Buongiorno,
mi sono iscritta al forum perché sono scoraggiata e vorrei un confronto con persone che praticano il tennis da tempo e che di conseguenza hanno anche ricordo ed esperienza dei periodi iniziali.
Ho cinquanta anni e a metà settembre, quindi due mesi fa, ho deciso di prendere in mano la racchetta per la prima volta, senza averlo mai fatto prima.
Frequento un corso con altre tre principianti due volte a settimana, in più quando posso, aggiungo una lezione individuale (credo di averne prese 5).
Fisicamente sono in forma, sono sempre andata in palestra, forse ho qualche problema sul fiato ma credo ci si possa lavorare.
Il problema è che mi pare di non progredire, di essere una schiappa totale e comincio a farmi venire i dubbi se abbandonare o meno.
Adoro andare ad allenarmi, se fosse per me e avessi tempo e soldi, giocherei tutti i giorni ma mi demoralizzo perché mi pare e temo che non imparerò mai.
Al momento riesco a fare dritto e rovescio se il maestro passa la palla piano, con la mano o con la racchetta, ma non riesco ancora a palleggiare. Nei momenti di maggiore grazia tengo tre scambi.
Non ho timing sulla palla, arrivo troppo presto o troppo tardi, colpisco tardi e devo pensare a tremila cose per fare tutta la preparazione, tanto che scordo sempre qualcosa e i colpi vengono fuori male.
Insomma, dopo l'entusiasmo ora mi viene il sospetto di dover rinunciare, perché se non riesco a palleggiare (non dico a giocare!) non ha molto senso. Vorrei chiedere al maestro se sono un caso senza speranza ma mi vergogno .
Secondo voi come ci si rende conto se c'è possibilità di migliorare oppure se banalmente non fa per me? Forse sono troppo grande di età, non ho coordinazione e non avendo mai fatto sport di palla è davvero troppo grande il gap da colmare.
Che ne pensate?
Grazie intanto di cuore della possibilità del confronto.
mi sono iscritta al forum perché sono scoraggiata e vorrei un confronto con persone che praticano il tennis da tempo e che di conseguenza hanno anche ricordo ed esperienza dei periodi iniziali.
Ho cinquanta anni e a metà settembre, quindi due mesi fa, ho deciso di prendere in mano la racchetta per la prima volta, senza averlo mai fatto prima.
Frequento un corso con altre tre principianti due volte a settimana, in più quando posso, aggiungo una lezione individuale (credo di averne prese 5).
Fisicamente sono in forma, sono sempre andata in palestra, forse ho qualche problema sul fiato ma credo ci si possa lavorare.
Il problema è che mi pare di non progredire, di essere una schiappa totale e comincio a farmi venire i dubbi se abbandonare o meno.
Adoro andare ad allenarmi, se fosse per me e avessi tempo e soldi, giocherei tutti i giorni ma mi demoralizzo perché mi pare e temo che non imparerò mai.
Al momento riesco a fare dritto e rovescio se il maestro passa la palla piano, con la mano o con la racchetta, ma non riesco ancora a palleggiare. Nei momenti di maggiore grazia tengo tre scambi.
Non ho timing sulla palla, arrivo troppo presto o troppo tardi, colpisco tardi e devo pensare a tremila cose per fare tutta la preparazione, tanto che scordo sempre qualcosa e i colpi vengono fuori male.
Insomma, dopo l'entusiasmo ora mi viene il sospetto di dover rinunciare, perché se non riesco a palleggiare (non dico a giocare!) non ha molto senso. Vorrei chiedere al maestro se sono un caso senza speranza ma mi vergogno .
Secondo voi come ci si rende conto se c'è possibilità di migliorare oppure se banalmente non fa per me? Forse sono troppo grande di età, non ho coordinazione e non avendo mai fatto sport di palla è davvero troppo grande il gap da colmare.
Che ne pensate?
Grazie intanto di cuore della possibilità del confronto.