra, indipendentemente dal colore.

Saluti

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johnnyyo ha scritto:
Detto questo è chiaro che qui stanno attaccando la terra blu per PRINCIPIO!


johnnyyo ha scritto:
Sulla scivolosità sono d'accordo che potremmo avere campi più "solidi", ma non dipende tanto dal colore, bensì dalla consistenza della terra, e credo che si potrà correre ai ripari l'anno prossimo.
Ricordiamo che a Madrid qualcuno è scivolato, ma nessuno si è fatto male! Sull'erba (quella vera) si scivola molto di più!
Concordo pienamente su tutto.

Ecco un articolo interessante a riguardo:



Rafa, stai esagerando


Le minacce di Nadal di disertare Madrid il prossimo anno in caso non dovesse tornare la terra rossa sono molto forti, troppo: un giocatore, per quanto importante e grande, non può dettare condizioni così nette.

Non è la prima volta (e temo non sarà l’ultima) che mi trovo ad evidenziare la mia discrepanza di giudizio verso i due volti di Nadal, il fuoriclasse che ammiriamo da anni sui campi e il personaggio pubblico che spesso fa discutere con le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

Ieri il nuovo capitolo: una reazione, quella di Nadal, che tutti aspettavamo in caso di risultato negativo e che infatti è puntualmente arrivata.

Un Nadal che, ripeto, reputo non renda onore al grandissimo giocatore che è e che negli ultimi mesi sta aumentando esponenzialmente il numero di lamentele, intensificando una raffigurazione di sé, ovvero quella della pedina fondamentale della scacchiera che può permettersi tutto, che non trovo di buon gusto.

Federer fa il perfettino a cui va tutto bene perché dotato di corpo immacolato e quindi incapace di capire i problemi dei poveri giocatori mortali e lui, dopo dichiarazioni pepate in Australia, lascia il ruolo di vicepresidente del consiglio giocatori perché non si fa a modo suo.

Perde una partita contro un giocatore che aveva battuto tredici volte su tredici dopo essere stato avanti nel terzo set di doppio break per due volte, sul 4-1 e sul 5-2, e s'infuria contro il torneo. Che la superficie non l’abbia mai amata è noto, si è sempre lamentato e rispetto (e condivido) le sue ragioni. Ma imputare una sconfitta così clamorosa alla superficie…

La terra blu non è terra? Verissimo. Ma la stessa terra rossa (salvo Montecarlo, dov’è giustamente imbattuto dall’avanti Cristo, perché che Nadal sia il più forte giocatore sulla terra attuale e forse di sempre è indubbio) è irriconoscibile, velocissima, accondiscendente ad un gioco mediamente offensivo.

Quel che non mi torna, però, è perché Rafa non si sia mai lamentato di un cemento che da anni è stato rovinosamente reso lento, vischioso, ruvido, dai rimbalzi empirei, da un’erba che scoraggia ciò che fino a dieci anni fa era la conditio sine qua non, ovvero l’uno due, da palle mediche colorate di giallo. Tutte condizioni che hanno favorito la sua tipologia di gioco (sua e di tantissimi altri) in superfici che dovrebbero invece avvantaggiare altre caratteristiche.

Quindi la terra dev’essere terra ma tutto il resto va bene così com’è? Non mi sembra un grandissimo esempio di onestà intellettuale.

Ma quello che trovo più grave è la sua minaccia di disertare il torneo qualora non venissero soddisfatte le sue richieste. Il paladino dei giocatori, colui che lotta per quei diritti dei giocatori mortali che Federer dall’alto della sua perfezione non può capire, alza la voce da primadonna perché "per me la stagione sulla terra è il momento più importante dell'anno. Questo è un grande torneo che mi serve per preparare il Roland Garros”...per me, mi serve…ci si lamenta solo nei momenti a sé sfavorevoli e che riguardano unicamente i propri interessi? E gli altri? Non mi sembra un grandissimo esempio di onestà intellettuale capitolo 2 e neppure di maturità.

Il giorno in cui Nadal accetterà (o non accetterà) le condizioni a lui favorevoli in egual misura a quelle che lo rendono meno felice, elogerò la sua figura in toto. Fino ad allora, continuerò a ritenere il Rafa “pensatore” mille volte inferiore al Rafa tennista.

