Lo so è un forum di tennis... ma permettetemi questa piccola digressione.
La mente torna a quando avevo quasi 15 anni, al San Paolo, ed ero incredulo nel vederti indossare per la prima volta la maglia del mio Napoli. Una Diez de Cuero Blanco.
Era il lontano 1984, prima in casa della Serie A, contro la Sampdoria.
Te ne ho viste fare di magie, i pallonetti contro Lazio e Verona, la punizione a due nell'area di rigore contro la Juve, giocate al limite dell'impossibilem avversari saltati come birilli.
Su tutte, svetta lo stupore al quale ho assistito una sera d'inizio estate (in Italia) del 22 giugno 1986, in compagnia di mio padre e mio fratello davanti a una Tv "pura marca Voxon". Quella danza che partì da metà campo e ti portò a dribblare metà Inghilterra, per realizzare il gol più bello della storia del calcio, trascinando nei giorni successivi un manipolo di "mestieranti del pallone", fatti salvi Valdano e Burruchaga, sul tetto del mondo.
Per questo eri il più grande, non ho mai visto più nessuno vincere un Mondiale di calcio praticamente da solo.
E se qualcuno. che non è Napoletano, si chiedesse perché tutti noi lo ricorderemo sempre pensate che in questa città politici, industriali, hanno sempre promesso senza mai mantenere.
Esistono parti di Napoli ancora pericolanti dopo il terremoto del 1980, la bonifica di Bagnoli doveva partire nel 1992 e siamo ancora allo stato zero, stazioni della metropolitana i cui cantieri sono aperti dal 1999, la ex Linea Tranviaria Rapida annunciata per i Mondiali di Calcio del 1990 e ancora non attiva.
Tu sei stato pagato per far vincere la mia squadra di calcio e hai mantenuto la promessa.
AD10S Barillete Cosmico
La mente torna a quando avevo quasi 15 anni, al San Paolo, ed ero incredulo nel vederti indossare per la prima volta la maglia del mio Napoli. Una Diez de Cuero Blanco.
Era il lontano 1984, prima in casa della Serie A, contro la Sampdoria.
Te ne ho viste fare di magie, i pallonetti contro Lazio e Verona, la punizione a due nell'area di rigore contro la Juve, giocate al limite dell'impossibilem avversari saltati come birilli.
Su tutte, svetta lo stupore al quale ho assistito una sera d'inizio estate (in Italia) del 22 giugno 1986, in compagnia di mio padre e mio fratello davanti a una Tv "pura marca Voxon". Quella danza che partì da metà campo e ti portò a dribblare metà Inghilterra, per realizzare il gol più bello della storia del calcio, trascinando nei giorni successivi un manipolo di "mestieranti del pallone", fatti salvi Valdano e Burruchaga, sul tetto del mondo.
Per questo eri il più grande, non ho mai visto più nessuno vincere un Mondiale di calcio praticamente da solo.
E se qualcuno. che non è Napoletano, si chiedesse perché tutti noi lo ricorderemo sempre pensate che in questa città politici, industriali, hanno sempre promesso senza mai mantenere.
Esistono parti di Napoli ancora pericolanti dopo il terremoto del 1980, la bonifica di Bagnoli doveva partire nel 1992 e siamo ancora allo stato zero, stazioni della metropolitana i cui cantieri sono aperti dal 1999, la ex Linea Tranviaria Rapida annunciata per i Mondiali di Calcio del 1990 e ancora non attiva.
Tu sei stato pagato per far vincere la mia squadra di calcio e hai mantenuto la promessa.
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