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ATP 1000  Cincinnati   Cincin10 Cincinnati , USA


14 - 21 agosto 2011


Name: Western & Southern Open
Category: ATP World Tour Masters 1000
Surface: Hard
Prize Money: $ 2,430,000


Campione uscente: Roger Federer


ATP 1000  Cincinnati   R_212 ATP 1000  Cincinnati   R_111


ATP 1000  Cincinnati   Roger_10




Ultima modifica di errex il Lun 22 Ago 2011 - 6:36 - modificato 2 volte.

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Entry List
(al 4.07.11)

1. Novak Djokovic SRB
2. Nadal Rafael ESP
3. Roger Federer SUI
4. Andy Murray GBR
5. Robin Soderling SWE
6. David Ferrer ESP
7. Gael Monfils FRA
8. Mardy Fish USA
9. Tomas Berdych CZE
10. Andy Roddick USA
11. Richard Gasquet FRA
12. Jurgen Melzer AUT
13. Nicolas Almagro ESP
14. Jo-Wilfried Tsonga FRA
15. Stanislas Wawrinka SUI
16. Viktor Troicki SRB
17. Mikhail Youzhny RUS
18. Gilles Simon FRA
19. Juan Martin Del Porto ARG
20. Tommy Haas GER
21. David Nalbandian ARG
22. Juan Ignacio Chela ARG
23. Fernando Verdasco ESP
24. Marcos Baghdatis CYP
25. Alexandr Dolgopolov UKR
26. Juan Carlos Ferrero ESP
27. Marin Cilic CRO
28. Michael Llodra FRA
29. Janko Tipsarevic SRB
30. Nikolay Davydenko RUS
31. Feliciano Lopez ESP
32. Ivan Ljubicic CRO
33. Tommy Robredo ESP
34. Thomaz Bellucci BRA
35. Kevin Anderson RSA
36. Andreas Seppi ITA
37. Guillermo Garcia-Lopez ESP
38. Fabio Fognini ITA
39. Xavier Malisse BEL
40. Albert Montanes ESP
41. Ivan Dodig CRO
42. Philipp Kohlschreiber GER
43. Juan Monaco ARG
44. Sergiy Stakhovsky

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Gli Italiani - aggiornamento


- nel MD : Fabio Fognini e Andreas Seppi

- alternates MD: Flippo Volandri (41)

- Quali: --

- alternates Quali: Cipolla (4), Fabbiano (63)

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Forfait Ljubicic


Ivan Ljubicic ha rinunciato al torneo.

Entra cosi' direttamente nel MD Stakhovsky.

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il Main Draw


Djokovic (1) vs Bye
Harrison vs Chela
Isner vs Q
Golubev vs Wawrinka (16)

Roddick (11) vs Kohlschreiber
Ferrero vs Lopez
Dodig vs Q
Bye vs (6)Monfils

Federer (3) vs Bye
Del Potro vs Seppi
Baghdatis vs Blake
Fognini vs Troicki(14)

Almagro (9) vs Montanes
Karlovic vs F. Mayer
Haas vs Monaco
Bye vs Berdych (otto)


Ferrer (5) vs Bye
Q vs Dimitrov
Tipsarevic vs Q
Melzer vs Simon (10)

Tsonga (15) vs Cilic
Ginepri vs Q
Q vs Nalbandian
Bye vs Murray (4)

Fish (7) vs Bye
Davydenko vs Stakhovsky
Malisse vs Anderson
Dolgopolov vs Gasquet (12)

Youzhny (13) vs Llodra
Bellucci vs Verdasco
Garcia-Lopez vs Q
Bye vs Nadal (2)

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Flavio Cipolla


Flavio Cipolla d. Ryan Sweeting (ATP R 71) 06 - 62 - 62 e si qualifica al turno decisivo delle quali.

Ultimo passo verso il MD l' incontro con Alex Bogomolov Jr (ATP R 57).

