Monte-Carlo Rolex Masters 2011 - Torneo ATP

Promemoria primo messaggio :

Monte-Carlo - Principato di Monaco

9 - 17 aprile 2011


Entry list aggiornata al 15 marzo 2011

1 Nadal, Rafael ESP 1
2 Federer, Roger SUI 2
3 Djokovic, Novak SRB 3
4 Ferrer, David ESP 6
5 Verdasco, Fernando ESP 9
6 Melzer, Jurgen AUT 10
7 Monfils, Gael FRA 11
8 Almagro, Nicolas ESP 12
9 Youzhny, Mikhail RUS 13
10 Wawrinka, Stanislas SUI 14
11 Ljubicic, Ivan CRO 16
12 Tsonga, Jo-Wilfried FRA 17
13 Troicki, Viktor SRB 18
14 Cilic, Marin CRO 20
15 Gasquet, Richard FRA 21
16 Baghdatis, Marcos CYP 22
17 Dolgopolov, Alexandr UKR 23
18 Querrey, Sam USA 24
19 Garcia-Lopez, Guillermo ESP 25
20 Montanes, Albert ESP 26
21 Llodra, Michael FRA 27
22 Robredo, Tommy ESP 28
23 Bellucci, Thomaz BRA 29
24 Monaco, Juan ARG 30
25 Simon, Gilles FRA 31
26 Chela, Juan Ignacio ARG 32
27 Gulbis, Ernests LAT 34
28 Kohlschreiber, Philipp GER 35
29 Mayer, Florian GER 36
30 Raonic, Milos CAN 37
31 Stakhovsky, Sergiy UKR 38
32 Golubev, Andrey KAZ 39
33 Anderson, Kevin RSA 40
34 Lopez, Feliciano ESP 41
35 Davydenko, Nikolay RUS 42
36 Giraldo, Santiago COL 44
37 Tipsarevic, Janko SRB 45
38 Ferrero, Juan Carlos ESP 46
39 Starace, Potito ITA 47
40 Seppi, Andreas ITA 48
41 Chardy, Jeremy FRA 49
42 Granollers, Marcel ESP 50
43 Nieminen, Jarkko FIN 51
44 Malisse, Xavier BEL 52
45 de Bakker, Thiemo NED 53



Ultima modifica di errex2008 il Dom 17 Apr 2011 - 17:39 - modificato 8 volte.

(off pic US Open)

...Doc...sembra...

ma non bisogna mai dare tutto per scontato...
Poi... un vecchio proverbio cinese recita:
"tra i due litiganti ...un terzo potrebbe godere" ...

E un altro "non dire gatto...se non l' hai nel sacco"

Grandissimo Ljubo che fa il colpaccio!!!
scherzi a parte, pensavo fosse finito dopo che, come ovvio e da pronostico, non era riuscito a riconfermare il risultato di Indian Wells 2010, perdendo 1000 punti e finendo al numero 40 del ranking. Ora con Nadal non c'è speranza, ma i quarti ad un 1000 indicano che si è ancora competitivi a livello quanto meno di top 30.

Stavo anche seguendo con un certo trasporto la risalita di Del Potro, salvo accorgermi solo oggi che non era in tabellone: che accadde? O forse è stato eliminato subito?

benvenuto nel club

http://passionetennis.forumattivo.it/t8451-juan-martin-del-potro-fans-club

grazie dell'invito

Monte-Carlo - Principato di Monaco


mai dare nulla per scontato


D. Ferrer (Esp) def. V. Troicki (Srb) 63 – 63

J. Melzer (Aut) def. R. Federer (Sui) 64 – 64

R. Nadal (Esp) def. I. Ljubicic (Cro) 61 – 63

A. Murray (Gbr) def. F. Gil (Por) 62 – 61


circoletto rosso per






Tit (n.d.r.)

