buonasera
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. Faccio tesoro del tuo punto di vista che per quanto mi riguarda non fa una piega e ci tengo solo a chiarire (o precisare meglio) alcune cose che evidentemente sono state male interpretate e attaccate inopportunamente da alcuni nei commenti precedenti.
Innanzitutto non avevo mai visto il video di rey e il suo livello, altrimenti non gli avrei ovviamente dato quel suggerimento. Ma siamo in un forum in cui non si conosce tutto di tutti. Avevo semplicemente suggerito la tattica come
una tra le soluzioni possibili da poter pensare quando si è in difficoltà con un avversario. Ovviamente non è ancora il caso di rey per cui il discorso è prematuro.
In seguito, avevo solo aggiunto una mia modesta opinione personale (derivante comunque dal pensiero del mio ex-maestro) per cui dopo aver costruito una sufficiente base tecnica (
proprio esattamente come dici tu) "
un gesto tecnico decente,e a direzionare i colpi con facilita',nonche a muoversi con un minimo di senso a coprire il campo" si dovrebbe iniziare ad affiancare la parte tattica. Cosa che purtroppo per quelle che sono le mie esperienze dirette e/o visive, spesso nei corsi si tralascia.
Infine, io ho espresso dei giudizi su scuole e istruttori per le mie esperienze dirette e non sparate a casaccio, laddove ho riscontrato in più occasioni esclusivamente il concetto di business anziché quello professionale. Perché se è vero, come detto, che la maggior parte dei corsisti sono li per passare qualche ora di svago e non vedono l'ora di fare i punticini finali, c'è anche chi desidererebbe un corso serio e professionale, con un programma chiaro e definito, un percorso che consenta di dare una crescita al massimo delle proprie possibilità, qualsiasi esse siano anche a 40 o 50 anni. E non la seratina con gli esercizi fini a se stessi, senza un programma e senza un obiettivo.
Ho visto corsi in cui ad aprile inoltrato ancora non venivano corrette le impugnature (però magari si insegnava ad "arrootaare la palla").
Ho visto corsi in cui il servizio non veniva mai toccato (e non parlo di corsi base!).
Tutto qui.
E questo (almeno dalle mie parti) accade in molte scuole dove sei solo un numero dei tanti e per assecondare quei numeri gli imprenditori sono costretti ad inserire aiutanti che sono ancora in attesa del 1° grado Fit, altro che maestri. E non lo ritengo giusto solo per il fatto che si debbano coprire i corsi.
La professionalità deve sempre essere in primo piano. Se mi è consentito il parallelismo è come i negozi, che certamente fanno attività commerciale ma possono svolgerla in maniera più o meno professionale.
Io sono completamente d'accordo sul fatto che la predisposizione dell'allievo sia fondamentale per un buon percorso. Proprio per questo dovrebbe essere il maestro a dettare un programma e a rompermi la schiena. Questo ovviamente vale per chi vuole migliorare, non per chi vuole solo svagarsi.
Poi, non ho nessun problema verso chi vuole andare ad un corso solo per svagarsi, ma si dovrebbe quantomeno garantire la giusta professionalità a chi invece vorrebbe cercare di migliorare.
Invece vedo maestri nazionali che pensano solo a contare gli incassi al calduccio dell'ufficio, mandando in campo ragazzi e ragazze che di insegnamento sanno zero. E non lo ritengo giusto.
Chiudo dicendo: viva le scuole serie, bene impostate e con maestri veri.
E precisando che tutto quanto è basato sulle mie esperienze personali. Dove ho avuto la "sfortuna" di poter lavorare con un tecnico nazionale, che purtroppo ti fa capire bene la grande differenza tra il fare un programma e il fare palestra.