Sweet Spot e calibri corde

Caio a tutti,

ho provato ad incordare la mia wilson 6.1 tuor 90 con tanti spessori di corde e mi sono accorto che il calibro della corda influisce molto (e forse più del suo grado di elasticità) sulla rigidità finale del piatto corde.

A questo proposito mi sono chiesto se e in che misura un calibro sottile (0,10-0,15) sulle orrizzontali possa allargare in modo consistente lo Sweet Spot di un telaio .

In attesa farò delle prove a questo proposito.

Il calibro della corda influisce si sulla rigidità del piatto corde, ma non di più bensì in misura proporzionale a quella che ne è la rigidità statica (SI) ed il suo coefficente di risposta (COR).
In merito alla seconda ipotesi si, un calibro sottile può provocare un allargamento dello sweetspot, ma sempre in relazione ai due parametri di cui sopra.
Ovviamente penso intendessi 1,10/1.15...

Sempre puntuale la tua risposta,

ho dovuto leggerla bene ma mi sembra di avere capito che i parametri spessore, rigidità statica e cor vadano sempre considerati insieme per avere un risultato ottimale essendo in relazione tra loro.

si intendevo 1,15 e 1,10.

per cui dovrò agire su tutti è tre e senza estremizzarne uno per ottenere un risultato a doc per modificare la caratteristica voluta, che sia la rigidità del piatto o lo sweetspot o altro.

Facendo tutte le mie prove ho avuto l'impressione che le modifiche sugli spessori e i tipi di corda siano comunque attutiti dalle caratteristiche estreme del telaio (wilson 6.1 tour 90).

Potrebbe essere che usando una racchetta con un piatto più generoso e più leggera (pensavo alla head radical pro) si possano sfruttare meglio anche le diverse caratteristiche delle corde?

Certamente...non solo è meno estrema ma pure la forma dello stampo (ellittica anzichè boxed) la rende molto più sensibile a tali variazioni...