oggi pomeriggio rivedendo la finale degli us open 2010 tra nadal e djokovic ho osservato una cosa,ad ogni colpo sia di rovescio che di dritto i due tennistica si staccavano dal suolo di un 20cm durante l'esecuzione del colpo, voi cosa pensate? ,fare come suggeriscono molti maestri di stare con i piedi ben saldi per terra oppure fare "balzetti" come fanno i campioni??
io lo faccio spesso sopratutto in top di dritto e la palla viaggia + forte e arrotatissima ma nonè facile prendere bene il tempo x farlo , a me viene istintivo...
hammer a che punto stiamo con la produzione del video? ricorda che la gente ha espresso un voto democratico e dopo nw-t (già attivissimo nei preparativi per il video) ed Eiffel (di cui al momento non si hanno ancora feedback ma che la gente vuole assolutamente vedere in azione) ci sei tu? nel filmato mettici anche qualche dritto in volo...
certo e con me ci sarà il mio amico e compagno di agguerriti match ( che vince lui pero' ) alain P oh caro quando facciamo 1 ora ?
grandissimo! in settimana quando vuoi, anche la sera lì da te. fine OT.
e portiamoci un cameraman con la steadycam così facciamo fare qualche ripresa per far vedere a 'sta gente come si gioca a tennis!
ops, scusate, ho dimenticato il "non" dopo il "come"...
io lo faccio spesso sopratutto in top di dritto e la palla viaggia + forte e arrotatissima ma nonè facile prendere bene il tempo x farlo , a me viene istintivo...
hammer a che punto stiamo con la produzione del video? ricorda che la gente ha espresso un voto democratico e dopo nw-t (già attivissimo nei preparativi per il video) ed Eiffel (di cui al momento non si hanno ancora feedback ma che la gente vuole assolutamente vedere in azione) ci sei tu? nel filmato mettici anche qualche dritto in volo...
certo e con me ci sarà il mio amico e compagno di agguerriti match ( che vince lui pero' ) alain P oh caro quando facciamo 1 ora ?
grandissimo! in settimana quando vuoi, anche la sera lì da te. fine OT.
e portiamoci un cameraman con la steadycam così facciamo fare qualche ripresa per far vedere a 'sta gente come si gioca a tennis!
o giochiamo stasera o giovedi ?!! le riprese le facciamo fare a Fabry ma a settembre .....
be', sì, qui il rovescio col salto è tutta un'altra cosa.. bravino il ragazzo, eh?! gran prodotto dell'industria sovietica! adesso abbiamo youzhni che peraltro mi piace ancora di più da vedere, con un rovescio mono da incorniciare.
Eh si era bravetto quel ragazzotto ciondolante, quando caricava quel rovescio pensavi subito ad un MIG Si grandissimo rovescio anche il suo, molto bello da vere secondo solo a quello di Gasquet a livello di bellezza
Poi vabbè se vogliamo parlare di un altro "bel prodotto" purtroppo molto in calo, guarda sto ragazzotto:
I Pro, ed in generale ogni bravo agonista, letteralmente esplodono dal terreno quando portano i colpi, questo perché sanno gestire alla perfezione ogni singola fase della catena cinetica. Quindi il fatto che si alzino (è improprio parlare di voler saltare) è una conseguenza della loro capacità e bravura. Infatti il verbo "saltare volontariamente" si dovrebbe usare in quelle occasioni quando deliberatamente decidono di saltare (questa volta sì) per colpire palle alte e quindi non perdere campo e rimanere in spinta che ad alti livelli fa la differenza tra vincere o perdere il punto. Oppure quando decidono (raramente) di lasciarsi andare ad un vezzo stilistico per compiacersi o far ingolosire il pubblico. In ogni modo il fatto che si alzino (ed anche di parecchio) è sempre una conseguenza della grande spinta che sanno ricercare e ricevere dal terreno necessaria ed indispensabile per poter esprimere grande potenza. Il fatto, poi, che nei filmati postati in questo topic si vedano giocatori e giocatrici alzarsi poco prima dell'impatto è la sublimazione di quanto appena detto. Cioè questi giocatori sono