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ATP  1000 Shanghai Shanga10 Shanghai - Cina

9 - 16 ottobre

Name: Shanghai Rolex Masters
Category: ATP World Tour Masters 1000
Draw Size: S-56 D-24
Surface: Hard
Prize Money: $ 3,240,000

Campione uscente: Andy Murray

ATP  1000 Shanghai Yyy10

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Entry List


1. Djokovic, Novak
2. Nadal, Rafael
3. Federer, Roger
4. Murray, Andy
5. Ferrer, David
6. Soderling, Robin
7. Monfils, Gael
8. Fish, Mardy
9. Berdych, Tomas
10. Almagro, Nicolas
11. Tsonga, Jo-Wilfried
12. Simon, Gilles
13. Gasquet, Richard
14. Wawrinka, Stanislas
15. Youzhny, Mikhail
16. Troicki, Viktor
17. Melzer, Jurgen
18. Del Potro, Juan Martin
19. Verdasco, Fernando
20. Tipsarevic, Janko
21. Roddick, Andy
22. Isner, John
23. Dolgopolov, Alexandr
24. Chela, Juan Ignacio
25. Stepanek, Radek
26. Lopez, Feliciano
27. Ferrero, Juan Carlos (rank prot)
28. Mayer, Florian
29. Cilic, Marin
30. Raonic, Milos
31. Llodra, Michael
32. Ljubicic, Ivan
33. Granollers, Marcel
34. Dodig, Ivan
35. Anderson, Kevin
36. Bellucci, Thomaz
37. Monaco, Juan
38. Garcia-Lopez, Guillermo
39. Fognini, Fabio
40. Davydenko, Nikolay
41. Robredo, Tommy
42. Haase, Robin
43. Montanes, Albert
44. Tursunov, Dmitry
45. (SE)
46 - 52 (Q)
53 - 56 (WC)


I primi 15 Alternates e gli Italiani

1. Bogomolov Jr., Alex
2. Andujar, Pablo
3. Nishikori, Kei
4. Kohlschreiber, Philipp
5. Cuevas, Pablo
6. Nieminen, Jarkko
7. Malisse, Xavier
8. Seppi, Andreas
9. Starace, Potito
10. Gulbis, Ernests
11. Giraldo, Santiago
12. Stakhovsky, Sergiy
13. Kubot, Lukasz
14. Dimitrov, Grigor
15. Mannarino, Adrian
64. Cipolla, Flavio
81. Bolelli, Simone


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Federer si cancella dal Master 1000 di Shanghai


ATP  1000 Shanghai Atp-Tennis-img5354
(photo by TWI)


Roger Federer si è scusato coi fans asiatici sul suo sito ufficiale, dove ha annunciato il forfait al Master 1000 di Shanghai. Lo svizzero ha spiegato di aver bisogno di riposo dopo una lunga estate e di dover recuperare da fastidi fisici pregressi. Roger ha poi fatto una promessa: "Ho splendidi ricordi della Cina e di Shanghai, tornerò il prossimo autunno".


Fonte TWI: http://www.tennisworlditalia.com/Federer-si-cancella-dal-Master-1000-di-Shanghai-articolo6016.html


After consultation with my team, I’ve unfortunately decided to pull out of the Shanghai Rolex Masters in order to take some necessary time to rest and recuperate after a long summer. I have some nagging injuries that I need to address and I look forward to returning to the ATP World Tour as soon as possible. I have very fond memories of Shanghai so I will miss this amazing tournament and all my loyal Chinese fans, but I look forward to returning to China next fall.
Fonte: RF official http://www.rogerfederer.com/en/esp/news-detail/news/364.html

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Forfait

... dopo Roger Federer


- Robin Soderling

- Richard Gasquet

- Juan Martin Del Potro

- Juan Ignacio Chela

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Forfait Azzurri


Andreas Seppi e Potito Starace, gia' presenti nel MD, non saranno al via.

nel MD : F. Fognini

Alternates MD: Volandri
Q: Cipolla, Bolelli
Alternates Q: Galvani, Ghedin, Fabbiano, Sinicropi.

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Forfait "bleu"



ATP  1000 Shanghai Monfil10

Gael Monfils ha confermato ufficialmente la sua assenza.

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Novak Djokovic in forse

La notizia, apparsa oggi sul sito online "marca" (Esp) , ma non confermata ufficialmente, potrebbe essere la conseguenza del riacutizzarsi dei dolori alla schiena, che affliggono ancora il campione serbo dall' ultimo match in Davis.

ATP  1000 Shanghai Images53

L' eventuale forfait a Shanghai non consentirebbe a Nole di difendere i 360 punti 2010 che, aggiunti ai 500 di Beijng sarebbero un grosso debito da recuperare.

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Forfait Djokovic


Dopo Roger Federer, Monfils, Del Potro, Gasquet, Isner e Söderling, arriva la rinuncia più pesante per il Masters 1000 di Shanghai: il numero 1 del mondo Novak Djokovic, infatti, ha annunciato che non parteciperà al torneo cinese.

Il suo infortunio alla schiena non è stato ancora superato e il serbo ha bisogno di altro tempo per tornare al massimo della forma, visto che poi a novembre sono in programma appuntamenti importanti come il Masters di Parigi e quello finale di Londra.

"Sono molto dispiaciuto di non poter giocare a Shanghai, perché si tratta di uno dei miei tornei preferiti - ha dichiarato Djokovic -. Ma non ho recuperato ancora completamente dall'infortunio: ho fatto un nuovo controllo in settimana e i risultati non sono stati così buoni, quindi proseguirò nella mia riabilitazione".

Le prime teste di serie a Sghanghai saranno quindi Rafael Nadal ed Andy Murray, grandi favoriti per il successo finale; senza dimenticare Tsonga, che in questo finale di stagione sembra aver trovato il suo miglior tennis.

da Y/Eurosport (n.d.r)

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Main Draw

(1) NADAL, Rafael ESP vs. bye
GARCIA-LOPEZ, Guillermo Esp vs DEVVARMAN, Somdev Iind
GULBIS, Ernests Lat vs (wc) NALBANDIAN, David Arg
FOGNINI, Fabio Ita vs (15) MAYER, Florian Ger
(9) TIPSAREVIC, Janko Srb vs LOPEZ, Feliciano Esp
BOGOMOLOV JR., Alex Usa vs GRANOLLERS, Marcel Esp
(wc) ZHANG, Ze Chn vs STEPANEK, Radek Cze
Bye vs (6) BERDYCH, Tomas Cze
(3) FERRER, David Esp vs bye
RAONIC, Milos Can vs LLODRA, Michael Fra
YOUZHNY, Mikhail Rus vs FERRERO, Juan Carlos Esp
(wc) LI, Zhe Chn vs (16) VERDASCO, Fernando Esp
(10) RODDICK, Andy Usa vs Q
Q vs DIMITROV, Grigor Bul
Q vs ROBREDO, Tommy Esp
BYE (7) ALMAGRO, Nicolas Esp

