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descriptionPre-Stretching, Come, perche', quando EmptyPre-Stretching, Come, perche', quando

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Tema probabilmente un po' di nicchia, ma che non mi sembra sia mai stato trattato nel dettaglio. Riporto quello che ho letto , ma le correzioni sono piu' che ben accette.

Partiamo dal principio, come
Il Pre-Stretching si applica in maniera manuale o automatica (su macchina elettronica), in pratica si da alla corda un ciclo di carico e scarico al di sopra della tensione nominale, che aiuta a distendere le fibre e rimuovere un po' di elasticita'. Questo dovrebbe anche ridurre la iniziale perdita di tensione, perche' dopo l'allungamento iniziale, che produce una certa deformazione plastica, si ri-tensiona la corde al volore nominale.

Perche'
Ne leggiamo spesso l'uso consigliato su Multifilo e Budello naturale, soprattutto in abrido. Il che' dovrebbe avere senso, dovendo abbinare corde decisamente elastiche ad un monfilo piu' rigido. Da quanto ho imparato, nell'abbinare due corde in ibrido si guardano elasticita' e' uscita di palla (racketpedia). Quando i valori sono sovrapponibili, l'ibrido dovrebbe avere maggiori garanzie di lavorare bene.

Quando
Ma quando di parla di non ibridi, mi sembra di capire che non si siano applicazioni particolari, soprattutto non con monfilamenti, come del resto riportato nella schede delle corde (racketpedia). A parte qualche eccezione, corde dalla perdita di tensione elevata, non e' mai consigliato.

Spero di non aver scritto baggianate e poter approfondire l'aspetto tecnico dietro questa tecnica.

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Argomento interessante... riporto anch'io quanto ho appreso, sperando a mia volta di non scrivere sciocchezze per le quali eventuali rettifiche sono gradite.
Con riferimento ai mono, il prestretch viene effettuato preferibilmente a macchina (a differenza di budello e multi) per il fatto che sarebbe difficile, diversamente, percepirne correttamente l'allungamento e dosarlo.
Viene appunto utilizzato per corde particolarmente elastiche che perderebbero inizialmente molta tensione.
Generalmente non lo si utilizza in quanto va a ridurre le già non eccelse proprietà elastiche dei mono; lo si può però adottare ad esempio nel caso di temperature climatiche particolarmente elevate o per riprodurre da subito il comportamento che una corda avrebbe dopo 1-2 ore di gioco, da tenere in considerazione in tal caso che il prestretch ne accorcerebbe la vita utile.

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wjnch ha scritto:
Argomento interessante... riporto anch'io quanto ho appreso, sperando a mia volta di non scrivere sciocchezze per le quali eventuali rettifiche sono gradite.
Con riferimento ai mono, il prestretch viene effettuato preferibilmente a macchina (a differenza di budello e multi) per il fatto che sarebbe difficile, diversamente, percepirne correttamente l'allungamento e dosarlo.
Viene appunto utilizzato per corde particolarmente elastiche che perderebbero inizialmente molta tensione.
Generalmente non lo si utilizza in quanto va a ridurre le già non eccelse proprietà elastiche dei mono; lo si può però adottare ad esempio nel caso di temperature climatiche particolarmente elevate o per riprodurre da subito il comportamento che una corda avrebbe dopo 1-2 ore di gioco, da tenere in considerazione in tal caso che il prestretch ne accorcerebbe la vita utile.

Grazie per il contributo
Ho personalmente provato a fare prestreching manuale sulla Tour Bite Soft 125 anni fa. Una scena imbarazzante.
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