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restano 2 gli italiani nel MD


nulla da fare per Flavio Cipolla ad un passo dal MD

Alex Bogomolov jr (Usa) d. Flavio Cipolla (Ita) 63 - 60

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Un ottimo Fognini supera Troicki e sfida Blake

ATP 1000  Cincinnati   0LPMZQ2P--630x365
(google img)

DAY 1

F Verdasco b T Bellucci 63 76
(12) R Gasquet b. A Dolgopolov 61 76 (4)
F Fognini b. (14) V Troicki 64 61
F Lopez b. J Ferrero 46 63 64
(Q) A Bogomolov Jr. b. (WC) R Ginepri 64 63
D Nalbandian b. (Q) K Nishikori 64 64
(WC) G Dimitrov b. (Q) M Ilhan 63 75
J Monaco b T Haas 6-7 (5) 64 63
(WC) R Harrison b J Chela 63 63

da TWI (n.d.r.)

Fabio Fognini con una prova maiuscola ha superato Viktor Troicki (numero 15 del mondo) nel primo turno del Master 1000 di Cincinnati, ottenendo così il prezioso pass per il secondo turno, dove sfiderà James Blake. Il ligure ha giocato un match solido, cedendo in una sola occasione la battuta, e soprattutto dominando in lungo e in largo il secondo set, prima di archiviare l'incontro con un secco 6/4 6/1.

Primo set serrato con entrambi i tennisti abili a concedere ben poco nei primi turni di servizio. Il primo a mettere la testa avanti è stato Fabio, bravo a strappare la battuta al serbo nel sesto gioco, alla terza palla a disposizione. Sul 4/2 il ligure è volato sul 30/0, prima di cedere inspiegabilmente il controbreak, senza riuscire ad opporre nessuna resistenza a Viktor, abile nel game successivo a concretizzare la rimonta con il 4/4. Nel decimo gioco, dopo un turno di servizio soffertissimo, Fognini si è scaraventato sullo 0/40, e a sorpresa ha freddamente castigato il più quotato avversario, vincendo così per 6 a 4.

Nella seconda frazione avvio spumeggiante del ragazzo di Arma di Taggia, subito capace a tenere a 0 il servizio e a portarsi, nel secondo gioco, in vantaggio per 2 a 0, grazie al break conquistato alla quarta palla break. Ceduto per un pelo il proprio servizio Troicki è letteralmente scivolato in balia del nostro giocatore che, a dispetto che in passato, non ha esitato a trafiggerlo ulteriormente e ad issarsi sul 5-0. Nel settimo game l'epilogo della contesa.

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Fognini cede a Blake, bene Federer


ATP 1000  Cincinnati   0LQ1XB0F--300x145
(google img)

DAY 2

(3) R Federer defeats J Del Potro 63 75
J Blake defeats F Fognini 64 62
(8.) T Berdych defeats J Monaco 76(2) 60

(15) J Tsonga defeats M Cilic 63 64
R Stepanek defeats J Isner 75 57 76(4)
J Tipsarevic defeats E Roger-Vasselin 60 36 76(5)
(10) G Simon defeats J Melzer 67(3) 63 75
N Davydenko defeats S Stakhovsky 62 76(5)
M Llodra defeats (13) M Youzhny 75 36 76(4)
K Anderson defeats X Malisse 63 76(6)
A Golubev defeats (16) S Wawrinka 36 64 61
I Dodig defeats E Gulbis 63 76(3)
J Benneteau defeats G Garcia-Lopez 63 10
I Karlovic defeats F Mayer 61 63
(9) N Almagro defeats A Montanes 76(5) 64

da TWI (n.d.r.)

Irritante, a tratti indisponente, Fabio Fognini sfodera una delle peggiori prestazioni degli ultimi tempi. È chiaro ed evidente che con un atteggiamento di questo tipo le prestazioni di livello dello spezzino resteranno sempre degli “acuti isolati” (come saggiamente detto dal nostro Marco Rebuglio) e che l’italtennis non può permettersi di poggiare le sue speranze su un giocatore attualmente non consapevole dei mezzi a sua disposizione. Ma vediamo com’è andato il match.
Primo set caratterizzato da un solo break gentilmente e disgraziatamente regalato da Fabio nel primo gioco. Ottima la prestazione di Blake al servizio, ma troppi gli errori per il nostro giocatore che spesso elargisce omaggi con quello che dovrebbe essere il suo colpo migliore, il diritto. Dopo il break in apertura il punteggio ha seguito i servizi fino alla fine del set, chiuso senza troppe apprensioni dall’ex n. 6 del mondo sul 6-4.
Un Fognini decisamente distratto si fa brekkare anche in apertura di secondo set. Fabio continua a sbagliare di metri e sembra davvero che dopo un’ora di partita il nostro portacolori sia già alla frutta. In un attimo si arriva sul 4-0 in favore di Blake, autore di una prova che leva ogni dubbio dalla mente di che fosse ancora titubante sulla sua condizione psico fisica. Fognini riesce ad aggrapparsi al servizio e sale 2-5, ma due break di svantaggio sono davvero troppi e Blake, che al servizio ha perso due soli punto in tutto il secondo parziale, chiude la pratica col punteggio di 6-4 6-2.
L’aspettativa di Fognini di arrivare ad essere testa di serie nell’imminente Us Open è oramai compromessa e insieme ad essa, probabilmente, anche la speranza di avere un giocatore nella seconda settimana del torneo newyorkese. Auguriamoci che con l’aiuto del suo entourage Fabio riesca a scrollarsi di dosso le scorie di un tennis giovanile che proprio non vogliono andarsene per il suo bene e per quello del tennis azzurro.