(5) FISH, Mardy Usa vs bye
ANDERSON, Kevin Rsa vs TOMIC, Bernard Aus
Q vs CILIC, Marin Cro
KUBOT, Lukasz Pol vs (12) DOLGOPOLOV, Alexandr Ukr
(14) MELZER, Jurgen Aut vs LJUBICIC, Ivan Cro
DODIG, Ivan Cro vs GIRALDO, Santiago Col
HAASE, Robin Ned vs NISHIKORI, Jpn
bye TSONGA, Jo-Wilfried Fra (4)
(6) SIMON, Gilles Fra vs bye
KUKUSHKIN, Mikhail Kaz vs MONTANES, Albert Esp
ANDUJAR, Pablo Esp vs Q
Q Chn vs (11) TROICKI, Viktor Srb
(13) WAWRINKA, Stanislas Sui vs MONACO, Juan Arg
(wc) GONG, Chn vs Q
BELLUCCI, Thomaz Bra vs TURSUNOV, Dmitry Rus
bye (2) MURRAY, Andy Gbr

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Quali
Sfuma il Main Draw per Bolelli, Cipolla e Galvani


Brutta prova per Flavio Cipolla nel secondo e ultimo turno di qualificazione.
Il tennista romano ha infatti subito una pesante sconfitta da parte di Marsel Ilhan, impostosi addirittura per 6/2 6/1. Nel primo parziale partenza falsa di Flavio, che già al secondo game ha smarrito il servizio, per poi subire il break anche nel settimo gioco, consegnandosi nelle mani del turco, bravo a chiudere per 6/2 senza esitazioni.
Ilhan ha successivamente dominato anche il secondo parziale, vinto per 6 giochi a 1 grazie a ben tre breaks conquistati.

Sconfitta senza appello anche per Stefano Galvani, costretto ad arrendersi per 6/2 6/3 dallo svizzero Stephane Bohli, perfetto al servizio e mai breccato per tutta la durata dell'incontro. Il patavino dal canto proprio ha annullato soltanto tre delle sei palle break complessive concesse e ha sicuramente pagato a caro prezzo la maratona di primo turno con Paul Capdeville, chiusa soltanto per 7/6 al terzo.

Ko anche Simone Bolelli, battuto da Yen Hsun Lu. Nel primo parziale una sola incertezza al servizio è costata cara al ragazzo di Budrio, che ha ceduto per 6/3 a fronte di un solo break subito. Per lui notevole il rammarico per un primo game che lo ha visto sciupare ben tre breakpoints. Lu è stato abile successivamente ad annullargli anche altre due chances di break.
Il secondo set ha invece visto il tennista asiatico portarsi immediatamente sull'1-0 e servizio salvo farsi controbreccare già nel secondo gioco. Sull'1-1 Simone ha però rovinato tutto, cedendo per la seconda volta consecutiva la battuta. Nonostante una discreta prova e una buona grinta in risposta l'azzurro non è più riuscito a controbreccare Lu, arrendendosi per 6/3 6/4.



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Day 1


Fabio Fognini out all' esordio


F. Mayer (Ger) d. F. Fognini (Ita) ATP  1000 Shanghai Cattur26 60 - 62

S. Wawrinka (Sui) d. J. Monaco (Arg) 36 - 63 -

Fabio Fognini saluta subito la Cina. Nel match inaugurale del torneo di Shanghai il taggiasco ha offerto una prestazione davvero di basso livello, pur contro uno dei giocatori più in forma del momento.
Brutta partenza per Fabio che subisce 2 breaks nei primi 4 giochi e ritrova sotto 4-0 in soli 10 minuti. Il 6-0 era nell’aria e arriva soltanto 6 minuti più tardi con Mayer che lascia la miseria di 4 punti all’azzurro. Il primo gioco ad appannaggio di Fognini è il primo del secondo set col quale per la prima volta il ligure mette la testa avanti. Ma nei turni di servizio del tedesco continua a non esserci storia. Il terzo gioco del secondo set consegna a Mayer l’ennesimo break che gli consente di salire 3-1. Da qui Fabio ottiene soltanto un altro gioco prima di cedere il passo al tedesco col severo punteggio di 60 -62.
TWI (n.d.r.)







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Roddick soffre per battere Lu

DAY 2

G Garcia-Lopez defeats S Devvarman 64 63
A Montanes defeats M Kukushkin 62 57 76(5)
D Nalbandian defeats E Gulbis 75 64
B Tomic defeats K Anderson 76 (5) 67 (4) 63
G Dimitrov defeats M Ilhan 26 61 64
M Ebden defeats P Andujar 64 64
(10) A Roddick defeats Y Lu 62 36 62
T Robredo defeats (Q) s Bohli 76 (3) 76 (4)
F Verdasco defeats Z Li 62 62
J Ferrero defeats M Youzhny 76(4) 64
D Young defeats M Gong 61 64

da TWI (n.d.r.)

Sono occorsi tre set ma l'importante è vincere: avrà pensato questo Andy Roddick per scacciare le malelingue che insinuano un suo ipotetico ritiro. L'americano invece, anche se a fatica, dimostra di essere ancora presente e con umiltà riesce a portare a casa un match che stava per complicarsi seriamente. L'avversario odierno era quel Yen-Hsun Lu che tanto male gli fece lo scorso anno in ottavi a Wimbledon (il tennista di Taipei vinse 9-7 al quinto) e che ancora una volta si è dimostrato ostico da affrontare se in giornata. Il risultato finale tuttavia recita 6-2 3-6 6-2 in favore di Andy la cui prestazione però non lascia tranquilli: se Lu ha giocato un ottimo match soprattutto tatticamente, gli errori di Roddick e la sua poca incisività non fanno ben sperare per il prosieguo del torneo. Dopo il primo set vinto grazie a una falsa partenza del tennista orientale, scivolato in pochi minuti sullo 0-4, Andy nel secondo accettava troppo passivamente le variazioni di Lu cedendo sempre più campo. Nel parziale decisivo è il poco cinismo del nr. 74 del mondo a non regalare la sorpresa al pubblico cinese: nel quarto gioco Lu concede un disastroso turno di servizio, condito con un doppio fallo e smash sui teloni di fondo e di fatto consente a Roddick di chiudere, con un secondo break e grazie ad altri due doppi falli consecutivi, sul 6-2. L'americano al secondo turno troverà Grigor Dimitrov, il 20enne talentuoso bulgaro, vittorioso in tre set sul turco Marcel Ilhan per 2-6 6-1 6-4.

Passa il turno David Nalbandian, in un match potenzialmente spettacolare e pieno di talento, su Ernest Gulbis per 7-5 6-4. Nonostante il ranking sia bugiardo per i due tennisti (nr. 51 per il lettone, nr. 57 per l'argentino) molti gli errori commessi da entrambe le parti. Malissimo l'allievo di Canas che regala l'impossibile con il dritto oltre che sciagurati doppi falli nei momenti chiave del match (a fine match saranno 9).

