Shangai - ChinaTomic elimina FishDAY 2
PRIMO TURNOF Lopez d (9) J Tipsarevic 76(2) 76(3)
(14) J Melzer d I Ljubicic 64 62
A Ramos d M Cilic 63 64
R Stepanek d Z Zhang 6
K Nishikori d R Haase 06 75 76(5)
(12) A Dolgopolov d L Kubot 64 76(6)
R Harrison d (11)V Troicki 63 63
A Bogomolov Jr. d M Granollers 62 63
D Tursunov d T Bellucci 67(5) 64 75
M Raonic d M Llodra 67(2) 62 76(5)
SECONDO TURNO(15) F Mayer d D Nalbandian 63 64
(7) N Almagro d. T Robredo 75 63
(10) A Roddick d G Dimitrov 76(3) 75
(13) S Wawrinka d D Young 67(5) 76(2) 62
(8.) G Simon d A Montanes 61 61
B Tomic d (5) M Fish 46 61 64
da TWI (n.d.r.)
Prosegue il recupero di Milos Raonic dopo l'infortunio all'anca. Oggi è tornata anche la vittoria nel tabellone principale di un Master 1000. Nonostante qualche tremolio di troppo il canadese, di origine montenegrina ha superato Michael Llodra per 6-7(2) 6-2 7-6(5) in due ore e 17 minuti. Una prestazione nient'affatto convincente quella di Raonic, che ha dovuto sudare molto, rischiando eccessivamente contro un avversario, si pericoloso, ma per nulla in fiducia nel periodo. Dopo un buonissimo primo set, ampiamente meritato, Llodra è uscito letteralmente dal campo, incassando in pochissimo tempo un parziale di 11 games a 4, che sembrava aver ammazzato la partita. L'eccessivo leziosismo del francese è stato senza dubbio il motivo della supremazia di Raonic, bravo a servire alla grande ed approfittare dei regali francesi. Sul 5-2 nel terzo, Raonic ha un match point sul servizio di Llodra, lo fallisce e nel game successivo commette errori in serie, riportando in partita un incredulo francese. L'esito del tie break finale lo decide un nastro, che accomoda la palla a Raonic, che passa facile, conquistando ancora match point. Un diritto a sventaglio chiude successivamente la contesa. Difficile dare un giudizio alla prova del canadese, ancora in ritardo di condizione ed in difficoltà soprattutto negli spostamenti in avanti e sulle palle basse. Recuperare da un infortunio all'anca richiede molto tempo e partite come quella di oggi sono utili sia per mettere minuti nelle gambe, che per accomulare fiducia nel futuro. Al prossimo turno David Ferrer sarà un altro valido test, forse al momento ancora proibitivo per questo Raonic.
C'era grande attesa in Cina, per la sfida tra il vecchio campione, Andy Roddick ed il giovane astro nascente Grigor Dimitrov. Le attesa non sono state disattese, visto lo spettacolo in campo, ma alla fine ad avere la meglio è stato il vecchio campione, proprio con l'arma in più di cui il giovane bulgaro non può disporre, l'esperienza. Nel 7-6 (3) 7-5 con cui Roddick ha avuto la meglio su Dimitrov ci sono tutti i nove anni di differenza tra i due giocatori. Il bulgaro ha giocato alla pari, per lunghi tratti è stato superiore, ma nel momento di chiudere si è sempre sciolto. Peccati di gioventù. Solo così si spiega il break di vantaggio sciupato a suon di doppi falli per due volte nel secondo set, con tanto di set point sul 5-4. Roddick è stato bravissimo a rimanere sempre lì, in attesa dell'occasione, che l'avversario inevitabilmente gli avrebbe concesso. Tatticamente ineccepibile l'americano ha giocato molto attentamente, badando ad allungare la lunghezza degli scambi, per poter così approfittare degli errori del bulgaro, che aumentavano esponenzialmente al ridosso delle fasi calde del match. Alla fine di questa partita la sensazione è che per il futuro Dimitrov dovrà crescere soprattutto dal punto di vista mentale, perchè tecnicamente il potenziale è straordinario. Oltre che nei colpi, anche nei limiti caratteriali ricorda il primo Federer. Chissà se tra qualche anno, somiglerà anche al vero Federer, quello della maturità. Il torneo di Andy Roddick proseguirà con la sfida a Nicolas Almagro, che si è aggiudicato il derby spagnolo con Robredo.
In chiusura di programma, il quasi diciannovenne australiano Bernard Tomic ha consumato la sua vendetta su Mardy Fish, testa di serie più alta finora caduta, che lo aveva battuto la scorsa settimana a Tokyo. Proprio come in Giappone anche oggi si sono giocati tre set, ma la rimonta questa volta l'ha compiuta Tomic, che dopo aver pagato in maniera troppo cara l'unico passaggio a vuoto nel primo set, ha dominato i restanti due parziali, chiudendo con un 4-6 6-1 6-4, anche sin troppo generoso con un Fish fallosissimo, soprattutto con il diritto. Al contrario l'australiano ha mostrato di essere un solido giocatore da fondo, capace di variare il ritmo a suo piacimento e di essere un eccellente contrattaccante con dei colpi di sbarramento di grandissima qualità.
Stanislas Wawrinka vendica la sconfitta subito allo Us Open per mano di Donald Young. A New York l'americano si impose per 7-6 al quinto set e anche questa volta c'è stata grande battaglia per ben due ore e 25 minuti. Lo svizzero ha vinto in rimonta per 6-7(5) 7-6(2) 6-2, ma Young deve mangiarsi le mani per aver sciupato il vantaggio di un break nel secondo set, prima di cedere di schianto. Per concludere il discorso sui ragazzini terribili, è bene segnalare l'ottima vittoria di Ryan Harrison, qualificato, contro un sempre più in crisi Viktor Troicki. L'americano ha avuto facilmente la meglio per 6-3 6-3.
La sorpresa più clamorosa del day 2 del Master 1000 di Shanghai, arriva dal Grandstand, dove il croato Marin Cilic, numero 22 del mondo e recente finalista del torneo di Pechino, è stato battuto dallo spagnolo Albert Ramos, numero 77, per 6-3 6-4 in appena un'ora e 26 minuti. Battuta d'arresto davvero inaspettata quella del tennista di Medjugorje, dato l'ottima settimana passata e considerato soprattutto che si trovava di fronte un avversario molto più avvezzo alla terra che non al veloce, che per altro solo recentemente si sta affacciando con continuità sul circuito maggiore, dopo aver frequentato per lunghi periodi il mondo dei challenger. Prestazione francamente imbarazzante quella del croato, fallosissimo e mai in grado di far valere la sua maggiore pesantezza di palla ed il suo servizio potente. Lo spagnolo, senza fare nulla di trascendentale ha profittato al meglio dei 23 errori non forzati di Cilic. Per Ramos questa è la prima vittoria nel tabellone principale di un Master 1000, al primo tentativo. Lo spagnolo infatti non aveva mai superato le qualificazioni a questo livello. Il mancino catalano se la vedrà al prossimo turno con il genio Alexander Dolgopolov, testa di serie numero 12, che ha superato, non senza fatica, il polacco Lukacz Kubot per 6-4 7-6(6).