talmente bravi nel convogliare la spinta ricevuta dal terreno da alzarsi involontariamente, sono semplicemente, si fa per dire, la prova concreta del rispetto della regola fisica che ad ogni azione (accumulo energia elastica dal terreno) consegue una reazione (rilascio dell'energia accumulata). Insomma i tennisti (come ogni altro sport ed in genere movimento umano) applicano leggi fisiche volenti o nolenti. Piuttosto ciò che fa la differenza a quei livelli non è tanto la capacità di prendere spinta dal terreno e rilasciarla ma è la capacità di non disperderla durante l'esecuzione del gesto tecnico che avviene in fase aerea. Lo scopo del bravo tennista è quello di far passare la racchetta prima, durante l'impatto e nel finale nel modo più fluido possibile senza impedimenti o intralci in modo tale che l'energia accumulta venga trasmessa all'attrezzo stesso e quindi alla palla. Quindi in fase aerea (per effetto dell'azione- reazione sopra citata) i bravi tennisti sanno gestire al meglio concetti biomeccanici quali il c.d. blocco delle anche e blocco delle spalle che servono per non disperdere l'energia accumulata (energia presa dal terreno + energia presa dalla torsione del busto) e convogliarla/rilasciarla tutta sulla palla attraverso la racchetta. Per arrivare a saper far ciò in modo perfetto bisogna prima saperlo gestire in situazioni meno complicate (per saperlo fare in fase aerea ci vuole grande equilibrio ed esperienza cioè tanto lavoro sul campo, considerando anche che i pro non giocano a velocità ridotte), cioè a terra a velocità che consetono di assimilare la tecnica giusta. Infatti i tennisti più tirano forte e più si alzano (proprio perché più spinta prendono dal terreno, ma a questa sanno aggiungere in modo ottimale anche la spinta del segmento busto/torso) meno tirano forte e meno si alzano (vedi palleggio di riscaldamento prima partita) ma comunque anche quando rimangono per c.d. a terra stanno sempre prendendo e rilasciando energia dal terreno (in modo più controllato e meno esasperato) gestendo in modo ottimale i blocchi di cui sopra.
Tutto giusto, perché l'ho sperimentato io per caso. Sul diritto se la zona d'impatto e bassa bisogna stare bassi con le gambe durante tutta l'esecuzione del colpo, mentre se la palla è più alta (non top esagerato, ma livello vita o petto) se si tende a scende bene giù con le gambe nella fase preparatoria, la spinta nel risalire ti fa staccare da terra. Chi si stacca di mezzo metro chi di 5 cm , ma il principio è lo stesso. Essendo una conseguenza della spinta dal basso il movimento è così lineare che non ci si accorge di non avere i pidei per terra e il colpo viene perfetto. Ovviamente a me è successo su palle lente in palleggio, altrimenti addio timing. Su quelle voloci ho molto meno tempo di prepararmi così bene con le gambe
Sul rovescio invece lo faccio ogni tanto deliberatamente su palle molto alte per non perdere campo. Non si produce un vincente ma un colpo decente da non essere attaccabile. ... con la premessa che se l'avversaria/o è di diverse categorie superiore tutti i nostri colpi sono arraccabili
A mio parere, staccare da terra è normale quando si impara a colpire a livello "agonistico", in quanto aumenta considerevolmente la massa corporea coinvolta sia attivamente in accelerazione, che passivamente in fase di decontrazione sul finale. Seneca dice bene che non è volontario ma conseguente, e aggiungerei che avviene a causa delle diverse condizioni di equilibrio che si creano quando l'esecuzione del colpo diviene tecnicamente piu' completa. I piedi in appoggio sono incollati al suolo e l'unico modo per non finire faccia a terra dopo aver generato cosi' tanta inerzia, specie con la rotazione di tronco che è quella che sposta piu' massa, è staccare i piedi da terra per andare a cercare dinamicamente una nuova posizione di equilibrio.