Porta a casa la qualificazione anche Bernard Tomic, il quale estromette il bombardiere sudafricano Kevin Anderson. Match durissimo e concluso con il risultato di 7-6 (5) 6-7 (4) 6-3 dopo circa 2 ore e 37 minuti di gioco. A decidere il terzo set è l'unico break dell'incontro messo a segno dall'australiano in apertura di parziale (solo due palle break annullate da Tomic nell'arco della partita).

Molto bene gli spagnoli: stecca infatti solo Andujar, battuto da Ebden. In scioltezza invece Fernando Verdasco contro il modesto tennista di casa Zhe Li (nr 358 delle classifiche mondiali), cui concede solo quattro giochi con un doppio 6-2. In precedenza, il primo a strappare il pass per il secondo turno è stato Guillermo Garcia-Lopez, vittorioso su Somedev Devvarman per 6-4 6-3. Per lui ora il derby iberico contro Rafael Nadal, testa di serie nr.1 del torneo. Ma la Spagna sorride anche per Albert Montanes, che ha archiviato un lottatissimo match contro il kazako Mikhail Kukshkin al fotofinish per 6-2 5-7 7-6 (5), e Tommy Robredo che elimina il qualificato svizzero Stephane Bohli per 7-6 (3) 7-6 (4). Bella vittoria di Ferrero su Youhzny.

Da segnalare la vittoria nel primo turno del tabellone di doppio per la coppia azzurra formata da Simone Bolelli e Fabio Fognini. Gli alfieri di Davis si sono imposti con un doppio 6-4 sui padroni di casa Wu e Zhang.

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Tomic elimina Fish

DAY 2

PRIMO TURNO


F Lopez d (9) J Tipsarevic 76(2) 76(3)
(14) J Melzer d I Ljubicic 64 62
A Ramos d M Cilic 63 64
R Stepanek d Z Zhang 6
K Nishikori d R Haase 06 75 76(5)
(12) A Dolgopolov d L Kubot 64 76(6)
R Harrison d (11)V Troicki 63 63
A Bogomolov Jr. d M Granollers 62 63
D Tursunov d T Bellucci 67(5) 64 75
M Raonic d M Llodra 67(2) 62 76(5)

SECONDO TURNO

(15) F Mayer d D Nalbandian 63 64
(7) N Almagro d. T Robredo 75 63
(10) A Roddick d G Dimitrov 76(3) 75
(13) S Wawrinka d D Young 67(5) 76(2) 62
(8.) G Simon d A Montanes 61 61
B Tomic d (5) M Fish 46 61 64

da TWI (n.d.r.)

Prosegue il recupero di Milos Raonic dopo l'infortunio all'anca. Oggi è tornata anche la vittoria nel tabellone principale di un Master 1000. Nonostante qualche tremolio di troppo il canadese, di origine montenegrina ha superato Michael Llodra per 6-7(2) 6-2 7-6(5) in due ore e 17 minuti. Una prestazione nient'affatto convincente quella di Raonic, che ha dovuto sudare molto, rischiando eccessivamente contro un avversario, si pericoloso, ma per nulla in fiducia nel periodo. Dopo un buonissimo primo set, ampiamente meritato, Llodra è uscito letteralmente dal campo, incassando in pochissimo tempo un parziale di 11 games a 4, che sembrava aver ammazzato la partita. L'eccessivo leziosismo del francese è stato senza dubbio il motivo della supremazia di Raonic, bravo a servire alla grande ed approfittare dei regali francesi. Sul 5-2 nel terzo, Raonic ha un match point sul servizio di Llodra, lo fallisce e nel game successivo commette errori in serie, riportando in partita un incredulo francese. L'esito del tie break finale lo decide un nastro, che accomoda la palla a Raonic, che passa facile, conquistando ancora match point. Un diritto a sventaglio chiude successivamente la contesa. Difficile dare un giudizio alla prova del canadese, ancora in ritardo di condizione ed in difficoltà soprattutto negli spostamenti in avanti e sulle palle basse. Recuperare da un infortunio all'anca richiede molto tempo e partite come quella di oggi sono utili sia per mettere minuti nelle gambe, che per accomulare fiducia nel futuro. Al prossimo turno David Ferrer sarà un altro valido test, forse al momento ancora proibitivo per questo Raonic.

C'era grande attesa in Cina, per la sfida tra il vecchio campione, Andy Roddick ed il giovane astro nascente Grigor Dimitrov. Le attesa non sono state disattese, visto lo spettacolo in campo, ma alla fine ad avere la meglio è stato il vecchio campione, proprio con l'arma in più di cui il giovane bulgaro non può disporre, l'esperienza. Nel 7-6 (3) 7-5 con cui Roddick ha avuto la meglio su Dimitrov ci sono tutti i nove anni di differenza tra i due giocatori. Il bulgaro ha giocato alla pari, per lunghi tratti è stato superiore, ma nel momento di chiudere si è sempre sciolto. Peccati di gioventù. Solo così si spiega il break di vantaggio sciupato a suon di doppi falli per due volte nel secondo set, con tanto di set point sul 5-4. Roddick è stato bravissimo a rimanere sempre lì, in attesa dell'occasione, che l'avversario inevitabilmente gli avrebbe concesso. Tatticamente ineccepibile l'americano ha giocato molto attentamente, badando ad allungare la lunghezza degli scambi, per poter così approfittare degli errori del bulgaro, che aumentavano esponenzialmente al ridosso delle fasi calde del match. Alla fine di questa partita la sensazione è che per il futuro Dimitrov dovrà crescere soprattutto dal punto di vista mentale, perchè tecnicamente il potenziale è straordinario. Oltre che nei colpi, anche nei limiti caratteriali ricorda il primo Federer. Chissà se tra qualche anno, somiglerà anche al vero Federer, quello della maturità. Il torneo di Andy Roddick proseguirà con la sfida a Nicolas Almagro, che si è aggiudicato il derby spagnolo con Robredo.

In chiusura di programma, il quasi diciannovenne australiano Bernard Tomic ha consumato la sua vendetta su Mardy Fish, testa di serie più alta finora caduta, che lo aveva battuto la scorsa settimana a Tokyo. Proprio come in Giappone anche oggi si sono giocati tre set, ma la rimonta questa volta l'ha compiuta Tomic, che dopo aver pagato in maniera troppo cara l'unico passaggio a vuoto nel primo set, ha dominato i restanti due parziali, chiudendo con un 4-6 6-1 6-4, anche sin troppo generoso con un Fish fallosissimo, soprattutto con il diritto. Al contrario l'australiano ha mostrato di essere un solido giocatore da fondo, capace di variare il ritmo a suo piacimento e di essere un eccellente contrattaccante con dei colpi di sbarramento di grandissima qualità.
Stanislas Wawrinka vendica la sconfitta subito allo Us Open per mano di Donald Young. A New York l'americano si impose per 7-6 al quinto set e anche questa volta c'è stata grande battaglia per ben due ore e 25 minuti. Lo svizzero ha vinto in rimonta per 6-7(5) 7-6(2) 6-2, ma Young deve mangiarsi le mani per aver sciupato il vantaggio di un break nel secondo set, prima di cedere di schianto. Per concludere il discorso sui ragazzini terribili, è bene segnalare l'ottima vittoria di Ryan Harrison, qualificato, contro un sempre più in crisi Viktor Troicki. L'americano ha avuto facilmente la meglio per 6-3 6-3.

