33bongio ha scritto: mah, io continuo a credere (d'accordo peraltro con elementi di spicco del nostro forum) che al nostro livello la componente mentale c'entri ben poco. il che non significa che non serve star concentrati o essere grintosi. ma che al livello di quarta, ciò che conta e fa la differenza è la tecnica o, quanto meno, una tecnica (anche brutta, vedi i tanto famigerati pallettari) che permetta di sbagliare il meno possibile. mi pare che pensare al tennis mentale quando si possono aver problemi a tenere 20 scambi di fila sia pensare ad un livello superiore senza aver ancora raggiunto quello inferiore. d'altronde, posso star concentrato e grintoso e convinto di me quanto voglio, ma se sbaglio il colpo alla quinta palla che l'avversario mi rimanda indietro, posso dar l'idea di essere "debole" mentalmente, di essere meno "tignoso" dell'avversario, ma in realtà il mio è solo un problema tecnico.
caro alain personalmente non mi trovo assolutamente d'accordo con quanto scrivi e vado a spiegare il motivo. personalmente (e come me tanti amici 4a con cui gioco) tenere in allenamento 20 scambi non è un problema e mi accorgo che avolte, con il maestro che ti rimanda dietro tutto, mi riescono scambi interminabili fatti solo di vincenti. poi guardi una partita di quarta e non vedi mai 20 scambi in un punto. questo perchè palleggiando non hai lo stress del punto e quindi lasci andarei il braccio e fai il tuo gioco. in partita invece il punto c'è e non tutti i punti sono uguali e non sempre è utile fare quello che si fa in allenamento. es. recupero sul dritto: in alle o tiro l'incrociato o il back incrociato o il vincente lungolinea. in partita palla alta incrociata di alleggerimento che mi fa respirare e costringe l'avverario a dare lui il peso alla palla se vuole spingere. per fare questo però ci vuole testa, come ci vuole testa in tutte le altre situazioni di gioco. resta comunque il fatto che la tecnica e una chiara percezione di se stessi sia fondamentale
Il principio e' che il tennis si gioca con la racchetta che ha lo scopo di colpire la palla e ributtarla dall' altra parte della rete ed in campo.Bene partiamo dalla pallina,il punto base e' proprio questo,capacita' di concentrazione nel guardare "sempre" la pallina quando si colpisce,cosa che in allenamento si fa e a volte in partita si fa meno,perche' si entra in una fase di sovvraeccitamento che per la maggior parte distogli la mente dal punto piu' importante del gioco.
Poi se parliamo di palla alta in difesa incrociando e molle per permettermi di respirare,nulla a che vedere con il fatto mentale ma e' frutto dell esperienza di gioco,l'atleta deve entrare in campo e riconoscere determinate situazioni di gioco con l'esperienza,e per questo servono gli allenamenti situazionali,se no ci si potrebbe limitare a fare sempre e solo le stesse cose senza porsi tanti problemi,ci sono situazioni e situazioni di gioco e solo con l'allenamento si riconosceranno e si agira' di conseguenza.
Certe situazioni provate in allenamento in partita si ripetono senza pensarci molto,ma si ripetono automaticamente,a forza di ripetere una situazione o un colpo il tutto diventera' istintivo in base all' esperienza acquisita,ma tutto questo fa parte del gioco.
L'insicurezza o diversita' emotiva dall allenamento alla partita ci puo stare all'inizio,quando si incomincia a fare tornei,se poi la tecnica e sicura e si continua a fare errori di valutazione e sbagli grossolani bisogna vedere quale sia il motivo.
In genere non ho mai visto uno che in allenamento palleggi in sicurezza per 20 colpi con un suo pari che non sia in grado di farlo in partita.Non fatevi ingannare dal maestro ehhhhhhhh perche' il maestro sa giocare e sa farvi giocare in una partita vera con un buon maestro i 20 scambi ve li sognate perche' alla prima opportunita' al posto di farvi rigiocare la palla vi chiude il punto senza tanti problemi,la lezione e' una cosa l'allenamento e' un altra.
Poi ci sono avversari ed avversari tipi di gioco differenti,e per questo in torneo ci si abitua ad affrontare differenti tipologie di giocatori.
La capacita' di concentrazione si puo allenare e deve crescere per forza se si vogliono ottenere dei risultati,ma questo non solo nel tennis,ma in tutti gli aspetti della vita puo fare la diferenza.
Che poi ci siano persone che abbiano piu capacita' di concentrazione o meno e vero ma alla fine non credo che tutto questo sia determinante per giocare bene a tennis,tutto si puo migliorare,basta sapere come.
Si si Nadal parla tanto della testa e della sua capacita di concentrazione,ma datemi un fisico come il suo e magari qualche slam ci sarei arrivato a giocarlo pure io senza usare tanto la testa,ma correndo e avendo una resistenza superiore agli altri.
Vedendo gli ultimi scontri tra Nadal e Diokovic si vede quanto l'aspetto mentale faccia la differenza,Diokovic a migliorato fisicamente e tecnicamente di mentale ci vedo poco..........prima quando lo scambio era lungo e non ce la faceva piu' cercava di uscire dallo scambio in qualche modo,molto spesso con una palla corta..........bene cosa c'e di fisico e cosa c'e di mentale,e questo credo che valga un po per tutti i livelli di gioco,se giochiamo su una diagonale che non faccio fatica a tenere e anzi riesco a spingere piu' di te,quando cambio non cambio con un vincente tirato tanto per ma cambio quando vedo o mi costruisco l'opportunita' per farlo,se invece sono sempre li che remo e tengo con fatica il discorso cambia perche' alla fine so che se continuo in questa direzione il punto lo perdo e questo mi portera' a fare dei cambi piu azzardati e per la magior parte dele volte perdenti.Adesso che Diokovic tiene fisicamente lo scambio sulle diagonali e ha migliorato superando Nadal sul suo stesso terreno,la palla corta la gioca una volta ogni tanto per scelta tattica non perche' deve...........chiaramente il discorso mente e fisco vanno di pari passo,ma e' consapevolezza dei propri mezzi che si costruisce giorno dopo giorno con gli allenamenti e le vittorie sul campo che ci fa prendere le decisioni,piu sei stanco fisicamente e piu la tua mente e' annebbiata e anche le cose piu semplici ti sembreranno complicatissime.
Bisognerebbe avere la capacita' di farsi un bell esamino di coscienza a mente fredda a fine partita e vedere veramente quanto la testa abbia influito suul risultato del match e quanto invece l'abbiano fatto una buona preparazione fisica e una buona tecnica.
Purtroppo il tennis se non preso nel verso giusto puo risultare molto frustrante,ma bisogna sempre ricordarsi che dall 'altra parte della rete c'e un avversario che come noi vuol vincere la partita e se vince non ci sono scuse di testa che tengono,ci vorebbe solo un po di umilta' nell andare a vedere veramente cosa devo fare io per miglorarmi e per la maggior parte delle volte specialmente nel tennis amatoriale e di quarta i problemi son tutt 'altro che mentali........