Muro Ferrer
Ad aprire il programma sul Centrale erano stati David Ferrer, terraiolo doc e numero 6 Atp, e Viktor Troicki, specialista dei campi veloci e fresco di best ranking (numero 16). Proprio la superficie sembra incidere sin dall’inizio perché il servizio, colpo migliore di Troicki, perde di efficacia sulla terra e anzi lo penalizza quando nel quarto game, complici due doppi falli, regala a Ferrer il primo break. Il serbo non si disunisce e piazza l’immediato contro-break. Il match è durissimo e il primo punto del sesto gioco ne è l’emblema: se lo aggiudica Troicki dopo uno scambio durato 31 colpi! Ferrer inizia a tessere la propria ragnatela da fondo ma il suo avversario tiene botta e, quando può, fa male con accelerazioni in lungolinea. Nell’ottavo game lo spagnolo diventa più aggressivo e conquista il secondo break che gli consente di andare a servire per il primo set, chiuso 6-3 dopo 45 minuti. Il secondo set inizia con un’altalena di break (due per Ferrer, uno per Troicki), poi il valenciano mette il turbo e sale 5-1; qui, l’indomito Viktor prova a risalire la china ma, dopo aver recuperato un break, capitola definitivamente nell’ottavo gioco, che sancisce il 6-3 6-3 finale a favore di Ferrer dopo 1 ora e 23 minuti di gioco. Lo spagnolo si conferma dunque un’autentica bestia nera per il serbo, sempre sconfitto in tre sfide.

Uragano Melzer
Partenza con giallo: già dopo il primo game, vinto da Federer sul suo servizio, Melzer chiede di uscire per un fastidio accusato all’altezza della spalla destra. Rientrato in campo dopo cinque minuti, l’austriaco appare un po’ dolorante ma riesce a tenere la battuta. Pian piano Melzer inizia a conquistare campo e a prendere in mano le redini dello scambio tant’è che nel quinto gioco riesce a strappare il servizio allo svizzero e a portarsi avanti 3-2. Nel gioco successivo Federer ha subito l’occasione di riscattarsi ma fallisce tre palle break. Roger patisce l’aggressività del suo avversario al quale riesce di tutto: vincenti da fondo con entrambi i fondamentali, sapienti smorzate, proficue discese a rete. Sul 4-5 l’elvetico ha ancora un’altra chance per strappare il servizio a Melzer ma sulla palla break affossa in rete un passante di dritto; l’austriaco non si fa pregare e chiude il primo parziale con il punteggio di 6-4. Nel gioco d’apertura del secondo set Melzer spaventa ancora Federer, sciupando due palle break. Ma il break per l’austriaco è dietro l’angolo e arriva nel terzo gioco, tra l’altro giocato da Roger con il vento (incessante) a favore. La furia di Melzer non accenna a placarsi e, complice un Federer distratto e poco centrato, l’inerzia del match sembra sempre più propendere a favore del numero 9 del mondo. Il campione elvetico prova a raddrizzare il match ma spreca due palle break sul 2-3 e una sul 3-4 anche se tutto avviene con la viva compartecipazione di Melzer, oggi davvero indiavolato. L’austriaco va così a servire per l’incontro sul 5-4 e chiude la pratica al secondo match point grazie ad una risposta di rovescio in rete dello svizzero. Una vittoria strameritata quella di Jurgen, che ha dominato da fondo contro un Federer passivo e falloso (24 errori gratuiti e 7 vincenti in meno rispetto al suo avversario). Per Melzer si tratta della prima semifinale in un Masters 1000 e della prima vittoria in quattro confronti su Roger. E domani, contro Ferrer, non parte di certo battuto.