La sorpresa più clamorosa del day 2 del Master 1000 di Shanghai, arriva dal Grandstand, dove il croato Marin Cilic, numero 22 del mondo e recente finalista del torneo di Pechino, è stato battuto dallo spagnolo Albert Ramos, numero 77, per 6-3 6-4 in appena un'ora e 26 minuti. Battuta d'arresto davvero inaspettata quella del tennista di Medjugorje, dato l'ottima settimana passata e considerato soprattutto che si trovava di fronte un avversario molto più avvezzo alla terra che non al veloce, che per altro solo recentemente si sta affacciando con continuità sul circuito maggiore, dopo aver frequentato per lunghi periodi il mondo dei challenger. Prestazione francamente imbarazzante quella del croato, fallosissimo e mai in grado di far valere la sua maggiore pesantezza di palla ed il suo servizio potente. Lo spagnolo, senza fare nulla di trascendentale ha profittato al meglio dei 23 errori non forzati di Cilic. Per Ramos questa è la prima vittoria nel tabellone principale di un Master 1000, al primo tentativo. Lo spagnolo infatti non aveva mai superato le qualificazioni a questo livello. Il mancino catalano se la vedrà al prossimo turno con il genio Alexander Dolgopolov, testa di serie numero 12, che ha superato, non senza fatica, il polacco Lukacz Kubot per 6-4 7-6(6).

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Tsonga eliminato da Nishikori. Ok Nadal, W/O per Murray

DAY 3

K Nishikori defeats (4) J Tsonga 67(1) 64 64
J Ferrero defeats (16) F Verdasco 46 63 62
(3) D Ferrer defeats M Raonic 75 76(7)
S Giraldo defeats (14) J Melzer 46 64 76(5)
(12) A Dolgopolov defeats A Ramos 57 63 62
M Ebden defeats R Harrison 64 62
(1) R Nadal defeats G Garcia-Lopez 63 62
(6) T Berdych defeats R Stepanek 64 63
(2) A Murray defeats D Tursunov W/O
F Lopez defeats A Bogomolov Jr. 76(4) 36 63

da TWI (n.d.r.)

Tutto facile all'esordio per Rafael Nadal, che si vendica di Guillermo Garcia - Lopez, tennista che l'anno scorso aveva osato batterlo nel torneo di Bangkok, dopo una partita incredibile in cui lo spagnolo meno quotato riuscì a sfruttare l'unica palla break offerta da Nadal, salvandone addirittura 25 su 27. Rafa oggi ha chiuso la pratica abbastanza agevolmente per 6-3 6-2 in un'ora e 43 minuti di gioco.
Il primo set odierno, per un pò, sembrava un dejavù della citata partita di Bangkok, visto che Garcia Lopez riusciva ad annullare ben otto palle break su nove. L'unico strappo era tuttavia sufficiente ad un Nadal abbastanza regolare. Nel secondo parziale Rafa strappava subito il servizio a Lopez, ma inaspettatamente perdeva immediatamente il vantaggio, a causa di qualche errore millimetrico, salvo riconquistarlo subito dopo e mantenerlo senza problemi fino alla fine, arrotondando il punteggio con un nuovo break.
Una prova più che sufficiente quella di Rafa, contro un avversario, va detto tutt'altro che irresistibile, lontano parente di quello che nel 2010 sconfisse Rafa e per nulla in fiducia nell'ultimo periodo. Esame sicuramente più indicativo sarà quello che aspetta Nadal negli ottavi di finale: Florian Mayer, uno dei giocatori più in forma del momento.

Continua la striscia vincente di Tomas Berdych nella Repubblica Popolare Cinese. Dopo aver vinto il torneo Atp 500 di Pechino la scorsa settimana il numero 7 del mondo ha superato con agio un ostico secondo turno, almeno sulla carta, contro il connazionale Radek Stepanek, prevalendo comodamente per 6-4 6-3 in un'ora e 17 minuti. Pochi problemi per l'ex finalista di Wimbledon, che soffre il gioco avversario solo in avvio di partita, perdendo subito il servizio e subendo un parziale d'apertura di 8 punti a zero. Una volta superata l'empasse iniziale, Berdych ha dominato senza problemi, recuperando prima il break e piazzando poi l'allungo in volata. Secondo set più tranquillo con un unico break a fare la differenza e due palle del controbreak annullate dal vincitore del torneo di Pechino nell'ultimo game dell'incontro. Al prossimo step il ceco se la vedrà con Feliciano Lopez.

Non scenderà in campo invece Andy Murray, che approfitta del ritiro di uno stanco Dmitry Tursunov, che lascia strada al britannico dopo la maratona di ieri contro Thomaz Bellucci.

Prima grossa sorpresa del torneo: Kei Nishikori ha eliminato Jo-Wilfried Tsonga dopo 2 ore e mezza di gioco per 6-7(1) 6-4 6-4. Nel primo set Nishikori ribatte colpo sul colpo, mantendendo involato il suo servizio, come del resto uno Tsonga altrettanto efficace alla battuta. La conclusione del parziale non può che avvenire al tiebreak che mette in risalto la netta superiorità di Tsonga. Il francese domina il tiebreak dal primo all'ultimo punto, incamerandolo con il punteggio di 7-1 e interpretandolo alla perfezione.
Nel secondo parziale l’equilibrio si rompe a favore del giapponese nell’ottavo game, Tsonga recupera subito il break di svantaggio ma cede a sorpresa nuovamente il servizio e con esso il secondo set per 6-4.
Ancora lotta serrata nel set decisivo, col francese che prova ad alzare il proprio livello nel nono game, ma spreca una palla break e si ritrova costretto a servire per restare nel match sotto 5-4. Nishikori si procura così 3 matchpoint nel decimo game, i primi due vengono annullati con un ace a 210 e uno incredibile con la seconda dal francese, ma il terzo è quello buono per il nipponico, che entra dentro il campo con la risposta di rovescio e chiude per 6-4 regalandosi lo scalpo di giornata.