ll numero tre mondiale Roger Federer ha messo da parte i brutti ricordi contro l’argentino Juan Martin Del Potro , battuto per 6-3, 7-5. Ricordiamo come Del Potro abbia sconfitto a sorpresa Federer nella finale US Open 2009 prima di subire un brusco stop alla sua carriera per il noto infortunio. Il primo set è stato condotto comodamente dallo svizzero che ha subito il ritorno dell’argentino nel secondo dove l’equilibrio è stato maggiore con Federer che ha conquistato il break sul 6-5 per chiudere nel turno successivo. "Mi aspettavo una partita difficile con Juan Martin per ovvi motivi, ed è andata meglio di quanto pensassi", ha detto un rilassato Federer. Del Potro invece dichiara di sentirsi "molto meglio di quanto mi aspettavo di essere in questa fase. Non ho nessun dolore, nessun dolore pericoloso. Il mio polso è a posto e posso giocare su ogni superficie" . E sugli UsOpen: "non sarà facile per me, ma quello è il mio torneo preferito e io sarò pronto per una grande lotta a New York".


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Tsonga cede a Bogomolov.
Avanti Djokovic, Nadal e Murray



ATP 1000  Cincinnati   A1d34010

DAY 3


Favoriti avanti con sicurezza nella giornata dedicata ai secondi turni del Masters 1000 di Cincinnati. Dopo l’antipasto del martedì, con il successo di Roger Federer (n. 3) su Juan Martin Del Potro, sono scesi in campo gli altri grossi calibri, che si sono qualificati con sicurezza agli ottavi di finale. In verità, tutti tranne uno, visto che Jo-Wilfried Tsonga si è fatto eliminare a sorpresa dallo statunitense Alex Bogomolov Jr., proveniente dalle qualificazioni. Il transalpino, accreditato della 15esima testa di serie (ma nel frattempo risalito al decimo posto del ranking mondiale), si è arreso con il punteggio di 63 64. L’americano se la vedrà ora con il numero 4 del seeding Andy Murray, che ha liquidato l’argentino David Nalbandian con un netto 64 61, dopo aver recuperato un break all’inizio del primo set.

Per il resto, affermazioni più o meno comode per Novak Djokovic (n. 1, 62 63 alla wild card di casa Ryan Harrison) e Rafael Nadal (n. 2, 64 75 al francese Julien Benneteau): il serbo affronterà il ceco Radek Stepanek, 63 76(2) al kazako Andrey Golubev, mentre lo spagnolo è atteso dal connazionale Fernando Verdasco, 64 64 al francese Michael Llodra. Impressionante il 60 62 inflitto da Mardy Fish (n. 7) a Nikolay Davydenko; più dura per l’altro iberico David Ferrer (n. 5), costretto a rimontare un set alla promessa bulgara Grigor Dimitrov, superata per 46 61 75. Per il 29enne di Javea, prossimo impegno con Gilles Simon (n. 10), che ha fermato per 67(3) 62 63 Janko Tipsarevic, reduce dalla semifinale raggiunta a Montreal. Fonte: MP (n.d.r.)


il quadro degli ottavi di finale

(1)N. Djokovic vs R. Stepanek
P. Kohlschreiber vs (6)G. Monfils
(3)R. Federer vs J. Blake
(9)N. Almagro vs (8)T. Berdych
(5)D. Ferrer vs (10)G. Simon
A. Bogomolov Jr. vs (4)A. Murray
(7)M. Fish vs (12)R. Gasquet
F. Verdasco vs (2)R. Nadal

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Che fatica Nadal!