Monologo Nadal
quando Ivan Ljubicic ha risposto al break (a zero) subito in avvio con l’immediato contro-break nel secondo gioco, maturato in circostanze piuttosto strane con quattro errori (sì, avete letto bene, quattro errori) spagnoli, ebbene si è intravisto lo spiraglio che potesse esserci una partita. Una fessura durata lo spazio di un altro game, sia pur lungo com’è stato il terzo, con il croato che ha avuto tre palle per mettere il naso avanti ma alla fine ha dovuto arrendersi. Nell’occasione, lo sportivissimo Nadal aveva riconosciuto buoni due vincenti di Ivan (un servizio e un rovescio lungo linea) ma non si era fatto impietosire nelle altre situazioni, compresa la risposta al tentativo di serve-and-volley con cui “Ljubo” si era offerto al nuovo break.
Da quel momento il match, condizionato dal vento, si è trasformato nel solito monologo di Nadal, che ha infilato otto giochi consecutivi (strappando cinque volte su cinque la battuta all’avversario) fino al 6-1, 3-0 prima di concedere al suddito di tenere tre servizi e un paio di palle-break quando ha battuto per la semifinale. Sul 5-3 e 15-40 della seconda frazione, Ljubicic si è liberato di uno scambio oppressivo con una palla corta che ha raggiunto a malapena la rete e nella seconda chanche ha spedito lungo un dritto. Fine della corsa. A difesa di Ljubicic va detto che il croato aveva le idee chiare a livello tattico: scambi possibilmente brevi e variazioni di ritmo, ricerca degli angoli stretti con il dritto in cross e del rovescio di Rafa con il suo in lungo linea, magari con un pizzico di ace e servizi vincenti. Idee tanto chiare quanto inutili quando si gioca contro il migliore di sempre su questa superficie che, non bastasse, è anche una sorta di Torben Grael del tennis, vista la maestria con cui sa leggere e dominare il vento. Quindi, rimangono tredici i magnifici che hanno battuto Nadal sulla terra.

Murray avanza
Il suo torneo, Frederico Gil l’aveva già vinto. Partito dalle qualificazioni, il primo portoghese della storia capace di spingersi fino ai quarti in un Masters 1000 non aveva ancora perso un set. Qui però ha trovato la versione rinfrancata di Andy Murray, certamente la migliore da Melbourne in poi, e si è dovuto inchinare con il punteggio di 6/2 6/1 in 72′di gioco
Lo scozzese non è un terraiolo, tutt’altro, ma un campo da tennis rimane pur sempre tale anche quando cambia la superficie e allora le mille soluzioni in più che Murray poteva vantare sul rivale odierno si sono fatte sentire. Disegnando il campo con dritto e rovescio, Andy, la cui unica nota discutibile poteva essere l’abbinamento azzurro-verde proposto dalla casa che lo veste, ha scavato il solco fin dalle fasi iniziali, alternando traettorie e profondità e mandando spesso fuori giri Gil. Il portoghese l’ha messa sulla corsa pura e sulla regolarità ma non è bastato ad evitare il doppio break con cui Murray è salito 5-1 per poi chiudere 6-2 dopo aver a sua volta annullato due palle del 3-5. Le velleità del portoghese si sono poi rinfrancate ad inizio secondo set quando, dopo aver tenuto il servizio nel gioco d’apertura, si è procurato una palla break spingendo da fondocampo nel game migliore della sua partita. La chance fallita (astuto il back di Murray che ha mandato fuorigiri il numero 82 del ranking) ha di fatto chiuso il match. Andy ha continuato a palleggiare aspettando l’inevitabile errore di un avversario ormai in modalità “offline”, e vittima del parziale di sei giochi a zero con il quale il numero 4 del mondo si è qualificato per la semifinale di Monte Carlo. Dove incontrerà Rafael Nadal, contro il quale non gioca sull’argilla proprio dal penultimo round del torneo del Principato di due anni fa (il manacorino vinse 6/2 7/6).

Io oggi ho visto Federer e purtroppo come confermato ad indian wells e miami, sta faticando troppo con il rovescio, e la sua tattica sembra troppo prevedibile.Spero in una sua risurrezione

ho messo su youtube un video che ho fatto ieri al master di montecarlo.
eccolo!

potete metterlo in hd

bello il video, secondo me qualche regista televisivo dovrebbe inventarsi qualcosa per riuscire a far vedere in televisione un po di quello che si prova a vedere una partita dal vivo.

pazein ha scritto:

bello il video, secondo me qualche regista televisivo dovrebbe inventarsi qualcosa per riuscire a far vedere in televisione un po di quello che si prova a vedere una partita dal vivo.

grazie! hai ragione, in tv il tennis diventa quasi un videogioco mentre dal vivo torna ad essere umano.
un po' meno umano è il dritto di nadal! pazzesco, viaggia il doppio degli altri...

cmq un'idea potrebbe essere quella di piazzare alcune telecamere tra il pubblico e lasciare in audio il commento dei tifosi!
molto più divertente che ascoltare certi telecronisti

guidoyouth ha scritto:

pazein ha scritto:

bello il video, secondo me qualche regista televisivo dovrebbe inventarsi qualcosa per riuscire a far vedere in televisione un po di quello che si prova a vedere una partita dal vivo.

grazie! hai ragione, in tv il tennis diventa quasi un videogioco mentre dal vivo torna ad essere umano.
un po' meno umano è il dritto di nadal! pazzesco, viaggia il doppio degli altri...