David Ferrer si aggiudica una sofferta vittoria per 7-5 7-6(7) su Milos Raonic, apparso in netta crescita ma troppo falloso nei momenti cruciali del match.
Pronti-via e Milos Raonic strappa nel game d'apertura del match il servizio ad un Ferrer che non riesce ad avere un positivo impatto sul match. Raonic gestisce il break di vantaggio nei game successivi, fino al 4-3, ovvero fino a quando Ferrer opera il controbreak che gli permette di rimettere in discussione il set d'apertura: 4 pari. Lo spagnolo si porta addirittura sul 5-4 0-30, ma qui Milos serve da campione e rimette le cose a posto. La storia non si ripete nel suo seguente turno di servizio, quando Ferrer non si lascia scappare la prima occasione per chiudere il primo parziale a suo favore per 7-5.
Ma a inizio secondo set l’iberico si perde e regala il break al canadese, che tiene il vantaggio fino al servizio del 4-3, quando accusa un vuoto e permette a Ferrer di ritrovare la parità. Si giunge quindi al tie-break, ed anche in questa occasione è il nativo di Podgorica a comandare il punteggio, ma ancora una volta Raonic spreca e Ferrer lo punisce aggiudicandosi lo spareggio per 9 punti a 7 e con esso la partita.

Nuova linfa sembra scorrere nelle vene del tennis australiano. Dopo il successo contropronostico centrato ieri da Tomic su Fish, quest'oggi un altro esponente "aussie", tale Matthew Ebden ha sovvertito il pronostico con l'emergente americano Ryan Harrison, costretto a soccombere 6-4, 6-2. Per la prima volta in carriera, Ebden, riesce ad approdare negli ottavi di un Masters 1000, dove sarà opposto al francese Simon. Tra l'altro, Matthew Ebden, proviene dalle qualificazioni e fino ad ora è l'autentica rivelazione del masters 1000 asiatico, di scena in quella che viene considerata la capitale economica cinese.

Un dissennato Fernando Verdasco prosegue il suo periodo di involuzione, cedendo il passo nel derby spagnolo per mano dell'ex numero 1 del mondo Juan Carlos Ferrero: 4-6, 6-3, 6-2. Quest'ultimo si è imposto per la 3 volta in 6 precedenti diretti con il connazionale, riequilibrando così il computo degli scontri diretti. Eppure il match aveva preso una piega favorevole per Verdasco, capace di incamerare 6-4 il primo set. Anziché trarre benefici dalla conquista del primo set, però, il mancino iberico è entrato in confusione sia tattica che mentale, giocando di puro istinto e andando incontro ad una moltitudine di errori non forzati, ben 48 nell'arco delle due ore e 7 minuti di gioco.
Nel primo set è un break al decimo game a propiziare l'allungo decisivo di Verdasco. Il break messo a segno sul 5-4 Ferrero, infatti, coincide con l'epilogo del set. All'inizio del secondo parziale si assiste ad uno scambio di break nel corso dei primi due game. Ferrero piazza un altro tentativo d'allungo con un break sul 2 pari, causato da un passaggio a vuoto di Verdasco. Il quale nel secondo set aumenta in modo esponenziale il numero di errori non provocati, commettendone, nell'intera frazione, ben 17 a fronte dei soli 3 del suo avversario. Ad approfittarne è così un diligente Ferrero che fa suo meritatamente per 6 giochi a 3 il secondo parziale, impattando le sorti del confronto.
Verdasco è in rottura prolungata e non riesce a ritrovare il filo conduttore nemmeno nel terzo set, anzi, fa ancor peggio quando nel 6° game getta via un turno di servizio sperperando un vantaggio di 40-0. E'il break che permette a Ferrero di operare l'allungo decisivo e di condurre in porto la vittoria. Dal 2 pari, il 31enne di Onteniente mette insieme un parziale di 4 giochi consecutivi. La crisi del mancino madrileno non accenna a placarsi, mentre un ritrovato Ferrero si gode una significativa vittoria.

Esce vittorioso in rimonta Alexandr Dolgopolov nei confronti di quell'Albert Ramos resosi protagonista dell'eliminazione di Marin Cilic: 5-7, 6-2, 6-3 sono i parziali favorevoli al tennista di Kiev. Dopo aver ceduto di strettissima misura il primo set per 7 giochi a 5, Dolgopolov ha sensibilmente innalzato il proprio livello di gioco aggiudicandosi i restanti set per 6-2, 6-3. Questa vittoria proietta il pupillo di Jack Reader negli ottavi di finale, dove darà vita ad un match ricco di spunti di interesse con Bernard Tomic. Sarà una sfida che tra l'altro metterà a confronto due degli esponenti più illustri della nuova generazione.

E'la giornata delle vittorie maturate in rimonta, poichè, dopo il successo in rimonta su Dolgopolov a spese di Ramos e di Ferrero su Verdasco, in rimonta è scaturita anche la vittoria del colombiano Santiago Giraldo, che prevale alla distanza sulla 14esima testa di serie, l'austriaco Jurgen Melzer: 4-6, 6-4, 7-6 (5). Il colombiano centra la seconda affermazione consecutiva al terzo set, dato che al primo turno aveva piegato la resistenza di Dodig alla distanza.Già durante la scorsa settimana, Giraldo, aveva dato dimostrazione dei progressi compiuti, impegnando seriamente Nadal nei quarti di finale di Tokyo, dopo aver giocato per lunghi tratti su ritmi vertiginosi.

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Day 4

A. Roddick d. N. Almagro 63 - 64
D. Ferrer d. J. Ferrero 16 - 75 - 62
A. Dolgopolov d. B. Tomic 57 - 61 - 60
K. Nishikori d. S. Giraldo 76(6) - 46 - 63
A. Murray d. S. Wawrinka 64 - 36 - 63
M. Ebden d. G. Simon 62 - 26 - 76(otto)
F. Mayer d. R. Nadal 76(5) - 63
F. Lopez d. T. Berdych 64 - 64


Un grande Mayer elimina Nadal


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Prova eccellente del tennista tedesco, che in due set ha battuto Rafael Nadal, raggiungendo i quarti a Shanghai. Lopez supera Berdych, fra i migliori otto anche Kei Nishikori e il sorprendente Mattew Ebden

Che Florian Mayer fosse in grado di giocare un tennis di livello tale da competere con i big si sapeva, ma fin ora non era mai riuscito a batterne uno. Oggi, invece, ce l’ha fatta, superando Rafael Nadal, al termine di un match perfetto, che gli ha consegnato i quarti di finale.
Il tedesco ha ’stordito’ il numero due del mondo con continue variazioni, muovendolo da una parte all’altra del campo, e grazie a un rendimento impeccabile al servizio è riuscito nell’impresa, confezionata in un’ora e 47 minuti di gioco. Per Mayer si tratta del successo più importante in carriera, ciliegina sulla torta di una stagione indimenticabile, che l’ha visto migliorare dopo quasi quattro anni il proprio best ranking, e centrare a Bucarest il primo titolo Atp, dopo una serie di quattro finali perse che iniziava a essere piuttosto preoccupante.
Lo spagnolo lotta su ogni punto, ma non basta! Va detto che il maiorchino è stato tutt’altro che impeccabile, commettendo più errori del solito, ma sono anche parecchi i meriti del tedesco, abile, sia a farlo giocar male, che a non dargli mai l’occasione di portarsi in vantaggio. In tutta la sfida, infatti, Mayer non ha concesso alcuna palla-break, ed è riuscito a cogliere al volo le opportunità concesse dal rivale. Dopo essersi visto annullare due set-point dalla prima testa di serie (al servizio sul 4-5), Florian è finito sotto per 4-2 nel tie-break, ma non si è perso d’animo. Ha recuperato lo svantaggio, e quando un diritto largo di Nadal gli ha consegnato una terza palla-set, si è fatto trovare pronto, servendo il terzo ace dell’incontro e conquistando la frazione. Ancora migliore il suo rendimento nella seconda partita, in equilibrio sino al 3-3, quando il teutonico ha cambiato passo, lasciando al palo il rivale. Nel settimo gioco ha trovato il primo break della sfida, convertendo la prima palla-break offertagli nella frazione, e dopo essersi portato sul 5-3 non ha nemmeno aspettato il successivo cambio di campo, togliendo nuovamente la battuta a Nadal e mettendo, al primo match-point, la parole fine all’incontro.

