Perché ai tornei tiro piano e in allenamento fortissimo?

Promemoria primo messaggio :

Perché ai tornei tiro piano e in allenamento fortissimo?

Ogni volta gioco con la paura, sempre sulla difensiva.... invece quando ci sono partite tra colleghi sembro Federer a volte!

drichichi ha scritto:

novak 97 ha scritto:

Con questa forza dico.... paura di spingere..
Braccino lo definiscono

Devi giocare piano in allenamento e sviluppare gli automatismi. In quarta categoria non vince chi tira più forte, vince chi sbaglia di meno ed è più regolare.

Esempio: vince chi è più pallettaro?

novak 97 ha scritto:

drichichi ha scritto:

novak 97 ha scritto:

Con questa forza dico.... paura di spingere..
Braccino lo definiscono

Devi giocare piano in allenamento e sviluppare gli automatismi. In quarta categoria non vince chi tira più forte, vince chi sbaglia di meno ed è più regolare.

Esempio: vince chi è più pallettaro?

Braccino???
...hem...ok, quando parlavo di Federer ho sopravvalutato il senso critico degli amici...

Novak, se giochi con quell'anticipo, anche se fosse in allenamento, allora tu non hai bisogno di questo forum ma di altro genere di consigli...

Ok, supponiamo che hai la stessa velocità di palla di Federer in allenamento. Supponiamo. E, secondo te, quella che hai visto nel video, è la velocità (parlo di pura velocità) di Federer? Secondo te quello è il 100%?
Se dovessi mai vedere il 101% di Federer, ti assicuro, cambi sport, ti suicidi o prendi a sberle i vecchietti nel parco.

Ma, per tornare al "punto": come mai Federer si allena al suo 60-70%?
Adesso che hai visto il video: quali sono i 5 punti più importanti, o 3 o 7 (a scelta) che tu pensi che Federer voglia ottenere?
Il poche parole: che minkia fa, quel "maledetto bastardo"? Mi sembra una buona domanda da porti... Vediamo come rispondi, ovvero che percezione hai di te stesso e degli altri. Non è per mettermi in cattedra, ma, solo per capire.

Sono curioso di vedere cosa risponde....

PS pallettaro ?

No mi sa che non ci siamo capiti...

Non volevo fare paragoni riguardo Federer.

Volevo solo dire che spesso nei tornei si ha paura di sbagliare lo dicono anche miei amici agonisti

Sicuramente non ci arrivo io...

Ma ci fa o c'è? 

Eiffel59 ha scritto:

Sicuramente non ci arrivo io...

Ma ci fa o c'è? 

novak 97 ha scritto:

drichichi ha scritto:

novak 97 ha scritto:

Con questa forza dico.... paura di spingere..
Braccino lo definiscono

Devi giocare piano in allenamento e sviluppare gli automatismi. In quarta categoria non vince chi tira più forte, vince chi sbaglia di meno ed è più regolare.

Esempio: vince chi è più pallettaro?

fino ad un certo livello, sì

Novak, quella che ti frega, è l'esitazione e siamo in tanti a soffrirne.....in allenamento, vai sulla palla senza porti dei dubbi e fai il tiro che avevi deciso di fare, senza pensare a nient'altro....in partita, al momento dell'impatto, hai giusto quell'attimo di incertezza, che ti fa prendere la palla un pò dopo e la frittata è fatta....allora per non sbagliare, perchè ti senti poco sicuro, rallenti la tua velocità di crociera.....tutto ciò, viene "volgarmente "definito, braccino.....
P.S.= non c'è bisogno di essere dei pallettari per sbagliare poco...io stesso ho avuto un periodo ( purtroppo non molto lungo ) in cui non sbagliavo quasi mai, mi chiamavano "il muro di gomma"  ...eppure io sono un attaccante....avevo trovato un equilibrio mentale che raramente riesco a ricreare ( mortacci mia )....

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e poi com'è andata a finire? 🧐 

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] 67 bene mi conforta non essere l’unico!

Era questo quello che volevo dire [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ..

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]...Il "mortacci mia" già te lo fa capire    

Ultima modifica di Luchino 67 il Dom 11 Apr 2021 - 12:51 - modificato 1 volta.

Infatti e’ assurdo quando colpivo la palla non avevo la sensazione di sicurezza.... sembravo debole

Ecco perché in allenamento non bisogna forzare ma giocare regolari.

Cercheró di seguire questo consiglio: cercare regolarità e giusti movimenti durante l'allenamento/lezione senza forzare. Hai visto mai .....

Ysuerte ha scritto:

Cercheró di seguire questo consiglio: cercare regolarità e giusti movimenti durante l'allenamento/lezione senza forzare. Hai visto mai .....