"Avete visto la partita? Se avete visto la partita, avete visto quello che è successo". Sì Rafa. Abbiamo visto la partita. Hai giocato molto, molto male. E ti sei fatto sfuggire una partita già vinta unicamente per demeriti tuoi. Succede anche ai migliori. Accetta i fatti, nella buona e nella cattiva sorte (Nuziale nomen omen).


Commento di chiarimento

1) Sul piano tecnico (ma l’ho pure scritto) sono d’accordo con i detrattori della terra blu. Concordo con Nadal che la superficie è scivolosa ed ha caratteristiche che con la terra c’entrano poco niente. Ma mi chiedo se il “se rimane la terra blu non vengo più” sarebbe stato pronunciato se domenica Rafa avesse vinto il trofeo. Sostanzialmente trovo che Nadal negli ultimi tempi si stia lamentando un po’ troppo. Voglio dire…è un fuoriclasse, vince il 95% delle partite che gioca, è bravissimo quindi a far parlare le sue gesta sul campo…perché queste insistite lamentele? Sarà un problema mio, ma non capisco. Riguardo la pericolosità di questa terra sarà pure vero ma, tanto per fare un esempio, nella tradizionalissima e lentissima Montecarlo Monaco e Benneteau si sono rotti la caviglia nella stessa zona di campo e nessuno si è lamentato della superficie, mi pare.
2) Nadal è perfettamente libero di non presentarsi il prossimo anno dovesse restare la terra blu e ci mancherebbe! Ognuno è libero di programmarsi come meglio preferisce, figurarsi il numero 2 del mondo e vincitore di 10 Slam. Ma un conto è semplicemente non presentarsi, un altro è dirlo apertamente con aria di minaccia appena dopo aver perso, sapendo benissimo che una sua assenza sarebbe una perdita gravissima per il torneo. Ha quindi implicitamente detto agli organizzatori “se le cose rimangono così non vengo, quindi fate un po’ voi”. E questo per me, ribadisco, non può farlo nessuno, che sia Nadal, Federer, Djokovic o chicchessia. Principalmente per un fatto: i campioni sono esempi, simboli. In questo senso intendo che nessuno può permettersi di dare certi aut aut, Nadal è amato da bambini e non che lo prendono come modello. E un modello che suggerisce barra impone le sue idee per me dà un messaggio sbagliato. Per me, ci mancherebbe, non sto dicendo di avere la verità assoluta.

Comunque ragazzi/e, che io sia sarcastico l’avete capito da tempo, ma è solo un articolo, cerchiamo di non accendere troppo gli animi Smile ciao a tutti!

Riccardo Nuziale - Ubitennis

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Roger Federer solidale con Rafa

“Capisco perfettamente la delusione di Nadal. Su questa terra blu, anche io non mi sono sentito a mio agio fin dall’inizio. Questo è un campo molto complicato per giocare bene”.

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Nostradamis ha scritto:


...... Ma mi chiedo se il “se rimane la terra blu non vengo più” sarebbe stato pronunciato se domenica Rafa avesse vinto il trofeo.....


Ecco, questo estratto dall'articolo di Nuziale di Ubitennis riassume PERFETTAMENTE il mio pensiero sull'argomento-polemiche... Wink

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Bravo! D'altro canto non capisco le lamentele dei tennis, su tutti Nadal...

Ogni tennista deve essere in grado di adattarsi al cambio di superficie, cosa centra adesso il colore! Bah...comunque chi vincerà il torneo avrà dimostrato di avere migliori capacità di adattamento degli altri. E penso che le caratteristiche dei campi saranno migliorate nel tempo, dovrebbe dipendere dal tipo di terra. La cambieranno vedrete, pur di accontentare i migliori e farli giocare, magari con l'aiuto di qualche sponsor...(ci siamo capiti).

Saluti

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ma secondo voi nadal cosa ne pensa delle mozzarelle blu? Laughing

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Io mi focalizzerei soprattutto su un aspetto che è stato ben trattato nell'articolo:

Nadal non si è mai lamentato del fatto che tutte le altre superfici siano state rallentate; ovviamente in quanto questo gli ha concesso di vincere 4 Slam che altrimenti avrebbe solo potuto sognare.