Berdych gioca, ma vince Lopez. A differenza di quanto si è detto nella serata di ieri, quando sembrava che Tomas Berdych avesse dato forfait, il ceco è regolarmente sceso in campo quest’oggi, ma non è comunque stato in grado di conquistare i quarti di finale. Opposto a Feliciano Lopez, il ventiseienne di Valašské Meziříčí non è riuscito a esprimersi al meglio, cedendo il passo senza mai rendersi insidioso sul servizio rivale. A decidere l’incontro la striscia di quattro giochi consecutivi messa a segno dal mancino spagnolo sul 4-4. ‘Feli’ ha infatti strappato il servizio a Berdych nel nono gioco, chiudendo con un ace nel suo successivo turno di battuta, e ha poi piazzato un nuovo break in apertura di secondo set, mantenendolo senza eccessivi problemi sino alla conclusione. Sarà quindi lui il prossimo avversario di Mayer, contro il quale si è aggiudicato due dei tre precedenti. Fra questi l’ultimo, giocato a febbraio nel torneo di Rotterdam e conquistato dall’iberico con il punteggio di 6-3 6-4.

Ma i successi di Mayer e Lopez non hanno rappresentato le uniche sorprese degli ottavi di finale. Anche il qualificato australiano Mattew Ebden ha infatti saputo conquistare contro pronostico un posto fra i migliori otto, superando – dopo Andujar e Harrison – anche Gilles Simon. Fresco di best ranking alla 124esima posizione della classifica mondiale (raggiunto grazie ai 65 punti raccolti con il secondo turno al ‘500’ di Tokio), il 23enne australiano ha centrato per la prima volta in carriera i quarti di finale in un Masters 1000, e divenendo l’unico giocatore mai entrato nei primi 100 ad aver raggiunto tale traguardo nel 2011. Dopo due set fotocopia, Ebden ha rotto l’equilibrio del terzo parziale sul 3-3. Il break guadagnanto non è però durato molto, in quanto Simon ha subito pareggiato i conti, e successivamente conquistato il tie-break. Ma anche nel gioco decisivo è stato Ebden a comandare. Subito avanti per 5-2, l’australiano ha fallito i primi due match-point sul 6-4, e poi altri due (7-6 e 8-7). Ma non si è demoralizzato, e sull’8-8 ne ha guadagnato un quinto, rivelatosi poi quello decisivo. Per lui, atteso al prossimo turno da Andy Murray, ci sono già la bellezza di 205 punti Atp, che lunedì prossimo gli permetteranno, dopo una lunga rincorsa, di sfondare il ‘muro’ dei top100.

Insieme all’emergente tennista nativo di Durban (in Sudafrica), ha raggiunto il primo quarto della vita in un Masters 1000 anche il giapponese Kei Nishikori, che ha sconfitto il colombiano Santiago Giraldo. Anche per lui il risultato vale doppio, in quanto gli garantirà un nuovo best ranking, permettendogli di diventare il miglior giocatore di sempre del suo paese. Lo scorso maggio Kei riuscì a eguagliare il primato del connazionale Shuzo Matsuoka (numero 46 Atp nel 1992). Con questo risultato, finalmente, lo supererà. E pensare che al primo turno aveva rischiato grosso, trovandosi costretto a salvare due match-point a Robin Haase. Per lui, domani, la sfida con Dolgopolov.
T.it (n.d.r.)


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Nishikori vola in semifinale

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QUARTI DI FINALE

F Lopez d (15) F Mayer 62 64
(3) D Ferrer d (10) A Roddick 67(5) 62 76(2)
K Nishikori d (12) A Dolgopolov 64 63
(2) A Murray d (Q) Mattew Ebden 63 62

da TWI (n.d.r.)

Un grande Kei Nishikori, che da ieri è diventato il più grande giocatore della storia del Giappone, disinnesca il genio di Alexander Dolgopolov ed approda per la prima volta in carriera in una semifinale di un torneo Master 1000, dopo essersi imposto sull'ucraino per 6-4 6-3 in un'ora e 26 minuti.
Nonostante avesse trascorso in campo, prima di oggi, più di sette ore, per vincere tre partite al terzo set, il giapponese ha mantenuto una lucidità tattica, una regolarità da fondo campo ed una grande oculatezza nelle scelte di gioco, togliendo efficacia alle geniali traiettorie dell'ucraino, che per l'intero match ha provato a cambiare tattica di gioco, a rallentare prima ed accelerare poi, ma si è sempre schiantato contro il muro asiatico, che ha pizzicato le righe per tutto il tempo, provocando l'ira del tennista di Kiev. Alla fine del match, con un Dolgopolov sfrustrato da un avversario che lo ha completamente annullato, l'impressione è che l'ucraino abbia subito una specie di contrappasso: lui che fa giocare male i suoi avversari, è stato forzato a giocare male da Nishikori.
Nel primo set è decisivo l'unico break, operato da Nishikori nel quinto gioco, a zero. Tuttavia l'ucraino deve mangiarsi le mani per una serie di occasioni sciupate in maniera clamorosa: sono ben 6 infatti le palle break annullate dal giapponese nel corso del parziale, che poteva riaprirsi anche nell'ultimo gioco, quando l'ucraino sale 0-30, ma incassa la bella reazione del piccolo samurai, che piazza quattro punti consecutivi e chiude, rischiando, soprattutto nel terzo punto, con una seconda esterna che pizzica appena la riga e gli regala il punto.
La straordinaria prova di Nishikori prosegue anche nel secondo set, con il giapponese che sale ulteriolmente di livello, annullando ogni tentativo di variazione di Dolgopolov. Il break arriva presto, nel terzo gioco, dopo una serie di risposte impressionanti alle bordate di servizio dell'ucraino, che da parte sua continua a sbagliare molto. Dolgopolov è sfiduciato, se la prende con la sorte avversa, l'avversario continua a spazzolare tutte le linee e a non sbagliare mai. Arriva il doppio break con un doppio fallo.Sembra finita ed invece Nishikori sbaglia un paio di colpi, Dolgopolov si fa aggressivo e recupera a zero uno dei due break. E' un fuoco di paglia, il giapponese ricomincia a collezionare righe, Dolgopolov sbaglia ancora e con un altro break a zero la partita va in archivio.