ATP 1000  Cincinnati   Rafael-nadal-cincinnati-2011

OTTAVI DI FINALE

(2) R Nadal defeats F Verdasco 76(5) 67(4) 76(9)
(1) N Djokovic defeats R Stepanek 63 63
(10) G Simon defeats (5) D Ferrer 64 67(3) 64
(7) M Fish defeats (12) R Gasquet 75 75
(4) A Murray defeats A Bogomolov Jr. 62 75
(8.) T Berdych defeats (9) N Almagro 62 62
(3) R Federer d J Blake 64 61
(6) G Monfils d P Kohlschreiber 62 62

da TWI (n.d.r.)

Lottatissima sfida tra Rafael Nadal e Fernando Verdasco, chiusasi per 7/6 6/7 7/6 in favore dell'ex numero uno del mondo, al termine di un match pieno zeppo di errori e culminato dopo la bellezza di 3 ore e 37 minuti di gioco.

Inizio sotto il segno delle difficoltà per Nadal, che ha smarrito a 15 il servizio nel game d'apertura. Il mancino madrileno Verdasco ha iniziato con il giusto piglio la sfida ma già nel game successivo ha palesato i propri limiti, concedendo il controbreak dopo ben tre doppi falli messi a referto. Il maiorchino non è tuttavia da meno e con un game di servizio disastroso, perso a 0, ha immediatamente restituito il favore a Fernando, bravo poi a scappare sul 3/1. La reazione di Rafa è però repentina e così i due si sono ritrovati ben presto appaiati sul 3/3. Nonostante alcune notevoli lacune nei rispettivi turni di servizio i due sono approdati sul 6/6. Al tiebreak, dopo essere stato indietro 5-3, Nadal è riuscito a girare l'inerzia in suo favore, con la compartecipazione di uno sprecone Verdasco che, sul 5-4 ha prima commesso un doppio fallo, poi ha attaccato scriteriatamente, offrendosi al passante di Nadal e infine ha perso la misura di un dritto su una palla senza peso. Un Nadal a scartamento ridotto si è così aggiudicato al tiebreak il primo set, a spese di un Verdasco che ha dilapidato tutto il dilapidabile.

Dopo aver metabolizzato la delusione per l'esito del primo set, Nando ha provato ad allungare nelle prime battute del secondo parziale, procurandosi una chance di break sul 2-1 e poi una sul 3-2 ma in entrambe le circostanze Nadal è stato abile a salvarsi. Nell'ottavo gioco nulla ha potuto però il ragazzo di Manacor e così il madrileno si è trovato a servire per il set sul 5/3, prima di complicarsi la vita e di essere costretto al tiebreak, portato comunque a casa, grazie al conclusivo 7 a 4.

Ricco di emozioni anche il set decisivo, nel quale è stato il numero 21 del ranking a mettere per primo la testa avanti, breccando sul 2/2 il connazionale, abilissimo a controbreccarlo però già nel sesto gioco. I due, senza rilevanti problemi, sono poi giunti appaiati sino al tiebreak. A questo punto carrellata di emozioni con Rafa avanti per 5-1 e poi clamorosamente agganciato sul 5-5. Dopo ben quattro matchpoints annullati, tra i quali due in risposta, Verdasco ha impattato sul 9/9, salvo cedere i due punti seguenti e perdere di conseguenza la sfida infinita.

Continua così la maledizione del madrileno, che con la sconfitta odierna è sotto per 12 a 0 nei confronti diretti con il connazionale.

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coraggio, ragazzi !



ATP 1000  Cincinnati   Nadal_11


ATP 1000  Cincinnati   Rogi_s10

(photo by W&S off site)

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Federer e Nadal abbandonano il torneo

QUARTI DI FINALE

(1) N Djokovic d (6) G Monfils 36 64 63
(8.) T Berdych d (3) R Federer 62 76(3)
(4) A Murray d (10) G Simon 63 63
(7) M Fish d (2) R Nadal 63 64

da TWI (n.d.r.)