A livello agonistico il "saltello" (che spesso è più di un semplice saltello) è una conseguenza per così dire voluta. Mi spiego. Se vediamo una partita dei pro alla televisione è innegabile che quando li vediamo colpire saltano letteralmente dal terreno. Ciò è dovuto alla granze velocità a cui giocano e quindi alla mancanza di tempo che hanno per mettersi a posto e prepararsi al colpo. Per ovviare a questi due problemi, di non poco conto, il tennis moderno ha supplito con la capacità che i tennisti di alto livello devono avere di saper colpire in modo proficuo in posizioni aperte (semi ed open stance). Se vediamo partite di 30 anni fa (ma anche meno) vediamo che i giocatori colpivano in posizioni affiancate (neutral e closed) sfruttando il c.d. momentum lineare cioè il trasferimento del peso da dietro in avanti e non avevano tanto bisogno di saltare soprattutto quando giocavano dal fondo. Prima si poteva colpire così perché gli attrezzi in legno (e le corde) non permettevano di sviluppare le velocità moderne. Ai giorni d'oggi, se si vuole competere ad alti livelli, bisogna saper colpire in open stance e quindi saper sfruttare il c.d. momentum angolare che comporta il trasferimento del peso da destra a sinistra (per un destrorso) con significativo sfruttamento della rotazione del busto ancora in maggior misura rispetto al passato.
Ed infatti, se vediamo un pro colpire un diritto in open stance (ma anche in semi) ci accorgiamo che (se è un destrorso) caricherà al massimo la gamba destra, il c.d. loading, e proprio questa fase è il presupposto per poter saltare durante il colpo. Se non carico (piego la gamba destra sempre per un destrorso non potrò mai saltare come si deve). I pro inoltre mentre caricano la gamba destra eseguono alla pefezione la c.d. unit turn cioè la rotazione del busto in fase di aperura per accumulare ulteriore energia cinetica. Ciò che segue è la c.d fase di exploding letteralmente si esplode dal terreno, la gamba caricata rilascia la sua energia così come il busto che compie una rotazione riportando le spalle e le anche ben oltre i canonici 90° del momentum lineare. Questa letterale esplosione fa saltare l'altleta. In questa fase il braccio racchetta sfrutta la potenza sprigionata dalle gambe, dalle anche, dagli addominali e dal busto per passare in avanti ed attorno al colrpo imprimento traiettoria e direzione desiderate. Ulìtima fase è quella di landing di atterraggio, sempre per un destrorso, si attera sulla gamba sinistra per completare e sfruttare al meglio il trasferimento di peso impresso sulla palla e la contro-rotazione di spalle ed anche che supera abbondantemente i 90°. Di norma quindi quando si colpisce in open si carica sulla destra e si atterra sulla sinistra (sempre per un destrorso). Ciò avviene quando si è avuto tenpo di posizionarsi ben dietro la palla. Atterrando dulla sinistra oltre a imprimere il massimo follow through si è già avvantaggiati nei passi di recovery (con side step se si è colpito non troppo lateralmente con cross step se si è colpito più lateralmente e si deve recuperare maggior campo). Quando invece non si è avuto il tempo di posizonarsi ma si è giocato il colpo in movimento sempre in open si esplode sulla gamba destra e si atterra sempre sulla destra. Si perde un po' di campo (ma comunque si imprime forza alla palla) ma sempre meno se si colpisse in posizione affiancata in corsa (incrociando le gambe per intenderci). Ciò che fa le differenza a livelli alti è la capacità di anticipo, i pro riescono a stare sulla palla prevedendo ed anticipando il colpo riuscendo a sfruttare al meglio la potenza, lo spin ed il controllo dato dal momentum angolare. Palle su cui ogni altro giocatore arriverebbe arrancando i pro ci arrivano in tempo e si posizionano come si deve. Palle su cui ogni altro giocatore non arriverebbe mai i pro ci arrivano in corsa e riescono nonostante ciò a colpire con forza mettendo in difficoltà l'avversario. Resta inteso che i pro dei giorni d'oggi sanno e colpiscono ancora anche con posizioni affiancate sfruttando il momentum lineare per aver maggiori variazioni tattiche e poter avere un bagaglio tecnico completo.
Di nuovo l'ho riusato nell'ultimo torneo con una palla dell'avversaria nettamente più veloce della mia. Mi veniva spontaneo opportmi in questo modo a tale potenza e uscivano dei bei colpi agressivi, potenti e progfondi. Peccato che lei sapesse prendere tutte le contromisure. Coplire mentre si è sospinti in aria è una bellissima sensazione.
Comunque stavo guardando qualche scambio del maschile di 4a bassa e quando spingono quello diventa un colpo ordinario e la palla viaggia nettamente di più.