Certo che sì... come regola generale è abbastanza giusta. Dipende da quello che si vuole ottenere.
Quello che, forse, Novak non ha capito è che si raccoglie quello che si semina. Il famso "braccino" è semplicemente il risultato del suo allenamento e non di particolari problemi emotivi, psicologici o ambientali.
Per esempio, non è detto che il miglior risultato da perseguire sia "tirare bombe" a tutto braccio. Non è "solo" la velocità di palla, non è "solo" il peso della palla, non è "solo" la complessità della palla...è anche quanto anticipo riesci a gestire. E' un frullato di elementi...
La partita mostra cinicamente e oggettivamente quello che hai costruito prima.
Tiravi forte e adesso sei alle mozzarelle? TUTTE PALLE (ed è il caso di dirlo).
Bastano pochi minuti di video per capire la situazione... Poi, per carità, un po' di braccino fisiologico ci può stare...ma il primo game.

Kk ripetere per 50 volte lo stesso gesto e fare arrivare 50 la pallina nella stessa zona del campo avrà come risultato di sviluppare un movimento automatico. Solo così potrà evitare braccino o errori di misura.

Io non ho mai avuto questa sensazione, anzi, forse il contrario, per vari motivi. Ho iniziato da piccolo, sulla terra rossa, i miei maestri ci facevano fare quasi solo partite fra di noi e pochissimi cesti (ovviamente dopo aver imparato)

ma è una cosa che ho sentito dire da alcune persone nel corso degli anni.

Per chi fa corsi col maestro sul cemento, per esempio, è chiaro che la causa sta nel fatto che il maestro ti fa giocare la palla sempre uguale e sul cemento la palla rimbalza sempre uguale, mentre naturalmente in circostanze  diverse non è affatto così.

Per chi può considerarsi una sorta di principiante, naturalmente parliamo di discrepanza tra il suo gioco e quello dell'avversario, che può essere anche solo tecnica (un avversario che tira più forte o più piano dei tuoi soliti compagni, o che magari sbaglia meno, ti dà la sensazione di giocare male, oppure ti può effettivamente far giocare male) oppure di maggior abitudine alla partita (esempio: se non hai mai giocato tornei in vita tua, metti in conto ampiamente quelle 3-4-5 partite in cui trovi anche gente tecnicamente al tuo livello, e al massimo vinci 1 o 2 game a set. Non è uno scenario inusuale, e acquisti tantissima esperienza in ogni match che giochi.

Tutti i discorsi sulla psicologia, sul braccino, e cose del genere, le lascerei fuori e non ci penserei minimamente, perché se cominci a pensare a certe cose è la volta buona che ti vengono veramente questi problemi, che magari neanche avevi. Un po' come una sorta di ansia da prestazione.

Continua a giocare e vedi cosa puoi fare di volta in volta per vincere il punto. Lo scopo della partita non è giocare bene come in allenamento, né tenere un certo ritmo di palleggio (che poi, il 50% lo fa l'avversario, quindi non ti puoi impuntare sul giocare a un dato ritmo) Non riesci a spingere? Fai qualcos'altro: slice, palle corte, vai a rete, pallonetti... e vedi un po' cosa succede. Se perdi, pazienza, ci hai provato. 

Per riuscire a giocare bene in partita l'unica via - per chiunque - è giocare partite.

C'è un'altra cosa di cui a mio avviso si parla poco e si allena poco (almeno nella mia esperienza pur limitata): la tattica.
Puoi fare 800 ore di incrociati e 1600 di lungolinea, poi il maestro ti dice "adesso mi giochi il servizio, e poi simuli 3 colpi sucessivi per fare punto" 
Risultato: l'ho guardato come un pesce lesso. "eh ma dipendeeeee...non soooooo....cioè si potrei fare così ma anche cosà...però se lui mi risponde così invece che colà...allora era meglio se io facevo A invece che B...però certo se lo faccio muovere eh voglio vedere......se però ci arriva sono fregato...."
Ecco spiegato il rendimento in partita. 
Come si fa a fare punto? Boh. 
(tratto da una storia vera - la mia purtroppo       )

Finora a me nessuno l'ha insegnato, e mi sa che non sono l'unico.

piccolit ha scritto:

C'è un'altra cosa di cui a mio avviso si parla poco e si allena poco (almeno nella mia esperienza pur limitata): la tattica.
Puoi fare 800 ore di incrociati e 1600 di lungolinea, poi il maestro ti dice "adesso mi giochi il servizio, e poi simuli 3 colpi sucessivi per fare punto" 
Risultato: l'ho guardato come un pesce lesso. "eh ma dipendeeeee...non soooooo....cioè si potrei fare così ma anche cosà...però se lui mi risponde così invece che colà...allora era meglio se io facevo A invece che B...però certo se lo faccio muovere eh voglio vedere......se però ci arriva sono fregato...."
Ecco spiegato il rendimento in partita. 
Come si fa a fare punto? Boh. 
(tratto da una storia vera - la mia purtroppo       )

Finora a me nessuno l'ha insegnato, e mi sa che non sono l'unico.