Un Nadal oltremodo nervoso vede infrangersi sul muro eretto dall’americano grazie ad un servizio poderoso e ad un contenimento degli errori non forzati, la possibilità di conquistare per la prima volta in carriera il Master di Cincinnati. Mardy Fish si impone così per 6-3,6-4.
Il primo set del match tra il maiorchino e l’americano vede quest’ultimo imporsi senza concedere nulla nei propri turni di battuta contraddistinti da ottime prime di servizio intervallate dai consueti aces. A Fish basta solo un break per imporsi su Nadal con il punteggio di 6-3, nonostante nell’ultimo game il maiorchino abbia avuto la possibilità di pareggiare i conti. L’inizio del secondo vede un Nadal sempre più innervosito dall’andamento del match, tanto da discutere animatamente in più di un’occasione con l’arbitro dell’incontro su alcune decisioni contestate. Ciò permette a Fish di approfittarne con un break per il 3-1 subito convertito nel doppio vantaggio nel games successivo. Nadal sul 3-4 ha l’occasione di effettuare il break su Fish che con risolutezza mantiene il servizio e si porta sul 5-3 ad un passo dal match. Al cambio di campo, dopo che Nadal si riporta solo ad una lunghezza, Fish centra la vittoria e chiude l’incontro con il punteggio di 6-4.

Game, set and match Berdych. Questo l'epilogo del terzo quarto di finale maschile in programma quest'oggi. A testa bassa, uno dopo l'altro, il torneo di Cincinnati ha perso prima Nadal, e poi Federer: un binomio inscindibile anche nelle sconfitte ormai. Che dire di Roger: dopo il ko subito da Tsonga, si attendevano risposte (si sperava positive) ma all'appello lo svizzero non risponde presente. Superato in due frazioni da un arrembante Tomas Berdych, 6-2 7-6(3) e ci si rivede agli Us Open.
I precedenti recitavano un sonoro 9-3 per il 16 volte campione Slam: l'ultimo quasi un anno fa a Toronto in cui il ceco fu piegato per 7-6 al terzo, ma con questo Federer e con questo pazzo tennis d'agosto, tutto diventa relativo. Anche uno "sprovveduto" tatticamente come Berdych può sperare di far quantomeno match pari, attaccando con costanza e pesantezza di palla.
Per questo motivo la partenza bruciante di Tomas coglie alla sprovvista il nr. 3 del mondo il quale, dopo aver tenuto il servizio in apertura, viene letteralmente preso a pallate dal ceco. Il servizio di Berdych è inavvicinabile, nei colpi a rimbalzo la palla esce rapida dalle corde e Federer è in perenne affanno. Il 6-2 si commenta da solo.
Solo nel secondo parziale, con l'orgoglio, Roger rimane aggrappato al punteggio ritrovando parzialmente il suo marchio di fabbrica: servizio e dritto. Ma il ceco non molla e risponde con la propria battuta colpo su colpo. Per lui un tabellino illibato: 0 palle break concesse. Federer fa di tutto per mostrare il proprio attaccamento alla partita: "c'mon" e pugnetto dopo ogni punto importante conquistato però non bastano. Non basta neanche tutto l'affetto del pubblico che sottolineava quasi con indifferenza i vincenti del ceco, mentre esplodeva su quelli del suo pupillo. Nonosante qualche doloretto alla spalla destra, Berdych continua a tirare "comodini" e lo raggiunge al tiebreak. L'inizio non lascia presagire nulla di buono per l'elvetico: pronti via e scappa il dritto. Per due volte con la collaborazione di Tomas recupera il minibreak e si cambia campo sul 3-3. Ma questo è l'inizio della fine: 4 punti consecutivi per il ceco e game, set and match Berdych.
In semifinale se la vedrà con il numero 1 del mondo Novak Djokovic.


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" mors tua...vita mea "


ATP 1000  Cincinnati   Cinci_10


Eravamo abituati a commentare i loro successi: puntuali, implacabili, quasi noiosi.
Negli ultimi tempi le sconfitte dei due dominatori del tennis di questo millennio si fanno sempre più frequenti, ma assistere all’eliminazione di Roger Federer e di Rafael Nadal in una sola giornata rimane ancora uno spettacolo quasi straniante. L’iberico si è arreso in due set al sempre più tonico Mardy Fish, mentre l’elvetico ha lasciato strada a Tomas Berdych, che torna al sorriso dopo un 2011 opaco. A proposito di sorrisi che tornano, raggiunge la semifinale anche Andy Murray, che ha controllato con disinvoltura Gilles Simon riscattando almeno in parte l’eliminazione all’esordio patita in Canada e rilanciando le sue chance di sfruttare le difficoltà di due dei giocatori che lo hanno quasi costantemente preceduto in questi anni. Non si ferma Novak Djokovic, che sconfigge in tre set Gael Monfils nel match serale. Fonte Tit (n.d.r.)