Dopo anni di promesse il giovane allievo di Nick Bollettieri, è finalmente esploso con un grande risultato, rivelandosi, per altro, molto di più di un solido baseliners, ma anche un giocatore tatticamente maturo, capace di fare le scelte giuste al momento giusto. In semifinale attende Andy Murray, facile vincitore con il carneade australiano Matthew Ebden, nell'ultimo quarto di finale in programma oggi, per 6-3 6-2.

All'indomani della qualificazione al Masters certificata, David Ferrer centra anche l'ingresso in semifinale a Shanghai, complice il successo maturato in rimonta a spese del coetaneo Andy Roddick, la cui resistenza è stata piegata per 6-7, 6-2, 7-6(2). Per lo spagnolo si tratta dell'ottava semifinale stagionale centrata, la seconda in un Masters 1000 quest'anno, dopo quella conseguita a Montecarlo dove poi si spinse in finale con Nadal.
Dopo aver ceduto al tiebreak il primo set, lo spagnolo ha cambiato passo a cominciare dal secondo set prendendo il comando del punteggio, il controllo degli scambi, scrollandosi di dosso un combattivo Roddick. E'la sesta affermazione di Ferrer in 10 confronti diretti contro l'americano. Onore al merito, però, ad un Roddick che ha dato fondo a tutte le proprie energie, contendendo il successo a Ferrer fino al tiebreak decisivo. Peccato che alla distanza il serbatoio di energie dell'americano fosse ormai svuotato.
Il primo set è strettamente legato ai servizi e si mantiene a lungo in equilibrio. Nel corso del decimo game, sul 5-4 Roddick, Ferrer, deve fronteggiare le prime due palle break che equivalgono a due set point. Lo spagnolo, però, riesce a salvarle impattando sul 5 pari e scampando, momentaneamente, il pericolo. Serve il tiebreak per determinare l'esito del primo set. Si procede punto a punto fino al 4-3 Ferrer. Poi si assiste ad uno scambio di minibreak, con Ferrer che si proietta sul 5-3 ma restituisce immediatamente il minibreak. La situazione si capovolge in modo repentino, con il kid del Nebraska che infila una serie di 4 punti consecutivi e, convertendo il terzo set point utile, fa suo il set d'apertura.
Nel secondo parziale succede poco o nulla fino al 3-2 Ferrer. Nel sesto game, lo spagnolo si procura le prime chance di break e le capitalizza, staccando Roddick nel punteggio. Ferrer limita gli errori rispetto al primo set e da fondocampo assume costantemente l'iniziativa dello scambio, con Roddick incapace di sottrarsi alla pressione dello spagnolo. Fatto sta che Ferrer domina in lungo e in largo il secondo parziale, inanellando un parziale di 4 giochi a 0, ed in pochi minuti si passa dall'equo 2-2 all'iniquo 6-2.
Il terzo set si apre nel segno della lotta, con il primo game che si rivela il più lungo del match e nel quale Ferrer riesce a salvare ben 3 palle break mantenendo ai vantaggi il turno di servizio. L'equilibrio rimane a lungo intatto nel set decisivo e si decide in volata, sul filo di lana. Roddick ha poche energie da spendere e le concentra per lo più sui propri turni di servizio.
Ferrer, invece, non cede di un centimetro facendo valere la sua maggiore freschezza atletica ed una formidabile solidità. Il numero 5 del mondo non riesce a trasformare un match point sul 5-4 servizio Roddick. In qualche modo l'americano riesce a rifugiarsi nel tiebreak, facendo economia nei turni di risposta e ottimizzando i suoi turni di battuta. Ferrer, però, riesce ugualmente a compiere l'allungo risolutivo facendo suo il tiebreak per 7-2, con annesso approdo in semifinale.

A sfidare David Ferrer sarà Feliciano Lopez, nell'ennesimo derby spagnolo di questo torneo. Il mancino di Madrid ha superato uno spento Florian Mayer per 6-2 6-4 in appena un'ora e nove minuti di partita. Evidentemente il tedesco non aveva ancora smaltito la sbornia del super successo di ieri contro Nadal e così non è riuscito ad avvicinare nemmeno lontanamente il livello di rendimento raggiunto contro il numero due del mondo. Feliciano da parte sua ha disputato una buonissima partita, servendo alla grande e dimostrando grandissima fiducia nei propri mezzi. Il rovescio è sicuramente il colpo su cui lo spagnolo ha lavorato di più, ma oggi anche quei colpi che ne hanno caratterizzato la carriera, come il gioco di volo ed il servizio, hanno girato alla grande. Mayer ha sbagliato troppo da fondo campo ed ha perso la battaglia con i colpi di fino. In risposta poi non si è mai avvicinato al suo avversario, arrivando in una sola occasione a palla break, sprecandola. Per il mancino madrileno domani sarà la seconda semifinale a livello di tornei Master in carriera. Anche nel 2009 Feliciano approdò in semifinale qui a Shanghai, perdendo per ritiro contro Nadal. Domani sarà sfavorito, ma nei 10 precedenti, Lopez ha avuto la meglio 6 volte (3 su 4 sul cemento all'aperto).

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SFs Day


Andy e David


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D. Ferrer b. F. Lopez 67(57) - 63 - 63
Ogni pronostico era incerto nella prima semifinale. Da una parte la testa di serie numero 3, David Ferrer, il logico favorito ma che sul cemento non si trova particolarmente a suo agio e fino a questo momento nel torneo cinese non ha entusiasmato. Dall'altra parte Feliciano Lopez, oggi più che mai in ottime condizioni di forma. Numero 28 del mondo, negli scontri diretti con il connazionale spagnolo era in vantaggio 6-1 sulle superfici veloci. Questo fino ad oggi, fino a prima, cioè, che Ferrer riuscisse nell'impresa di battere il bel Feliciano e di strappare, così, il pass per la finale del Masters. Sull'onda dell'entusiasmo per la qualificazione alle ATP Finals di fine anno, Ferrer non si ferma ed elimina in tre set Lopez per 7-6(5), 3-6, 3-6 dopo poco più di due ore e dieci minuti di gioco.

Il primo set si snoda regolare e si decide al tie break dov'è il valenciano a prendere il comando e a portarsi sul 4-1 nonostante un iniziale minibreak del suo avversario. Il numero 28 del mondo, però, riesce a riagganciare l'amico-rivale e a portarsi in vantaggio 6-5, procurandosi un set point che concretizzerà immediatamente, complice un Ferrer abbastanza falloso. Un po' troppo nervoso, forse, il numero 5 del mondo che si ritrova dall'altra parte un giocatore perfetto alla battuta, almeno nel primo parziale. Ma l'esperienza di Ferrer e la pressione eccessiva su Lopez che vede il traguardo della prima finale in un Masters 1000 a portata di mano, fanno la differenza. Il tennista di Valencia si dimostra più solido e strappa il servizio all'avversario prima sul 3-1 e poi sul 5-3, riequilibrando il conto dei parziali.