Detto questo, le caratteristiche dei campi di Madrid sono sempre state particolari a causa dell'altura tanto che l'anno scorso è stato deciso lo scambio di date con Roma per far preparare meglio il Roland Garros ai giocatori.

Certo, la terra blu ha (forse) aggravato ulteriormente il problema; penso che a questo punto, se verrà mantenuta, sarebbe meglio uno scambio di date con il torneo di Montecarlo per rendere la preparazione sulla terra più uniforme.

Tralasciando il fatto che la superficie sia scivolosa (cosa che peraltro gli esperti dicono sia dovuta unicamente all'altura o comunque non al colore della terra) posso solo dire che con questo colore la pallina si vede meglio.

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ragazzi, Madrid è stato un grande flop per i big; ora, che sia rimasto il solo Re in piedi sulla terra di madrid, bene, ma credo che l'organizzazione ci penserà 2 volte prima di prendere ancora una decisione senza il consenso dei giocatori.

Il discorso per me è semplice; i giocatori sono quelli che scendono in campo, a loro il dover conquistare i punti. Il tennis è conosciuto per i primi 3 al mondo, già il 4° è conosciuto solo da chi il tennis lo segue, mentre Nadal, Nole e Federer li conoscono tutti. A loro non è dato il prendere decisioni anche per gli altri, ma loro sono quelli che muovono il grande pubblico nelle manifestazioni. la terra blu è stata forse boicottata, ma rimane il fatto che a sbagliare prima di tutto è stata l'organizzazione di Madrid.

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Terra blu  ... si'...o no ... - Pagina 6 Terrab12

Lo chiameremo " Blu Madrid"


Dodici mesi dopo, è cambiato tutto tranne il prezzo del carburante. Ma anche il fatto che un litro di gasolio sia rimasto a 1,34 € è sinonimo di cambiamento, rispetto all’Italia. Un anno fa Madrid era una città sportivamente sull’orlo di una crisi di nervi, con il Real che aveva già perso la Liga ed era stato eliminato dal Barcellona nella doppia sfida di semifinale della Champions League. In questi giorni invece le piazze principali sono state invase dai tifosi delle due squadre principali, prima per festeggiare il 32° titolo del Real e poi, mercoledì sera, per salutare l’impresa dei “colchoneros” dell’Atletico, che ha strapazzato il Bilbao nella finale di Europa League.

Inevitabile la digressione calcistica per introdurre l’argomento tennis, che pure rientra a pieno titolo nel capitolo riservato alle differenze. L’altro ieri Manolo Santana ha festeggiato il suo 74° compleanno tagliando l’inevitabile torta ma i primi due giocatori del mondo hanno regalato, a lui e a Tiriac, dichiarazioni al vetriolo. Dopo la clamorosa sconfitta contro Verdasco, un Rafa quantomeno intempestivo (solo il giorno prima aveva speso parole speciali per il torneo, dicendo che non c’era nulla da cambiare…) ha sparato a zero sulla superficie, dicendo che l’anno prossimo cancellerà questa data dal suo calendario se le condizioni rimarranno queste. In serata, eliminato dal connazionale Tipsarevic, Djokovic è stato laconico sull’argomento: “vale anche per me” ha mormorato il serbo a denti stretti.

La materia del contendere, manco a farlo apposta, è la terra blu, elemento talmente originale da aver rubato la scena ai protagonisti stessi, relegandoli al ruolo di stizziti accusatori della causa delle loro disgrazie. A tal proposito, credo abbia centrato l’obiettivo l’eroe di giornata, quel Verdasco che si è finalmente tolto, dopo tredici sconfitte alcune delle quali piuttosto amare, la scimmia-Nadal dalla spalla. Sotto un cappellino con ampia visiera che nascondeva a stento la sua soddisfazione, Nando ha precisato che non è ovviamente un problema di colore ma di consistenza e uniformità dei campi. Pur essendo anche lui spagnolo, ieri Verdasco aveva l’aria di chi l’ha combinata grossa e in conferenza stampa ha provato a reclamare la legittimità del suo successo; ma alla Caja un “Nadalicidio” equivale a un regicidio. E in fondo non è affatto giusto.