Grazie del video guidoyouth,
tu dici che in tv il tennis non è umano? - io in tv lo vedo lento lento e lento. Le inquadrature non mi fanno percepire la velocità di palla, la velocità di braccio e la qualità di footwork e spostamenti....

Mi è bastato vedere un po' di partite di serie C e una finale M e F di un torneo di 4a per sostenere quanto scritto sopra.
Figuriamoci con i migliori PRO che hai avuto la fortuna di vedere. Il loro gioco è velocissimo e disumano direi - ma dal vivo....
Tu che li hai visti giocare di persona che idea ti sei fatto? Io vidi il n° 7 più di 15 anni fa ma non mi ricordo più le sensazioni....
Già il tuo video rende di più l'idea della TV...

Se per caso ne posti di altri avvisaci e grazie ancora

PS: Ho notato che spesso in situazioni difficili colpiscono non più davanti in posizione avanzata e spesso i movimenti non mi sembrano da manuale per via delle difficoltà della pressione che subiscono - eppure anche così esprimono tale qualità di gioco.....

verdasco tira piu forte di dritto, l'ho visto agli internazionali e faceva paura nemmeno nadal poteva competere. a me piace gia di piu quando inquadrano da sotto che si vede la traiettoria della palla, la velocita purtroppo in televisione si perde e dal vivo all'inizio rimani scioccato.

tipo l'inquadratura che ho messo io sul 3d di dimitrov dove si vede anche wawrinka....

alba77 ha scritto:

tu dici che in tv il tennis non è umano? - io in tv lo vedo lento lento e lento. Le inquadrature non mi fanno percepire la velocità di palla, la velocità di braccio e la qualità di footwork e spostamenti....

le riprese tv classiche sono sempre dall'alto (effetto videogame) mentre dal vivo si apprezzano meglio le traettorie, la copertura del campo,...
guardando le partite in tv sembra che la pallina passi costantemente 5 cm sulla rete ma in realtà, a meno che non cerchino il vincente, la palla viaggia molto spesso distante dal nastro, in sicurezza.
sulla velocità di palla poi il discorso è relativo: lo scorso anno ho visto giocare Di Meo (un seconda categoria potenzialmente buono) a Saluzzo e tirava delle botte se vogliamo anche più secche di un ferrer...il fatto è che ferrer non sbaglia mai (tiene tutto in campo) mentre di meo non proprio, emmmh

Monte-Carlo - Principato di Monaco

RISULTATI SEMIFINALI

[4] D. Ferrer (ESP) d. [7] J. Melzer (AUT) 63 62
[1] R. Nadal (ESP) d. [3] A. Murray (GBR) 64 26 61


sara' una finale tutta spagnola




vs




(pics by MCC official site)

da tit (n.d.r.)

David Ferrer, numero sei del mondo e quarta testa di serie, ha infatti lasciato le briciole a Jurgen Melzer, brutta copia di quello capace, solo ieri, di eliminare Roger Federer. Quest’oggi l’austriaco è stato molto falloso e poco incisivo, e non ha praticamente opposto resistenza a un Ferrer lanciatissimo, che in un’ora e diciotto minuti non gli ha dato scampo. 6-3 6-2 il punteggio finale, che ha regalato all’iberico la prima finale in carriera nel torneo monegasco, la seconda di sempre in un ‘1000′. A gravare sulla prestazione di Melzer una serie interminabile di errori gratuiti e un pesante 0/4 nelle palle-break annullate.
Melzer parte meglio, poi si spegne. E pensare che dopo le prime battute la sfida sembrava poter assumere una piega ben diversa, in quanto Melzer, dopo aver fallito tre palle-break in apertura, ha tolto la battuta al rivale sull’1-1. Vantaggio che è però durato sino al sesto gioco, quando Ferrer ha ristabilito la parità, traendo guadagno dalle numerose ingenuità avversarie. La partita di Melzer, sostanzialmente, è finita in quel momento. Il mancino d’oltralpe ha infatti continuato a commettere errori a ripetizione, subendo un altro break sul 3-4 (con un doppio fallo nel punto decisivo) e cedendo la frazione. Anche nel secondo parziale è stato Melzer a partire meglio, ma nonostante due palle-break non è riuscito a togliere il servizio all’avversario, molto bravo nell’annullare entrambe e vincere un game durato oltre 11 minuti. L’equilibrio si è definitivamente rotto nel quinto gioco, quando lo spagnolo ha gradualmente alzato il proprio livello di gioco, stendendo Melzer al suon di diritti anomali, suo marchio di fabbrica. Dal 2 pari l’austriaco ha nuovamente subìto un parziale di 4-0, e nonostante sul 2-5 si sia guadagnato (giocando a ‘braccio sciolto’) due occasioni per accorciare le distanze, non è riuscito a spaventare il rivale. Ferrer ha annullato la prima con un ace, e la seconda con una volèe di diritto al termine di uno scambio di ben 21 colpi, chiudendo successivamente al terzo match-point.