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Murray vs Djokovic ... la finale


ATP 1000  Cincinnati   Australian-Open-img2056
(pic by Getty Images through TWI)

SEMIFINALI

(1) N Djokovic d (8.) T Berdych 75 RIT
(4) A Murray d (7) M Fish 63 76[8]

da TWI (n.d.r.)

Lo scozzese Andy Murray è il primo finalista del Master di Cincinnati dopo aver sconfitto l'americano Mardy Fish, fin qui perfetto nella settimana americana: 6-3 7-6 (10-8.) in 2 ore e 18 minuti di gioco.
Primo set appannaggio di Andy Murray che si impone con il punteggio di 6-3, dopo quasi un’ora di gioco. Il game decisivo è il secondo turno di battuta dell’americano, ovvero il quarto, quando dopo 30 servizi consecutivi mantenuti in tutto il torneo, Fish cede il vantaggio allo scozzese che prende il largo sul 3-1. Fin lì perfetto lo scozzese mantiene questo trend fino al 5-3 con la possibilità di andare a servire per il set: sale comprensibilmente la tensione per Murray che si vede costretto ad annullare alcune palle break, un paio con audaci ma divine palle corte, prima di imporsi per 6-3. A fare la differenza in questo parziale sicuramente la poca costanza al servizio ed i troppi errori non forzati dell’americano, quasi il doppio rispetto a quello dello scozzese (13/7 a quasi parità di vincenti (15/13).
Il secondo set inizia subito con il break di Murray che spreca le prime due pallesullo 0-40 ma non la terza. Il vantaggio accumulato è subito sprecato con il contro break in quello successivo a causa di un dritto in corridoio dopo essersi salvato nella prima occasione. Fish per la prima volta grazie al servizio si porta sul 2-1, ma il vantaggio è effimero perché prima Murray pareggia i conti, poi brekka l’americano portandosi sul 3-2. Anche Andy sembra non voler chiudere l’incontro ed in un game arrendevole rimette in partita Fish, che non è da meno, anche a causa di alcuni problemi fisici al piede e cede per la quarta volta nel match il proprio turno di servizio. Sul 4-3, Murray si scioglie ancora, calando anche dal punto di vista fisico, dopo un perfetto primo set. Fish ne approfitta prima per portarsi sul 4-4 e poi di nuovo avanti sul 5-4. Nell'undicesimo gioco l'americano va sotto 0-40, con coraggio e con il servizio annulla 3 palle break dal sapore di match point e nel game successivo si procura 2 set point per inoltrare il match al terzo e decisivo set. Anche Murray dimostra di avere un ottimo servizio, e con questo fondamentale si salva e porta il set al tiebreak. Qui le emozioni non finiscono, anzi. Fish per 2 volte smarrisce un minibreak di vantaggio. Il numero 1 d'America sciupa un set point sul 7-6 (dopo aver prima annullato una palla match), cancella un altro match point grazie ad un challenge a stelle e strisce, ma nulla può sul 9-8 quando butta fuori un dritto abbastanza agevole.