Nando ha amplificato, davanti ai microfoni, un’opinione che si è rafforzata in questi giorni madrileni, e cioè che il colore della terra abbia falsato la giusta percezione del problema. Pur non essendoci la controprova, se questi campi fossero tali e quali ma rossi, le polemiche sarebbero assai inferiori e limitate alla loro scivolosità e difformità l’uno dall’altro. Il blu ha catalizzato l’attenzione ed è diventato, in più di un caso, una sorta di alibi per giustificare prestazioni incerte o sconfitte inattese.

Quello che fa specie, poi, è il diverso atteggiamento tra uomini e donne.
Costrette ogni giorno ad inaugurare il programma del Santana a partire dalla 10:50 (!!), le tante campionesse qui presenti hanno attenuato i toni liquidando spesso l’argomento con due parole: terra diversa. Punto
.
Sarà perché molte di loro hanno giocato su quella verde di Charleston, che a spanne è una parente stretta di questa, e solo due settimane fa a Stoccarda (indoor) le condizioni erano simili, se non proprio uguali. Invece nessuno dei maschietti, per evidenti ragioni anagrafiche, ha potuto calcare i campi di Forest Hills, dove nel triennio 1975/77 si giocarono ben tre edizioni degli US Open su quella che gli americani chiamano correttamente Har-Tru. Per la cronaca, ci furono tre vincitori diversi (Orantes, Connors e Vilas) con l’americano che perse le altre due finali e vinse quella del 1976 contro Borg. Come dire, una terra per specialisti ma non solo.

Tiriac, navigatore di mille tempeste, aveva previsto tutto e nel magazine ufficiale del torneo aveva chiosato:
anche quando si parlò di introdurre il tie-break, molti giocatori dell’epoca dissero che non avrebbero giocato con quel sistema di punteggio. Poi si adattarono e tutti sappiamo com’è andata“.
Ride sotto i baffoni, il patron rumeno, e trova anche il modo di aggirare alla sua maniera lo sfogo comune di Nadal e Djokovic, che hanno minacciato di cancellare Madrid dal loro personalissimo calendario 2013. “Stiamo già pensando a qualcosa di nuovo per l’anno prossimo: le palline fosforescenti, gialle o arancione. Che sul blu si vedono benissimo…”

Alla notizia, una Serena Williams raggiante in conferenza stampa ha esultato. “Magnifico! Io adoro il fosforescente!” ha esclamato, prima di piazzare una gamba sul tavolo per far vedere i suoi scaldamuscoli. Spettacolo a Madrid. Ma si sa, le donne si adattano più in fretta alle avversità e sopportano meglio. Sensazione rafforzata dalle parole delle nostre eroine di doppio, Errani-Vinci, che oggi si giocheranno il titolo contro le russe Makarova-Vesnina.
“Non sappiamo perché, ma questa terra è diversa da ogni altra e ci si deve abituare. Forse anche perché siamo a 900 metri. Ma tutte le settimane dobbiamo farlo, per un motivo o per l’altro; fa parte del gioco.”

Qualcosa cambierà, nel 2013, e non solo l’emissione radiativa a cui verranno sottoposte le palline. Difficile però, se non impossibile, che si torni al rosso. Si migliorerà il “blu di Madrid”, rendendolo meno scivoloso e più uniforme, perché un torneo senza campioni non fa il bene di nessuno, meno che mai della coppia Santana-Tiriac, padri-padroni di una creatura cresciuta forse troppo in fretta.
Immagine e articolo da T.it (n.d.r.)



Terra blu  ... si'...o no ... - Pagina 6 Cattur71

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Non capisco proprio perché imputare le ragioni di una sconfitta alla superficie di gioco, sarà pure essa scivolosa e quant'altro ma se crea degli svantaggi ai big non vedo perché gli stessi problemi non li debbano riscontrare anche gli altri. Trovo quantomeno scorretto e presuntuoso affermare" ho perso a causa della terra blu" , perché l'altro dove giocava?

