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Beh, Taglia ha proprio ragione, il cesto con le palle date con le mani non aiuta e non fa migliorare. Perché? Perché la traiettoria di palla e il rimbalzo lungo servono proprio a costruire la corretta distanza e il corretto timing e tempo. Non solo. Sei sempre costretto a caricare senza poterti "appoggiare" e cercare di concentrarti il più possibile sulla qualità (fluidità) del movimento. Alla fine, come ti è stato detto fin da subito, tu schiaffeggi la palla, non la attraversi. E qui c'è quello che ha notato Iron, ovvero uno swing molto "compatto", ok, diciamo, troppo stretto.
Io, poi, noto un po' di problemi, soprattutto di preparazione del colpo.
Per vederli meglio....parti dalla fine. Guardi il finish e capisci meglio la traiettoria che fa la testa della racchetta.
Complessivamente, il tuo è uno swing "piatto", anzi, piattissimo: questo non ti aiuta di certo a sviluppare spin (top). La racchetta parte infatti alla stessa altezza dell'impatto palla. Cosa manca? La testa della racchetta all'altezza della testa tua, ovvero tacco che guarda terra e telaio verticale. Scendere con il tacco comporta proprio un doppio cambio di piano che genera la velocità finale della testa.
Sul polso spezzato...ne parliamo un'altra volta, sono raffinatezze.
Il rovescio, così come lo imposti (ribadisco il concetto di "impostare"), è di puro braccio, come se tu aprissi educatamente la porta a una signora.
Ma c'è un altro problema, visto da più di qualcuno prima di me: la spalla destra. Nel rovescio a una mano, l'omero NON guarda la palla, ovvero le spalle NON sono in linea con la traiettoria di palla. A "guardare la palla" è, invece, la scapola. In questo modo, la rotazione del busto è ben superiore e, pertanto, è maggiore la torsione di spinta del tronco.
Tutto qui? No.
Se non carichi correttamente la parte alta...anche il bacino rimane "in linea". E questo non ti permette il famoso, famigerato, indispensabile movimento di "apertura dell'anca".
Ricapitolando: bisognerebbe caricare dall'alto e scaricare dal basso.
In sequenza: caviglie, gambe, bacino (ovvero rotazione dell'anca), con l'anca destra che ruota verso la palla e la spalla che rimane indietro. Solo ad anche "aperte", parte il busto e poi, per ultimo, il braccio.
La supinazione dell'avambraccio - che a te tanto piace quando schiaffeggi la palla - è conseguente perché il tacco arriva prima e poi parte la testa della racchetta.
Questo dà a tutto il movimento una maggiore stabilità (vedi intervento di Iron, del tutto condivisibile).
Sui piedi non dico nulla: con palle-mozzarella lanciate a mano...boh? Fai un po' come ti pare. A me, personalmente, non convince come li metti i piedi. Amen.
Io ci riproverei, sempre a bassa velocità (per questo il maestro ti lancia le palle con le mani...) ma con la torsione completa della "molla".
Comunque, complimentissimi per la voglia di fare un'incursione nel mondo del rovescio a una mano partendo dal due mani... Titanico!