Aveva promesso battaglia, Murray, e battaglia è stata. Messosi alle spalle le malinconie e le paure successive alla brusca scoppola rimediata a fine gennaio nella finale degli Australian Open, lo scozzese ha lasciato decantare l’amarezza attraverso tre sconfitte clamorose in altrettanti primi turni (Rotterdam, Indian Wells e Miami) e si è presentato nel Principato con le migliori intenzioni.
“Contro Nadal darò il 110% di me stesso” aveva promesso Andy. Promessa mantenuta. E’ stata una partita magnifica, con una quantità irripetibile di colpi e soluzioni vincenti, e gran parte del merito naturalmente va ascritto a Murray, capace di mantenere un’intensità e una continuità incredibili per quasi tutta la lunghissima durata del match.
Si comincia con quattro diritti sbagliati da Nadal ed è già una notizia; break in apertura per Murray, che però restituisce subito la cortesia con un rovescio in rete che vale l’1-1. Grandissimo tennis sul centrale del Country Club, con Murray che sa quel che deve fare ma il compito è così difficile da sembrare impossibile. Si fosse sul duro, il britannico di oggi avrebbe vita facile ma la terra è amica del marziano Nadal e il sei-volte-consecutive-campione spagnolo si porta 3-1.
Murray si inventa un serve-volley condito di veronica per annullare una palla-break ma Nadal è a casa sua e sembra imbattibile. Dal 4-1, lo spagnolo rallenta un attimo e Murray cambia tattica: basta palle corte suicide e maggiore insistenza nel mirare alle righe. Bisogna prenderle, però, le righe contro Nadal; non basta andarci vicino. Andy lo fa e pareggia (4-4), dopo aver trattato le “biscie” di Rafa come l’incantatore fa con i serpenti, trasformando la racchetta in un flauto magico. Il gioco del pareggio dura un quarto d’ora ma nel nono game Nadal sale 5-4 in un baleno e in quello seguente strappa la battuta allo scozzese che sbaglia malamente un rovescio nel set-point: 6-4 Nadal e tanta fatica per nulla per Murray.
Dopo una batosta del genere, anche fisica oltre che psicologica, ci si aspetta che Andy cali vistosamente nel secondo parziale invece è proprio lui a prendere in mano le sorti del match nel secondo set. Anche se Nadal vince il 70% degli scambi che vanno oltre gli otto colpi, Murray sa far tesoro delle indicazioni del primo segmento e salva due pericolose palle break per pareggiare (1-1) e approfitta di un dritto fuori misura dello spagnolo per mettere a segno il break.
Il quarto gioco infiamma la folla, in delirio. Murray annulla cinque possibilità del contro-break e con due colpi da antologia (una demi-volee di dritto e un rovescio incrociato) sale 3-1 al termine di un altro gioco infinito (19 minuti!). Murray è dentro la classica nuvoletta e strappa un’altra volta il servizio a Nadal con una contro-smorzata micidiale successiva a un lob difensivo che ha imparato dal suo avversario odierno. Murray ha il doppio break di vantaggio ma ne sciupa uno nel sesto game (4-2) con un dritto lungo. Niente paura: Nadal smarrisce a zero la battuta e si arrende nell’ottavo gioco, in cui rinuncia del tutto a inseguire la smorzata con cui Murray chiude la pratica del secondo set: 6-2 Scozia ed era dalla finale del 2009 che Rafa non perdeva un set sul campo di casa.
La terza frazione, in un match normale, dovrebbe rivelarsi, almeno sulla carta, appannaggio del britannico, galvanizzato dalla conquista del set precedente. Ma quando si tratta di Rafael Nadal non c’è niente di normale, e infatti, nonostante le oltre due ore di battaglia, il maiorchino riesce ad alzare ulteriormente l’asticella, e per Murray sono dolori. In un batter d’occhio il numero uno del mondo si porta sul 4-0. Cede un break, ma lo rifà a zero, e nel gioco seguente, sempre a zero, chiude l’incontro (alla soglia delle tre ore), centrando il 36esimo successo consecutivo nel Principato.
Un successo che gli regala la settima finale, e che domani gli permetterà di andare a caccia del settimo titolo. A favore di Ferrer ci sarà una maggiore freschezza fisica, a favore di Nadal tutto il resto. A partire dai precedenti (11-4, ma 8-1 sulla terra), e dalla grandissima voglia di riscatto dopo la sconfitta rimediata a Melbourne, quando un problema fisico lo obbligò a cedere il passo al connazionale.