Verdetto rimandato alla terza e decisiva frazione dove Lopez, sotto 1-0, salva una palla break e sembra rimettersi in carreggiata, procurandosi a sua volta una chance per strapapre il servizio all'avversario. Prova a variare il gioco il tennista di Toledo, cercando di spezzare il ritmo a Ferrer e mostrando lampi di tennis-spettacolo che fanno divertire chi sta seguendo il match, davvero gradevole e divertente. Purtroppo per Lopez, però, la sua tattica non riesce contro David, centrato e ben determinato a conquistare la terza finale in un Masters 1000 in carriera dopo quella sulla terra di Montecarlo di quest'anno e di Roma dell'anno scorso, entrambe eprse contro Rafael Nadal. Così è, infatti, sul 4-3 Ferrer conquista il break decisivo, complici tre doppi falli del suo avversario che, sciaguratamente, spedisce un diritto in mezzo ai campi e cede al valenciano.




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A. Murray b. K. Nishikori 63 - 60

La settimana prossima Kei Nishikori potrà ripensare all’exploit di Shanghai (prima semifinale in un Masters 1000) e al nuovo best ranking (attorno alla 32esima posizione) che è un record anche per tutto il tennis giapponese. Oggi, intanto, incassa un pesante ko da Andy Murray, il quale ha dimostrato di aver assorbito benissimo la delusione della semifinale persa a Flushing Meadows, a tal punto che dopo gli US Open non ha più sbagliato un colpo vincendo sia a Bangkok che a Tokyo.

I detrattori dello scozzese osserveranno che i tornei asiatici non valgono mezzo Slam, e pure il Masters 1000 di Shanghai era poca roba viste le assenze illustri di Federer e Djokovic. Vero, però poi in finale bisogna pur sempre arrivarci, e Murray ha raggiunto di nuovo l’obiettivo.

Nishikori non è mai riuscito a entrare in partita, ma Andy quest’oggi ha concesso davvero le briciole. Al servizio, poi, è stato ingiocabile: quando ha messo in campo la prima ha perso un solo punto, Nishikori non ha visto nemmeno l’ombra di una palla break.

Adesso la finale con Ferrer, remake della sfida di Tokyo che è andata in scena un turno prima. In Giappone il numero 4 del mondo si impose 6-2 6-3, e se a questo aggiungiamo che Ferrer non è mai riuscito a sconfiggere il 24enne di Dunblane lontano dalla terra rossa, allora il pronostico è presto fatto. Ma nel tennis mai dire mai, in fondo Ferrer non è l’ultimo arrivato…

Yahooo/Eurosport (n.d.r.)

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Murray conferma il titolo
e vola al numero 3 delle classifiche



ATP  1000 Shanghai Atp-te23
(source ATP)


(2)A Murray d (3)D Ferrer 75 64

da t.it (n.d.r.)

E tre! La stagione asiatica di Andy Murray finisce come meglio non avrebbe potuto. Il numero 4 del mondo, reduce dalle vittorie a Bangkok e Tokyo, si impone anche nel Masters 1000 di Shanghai.
In una partita intensa ma ricca di errori, lo scozzese ha battuto lo spagnolo David Ferrer con il punteggio di 7-5 6-4 in un’ora e quarantacinque minuti.

Implacabile Andy. La finale di Shanghai metteva di fronte il numero 4 e il numero 5 del mondo, ovvero la migliore partita possibile secondo il ranking tenuto conto delle defezioni di Federer e Djokovic e del precario stato di forma di Nadal. Il match inizia in discesa per Murray, che strappa il servizio a Ferrer dopo un interminabile primo game durato 12 minuti. Il valenciano reagisce e ottiene il controbreak, approfittando di un Murray versione Babbo Natale (8 errori di rovescio in tre giochi). Da lì in poi il punteggio segue i servizi, che la fanno da padrone in un match intenso ma poco spettacolare. All’improvviso, sul 5-5, la svolta: Ferrer dilapida un vantaggio di 30-0 e con quattro errori gratuiti consegna il break a Murray. Andy non sbaglia e con un ace suggella il primo set (7-5). Frustrato e innervosito, Ferrer perde la battuta anche nel primo game del secondo set. Come nel primo set, però, David ottiene l’immediato controbreak grazie alle sue doti da fighter. Ma stavolta Murray reagisce e con uno splendido lob ottiene il terzo break consecutivo. Lo scozzese prova a piazzare il colpo del k.o e con un tennis finalmente offensivo si procura due palle per il 4-1, annullate con coraggio da Ferrer. In un match povero di spunti tecnici degni di nota, registriamo lo splendido punto realizzato da Andy sul 3-2 40-0, dove ha fatto sfoggio di tutto ciò che è in grado di fare col rovescio. Lo spagnolo tenta disperatamente di rimanere agganciato al suo avversario, salvando altre due palle break sul 2-4. Murray, però, conserva il break di vantaggio fino alla fine e va a chiudere 6-4 dopo un’ora e 45 minuti. Una finale non eccezionale, decisa dalla maggiore efficacia al servizio dello scozzese (86% di prime) rispetto allo spagnolo (44% di prime e 1 ace) che negli ultimi due incontri aveva realizzato 22 aces e, soprattutto, non aveva concesso break.

Numeri e curiosità. Murray corona una tournée asiatica da record che lo ha visto conquistare tre titoli in altrettante settimane. Ce n’è per tutti i gusti: l’Atp 250 di Bangkok, l’Atp 500 di Tokyo e il Masters 1000 di Shanghai. Filotto che lo ha trascinato ad uno storico sorpasso ai danni di Roger Federer, defenestrato dal podio del ranking Atp dopo 8 anni e 3 mesi: lo svizzero vi salì il 7 luglio 2003 (all’indomani del suo primo titolo a Wimbledon) e da allora non era più scivolato oltre la terza posizione. Lo scozzese si rivela implacabile nei Masters 1000: dal 2008 ne vince due all’anno e nelle finali vanta un record di 8 vittorie e una sconfitta (Indian Wells 2009, perse da Nadal). Murray allunga a 15 la striscia di vittorie consecutive (24 nelle ultimi 25 partite). La vittoria in un Masters 1000 rimane un miraggio per Ferrer, sempre battuto nelle tre finali disputate (prima di oggi aveva perso nell’ultimo atto a Roma nel 2010 e a Montecarlo nel 2011). Escluso Nadal, l’ultimo spagnolo capace di vincere un Masters 1000 è stato Tommy Robredo (Amburgo 2006). Negli scontri diretti Murray conduce ora 5-3 su Ferrer (5-0 sul veloce).

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