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poche storie, le donne hanno una marcia in più! Smile

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ne parlavo ieri con degli amici... non mi risulta che sulla terra verde si lamentino allo stesso modo!!!
perchè non si lamentano che l'erba inglese è diventata più giocabile proprio per uniformare la superficie?
non mi ricordo che nadal abbia mai detto che non va a wimbledon perchè l'erba serve per far pascolare le pecore e non per giocare a tennis...
lol!
io penso che ci sia modo e modo per dire le cose, e fare quelle affermazioni dopo aver perso, non mi sembra simpatico... quantomento nei confronti di chi li ha battuti...
murray più furbamente, forse consigliato dalla mamma, ha casualmente avuto mal di schiena proprio durante il torneo di madrid... e martedì era già a roma senza più mal di schiena!!! Very Happy

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Terra blu  ... si'...o no ... - Pagina 6 Sanfer11

La terra blu e la scarsa cultura dei top players attuali


W la terra-blu! Sì, e per un motivo molto semplice: questo discusso torneo di Madrid ci ha proposto molte novità in campo.

Erano anni, direi ad occhio da una decina, che non si vedeva un evento maschile con così tanto tennis offensivo. Scambi brevi, immediatamente alla ricerca del punto o del colpo che metta in difesa l’avversario.

Tanti serve&volley, spesso sistematici, addirittura sulle seconde di servizio! Un tennis d’attacco, ma tatticamente molto “percentuale”, visto che difendersi sulla scivolosa terra “dei puffi” era molto difficile, almeno per i tennisti-trattori del tennis di oggi, atleti formidabili ma pesanti, carichi di muscoli per scaricare a terra potenze inaudite ed aggredire a suon di toppate micidiali le palle da tennis.

W la terra-blu, perché coloro che hanno gridato allo scandalo “se ne romperanno a dozzine”, escono a mani vuote, mentre il recente evento di Monte Carlo ne ha azzoppati tre, e nemmeno di poco…

W la terra-blu, perché ha riportato alla mente il tennis “che fu”, quello più puro, che è nato oltre 140 anni fa come gioco che premiava la destrezza, un divertimento per dimostrare abilità e fantasia. E che negli anni s’è evoluto, tanto; ma che era rimasto fino ai ’90 del secolo scorso “onesto” tra i più acerrimi difensori e spericolati attaccanti.

Poi il giochino s’è rotto. Politicamente s’è scelto di omologare, per facilitare i giocatori, appiattendo condizioni di gioco con erbe battute, terre appena più veloci e cementi ruvidi. Un 10 mesi di tennis costante, in cui essere delle “bestie” fisicamente conta molto di più di una tecnica sopraffina. Spingere palle più grosse e pesanti, con corde che tengono tutto in campo e racchette sempre più perfette e grandi, è diventato il vangelo per ogni coach sparso per il globo. Si tira a tutta, cercando di creare in serie solo dei cloni di Agassi ma meno spregiudicati, più difensivi e tosti.

Annichilendo la fantasia, asservita alla potenza. Così il gioco (Federer e pochissime altre eccezioni) è diventato una sorta di rissa agonistica continua, un braccio di ferro con un unico schema: tirare il dritto sul rovescio avversario il più forte possibile, e non sbagliare mai. Sbadigli. Noia.

Grandissime battaglie all’orizzonte, match epici per lotte all’ultimo sangue, ma uno uguale all’altro. Come se delle macchine di F1 sempre più potenti facessero per 10 mesi all’anno lo stesso giro sullo stesso circuito. Per quanto possa essere spettacolare… alla fine ci si addormenta.

E allora ben venga la terra-blu, che ha rispolverato schemi perduti, leggerezza e angoli dimenticati. Ha risvegliato i produttori di gioco, o almeno ha aiutato per una volta coloro che il punto lo cercano, subito, non restando invischiati in lunghe schermaglie in top spin.

Ci sono state critiche feroci, “non tornerò mai più a giocare qua” hanno tuonato in diversi. Lasciando fare l’effetto minaccia delle dichiarazioni (eleganza zero), queste frasi sono state un vero boomerang per i suddetti, dimostrando scarsissima cultura di questo sport.

