Salve a tutti, colgo l'occasione per presentarmi.
Mi chiamo Raffaele e ho 17 anni (18 a settembre).
A 7 anni iniziai a praticare tennis e dopo un annetto il maestro mi propose già di entrare a far parte del gruppo agonistico. Di lì a poco arrivò anche la tesserazione F.I.T..
Il mio tennis migliorava e mi piazzavo benissimo nei tornei (per due anni terzo nel rank della mia provincia), ma mi mancava quella spinta agonistica, motivo per il quale a 13 anni decisi di lasciare il tennis per la pallavolo, ricevendo anche molte soddisfazioni (diverse presenze in serie c2).
Cercai di sopprimere la voglia di riprendere il tennis per diversi anni, contando su una molto probabile carriera da pallavolista, ma tutto ciò prese il sopravvento e andò a finire che interruppi ogni tipo di attività fisica, prendendomi una pausa non tanto fisica quando mentale (non ho mai avuto problemi a scuola, ma ero cosciente che non facendo sport avrei comunque avuto più tranquillità anche in quell'ambito).
L'anno scorso ho deciso di riprendere a giocare qualche partita, per poi prendere la fatidica decisione di riprendere seriamente e tesserarmi. Tramite i giusti contatti sono riuscito a giocare contro tesserati anche molto forti, ottenendo anche diverse vittorie, che mi hanno sicuramente incoraggiato, dato che chi assistiva alle mie partite rimaneva incredulo quando chiedendomi dove e da quanto giocassi rispondevo sempre "io non gioco da diversi anni".
Chiudendo questa parentesi, veniamo al dunque. Quando ho ripreso a giocare, ho subito avuto sensazioni molto positive riguardo il mio gioco. Infatti, sentivo tutti i colpi, dal servizio lavorato o piatto al diritto in top e al rovescio in backspin, ma quando riprendo a fare il mio rovescio bimane che in "relativa gioventù" eseguivo con una naturalezza tale che neanche mi ricordo l'impugnatura (semplicemente perchè il maestro non ci ha mai spiegato cos'è una western o una continental, preferendo un approccio più diretto paragonando la racchetta al manubrio di un motore, "accelera" o "decellera" quindi), il risultato è stato un fuoricampo in stile baseball .
In effetti, ripensandoci, proprio durante gli anni di stop dal tennis sono entrato nella fase dell'adolescenza, quindi dello sviluppo e della "mutazione" del corpo. Avendo praticato la pallavolo, la mia struttura fisica e muscolare è variata drasticamente, passando da un copro esile e rapidissimo a uno più muscoloso, e con le spalle molto larghe. Inoltre, anche il mio stile di gioco è cambiato di molto (da essere un giocatore difensivo e di recupero sono diventato un giocatore con diritto, servizio e colpi al volo molto potenti, quasi devastanti). Rispetto a quando ho lasciato, i miei colpi sono migliorati parecchio grazie alla mia struttura fisica (in particolare servizio e diritto, che riesco a giocare sia piatto che in top profondo che spesso seguo a rete), ma il rovescio rimane sempre un problema, sicuramente perchè è il colpo più delicato del tennis e sul quale bisogna lavorare a seconda del proprio fisico. A dire il vero, il rovescio in back riesco a giocarlo piuttosto bene e in maniera fastidiosa, tanto da riuscire quasi a mascherare questa mia mancanza e riuscire tranquillamente a spostarmi sul diritto, ma è ovvio che è una situazione che va risolta.
Entriamo nei particolari. Dato il mio rovescio bimane "da baseball" ho deciso di adattarmi ad eseguirlo a una mano, ma rimane un colpo che riesco ad eseguire solo "d'appoggio" e che in partita non uso mai, perchè riesco a creare maggiori problemi con il back, che utilizzo anche in maniera offensiva come approccio a rete. Vedendo qualche buon video su youtube che spiega l'impugnatura del rovescio bimane, ho provato ad eseguirne alcuni durante le fasi di palleggio delle ultime partite che ho disputato, con risultati altalenanti. Alcuni colpi sono stati scaraventati per terra prima della rete, altri in stile baseball, ma alcuni (in particolare rispondendo a colpi potenti e profondi, quindi con la palla vicina se non dietro al corpo) mi sono riusciti abbastanza bene, sicuramente meglio di quanto possa fare con il rovescio a una mano, sia in potenza che in precisione.
Per settembre dovrei riprendere a fare tennis, sperando che il maestro mi reputi idoneo per essere inserito già nell'agonismo, ma prima voglio gettare le basi per risolvere questo problema con delle lezioni private (con un maestro del circolo che potrà anche valutarmi).
Quello di cui ho bisogno adesso, però, è una vostra opinione, rispondendo alle seguenti domande:
-Mi conviene riprendere il rovescio bimane oppure è meglio insistere con quello a una mano che in fin dei conti so fare?
-Potrei comunque possedere questo maledetto colpo, avendolo usato per 7 anni di tennis, e quindi poterlo riesumare? Oppure lo stop durante lo sviluppo può averne cancellato i residui?
-Ammesso che con l'aiuto di un maestro riesca a riscoprire questo colpo che probabilmente è già in me, quanto potrebbe volerci per poterlo giocare a un livello quasi pari al diritto, considerando che il livello dei colpi è comunque abbastanza elevato?
Grazie in anticipo e scusate per la lunghezza del post E' inutile dire che gradirei delle risposte da parte di utenti con le idee ben chiare su questo argomento, perchè penso di essere in una fase cruciale e non vorrei confondermi le idee più di quanto non lo siano già :S
Mi chiamo Raffaele e ho 17 anni (18 a settembre).