Che bella partita la semifinale, credo sia stata una delle più belle da quando guardo il tennis, peccato che Murray abbia mollato nel 3 set

Anche più bella dell'ultima tra Nole e Rafa? Non l'ho vista ma ancora ce l'ho sul mysky e se vale la pena provo a vederla

Nole-Rafa non l'ho vista , ma quella di oggi è stata davvero bella

Ragazzi... sono appena tornato da Montecarlo... stanco per il tour de force fatto tutto in giornata... ma veramente soddisfatto e consapevole di essere stato fortunato a beccarmi nella mia prima esperienza di torneo ATP visto dal vivo un match stellare!
Dopo il primo match tra Ferrer e Meltzer e l'annuncio, pochi minuti prima dell'inizio della seconda semi, che forse Murray non sarebbe sceso in campo per un dolore al gomito... ero un po' deluso.
Poi appena Andy ha iniziato a picchiare la palla come un forsennato (e mi chiedo dove sia finito il dolore al gomito!!!) la giornata è cambiata completamente.
Rispetto al ritmo e all'intensità del gioco di Nadal e Murray, sembrava che nella prima semi Ferrer e Meltzer fossero scesi in campo solo per palleggiare un po'
Nadal è fenomenale... non è una novità! Dal vivo sembra sornione, anche se ogni colpo è una frustata con la racchetta... e poi appena glielo lasci fare tira delle accelerazioni pazzesche.
Murray non me lo aspettavo così divertente... se fosse solo un po' più continuo sarebbe il numero uno... tira dei colpi veramente impossibili... peccato che dall'altra parte Nadal ritorna anche i proiettili.
Il ricordo più bello della giornata, a parte il club di Montecarlo che è stupendo e qualche gnocca da paura vista di passaggio: un'accelerazione di rovescio di Murray nel secondo set, al termine di un punto molto combattuto, che è stata talmente furiosa che la palla è sembrata quasi non rimbalzare dopo aver toccato la terra... inutile dire che è venuto giù lo stadio!!! Tutto il campo centrale in piedi!!!

Petr...
grazie per il contributo ...



PS: penso che tutti avrebbero apprezzato un ... maggior approfondimento su cio' che "hai visto di passaggio"

Monte-Carlo - Principato di Monaco


il 7° sigillo di Rafa

Rafael Nadal





dopo una battaglia di 2 ore e 15', vince per la settima volta consecutiva il torneo di Montecarlo, battendo in finale il connazionale

David Ferrer 64 - 75




(pics by MCC official site)


da tit (n.d.r.)