Fino a poco tempo fa, era normale doversi adattare a condizioni diverse, ogni settimana. Dall’erba più veloce, alle terre più paludose, agli indoor più rapidi ai cementi più vari. Fino a fine ’70 si giocava persino sul legno…
Giocatori che si lamentavano? Zero.
Era normale doversi adattare, anzi, era molto stimolante. Era un sfida, e il pubblico era curioso e molto attento, perché di torneo in torneo almeno 8-10 giocatori avevano reali chance di vittoria, a volte anche di più. Inoltre si esaltava il talento, la capacità di riuscire a tirar fuori il meglio con adattamenti, e quindi riuscendo a vedere match non solo più spettacolari, perché il confronto tra attaccanti e difesa genera sempre il miglior spettacolo, ma anche perché lo stesso giocatore era “costretto” in parte a re-inventarsi, a tirare fuori il meglio e migliorare. Infortuni? Ce ne sono molti di più ora, perché oggi si cerca solo di spingere la macchina-corpo umano al limite della spinta e della potenza… mentre qualche tempo fa spingere sempre a tutta non era la via maestra per la vittoria, perché “talento + intelligenza tattica” riuscivano a colmare i gap fisici.

Inoltre coloro che hanno duramente criticato la terra-blu “perché non si sta in piedi”, hanno ragione solo in parte. Scivolosa è scivolosa, e qui andrà indubbiamente migliorata; ma perché alcuni giocatori sono riusciti a giocare lo stesso bene, e addirittura “scivolare in controllo”, senza alcun infortunio o caduta? Perché sono giocatori più duttili, che corrono con piccoli passi sempre in equilibrio, riuscendo a gestire ogni fase della spinta del corpo “in controllo”, senza dover per forza esplodere tutto a tutta.

E match dopo match sono anche migliorati, riuscendo a gestire bene ogni fase del gioco, a volte anche quella difensiva, ma sempre cercando il prima possibile di andare all’attacco. Le parole di Janko Tipsarevic (ragazzo a detta di tutti con un’intelligenza sopra la media nel Tour) dopo il successo contro il n.1 Djokovic spiegano tutta la faccenda in poche righe: “Il problema non è “il blu”, ma che la superficie è molto più veloce del solito, e meno aderente. Qua è più difficile difendere, e per questo Nole e Rafa hanno avuto problemi… non si sono adattati.

Io ho attaccato appena possibile per vincere, cambiando in parte il mio gioco, e correndo con più attenzione”. Attacchi in controtempo, serve&volley, continua ricerca del contro piede e di aperture di campo, rovesci in back per prendere la rete, passanti stretti millimetri. Un’orgia di piacere tennistico a tutto campo.
W la terra-blu. Metterla ovunque? No, ma che non scompaia, e che insegni che la varietà è il miglior ingrediente per lo spettacolo.
LT.it (n.d.r.)


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Terra blu  ... si'...o no ... - Pagina 6 Interv35 Tiriac:
´I tornei non vanno fatti su misura per un giocatore´


Ion Tiriac fa il punto della situazione e parla dei fischi piovuti durante entrambe le premiazioni dagli spalti:

"Santana non andava fischiato. Mi prendo la responsabilità per tutti quei fischi. E' stata una settimana dura per molti, non per me, sono troppo vecchio. I tecnici hanno lavorato come cani fino alle 5 del mattino per sistemare i campi. Le condizioni non erano perfette è ovvio, ma erano le stesse per tutti i giocatori. Abbiamo avuto solo 5 settimane prima dell'inizio del torneo e abbiamo provato a dare alle palle un rimbalzo adeguato, ma non ci siamo riusciti.
Un torneo di livello mondiale non viene creato per un giocatore, altrimenti il sistema fallirebbe .
I tennisti dovrebbero prendere in considerazione gli spettatori, visto che lottiamo per soldi, sponsors e tv.

Ci sono studi che dicono come il blu migliori la visibilità. Poi se decideranno in modo diverso con l'Atp, non potremo opporci".

I campi blu non verranno smantellati proprio per non ridursi nuovamente all'ultimo e testare a dovere la superficie, ma l'Atp come anticipato ieri deciderà a luglio cosa fare della terra blu.
Immagine e articolo da TWI (n.d.r.)

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Ieri intanto Nole in allegnamento a Roma da guascone qual è, si è inginocchiato ed ha baciato la terra rossa, poi si è tolto la maglietta e se ne è cosparso il corpo tra l'ilarità generale.

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è djokovick......imitatore folle !
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