Ieri per la prima volta mi sono accorto di saltare durante il servizio. Salto proprio non voluto bensì conseguenza della spinta delle gambe. Mi sono sentito per un attimo come un pro
Ieri per la prima volta mi sono accorto di saltare durante il servizio. Salto proprio non voluto bensì conseguenza della spinta delle gambe. Mi sono sentito per un attimo come un pro
ogni tanto stacco senza accorgermene, ma viene lo stesso una mozzarella. Però è vero che ci si sente un po PRO a colpire in fase aerea - a me succede col diritto.
io da pivellino quale sono, devo ammettere che alcune volte quando mi arriva una palla discretamente veloce in diagonale, tendo a colpire la pallina saltando (e mi becco le cazziate puntualmente ) pero' mi esce spontaneo
Frase del maestro; non scappare, stai sulla palla. Dopo che hai chiuso con il braccio allora fai il passo avanti.
Colpire in salto è un'altra cosa; io vedevo Ferrer farlo molto sull'incorcio giocando sulla terra rossa. Spettcolo puro! Ma stiamo parlando di Mr Ferrer!!!!
Comunque sul servizio non è solo questione "involontaria", se stacchi vai a colpire la palla più in alto, il che facilita molto.. Ah, nella galleria dei ragazzotti bravini col rovescio, avete dimenticato Gastòn "Gato" Gaudio..rovescio pauroso!
Ragazzi qualche giorno fa stavo giocando i miei migliori colpi in precisione ed agressività - in diritto e un rovescio vencenti in fase aerea.
ANDREA POLIDORO ha scritto:
io da pivellino quale sono, devo ammettere che alcune volte quando mi arriva una palla discretamente veloce in diagonale, tendo a colpire la pallina saltando (e mi becco le cazziate puntualmente ) pero' mi esce spontaneo
Giocato in difesa quando la palla ti arriva veloce e addosso non frutta per niente - risultato mozzarella mandata di là - piedi lenti che non si spostano indietro... Quello agressivo per portarsi ad un'altezza ottimale per colpire meglio va bene, ma ci vuole un ottimo timing e non si deve saltare di proposito, ma è la spinta dal basso che ti porta in aria, poi se si va a incontrare la palla ancora meglio.
CorriCorrado ha scritto:
Frase del maestro; non scappare, stai sulla palla. Dopo che hai chiuso con il braccio allora fai il passo avanti.
Colpire in salto è un'altra cosa; io vedevo Ferrer farlo molto sull'incorcio giocando sulla terra rossa. Spettcolo puro! Ma stiamo parlando di Mr Ferrer!!!!
Lo fanno tutti i PRO sul diritto - chi di più, chi di meno, ma altrimenti non potrebberò spingere a quelle velocità. Sul rovescio lo si fa in rare occasioni, tranne giocatori abituati a giocare sempre così - vedere Mayer e Monfils, oltre che sul rovescio su tutti gli altri i colopi. Ovviamnete io mi riferisco a esecuzioni come queste:
E qui la chicca con 3 diritti in fase aerea consecutivi:
Corrado, tu di Ferrer di quale tipo di salto di David ti riferisci? Posta il video se è una cosa diversa. Cmq Ferrer ha un diritto a sventaglio da paura - trova angoli impossibili..
Nico88 ha scritto:
Comunque sul servizio non è solo questione "involontaria", se stacchi vai a colpire la palla più in alto, il che facilita molto.. Ah, nella galleria dei ragazzotti bravini col rovescio, avete dimenticato Gastòn "Gato" Gaudio..rovescio pauroso!
Per involontaria si intende il salto come conseguenza della spinta di gambe dal basso. Se salti in modo "forzato" sul servizio perdi potenza e timing e se ti va bene mandi di là la mozzarella.
Beh qualsiasi salto è la conseguenza della spinta delle gambe XD..intendevo dire che, mentre negli altri colpi lo stacco è diciamo l'estrema conseguenza dell'evoluzione del movimento e della fisicità del gioco moderno, sul servizio lo stacco è da perseguire..nessuno ti dirà mai "servi con i piedi larghi e ben piantati a terra", mentre tutti ti diranno "colpisci con gli appoggi saldi a terra"..tra l'altro nel servizio lo stacco è naturale perchè asseconda il trasferimento di peso in avanti e lo scarico sul piede sinistro..