A 7 anni iniziai a praticare tennis e dopo un annetto il maestro mi propose già di entrare a far parte del gruppo agonistico. Di lì a poco arrivò anche la tesserazione F.I.T..
Il mio tennis migliorava e mi piazzavo benissimo nei tornei (per due anni terzo nel rank della mia provincia), ma mi mancava quella spinta agonistica, motivo per il quale a 13 anni decisi di lasciare il tennis per la pallavolo, ricevendo anche molte soddisfazioni (diverse presenze in serie c2).
Cercai di sopprimere la voglia di riprendere il tennis per diversi anni, contando su una molto probabile carriera da pallavolista, ma tutto ciò prese il sopravvento e andò a finire che interruppi ogni tipo di attività fisica, prendendomi una pausa non tanto fisica quando mentale (non ho mai avuto problemi a scuola, ma ero cosciente che non facendo sport avrei comunque avuto più tranquillità anche in quell'ambito).
L'anno scorso ho deciso di riprendere a giocare qualche partita, per poi prendere la fatidica decisione di riprendere seriamente e tesserarmi. Tramite i giusti contatti sono riuscito a giocare contro tesserati anche molto forti, ottenendo anche diverse vittorie, che mi hanno sicuramente incoraggiato, dato che chi assistiva alle mie partite rimaneva incredulo quando chiedendomi dove e da quanto giocassi rispondevo sempre "io non gioco da diversi anni".
Chiudendo questa parentesi, veniamo al dunque. Quando ho ripreso a giocare, ho subito avuto sensazioni molto positive riguardo il mio gioco. Infatti, sentivo tutti i colpi, dal servizio lavorato o piatto al diritto in top e al rovescio in backspin, ma quando riprendo a fare il mio rovescio bimane che in "relativa gioventù" eseguivo con una naturalezza tale che neanche mi ricordo l'impugnatura (semplicemente perchè il maestro non ci ha mai spiegato cos'è una western o una continental, preferendo un approccio più diretto paragonando la racchetta al manubrio di un motore, "accelera" o "decellera" quindi), il risultato è stato un fuoricampo in stile baseball .
In effetti, ripensandoci, proprio durante gli anni di stop dal tennis sono entrato nella fase dell'adolescenza, quindi dello sviluppo e della "mutazione" del corpo. Avendo praticato la pallavolo, la mia struttura fisica e muscolare è variata drasticamente, passando da un copro esile e rapidissimo a uno più muscoloso, e con le spalle molto larghe. Inoltre, anche il mio stile di gioco è cambiato di molto (da essere un giocatore difensivo e di recupero sono diventato un giocatore con diritto, servizio e colpi al volo molto potenti, quasi devastanti). Rispetto a quando ho lasciato, i miei colpi sono migliorati parecchio grazie alla mia struttura fisica (in particolare servizio e diritto, che riesco a giocare sia piatto che in top profondo che spesso seguo a rete), ma il rovescio rimane sempre un problema, sicuramente perchè è il colpo più delicato del tennis e sul quale bisogna lavorare a seconda del proprio fisico. A dire il vero, il rovescio in back riesco a giocarlo piuttosto bene e in maniera fastidiosa, tanto da riuscire quasi a mascherare questa mia mancanza e riuscire tranquillamente a spostarmi sul diritto, ma è ovvio che è una situazione che va risolta.
Entriamo nei particolari. Dato il mio rovescio bimane "da baseball" ho deciso di adattarmi ad eseguirlo a una mano, ma rimane un colpo che riesco ad eseguire solo "d'appoggio" e che in partita non uso mai, perchè riesco a creare maggiori problemi con il back, che utilizzo anche in maniera offensiva come approccio a rete. Vedendo qualche buon video su youtube che spiega l'impugnatura del rovescio bimane, ho provato ad eseguirne alcuni durante le fasi di palleggio delle ultime partite che ho disputato, con risultati altalenanti. Alcuni colpi sono stati scaraventati per terra prima della rete, altri in stile baseball, ma alcuni (in particolare rispondendo a colpi potenti e profondi, quindi con la palla vicina se non dietro al corpo) mi sono riusciti abbastanza bene, sicuramente meglio di quanto possa fare con il rovescio a una mano, sia in potenza che in precisione.
Per settembre dovrei riprendere a fare tennis, sperando che il maestro mi reputi idoneo per essere inserito già nell'agonismo, ma prima voglio gettare le basi per risolvere questo problema con delle lezioni private (con un maestro del circolo che potrà anche valutarmi).
Quello di cui ho bisogno adesso, però, è una vostra opinione, rispondendo alle seguenti domande:
-Mi conviene riprendere il rovescio bimane oppure è meglio insistere con quello a una mano che in fin dei conti so fare?
-Potrei comunque possedere questo maledetto colpo, avendolo usato per 7 anni di tennis, e quindi poterlo riesumare? Oppure lo stop durante lo sviluppo può averne cancellato i residui?
-Ammesso che con l'aiuto di un maestro riesca a riscoprire questo colpo che probabilmente è già in me, quanto potrebbe volerci per poterlo giocare a un livello quasi pari al diritto, considerando che il livello dei colpi è comunque abbastanza elevato?
Grazie in anticipo e scusate per la lunghezza del post E' inutile dire che gradirei delle risposte da parte di utenti con le idee ben chiare su questo argomento, perchè penso di essere in una fase cruciale e non vorrei confondermi le idee più di quanto non lo siano già :S