Andras, credo che i materiali siano certamente cambiati e che questo ha portato ad estremizzare il gioco; ma questo è in tutti gli sport, non solo il tennis.
Sicuramente, giocare con una racchetta di legno, con un piatto che era forse 70 pollici, o forse meno (la guardavo l'altra sera e dicevo, ammazza quant'è piccola) è altra cosa rispetto a quello che si vede oggi, ma 30 anni fa c'erano i fenomeni che erano i primi al mondo, e poi i pallettari nel circolo.
Mi ricordo un torneo sociale a cui mi ritrovai iscritto solo perchè facevo lezione: avevo 7 anni (forse...), giocavo con una racchetta di legno pesantissima. Avrò lisciato la palla 10/15 volte. Una volta lisciavi, ridevi e rigiocavi; succedeva a tutti più o meno...
Oggi se lisci, non ridi più. Ti senti uno zerbino del tennis...
Il tennis è cambiato, il serve & volley ha lasciato spazio a gioco dal fondo nel 99% dei casi, ma il bel tennis è ancora conosciuto, sia per nome che per cognome.
Si chiama Roger Federer, per la completezza del gioco.
Richard Guasquet, Nicolas Almagro, per il rovescio ad una mano.
Si chiama Nadal se parliamo di tennis moderno, perchè diciamocelo, anche se non è da cartolina del tennis, il suo dritto è qualcosa di fenomenale ancora oggi.
E penso al servizio di Monflis; un acrobata da vedere, con una raccolta piedi che se provi a fare ti trovi con la testa piantata nella linea di fondo.
Poi ci siamo noi, quelli della domenica al circolo: tecnica da costruire, che però ci provano.
E ci sono quelli che giocano da una vita e più; dritto e rovescio non fa differenza, la mano non dominante non sanno neanche che è! Potrebbe rimanare in tasca che tanto non la uso. La racchetta sembra uno strumento per prendere qualche farfalla, eppure, la palla di la te la mettono sempre... Alla fine prima o poi ti ci tocca giocare un set, e scopri che soffri come un caimano per strappargli i punti; sopratutto perchè sono cattivi e competitivi come l'aglio! Chiamano fuori quando prendi la linea, si incavolano e fanno apposta a mandarti palombelle che arrivano a terra con la brina...
Ma il tennis è e sarà sempre questo!