Si chiama tennis reale, e quando ho parlato di tattica tutti a inveire contro che in quarta categoria non serve  , Invece serve eccome se serve,  .
Bravo  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ottima analisi.

drichichi ha scritto:

piccolit ha scritto:

C'è un'altra cosa di cui a mio avviso si parla poco e si allena poco (almeno nella mia esperienza pur limitata): la tattica.
Puoi fare 800 ore di incrociati e 1600 di lungolinea, poi il maestro ti dice "adesso mi giochi il servizio, e poi simuli 3 colpi sucessivi per fare punto" 
Risultato: l'ho guardato come un pesce lesso. "eh ma dipendeeeee...non soooooo....cioè si potrei fare così ma anche cosà...però se lui mi risponde così invece che colà...allora era meglio se io facevo A invece che B...però certo se lo faccio muovere eh voglio vedere......se però ci arriva sono fregato...."
Ecco spiegato il rendimento in partita. 
Come si fa a fare punto? Boh. 
(tratto da una storia vera - la mia purtroppo       )

Finora a me nessuno l'ha insegnato, e mi sa che non sono l'unico.

Si chiama tennis reale, e quando ho parlato di tattica tutti a inveire contro che in quarta categoria non serve  , Invece serve eccome se serve,  .
Bravo  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ottima analisi.

Guarda, io l'ho scoperto settimana scorsa, dopo che ho cambiato maestro da 1 mesetto e mezzo.
Prima l'allenamento era palleggio a metà campo, palleggio da fondo, incrociato di dritto, di rovescio, qualche volè e smash.

Settimana scorsa il maestro attuale mi ha fatto la scenetta di cui sopra, ed è caduto il castello 
Mi ha detto ecco su cosa lavoreremo.
PS: in 1 mese e mezzo mai giocato un incrociato a lezione.
Sempre in 1 mese e mezzo sono passato da non vincere MAI nemmeno un set, a vincere un set praticamente SEMPRE, contro i soliti 4-5 con cui ho giocato per 2 anni e sempre e solo perso.

Tijuana92 ha scritto:

Io non ho mai avuto questa sensazione, anzi, forse il contrario, per vari motivi. Ho iniziato da piccolo, sulla terra rossa, i miei maestri ci facevano fare quasi solo partite fra di noi e pochissimi cesti (ovviamente dopo aver imparato)

ma è una cosa che ho sentito dire da alcune persone nel corso degli anni.

Per chi fa corsi col maestro sul cemento, per esempio, è chiaro che la causa sta nel fatto che il maestro ti fa giocare la palla sempre uguale e sul cemento la palla rimbalza sempre uguale, mentre naturalmente in circostanze  diverse non è affatto così.

Per chi può considerarsi una sorta di principiante, naturalmente parliamo di discrepanza tra il suo gioco e quello dell'avversario, che può essere anche solo tecnica (un avversario che tira più forte o più piano dei tuoi soliti compagni, o che magari sbaglia meno, ti dà la sensazione di giocare male, oppure ti può effettivamente far giocare male) oppure di maggior abitudine alla partita (esempio: se non hai mai giocato tornei in vita tua, metti in conto ampiamente quelle 3-4-5 partite in cui trovi anche gente tecnicamente al tuo livello, e al massimo vinci 1 o 2 game a set. Non è uno scenario inusuale, e acquisti tantissima esperienza in ogni match che giochi.

Tutti i discorsi sulla psicologia, sul braccino, e cose del genere, le lascerei fuori e non ci penserei minimamente, perché se cominci a pensare a certe cose è la volta buona che ti vengono veramente questi problemi, che magari neanche avevi. Un po' come una sorta di ansia da prestazione.

Continua a giocare e vedi cosa puoi fare di volta in volta per vincere il punto. Lo scopo della partita non è giocare bene come in allenamento, né tenere un certo ritmo di palleggio (che poi, il 50% lo fa l'avversario, quindi non ti puoi impuntare sul giocare a un dato ritmo) Non riesci a spingere? Fai qualcos'altro: slice, palle corte, vai a rete, pallonetti... e vedi un po' cosa succede. Se perdi, pazienza, ci hai provato. 

Per riuscire a giocare bene in partita l'unica via - per chiunque - è giocare partite.

Esperienza: l'avversario gioca in modo da darti fastidio e non sempre vuol dire tirare forte.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] quindi schemi con servizio e ricezione?

drichichi ha scritto:

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] quindi schemi con servizio e ricezione?

Non lo so devo ancora cominciare, te lo farò sapere 

piccolit ha scritto:

drichichi ha scritto:

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] quindi schemi con servizio e ricezione?

Non lo so devo ancora cominciare, te lo farò sapere 

Ok io ti aggiorno appena riprenderò pure io, stiamo rifacendo i campi in resina mapei.

drichichi ha scritto:

piccolit ha scritto:

drichichi ha scritto:

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] quindi schemi con servizio e ricezione?

Non lo so devo ancora cominciare, te lo farò sapere 

Ok io ti aggiorno appena riprenderò pure io, stiamo rifacendo i campi in resina mapei.

Ho visto        

Ecco perché ho compreso il discorso di  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] sul rimbalzo anomalo su terra o erba sintetica, non sai mai come rimbalza o quanto rimbalza la pallina.