Promemoria primo messaggio :
Per motivi extra tennistici, meglio evitare fraintendimenti, non si sa mai, mi occupo da anni di formazione.
Per motivi extra tennistici, meglio evitare fraintendimenti, non si sa mai, mi occupo da anni di formazione.
Grazie a miei convincimenti, sorretti anche e soprattutto dall’esperienza diretta, ho maturato piena consapevolezza come la formazione, in senso più esteso possibile, sia mestiere a se stante che poco, o nulla, ha a che fare con la pratica della disciplina insegnata.
Inutile sottolineare, credo, come la pratica di una disciplina sia, più spesso di quanto si creda, un insieme di consapevolezza tecnica e istinto ancestrale.
Quanti professori di matematica sono anche scienziati e quanti scienziati, inventori, scopritori, ecc, hanno avuto un pessimo rapporto con la formazione istituzionale?
Rimanendo nel tennis, per non introdurre inutili associazioni con altri contesti anche se, forse, meglio potrebbero servire per supportare ciò, di recente qualche critico si è soffermato sul diritto di Frances Tiafoe, sottolineando come, nonostante la sua indubbia efficacia, sia assolutamente poco ortodosso e difficilmente proponibile come possibile modello … probabilmente, il giovane giocatore USA ha imparato giovanissimo questo colpo in maniera autodidattica e assolutamente istintiva e nessuno, giustamente, si è soffermato a cercare di cambiarlo.
Il formatore deve avere una piena consapevolezza della tecnica e coscienza connessa con la disciplina insegnata, ma deve avere soprattutto competenza e controllo anche su altri fondamentali aspetti; capacità di analisi e osservazione critica, comunicazione, psicologia, pedagogia per i bambini, metodologia e capacità di programmazione, sono solo alcuni degli aspetti trasversali appartenenti al bagaglio di un buon insegnante.
Risulta importante, quindi, essere stato un buon interprete di quanto si vuole insegnare?
Certo che si, portarsi dietro un’esperienza diretta sulle fatiche e metodologie provate nell’imparare la tecnica, sui sacrifici affrontati, sentimenti provati, tensioni, amarezze e gioie che caratterizzano una pratica intensiva, sono ricchezze sicuramente utili, ma senza le competenze più sopra illustrate, non si può trasferire nulla.
Aggiungo, che un lungo percorso di pratica intensiva produce un egocentrismo difficile da abbandonare quando, poi, ci si dovesse trovare nel ruolo di focalizzarsi su un allievo terzo e le sue di esigenze …
Tutto ciò fa si che, molto più spesso di quanto si creda, i migliori insegnanti, maestri, tecnici, ecc. siano stati dei modesti o, addirittura, insignificanti praticanti della disciplina poi divenuta loro materia di dottrina.
Chi ha dimenticato Arrigo Sacchi allenatore del grande Milan e grande venditore di scarpe in giro per l’europa?
Vogliamo parlare di Nick Bollettieri che da maresciallo dell'esercito USA si trasformò in maestro di tennis addirittura del grande Brian Gottfried …?
Nonostante ciò, per anni ho assistito a maree di genitori rincorrere grandi interpreti del passato per chiedere loro di insegnare il loro sapere ai propri figli, benchè assolutamente non strutturati per farlo, snobbando, invece, abili professionisti che pur preparati e certificati faticavano, ingiustamente, a vincere la diffidenza altrui; beata ignoranza!
Cosa centra il WEB?
Il web ha amplificato la possibilità di traferire conoscenza, sapere, informazioni rappresentando, di fatto, un acceleratore di conoscenza.
Con i social web e l’anonimato, chiunque può, di fatto suggerire, proporre, illustrare sapere. You Tube è ricco di tutorial di ogni genere e disciplina.
Come capire, quindi, se quanto comunicato nelle diverse forme sia degno di considerazione?
Con il buon senso, con un po’ di fatica, confrontando notizie ed informazioni, grazie al web molto più ricche e facilmente disponibili che in passato, documentandosi e verificando il tutto?
Sicuramente, credo, evitando di dare seguito alla bagarre ed al pettegolezzo virtuale, a quello che spesso usando il facile ed anonimo insulto, se non addirittura la diffamazione, crea del vero e proprio odio tra persone che, in fondo, manco si conoscono, degli emeriti sconosciuti che si prendono a male parole, un odio virtuale …
Voi che ne pensate?