I Pro, ed in generale ogni bravo agonista, letteralmente esplodono dal terreno quando portano i colpi, questo perché sanno gestire alla perfezione ogni singola fase della catena cinetica.
Quindi il fatto che si alzino (è improprio parlare di voler saltare) è una conseguenza della loro capacità e bravura.
Infatti il verbo "saltare volontariamente" si dovrebbe usare in quelle occasioni quando deliberatamente decidono di saltare (questa volta sì) per colpire palle alte e quindi non perdere campo e rimanere in spinta che ad alti livelli fa la differenza tra vincere o perdere il punto. Oppure quando decidono (raramente) di lasciarsi andare ad un vezzo stilistico per compiacersi o far ingolosire il pubblico.
In ogni modo il fatto che si alzino (ed anche di parecchio) è sempre una conseguenza della grande spinta che sanno ricercare e ricevere dal terreno necessaria ed indispensabile per poter esprimere grande potenza.
Il fatto, poi, che nei filmati postati in questo topic si vedano giocatori e giocatrici alzarsi poco prima dell'impatto è la sublimazione di quanto appena detto. Cioè questi giocatori sono talmente bravi nel convogliare la spinta ricevuta dal terreno da alzarsi involontariamente, sono semplicemente, si fa per dire, la prova concreta del rispetto della regola fisica che ad ogni azione (accumulo energia elastica dal terreno) consegue una reazione (rilascio dell'energia accumulata). Insomma i tennisti (come ogni altro sport ed in genere movimento umano) applicano leggi fisiche volenti o nolenti.
Piuttosto ciò che fa la differenza a quei livelli non è tanto la capacità di prendere spinta dal terreno e rilasciarla ma è la capacità di non disperderla durante l'esecuzione del gesto tecnico che avviene in fase aerea. Lo scopo del bravo tennista è quello di far passare la racchetta prima, durante l'impatto e nel finale nel modo più fluido possibile senza impedimenti o intralci in modo tale che l'energia accumulta venga trasmessa all'attrezzo stesso e quindi alla palla. Quindi in fase aerea (per effetto dell'azione- reazione sopra citata) i bravi tennisti sanno gestire al meglio concetti biomeccanici quali il c.d. blocco delle anche e blocco delle spalle che servono per non disperdere l'energia accumulata (energia presa dal terreno + energia presa dalla torsione del busto) e convogliarla/rilasciarla tutta sulla palla attraverso la racchetta.
Per arrivare a saper far ciò in modo perfetto bisogna prima saperlo gestire in situazioni meno complicate (per saperlo fare in fase aerea ci vuole grande equilibrio ed esperienza cioè tanto lavoro sul campo, considerando anche che i pro non giocano a velocità ridotte), cioè a terra a velocità che consetono di assimilare la tecnica giusta.
Infatti i tennisti più tirano forte e più si alzano (proprio perché più spinta prendono dal terreno, ma a questa sanno aggiungere in modo ottimale anche la spinta del segmento busto/torso) meno tirano forte e meno si alzano (vedi palleggio di riscaldamento prima partita) ma comunque anche quando rimangono per c.d. a terra stanno sempre prendendo e rilasciando energia dal terreno (in modo più controllato e meno esasperato) gestendo in modo ottimale i blocchi di cui sopra.