Novak Djokovic è il secondo finalista del Master 1000 di Cincinnati e domani affronterà il redivivo Andy Murray per la conquista del trofeo. Il tennista serbo in semifinale ha superato Tomas Berdych, che non ha così ripetuto la splendida vittoria ottenuta nei quarti di finale contro Sir Roger Federer.
Nell'incontro tra il serbo e il ceco a prevalere è stato il primo per 7/5. Persa la frazione Berdych ha infatti stretto la mano al rivale e abbandonato il campo a causa di un problema alla spalla.
E pensare che Tomas ha seriamente rischiato di portare a casa la prima partita, dato che si è trovato a servire per il set sul 5/4, prima di subire la furiosa rimonta dell'indistruttibile giocatore serbo. Nole si è trovato in svantaggio a seguito del fatidico settimo gioco, nel quale alla seconda opportunità è stato castigato, dopo aver peraltro nel quarto gioco fallito l'unica palla break concessagli. Dal 3/5 Nole ha tuttavia infilato quattro giochi di fila e vinto il parziale.
Cruciale è stato sicuramente il decimo gioco con Berdych che ha concesso il controbreak, sciupando una ghiotta occasione per chiudere la pratica. Il ceco ha servito male e si è ben presto trovato sul 15/40. Dopo aver annullato il primo breakpoint ha sciaguratamente piazzato un doppio fallo, per la gioia di Novak e del suo Clan. Nell'undicesimo gioco il numero uno del ranking ha poi tenuto con tranquillità la battuta. Copione analogo, ma in risposta, anche nell'ultimo gioco con il break portato a casa a 0.
Prosegue quindi la marcia di Djokovic, che in questo 2011 ha perso una sola volta (al Roland Garros) e mai su superfici rapide. A fine gara il vincitore ha detto: "Sono molto soddisfatto anche se mi dispiace per Tomas. Purtroppo giochiamo tantissime partite ed è inevitabile che il fisico ne risenta..."

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ATP 1000  Cincinnati   Cincin10 Cincinnati - USA


attenti a quei due


ATP 1000  Cincinnati   Andy10


ATP 1000  Cincinnati   Nole310
(photos by W&SOpen off site)


da UBITennis (n.d.r.)
Tre anni fa tutto era molto diverso. Quello che è l'attuale cannibale del circuito ATP, all'anagrafe Novak Djokovic, si era da appena un anno affacciato nel tennis che conta, quello ad altissimo livello. Sembrava in una corsa più perentoria il suo coetaneo rivale, quell'Andy Murray al quale inglesi e addetti ai lavori davano maggiore credito, per una più rapida ascesa.
Tre anni dopo, Andy è stabilmente parte dei "magnifici quattro", ha sempre avuto l'occasione per fare quel passo in più verso la gloria, ma non vi è mai riuscito. Al contrario, il serbo, dopo un anno di purgatorio tennistico alla ricerca di se stesso e del proprio miglior tennis, ha trovato la chiave per mettere da parte due mostri sacri del tennis moderno come Roger Federer e Rafael Nadal.

Djokovic arriva alla decima finale stagionale (su undici tornei disputati). Le ha vinte tutte fin qui, perdendo un solo match in stagione, quello contro Federer in una dei match più belli della stagione, in semifinale a Parigi. Arriva con la fiducia dei grandi e la serenità di chi ha trovato l'equilibrio perfetto tra solidità ed efficacia del proprio gioco. Forse arriva un po' acciaccato, Nole, una spalla incerottata e affaticata dalle tante partite e dal caldo, umido e terrificante, di Cincinnati. Ha affrontato parecchie difficoltà nell'Ohio, il serbo, di condizione e di gioco. Non brillante come a Montreal, ha comunque venduto cara la pelle ed è riuscito ad alzare il livello del proprio gioco quando era il momento, come i veri campioni. E c'è da scommettere che farà così anche domani, per uno dei titoli che mancano al suo già ricco palmares.

Murray, sorpreso da Anderson al primo turno in Canada, ritrova invece nel Midwest quella continuità che sul cemento nordamericano gli è invece familiare. Non si può esattamente dire stia giocando il suo miglior tennis, ma sta pian piano ritrovando forma e convinzione. Nessun elemento nuovo nel proprio gioco (e come potrebbe, senza rivoluzioni nel proprio angolo?), ma la solidità di sempre, insieme ad un buon rendimento del proprio servizio.

Quest'anno i due si sono affrontati nella finale dell'Australian Open, in quello che in verità non è stato, per colpa dello scozzese, un match. Troppo remissivo e timido per l'enorme fame di Djokovic. Qui la pressione non è quella di uno Slam, ma è certo che Novak non voglia "macchiare" la sua striscia con una sconfitta; tuttavia, vista anche l'ora in cui si gioca, la fatica potrebbe costare cara al serbo e favorire il suo avversario, più fresco e in crescita. Lo scontro sulla diagonale di rovescio è più che equilibrato, e la differenza potrebbe proprio farla il servizio, specie in un campo così rapido come quello di Cincy.

L'ultima volta che lo scozzese ha battuto Djokovic risale a due anni fa a Miami, ma chissà che Murray non giochi lo scherzetto che non gli è riuscito (per un pelo) a Roma quest'anno e si presenti tra i favoriti a Flushing Meadows. Non è mai troppo tardi.

