piccolit ha scritto: C'è un'altra cosa di cui a mio avviso si parla poco e si allena poco (almeno nella mia esperienza pur limitata): la tattica.
Puoi fare 800 ore di incrociati e 1600 di lungolinea, poi il maestro ti dice "adesso mi giochi il servizio, e poi simuli 3 colpi sucessivi per fare punto"
Risultato: l'ho guardato come un pesce lesso. "eh ma dipendeeeee...non soooooo....cioè si potrei fare così ma anche cosà...però se lui mi risponde così invece che colà...allora era meglio se io facevo A invece che B...però certo se lo faccio muovere eh voglio vedere......se però ci arriva sono fregato...."
Ecco spiegato il rendimento in partita.
Come si fa a fare punto? Boh.
(tratto da una storia vera - la mia purtroppo
)
Finora a me nessuno l'ha insegnato, e mi sa che non sono l'unico.
Bueno parlando di tattica e di costruzione punto ovviamente il solo palleggio da fondo con il maestro o con un collega ti serve a poco niente se non a quello di ottenere una certa consistenza e regolarita' di gioco.
Il maestro dovrebbe anche insegnarti a giocare, ed il simulare i punti come ti fa fare e' uno dei tanti allenamenti utili che si possono realizzare.
Ora detto questo anche la simulazione dei punti anche se utile da un certo punto di vista, puo' risultare inutile da un altro punto di vista.
Perche' nel tennis ci sono molti "se" che possono rendere inutile la piu' buona delle tattiche e strategie.
Vediamo il perche'....
Visto che parliamo di costruzione del punto partiamo dal servizio.
Percio' se dovessi insegnarti a chiudere il punto in diciamo tre colpi sul veloce, il primo "se" che citavo prima adesso ha la sua importanza.....perche' "se" il tuo servizio e' efficace come dovrebbe essere ti mettera' in condizione di giocare in maniera efficace il secondo colpo, che "se" funzionera come dovrebbe, ti portera' a fare un buon aproccio e chiudere con una magari facile vole', che "se" fara' il suo dovere ti fara' vincere il punto.
Ora se tutti questi "se" sono delle certezze, nel senso che al vostro livello bene o male fanno il proprio lavoro, a senso parlare di costruzione di punto, se no se a cominciare dal servizio che non funziona a dovere,non ha senso parlare di costruzione di punto,ma di adattarsi ad una situazione che per forza di cose va in questo modo.
E per adattarsi alla situazione basta usare poche regole,ossia gioco incrociato sin quando non ho l'opportunita' di cambiare parallelo, e imparo a come si sfruttano le diagonali,in attacco e a come ci si difende basandosi sempre sulle diagonali.
Ovviamente se nessuno vi insegna un minimo di costruzione del punto e di come funzionano le geometrie di gioco,quando siete al servizio, e di come dovete comportarvi quando siete in risposta,probabilmente risultera' un po complicato arrivarci da soli,o almeno magari piu' difficile,ma non impossibile.
Bene detto questo veniamo alle famose variazioni che spesso vengono citate.
Che a mio parere servono tantissimo,ma anche li siamo punto a capo,cioe' io ti insegno che variazioni potresti fare in base all' avversario che ti ritrovi davanti ed alla situazione di gioco che ti si presenta,ma siamo sicuri che poi tu riesca a trarre un effettivo vantaggio da questa variazione di gioco.
Perche' per riuscire a variare il gioco per prima cosa bisogna avere in repertorio un bel bagaglio tecnico,che non vuol dire faccio la variazione con il rovescio passando dal top spin ad uno slice,che mi riesce una volta ogni morte di papa ,ma la faccio quando so che il mio slice mi riesce bene ed e' sicuro tanto quanto gioco il mio rovescio in top spin.
Allora la variazione ha un senso.
Se non meglio continuare con quello che si sa' fare meglio.
IL cambio di ritmo e le variazioni,sono armi di chi ha in repertorio una base tecnica completa e solida,percio' molto superiore ad un giocatore medio di quarta.
Non che non si possano fare, ma se avete ancora dei colpi ballerini meglio affidarsi a quello che si sa fare meglio e giocare quel colpo diverso, inteso come variazione con il contagocce.
Quando dico che sono sicuro che con un certo percorso di formazione una persona mediamente portata per il tennis in terza categoria ci arriva senza tanti problemi e senza il bisogno di tante tattiche e strategie, sono sicuro di cosa sto dicendo.
Prima ci va la base,colpi speciali inclusi e poi parliamo di variazioni di tattiche e strategie.
Se no basta attenersi a quelle due regole che funzionano sempre,le diagonali, e le geometrie di gioco,unite ad una buona solidita' dei colpi che si posseggono.
Per terminare e' giusto che si insegni la costruzione del punto e che si insegni anche a variare il gioco,sempre e quando ci siano gia' le minime condizioni per farlo,e che siano prese con il contagocce sino a quando con tanto allenamento non si raggiunga un livello di sicurezza tale da poterle realizzare con efficacia.