Beh qualsiasi salto è la conseguenza della spinta delle gambe XD..intendevo dire che, mentre negli altri colpi lo stacco è diciamo l'estrema conseguenza dell'evoluzione del movimento e della fisicità del gioco moderno, sul servizio lo stacco è da perseguire..nessuno ti dirà mai "servi con i piedi larghi e ben piantati a terra", mentre tutti ti diranno "colpisci con gli appoggi saldi a terra"..tra l'altro nel servizio lo stacco è naturale perchè asseconda il trasferimento di peso in avanti e lo scarico sul piede sinistro..
Certo - hai ragionepienamente, magari avevo interpretato male le tue parole. E' vero che ogni salto è la conseguenza di una spinta ma se spinta è solo a sè stessa anche sul servizio non riesci a traferire il peso accumulato. Si salta con la giusta sequenza di trasferimento del peso tra i piedi e come hai sottolineato tu si scarica col finale sul piede sinistro.
a me esce tipo questa di ferrer (con meno eleganza naturalmente piede d'appoggio teso e l'ltro che si piega leggermente in dietro tant'è che penso in quei momenti che gli altri mi scambino un pochino per carla fracci..secondo me è istintivo quando ti arrivano palle abbastanza alte, questo per prendere la pallina da sopra e tirare all'avversario una fucilata mitica (che poi a me va sempre sul nastro della rete) ma questo è un altro discorso
Beh qualsiasi salto è la conseguenza della spinta delle gambe XD..intendevo dire che, mentre negli altri colpi lo stacco è diciamo l'estrema conseguenza dell'evoluzione del movimento e della fisicità del gioco moderno, sul servizio lo stacco è da perseguire..nessuno ti dirà mai "servi con i piedi larghi e ben piantati a terra", mentre tutti ti diranno "colpisci con gli appoggi saldi a terra"..tra l'altro nel servizio lo stacco è naturale perchè asseconda il trasferimento di peso in avanti e lo scarico sul piede sinistro..
Il mio maestro dice che lo stacco nel servizio non è da perseguire necessariamente e questa cosa l'ho sentita anche da Sbardellati a "Colpo da campione". Non credo che questa regola valga anche a livello pro però la darei per sicura ai nostri livelli. In effetti c'è gente che serve benissimo anche senza staccare.
Il mio maestro dice che lo stacco nel servizio non è da perseguire necessariamente e questa cosa l'ho sentita anche da Sbardellati a "Colpo da campione". Non credo che questa regola valga anche a livello pro però la darei per sicura ai nostri livelli. In effetti c'è gente che serve benissimo anche senza staccare.
Basta vedere il mio maestro quando ci fa vedere lentamente il movimento, senza nessun caricamento, che palle escono... Poi ha uno slice da destra così lavorato, che scappa via irragiungibile e se la prendi per la rotazione estrema non si sa dove va a finire
Il mio maestro dice che lo stacco nel servizio non è da perseguire necessariamente e questa cosa l'ho sentita anche da Sbardellati a "Colpo da campione". Non credo che questa regola valga anche a livello pro però la darei per sicura ai nostri livelli. In effetti c'è gente che serve benissimo anche senza staccare.
Scusa, ma come scarichi in campo se non stacchi? Non dico che si debba saltare un metro, perchè lì ci vuole coordinazione e tante gambe, ma ti devi sollevare almeno un minimo da terra..
Ai principianti si insegna senza il salto, ma si preme sulla coordinazione di lancio e movimento braccio.
Io a volte stacco poco, a volte mi alzo con le punte dei piedi e siccome una ragazza mi guardava e chiedeva se prendere riferimento da questo, il maestro le rispose "Ancora non ci devi pensare - è presto" A me ricorda oltre che colpire alla massima estensione di braccio, di spingere con le ginocchia...man mano le componenti aumentano... Le volte che riesco a lanciare bene e usare bene il braccio lanciante, spingere con le gambe, fare la C col bacino ecc.. escono dei bei servizi... Peccato che dopo un anno è mezzo non riesca a farlo con continuità...
PS: Gael è unico in questo genere di salti. Sa farlo col diritto, rovescio,Smash, Sotto le gambe schiena alla rete, faccia alla rete, di lato rispetto alla rete. Da fondo campo o sotto rete....
Ultima modifica di alba77 il Mer 19 Ott 2011 - 17:57 - modificato 1 volta.