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Un Nole acciaccato lascia il trofeo a Murray


(4) A Murrray d (1) N Djokovic 64 30 RIT


ATP 1000  Cincinnati   Am10


da TWI (n.d.r.)

Si chiude il regno di Novak Djokovic nei Masters 1000 del 2011: dopo le cinque vittorie consecutive, cade alla sesta apparizione in quel di Cincinnati per mano di un Andy Murray finalmente convincente a livello caratteriale e concentrato fin dai primi games dell’incontro. Francamente viste le precarie condizioni fisiche palesate dal serbo risulta difficile giudicare imparzialmente questa vittoria che arriva per ritiro dopo poco più di un'ora sul 6-4, 3-0.


L’inizio del match è tutto per lo scozzese che pronti via riesce a conquistare il break a 15 su un Djokovic sorprendentemente falloso, e mantiene il successivo turno issandosi sul 2-0. Novak inizia a carburare solo dal terzo game quando pur dovendo annullare sul 30-40 una palla break riduce il margine. Ma i primi segnali di ripresa dopo un’inifinità di errori non forzati arrivano al sesto game del primo set con un passaggio a vuoto dello scozzese, che concede al serbo due break point per un possibile pareggio: la prima la annulla, ma non la seconda. E’ subito evidente però che sia lo scozzese il più in palla tra i due, soprattutto perché meno falloso (7 errori a fine set contro i 22 del serbo) e più regolare, Murray non demorde eseguendo subito il contro break per il 4-3, e chiude in tranquillità il set per 6-4 senza mai più metterlo in discussione.


I problemi fisici alla spalla destra che diventano evidenti al cambio di campo tra il primo e secondo set sembrano iniziare a condizionare il serbo soprattutto al servizio che non ha la spinta adeguata per imprimergli potenza: cede subito il servizio e lascia strada anche nel proprio turno successivo, momento nel quale decide per il ritiro sullo 0-3.

Per lo scozzese comunque una buona prestazione ed un'iniezione di fiducia importante in vista degli Us Open.


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grazie Qwerty

puntuale, preciso, impeccabile e implacabile Wink

cheers

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La caduta degli "dei" spiana la strada al ritorno
di Andy Murray


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(photos da W&S Open official site)

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ATP 1000  Cincinnati   E76c5c10
photo by S&W Open Off Site

da UBITennis (n.d.r.)

... Per Djokovic è molto preoccupante il dolore alla spalla, contando che un infortunio visti i ritmi e le fatiche sopportati dal fisico del serbo negli ultime mesi era facilmente pronosticabile. Ovviamente sarebbe davvero una beffa se questo dolore dovesse limitare la sua prestazione allo US Open che dista solo due settimane. Staremo a vedere.

L'OPINIONE DI RINO TOMMASI

I record sono fatti per essere battuti. Così è successo che Novak Djokovic, il qualce sembrava avviato a stabilire un primato di imbattibilità difficile da immaginare e da battere di questi tempi, ha finito per subire la sua seconda sconfitta stagionale dopo quella patita per mano di Roger Federer al Roland Garros. Si era visto chiaramente nella semifinale contro Berdych che il campione serbo aveva qualche problema. Se l’era cavata soltanto perché il suo avversario era stato costretto al ritiro dopo aver perso per 7-5 un primo set nel quale era stato in vantaggio per 5 a 3. In finale, Djokovic ha subito subito un break, lo ha recuperato ma ha perso ugualmente il primo set dopo di che sullo 0 a 3 del secondo è stato costretto ad abbandonare.

Questa spiacevole conclusione riproprone alla vigilia dell’Open degli Stati Uniti ill problema di un calendario tennistico troppo fitto. E’ assurdo programmare due tornei importanti come l’Open del Canada e quello di Cincinnati, che si giocano in condizioni ambientali proibitive uno dopo l’altro. La Federazione Internazionale dovrebbe intervenire ed obbligare i due sindacati dei giocatori (ATP e WTA) a programmare con maggior attenzione i tornei soprattutto in vicinanza degli appuntamenti più prestigiosi della stagione. Il ritiro di Serena Williams e pii quelli di Berdych e di Djokovic non sono casuali e dovrebbero insegnare qualcosa.
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