Per il settimo anno consecutivo il padrone del Contry Club di Monte Carlo è lo stesso: Rafael Nadal. Nella finale odierna il tennista maiorchino ha sconfitto con un punteggio di 6-4 7-5 un David Ferrer mai domo, superando l’avversario per la nona volta consecutiva (sul rosso), e vendicando la sconfitta subita a gennaio in quel di Melbourne. La sfida, durata 2 ore e 16 minuti, non ha certo brillato in termini di spettacolo, ma ha goduto di un livello di intensità elevatissimo, come era lecito aspettarsi vista la caratura dei contendenti. I due giocatori si sono tutto sommato equivalsi nell’intero arco della contesa, come testimoniato dai soli nove punti in più (81 contro 72) vinti da Nadal al termine dell’incontro, e a fare la differenza, come spesso accade nei match di ‘Rafa’, è stata la maggiore concretezza del maiorchino nei momenti importanti. Tutti i game sono infatti stati molto serrati e combattuti, e Nadal è stato più cinico nel convertire quattro delle undici palle-break a propria disposizione, contro il 2/7 dell’avversario.

In vantaggio sin dall’inizio. Il match è iniziato in maniera molto regolare, con entrambi i contendenti volti a cercare scambi lunghi e ridurre al minimo gli errori. Il primo a rendersi insidioso è stato Ferrer, che nel secondo game si è guadagnato due palle-break. ‘Rafa’ si è ben difeso, tenendo il servizio e piazzando il primo break dal match nel gioco seguente. Nessun timore però per il rivale, che poco dopo ha pareggiato i conti, siglando il 2-2 allo scoccare della mezz’ora. Nel quinto game altro break di Nadal, che tenta nuovamente, e con ottimi risultati di scappare via. Salito sul 3-2 il numero uno del mondo cancella al rivale tre palle del 3-3, e non si lascia più riprendere, mantenendo il break sino al 6-4. Ferrer subito in difficoltà anche nel secondo parziale, che lo vede salvare 4 palle-break in apertura, per poi cedere la battuta sull’1-1. Nadal ringrazia e ormai sembra fatta, ma un doppio fallo sul 4-3 regala a Ferrer un’occasione per rientrare. David si limita a rispondere e il maiorchino completa il regalo, commettendo un brutto errore gratuito: tutto da rifare. Ferrer pare riprendersi, e in scioltezza di porta sul 5-4. Nadal fa lo stesso, impattando sul 5-5, e nell’undicesimo game si guadagna una palla-break. La gioca in malo modo, rispondendo fuori, ma Ferrer lo grazia e con un doppio fallo ne concede una seconda. Sulla falsariga di ciò che aveva fatto il rivale prima, anch’egli dopo il doppio fallo commette un brutto errore, e restituisce il favore al rivale. Nadal può quindi andare a servire per il titolo, e al secondo match-point conquista l’ennesimo successo. Successo che gli vale un altro importante record, in quanto mai nessuno, nell’era Open, era riuscito a fare tanto in un Masters 1000.

I numeri del re. Sotto lo sguardo attento di Alberto II di Monaco, seduto accanto a Nicola Pietrangeli (campione al Country Club nel 1968), Rafa ha conquistato oggi il 37esimo successo consecutivo sulla terra monegasca, dove non perde dalla sua prima apparizione, targata 2003. La vittoria numero 195 in 212 match giocati sul rosso gli regala il 44esimo titolo in carriera, il diciannovesimo in un Masters 1000. La sua stagione sul rosso è quindi iniziata nel migliore dei modi, e ‘Rafa’ pare aver tutte le carte in regola per conquistare nuovamente il cosiddetto ‘Slam rosso’, messo a segno nella passata stagione. E nonostante l’elevato desiderio di ripetersi Nadal non rinuncia comunque a nulla, tanto che già dalla prossima settimana sarà impegnato nell’ Atp 500 di Barcellona. Nella città catalana andrà a caccia del sesto titolo in sette anni, dopo il forfait dello scorso anno

Oh finalmente un giornalista giovane..... e Juventino...

mi associo al nw-t pensiero ... per quanto riguarda la parte giornalistica

qwerty ha scritto:

Monte-Carlo - Principato di Monaco


il 7° sigillo di Rafa

I miei complimenti giovanotto!!!

Dai qwerty fagli vedere come si fà ad Errex... mi raccomando a te che sicuramente aprezzi più di altri mettici qualche gnocca di contorno tra il pubblico che ARRICCHISCONO molto di più i servizi....

Luca...Luca...
se mi consideri cosi'... attento: potrei sospendere le "forniture" di immagini di AP